inserisco qui un file che ho recuperato da qualche parte di cui non sono in grado di indicare, a causa di un increscioso disguido, né la provenienza né l’autore e nemmeno le immagini, ma anche se in qualche passaggio è superato dall’avvento di pregeo9, lo ritengo sempre utile:
OPERAZIONI DI CAMPAGNA 1-
INQUADRAMENTO LOCALE - rilievo dei fabbricati o dei particolari topografici (rappresentati in mappa) posti nelle adiacenze dell'oggetto del rilievo.
I tipi dell'inquadramento che interessano sono due:
- a - INQUADRAMENTO CARTOGRAFICO AI FINI DELL'INTRODUZIONE.
Consiste nel rilievo di quei particolari che consentono agli Uffici Catastali la giusta introduzione delle nuove linee di mappa per mezzo della stazione grafica.
Ferma restando la norma della circolare 2/88 che prevede l'inquadramento locale dell'oggetto del rilievo nell'ambito della particella, nel caso in cui nelle adiacenze dell'oggetto del rilievo vi siano dei fabbricati, questi devono essere rilevati, in quanto forniscono un ottimo riferimento locale ai fini di cui sopra.
Capita molto spesso di lavorare in zone prive di fabbricati e di altri particolari topografici, se non a sensibili distanze dall'oggetto da rilevare; in questi casi è opportuno dedurre da considerazioni eseguite sulle mappe catastali, la posizione di alcuni p.ti di riferimento (es. qualcuno dei vertici delle particelle trattate) che permettono un giusto inquadramento delle nuove linee nella stazione grafica;
MAPPA CARTACEA E NUMERICA a tal fine sarà necessario dichiarare nell'elaborato "Relazione Tecnica" che "... i p.ti dell'inquadramento sono stati desunti dalla mappa, al solo scopo di ottenere un riferimento locale; non sono stati, infatti, definiti in contraddittorio, pertanto non hanno valore legale. "
E' chiaramente demandata alla sensibilità del tecnico Professionista la cura nella ricerca di questi punti.
-
b - INQUADRAMENTO CARTOGRAFICO AI FINI DELLA RICOSTRUZIONE DEL TIPO E' sempre opportuno riferire le nuove dividenti ai particolari topografici circostanti facendo attenzione alla posizione in cui si mette il prisma.
TRIGONOMETICI OVE PRESENTI!
Un buon inquadramento locale, mediante il rilievo di fabbricati e di particolari topografici, anche se non esistenti in mappa, permette sempre di poter ricostruire i tipi in campagna.
E' quindi auspicabile che queste misure vengano realmente eseguite sul posto e non desunte graficamente dalla mappa catastale, soprattutto se elementi misurati sono stati interessati da altri atti di aggiornamento geometrico.
Si demanda sempre alla scrupolosità del Professionista la scelta di quei particolari ritenuti adatti quali riferimento per le nuove dividenti, come ad esempio pali, tralicci, vertice di recinzione, maestà, cc....
-
2- RILIEVO DEI PP.FF. - con verifica della posizione degli stessi:
è consigliabile, per ovviare ad incongruenze considerevoli tra le reciproche distanze dei PP.FF., seguire la seguente procedura:
- a - per ogni fabbricato sede di PP.FF. rilevare possibilmente tre spigoli,
- b - da ogni stazione rilevare sia per angolo che per distanza ( o quantomeno solo angolarmente) come minimo un p.to già rilevato da stazione precedente ed uno rilevato o rilevabile da stazione successiva; meglio ancora costituire poligonali chiuse tra le stazioni, se possibile.
- c - verificare scrupolosamente la corrispondenza tra lo stato di fatto e la rappresentazione in mappa del particolare topografico sede del Punto Fiduciale al fine di individuare eventuale ampliamenti o demolizioni.
- d - confrontare sempre il contenuto della mappa digitalizzata con quello del copione di visura essendo quest’ultimo aggiornato fino al ......
- e - occorre verificare che la distanza fra PP.FF. che si utilizzano sia fra 250-300 mt.
Nel caso in cui questa distanza sia inferiore, si è tenuti a proporre l'annullamento del PF non utilizzato; se tutti i PP.FF. (anche quelli a distanza inferiore a quella consentita ) sono utilizzati, si dovrà scegliere quello meglio identificabile ed indicare sempre quello, in modo da poter poi, nel tempo, annullare l'altro.
- f - evitare di proporre PP.FF. con monografie particolari, come, ad esempio, fabbricati con contafforti, aggetti, seminterrati, ecc...; in caso di forza maggiore, si è tenuti a segnalare all'U.T.E le caratteristiche particolari, quali la presenza del contrafforte e la quota di collimazione;
l'Ufficio provvederà a riportare l'annotazione nell'archivio dei PPFF.
Nel caso di confronto fra due tipi da cui emergano distanze diverse fra PP.FF. rilevati, potrà essere ritenuto più attendibile quello redatto secondo le modalità di cui sopra.
- 3- PUNTI AUSILIARI -
Nei casi previsti dalle circolari, si ricorda che è possibile avvalersi dei P.ti ausiliari, giustificando, nella relazione tecnica, le condizioni che hanno obbligato tale scelta.
E' opportuno, qualora non si tratti di manufatto esistente, quali pali, tralicci E.N.E.L., maestà, ecc.., che il p.to ausiliario venga materializzato sul terreno, con un palo tubolare di ferro ben stabile, eventualmente rinfiancato con del cemento, verniciato con colori forti e di altezza tale da poter essere visibile anche da lontano.
Si fa presente, che l'utilizzo quali PP.FF. ovvero P.to Aus., di tralicci o pali E.N.E.L., necessita della segnalazione del numero con cui gli stessi sono contrassagnati.
Nel caso in cui detto particolare non sia rappresentato in mappa, occorre produrre all'Ufficio la monografia in scala opportuna su lucido, accompagnata dalla fotografia e dello sviluppo del calcolo delle coordinate relative, così da poter permettere l'inserimento in mappa, dove tale P.to verrà opportunamente evidenziato per poter poi essere riutilizzato;
il p.to ausiliario, non rappresentano in mappa, deve comunque essere iper determinato (collimato da almeno due stazioni).
- 4 - STAZIONI AUSILIARIE - VERTICI ISOLATI -Sono le stazioni utilizzate per il completamento del rilievo di dettaglio che risultano in linea di poligonale.
E' indispensabile che da tali stazioni si legga almeno un p.to di controllo rilevato da un'altra delle stazioni inserita in poligonale.
Si ricorda che la stazione minima fra le stazioni in poligonale deve essere non inferiore a ml 50,00.
Nei casi la natura del terreno non lo permetta, previa giustificazione nella relazione tecnica, si può derogare a tale disposizione, mediante utilizzo di:
- a - centramento forzato
- b - poligonale chiusa
- c - picchetto in linea.
MODELLI GRAFICI, DI TESTO E MAGNETICI
- 1- Mod. 51 -
- a - Nel caso di fusione preventiva è preferibile predisporre un doppio estratto di mappa:
- 1) "ESTRATTTO DI MAPPA PRIMA DELLA FUSIONE PREVENTIVA".
- 2) "ESTRATTO DI MAPPA DOPO LA FUSIONE PREVENTIVA"
(comprendente la nuova geometria).
- b - Si ricorda la tassativa rappresentazione sul mod. 51, dell'intera consistenza dei mappali interessati.
Se il modello Ministeriale non risulta sufficiente a contenere le particelle trattate, la geometria relativa può essere completata su un foglio aggiunto di carta lucida.
Quando l'estratto della mappa numerica viene "restituito" dalla stampante laser, in scala ridotta, diversa da quella del disegno originale, è possibile auto allestire il mod. 51 utilizzando tale scala, con l'accortezza di segnalarlo.
- c - Nel caso di rappresentazioni che trattino particelle all'interno di uno sviluppo, congiuntamente a particelle ubicate nel foglio principale, occorre sia evidenziata la differenza di scala come indicato nell'esempio:
- d - Nel caso di aggiornamento geometrico interessante fogli contigui, occorre preparare un unico elaborato grafico con allegati tanti quanti sono i fogli medesimi.
Tali libretti varieranno solamente nella riga "0", relativamente al numero del foglio ed alle particelle trattate, e nel modello integrato, che interesserà esclusivamente le particelle relative ai singoli fogli.
Nei casi in cui la dividente interessi particelle limitrofe di fogli diversi, è opportuno che il p.to in comune sia definito nel libretto delle misure.
All'atto della presentazione si chiederà, senza oneri economici aggiuntivi, di avere tanti protocolli, sia di presentazione (mod. R.C.) che di approvazione, quanti sono i fogli interessati.
- e - Nel caso di interventi su particelle interessate da T.M. precedenti non ancora introdotti in mappa, la geometria da riportare sul mod. 51 auto allestito deve tenere conto delle risultanza degli elaborati di cui sopra e dovrà esse rappresentata in colore nero.
Dal punto di vista amministrativo, i dati censuari dovranno essere quelli desunti dai T.M. stessi.
Tale situazione dovrà essere segnalata sul mod. "Allineamento Amministrativo-Geometrico" fornito dall'Ufficio; su tale stampato sarà cura del professionista riportare anche gli estremi delle eventuali domande di voltura non ancora introdotte in atti.
- f - esiste la possibilità di rappresentare in mappa eventuali fabbricati rurali che insistono su particelle oggetto di aggiornamento geometrico (sia T.F. che T.M.), a condizione che il rilevo venga effettuato secondo le nuove procedure e che gli stessi siano o siano stati denunciati con precedente mod. 26.
Tali fabbricati dovranno essere trattati amministrativamente e alla qualità di "Fabbricato Rurale (279)" dovrà essere associata una annotazione " Fabbricato Rurale d'Accertare" da apporsi manualmente sullo Stampato Integrato.
Tali fabbricati verranno rappresentati in colore rosso sia nella parte grafica che nella riga vettorizzazione".
- g - fabbricati ovvero linee di mappa traslati oltre il graficismo; se si vuole correggere la posizione di detti particolari topografici, occorre che essi siano rappresenti e vettorizzati in linea rossa continua e trattati amministativamente nel modello integrato.
Nel caso in cui si voglia segnalare la difformità senza correggerla, occorre rappresentare sull'estratto di mappa la posizione esatta in linea rossa tratteggiata e provvedere alla relativa vettorizzazione con linea verde tratteggiata.
In tale caso le particelle interessate non verranno trattate amministativamente.
Quest'ultima procedura, può essere adottata anche per casi di cui al paragrafo b) pag. 3 - (inquadramento cartografico ai fini della ricostruzione del tipo) -.
- h - In caso di frazionamento di particelle, anche se si tratta di "STADE o "ACQUE", occorre riportare nell'estratto di mappa, oltre ai subalterni attribuiti alle particelle derivate, anche gli identificativi definitivi, in colore rosso.
- 2 - SCHEMA DEL RILIEVO E ELABORATI GRAFICI- a - Al fine di uniformare la rappresentazione dello schema di rilievo, si consiglia di disegnare il triangolo fiduciale in linea verde meglio se tratteggiate, la poligonale del rilievo in linea rossa tratteggiata, le osservazioni solo angolari in linea rossa tratto-punto.
- b - deve essere indicata la scala di rappresentazione sia dello scema del rilievo che dell'ingrandimento.
- c - tutti i punti contenuti nel libretto delle misure devono essere evidenziati negli elaborati grafici mediante pallinatura e corrispondente numero identificativo.
Si raccomanda la massima chiarezza e leggibilità della grafica.
- d - nello schema del rilievo vanno riportate le monografie leggibili del PPFF utilizzati, complete di
numero di mappa ed eventuali quote, ovvero dichiarazione di corrispondenza della relativa geometria riportata sulla mappa catastale.
- e - si consiglia di integrare l'oggetto del rilievo con misure lineari che permettono la ricostruzione speditiva delle linee di frazionamento rispetto ai punti di riferimento rilevati.
Nel caso di discordanza fra le misure integrative e quelle contenute nel libretto, devono, ai fini legali, ritenersi valide queste ultime.
- f - i punti che identificano particelle esistenti in mappa, devono essere rappresentati in modo tale che il particolare stesso sia individuabile in maniera univoca
- 3 - LIBRETTO DELLE MISURE - a - nel caso in cui la distanza sul p.to inaccessibile venga determinata con l'artificio della doppia base, nella compilazione del libretto delle misure si può procedere nei seguenti modi:
- a1 - riportare nel libretto delle misure le osservazioni angolari effettuate dalla stazione principale
(quella in poligonale) e la distanza calcolata; evidenziare in un allegato aggiuntivo la soluzione dell'artificio che ha portato alla determinazione della distanza incognita.
- a2 - mantenere nel libretto tutte e tre le stazioni utilizzate per la realizzazione dell'artificio, avendo cura di riportare solo le osservazioni angolari con distanza uguale a "0" - "PREGEO" provvederà al calcolo automatico dell'artificio.
- 4 - VETTORIZZAZIONI -
- a - qualora si siano rilevati tutti i vertici di una qualunque particella, occorre procedere alla vettorizzazione del contorno come contorno chiuso, anche se questo comporta sovrapposizione di linee.
- b - al fine di agevolare le operazione di aggiornamento della mappa numerica, qualora gli elaborati tecnici richiamino tipi mappali redatti con la vecchia procedura (condono, deroga), non ancora approvati, la geometria di questi ultimi dovrà essere vettorizzata in colore rosso.
- c - linee esistenti in mappa, rilevate, e che s'intendono sopprimere, non devono essere assolutamente vettorizzate, ma se ne possono utilizzare i vertici come p.ti celerimetrici di inquadramento locale, a condizione che tali punti identifichino sei nodi, anche dopo la variazione.
- 5 - RELAZIONE TECNICA
- a - Qualora ci si trovi costretti a derogare alla normativa, è obbligatorio descrivere dettagliatamente le motivazioni che hanno condizionato le procedure adottate (es. staz. con distanza < 50 mt, p.ti aus., ecc.)
- 6 - DATI AMMINISTRATIVI E MODULISTICA
- a - D. B. censuario (mod. integrato) - nelle variazioni che riguardano strade o acque l'annotazione da riportare nel mappale originario deve essere "STRADE" oppure "ACQUE".
N.B.: la stessa denominazione deve essere riportata nella riga "0" in corrispondenza dei mappali da trattare.
Per facilitare la ricerca degli estremi relativi agli elaborati tecnici di aggiornamento, attraverso la consultazione dell'archivio amministrativo/censuario, è necessario che nella redazione del modello integrato, l'utilizzo dello schema "AUS" sia completato con la compilazione anche dello schema "T.M." ovvero "T.F."; da tale procedura, sono esclusi i frazionamenti che interessano le strade e le acque, per i quali si adotta esclusivamente lo schema "AUS".
- b - la prenotazione della/e particella/e si effettua nei seguenti casi e nei seguenti modi:
-b1 - fabbricati di qualsiasi genere trattati perchè demoliti esempio:
- b2 - frazionamento di ENTI URBANI - FABBRICATI RURALI - BENI ISCRITTI NELLE PARTITE SPECIALI ( 1 - 2 – 3 ) -
Si prenota un numero per ogni particella derivata ad eccezione di quella principale che mantiene lo stesso identificativo originale.
- b3 - frazionamento di particelle iscritte in N.C.T.
prenota un numero per ogni particella derivata.
- b4 - introduzione in mappa di fabbricati su lotti vuoti -
si sostituisce il numero del mappale al C.T.
Si prenoteranno uno o più numeri, a seconda dei casi.
(vedere allegato "A" - METODOLOGIA DA SEGUIRE NELL'ATTRIBUZIONE DEI NUMERI DI MAPPA A FABBRICATI DISGIUNTI -)
- c - T.M. in deroga - è opportuno avvalersi della possibilità di predisporre su dischetto contenente la riga "0" (dati statistici) e la riga "6" con la dicitura T.M. IN DEROGA" il libretto va allegato al mod. 51 e ne costituirà parte integrante.
I vantaggi di tale procedura sono quelli di ottenere l'immediato aggiornamento amministrativo delle variazioni.
- d - Mod. 51 F.TP (tripletta) - al fine di semplificare la creazione delle particelle derivate, è possibile effettuare la fusione preventiva di particelle oggetto di aggiornamento, purché siano appartenenti alla stessa ditta.
Si ricorda che la qualità e classe da attribuire alla particella derivante della fusione, per la determinazione dei REDDITI AGRARI e DOMICALE, deve essere quella con maggiore consistenza.
- e - la "doppia dimostrazione" del frazionamento si deve effettuare quando si riscontra una differenza tra la "SN" e la "SR" superiore alla tolleranza T = 1/20 SN.
In questi casi la superficie da riportare nel modello integrato sarà quella nominale (SN), mentre nel Mod.51 FTP (tripletta), il Professionista provvederà a riportare il frazionamento sia con la sup. nominale che con quella reale.
- f - Mod 3SPC - nel caso in cui "SR" sia fuori tolleranza, occorre segnalarlo all'interno a pag. 2 - :
ANNOTAZIONEs > T (SR = mq.______)
Si soprassiede alla "doppia dimostrazione" delle superfici nel caso di rilievo di fabbricati privi di corte, la cui geometria rimane invariata rispetto a quella esistente in mappa, e per i quali, non si applica la formula delle tolleranze.
GENERALITA' - 1 -Per l'esecuzione dei T.M. si può derogare dalla normativa (Circ. 2/88) nei seguenti casi:
- se l'oggetto dell'aggiornamento è stato trattato precedentemente da mod. 26; nel qual caso occorre allegarne la fotocopia con allestimento del mod. 51;
- se l'oggetto dell'aggiornamento è stato interessato da condono edilizio legge 47/85; nel caso occorre citare gli estremi di detto condono;
- se l'oggetto dell'aggiornamento è rappresentato dall'ampliamento di un fabbricato esistente e se tale ampliamento risulta non superiore al 50% dello stesso;
- se si tratta di consistenza la cui rappresentazione avviene mediante linee puntinate o tratteggiate (interrati - porticati - tettoie - ecc...);
- se l'oggetto dell' aggiornamento è un fabbricato ultimato prima dell'entrata in vigore della L. 47/85
(17. 3. 85) N.B.: occorre dichiarazione della data di ultimazione dei lavori.
- 2 - Il mancato esame di un tipo a causa di dischetto difettoso, non comporta motivo di sospensione; l'elaborato corredato con il nuovo dischetto, sarà reinserito nella data di presentazione.
Nel caso in cui sia stata richiesta iper determinazione a seguito di scarti fuori tolleranza fra PPFF già utilizzati, se quest'ultima conferma i dati riportati precedentemente nel libretto, l'elaborato sarà inserito nel primo giorno utile.
- 3 - Si rammenta che non è possibile richiedere l'annullamento di tipi mappali ovvero tipi di frazionamento approvati, e che le eventuali rettifiche dovranno essere effettuate con i nuovi elaborati.
Unica eccezione riguarda l'errata ubicazione del fabbricato su lotto di terreno, in realtà non edificato.
- 4 -E' consentita la consultazione del copione di visura, in forma gratuita, per esclusivo uso topografico, a chi è provvisto di estratto della mappa numerica.
- 5 -L'allineamento amministrativo, mediante la compilazione del relativo stampato, deve riguardare esclusivamente la situazione esistente al Nuovo Catasto Terreni, e interessa gli elaborati tecnici, redatti con nuova e vecchia procedura.
cordialità