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Argomento: FRAZ DEL 1951 MISURA TRA PARENTESI
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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07 Novembre 2006
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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"saltafossi" ha scritto: ...per il momento ho la fortuna di avere l'approvazione dei ctp su quanto studiato, interpretato e svolto...spero che dopo il deposito della ctu non mi "accoltellino alle spalle" :lol: salutoni a tutti! Non so che esperienza hai di CTU. Per la mia ti consiglio di non fidarti perché nelle controdeduzioni finali alla tua relazione i CTP scriveranno quello che gli dicono i rispettivi avvocati. E siccome, come diceva il Conte Uguccione, il pareggio non esiste, aspettati le coltellate alle spalle. Saluti P.S. Per prevenirle io avrei proceduto diversamente e cioè non ricercando un accordo tra le parti. Se accordo vuoi fare, faglielo firmare prima di presentare la CTU.
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jema
(GURU)
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26 Aprile 2007
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in giro in giro creek
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Mi permetto di dissentire: non tutti i CTP, anzi la stragrande maggioranza, si lasciano influenzare dai Legali. L'importante è valutare al meglio ogni singolo elemento o informazione raccolta, relazionando sulle scelte operate per arrivare alla soluzione ipotizzata. Saluti 8)
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saltafossi
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17 Giugno 2005
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vorrei chiedere a geocinel il suo parere su una cosa che mi ha consigliato un vecchio ctu di mille battaglie, (anche lui che non si fida dei ctp e degli avvocati) e cioè se può avere una certa valenza redarre un verbale di intesa e approvazione dei ctp sulle scelte operate dal ctu prima di presentare la c.t.u. (proprio per evitare coltellate assassine dopo...). Nel caso di risposta affermativa mi consiglieresti di allegarlo alla ctu? Ringrazio jema, in effetti ho fatto proprio così, e nonostante tutto penso di avere comunque buone armi per difendere le scelte operate!... oh, grazie della partecipazione, non avrei mai pensato di fare due pagine di reply!
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jema
(GURU)
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26 Aprile 2007
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in giro in giro creek
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Approvo la scelta di redarre un verbale indicando problematiche e scelte operative attuate, in tal modo (con la sottoscrizione dei CTP) si manifesta l'iter operativo (concordato e accettato dai vari Tecnici coinvolti) e soprattutto si riduce notevolmente il rischio che qualcuno si rimangi la parola. Come dicevano i latini: Scripta manent verba volant Saluti 8)
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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07 Novembre 2006
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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"saltafossi" ha scritto: vorrei chiedere a geocinel il suo parere su una cosa che mi ha consigliato un vecchio ctu di mille battaglie, (anche lui che non si fida dei ctp e degli avvocati) e cioè se può avere una certa valenza redarre un verbale di intesa e approvazione dei ctp sulle scelte operate dal ctu prima di presentare la c.t.u. (proprio per evitare coltellate assassine dopo...). Nel caso di risposta affermativa mi consiglieresti di allegarlo alla ctu? Ringrazio jema, in effetti ho fatto proprio così, e nonostante tutto penso di avere comunque buone armi per difendere le scelte operate!... oh, grazie della partecipazione, non avrei mai pensato di fare due pagine di reply!  Può avere peso però, per esperienza, sono convinto che quando tu glielo sottoporrai loro prenderanno tempo per farlo leggere a chi di dovere (parti e legali). Quello che invece ti consiglio è di convocare e coinvolgere tutti i soggetti interessati e lì stipulare un verbale di accordo, sottoscritto da tutti. Questo è l'unico passaggio che ti mette con le spalle al muro. Credo comunque che non sarà facile e che queste operazioni normalmente richiedono molto tempo. Io ci ho provato tante volte e quasi mai sono arrivato a risultati, spesso per il comportamento dei legali. Non ci scordiamo mai che gli avvocati (a differenza nostra) sono cari e che normalmente vogliono riportare un risultato a casa per giustificare una notula. Come diceva il Conte Uguccione "il pareggio non esiste". Saluti
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geoalfa
(GURU)
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sicuramente i consigli di geocinel e di jema sulla firma del verbale sono perfettamente calzanti. ti dirò di più: da diversi anni, al momento dell'incarico, quando gli avvocati predispongono il quesito, se non lo indicano loro, pretendo che nell'insieme dei quesiti mi venga richiesto di tentare una conciliazione della vertenza ( gli avvocati non lo metteranno mai ! e poi mai! - ne va della loro professionalità e portafogli ), mentre il giudice lo apprezza molto. inoltre la scelta di redigere ( e non redarre come qualche vecchio notaio predilige ) e firmare il verbale da tutti i presenti aventi titolo, non è una scelta ma un obbligo, alla pari dei verbali che vengono redatti in tribunale e sottoscritti dal giudice, quindi..... non è una questione di fiducia, ma di obbligo ( soprattutto nell'interesse tuo e di tutta la causa). metti il caso che durante l'iter della tua perizia, il / i ctp vengano a mancare per qualsiasi motivo, tu nella relazione che ci metti? come ti giustifichi con il giudice del fatto che non hai redatto alcun verbale. ancora, se uno dei ctp, sul luogo ammette che la tua tesi è corretta ed equa, quando poi il suo cliente lo assalirà e lo dequalificherà, lui per reazione si inventa un escamotage per metterti alla berlina, tu come reagirai? penso proprio come un f.......... ! personalmente quando inizio la discussione, previo avvertimento agli astanti, metto in funzione il registratore vocale digitale, dove registro l'inizio della ctu, i presenti, le peculiarità del luogo riscontrate ecc. ecc.., e l'ora del termine della sessione che poi mi aiuta a redigere il verbale e l'eventuale accordo alla fine della ctu. allora, riconoscerai che la proposta di transazione è una ottima cosa, ma il verbale è la cosa più importante ed imprescindibile dalla ctu, della quale è parte integrante ed alla quale va allegato. scusate la fretta e cordialità
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Francog
Iscritto il:
07 Luglio 2006
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L'uso e/o la consuetudine, nella fattispece, è l'unico modo per una corretta lettura del frazionamento, altrimenti che significato diamo alle misure tra "parentesi"? Ho avuto modo di redarre, all'inizio della professione, tipi di frazionamento in cui nel caso caso di discordanze tra lo stato dei luoghi e la mappa catastale le misure reali venivano messe tra parentesi, mentre le misure per l'inserimento della dividente in mappa (le quali dovevano compensare, proporzionalmente, le discordanze, in modo che sull'ultima particella non si andasse ad accumulare tutti gli errori e/o differenze di superfice). Questo era il modo di procedere e quindi il perito che adesso deve andare a restituire in loco il tipo di frazionamento, deve necessariamente utilizzare la stessa logica con cui è stato redatto il tipo..
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