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SIMBA964 
 
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20 Marzo 2014 alle ore 17:05 
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in fede con DIO
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Salve   La ricerca di quei modelli 6 è quasi sempre stata problematica nel senso che se ne trovano pochi in catasto.   Ma il tuo vero problema qual'è? penso sia capire l'identificazione della consistenza dell'immobile citato nel rogito notarile, che difficilmente riuscirai a compredere, visto che non hai alcun elemento grafico che ti faccia capire.   Anche se il catasto dovesse registrare i dati riportati nel rogito, cosa riusciresti a capire tu visto che il modello 6 non si trova in catasto??   Sulla domanda se esisteva, oppure no il mod. 6 nel 1969, direi che se il notaio l'ha citato nell'atto vuol dire che esisteva.   Saluti cordiali
 
  
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helena2 
 
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"SIMBA964" ha scritto: Salve      La ricerca di quei modelli 6 è quasi sempre stata problematica nel senso che se ne trovano pochi in catasto.      Ma il tuo vero problema qual'è? penso sia capire l'identificazione della consistenza dell'immobile citato nel rogito notarile, che difficilmente riuscirai a compredere, visto che non hai alcun elemento grafico che ti faccia capire.      Anche se il catasto dovesse registrare i dati riportati nel rogito, cosa riusciresti a capire tu visto che il modello 6 non si trova in catasto??      Sulla domanda se esisteva, oppure no il mod. 6 nel 1969, direi che se il notaio l'ha citato nell'atto vuol dire che esisteva.      Saluti cordiali      il notaio parla di planimetrie non di modello 6,   dice...   questa scheda va a tizio.... questa va a caio... e che sono allegati alla voltura.   ma il catasto vuole il modello 6, che secondo me nemmeno c'era.   Attualmente il fabbricato rurale non risulta scorporato nel censuario... è senza sub....   io dovrei intervenire e portare all'urbano una porzione.   Mi basterebbe che loro costituissero i subalterni, per come risulta dal rogito    L'individuazione delle porzioni è una preoccupazione successiva.
 
  
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SIMBA964 
 
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO 
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20 Marzo 2014 alle ore 17:05 
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in fede con DIO
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Salve      Il modello 6 è un modello che poteva essere accompagnato, non sempre, anche da schede per la dimostrazione delle varie porzioni.   Lo preciso perchè ne ho fatti anch'io di modelli 6, ma a questo punto dovresti insistere con il catasto e cercare di trovare una soluzione, se il notaio cita delle schede con dei dati catastali, a cosa corrispondono quei dati in catasto??   O sono solo dati che non hanno significato per il catasto??   Saluti cordiali
 
  
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rubino 
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Esisteva, ne vidi un paio molto tempo fa risalenti a quel periodo. Era stampato fronte/retro: davanti era simile ad un mod. 26, sul retro aveva uno spazio in cui si disegnava la planimetria della porzione a cui assegnare il subalterno: questo è il disegno a cui si riferisce il Notaio (chiamandolo planimetria).   Aggiungo: serviva per creare, e tutto rimaneva ai terreni, i sub nei fabbricati rurali divisi in subalterni.
 
  
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totonno 
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"helena2" ha scritto:
    il notaio parla di planimetrie non di modello 6, dice...      questa scheda va a tizio.... questa va a caio... e che sono allegati alla voltura.      ma il catasto vuole il modello 6, che secondo me nemmeno c'era.      Attualmente il fabbricato rurale non risulta scorporato nel censuario... è senza sub....      io dovrei intervenire e portare all'urbano una porzione.      Mi basterebbe che loro costituissero i subalterni, per come risulta dal rogito       L'individuazione delle porzioni è una preoccupazione successiva.   Nell'atto vengono trasferite le schede che sono state presentate in allegato alla voltura per l'iscrizione all'urbano. Quelle devi cercare in catasto non il modello 6. scommetti che neanche la voltura è inserita in atti?   Nel 1969 funzionava così. Si presentavano le planimetrie da inserire in banca dati all'urbano dopo l'atto, allegate alla voltura. Se le planimetrie non le trovano le presenti te con docfa per planimetria mancante, ma prima devi trasferire la particella all'urbano a partita 1 del catasto terreni inserendo l'edificio in mappa se non c'è, altrimenti per conferma di mappa. Occhio alle intestazioni e a quello che dispone l'atto sui diritti.
 
  
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helena2 
 
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come faccio a portare all urbano e intestare la porzione che mi interessa   al mio cliente, se attualmente il fabbricato rurale non è diviso in subalterni e   Il catasto lo ha intestato a tutti con delle quote anziche dividerlo in sub.   e intestare ad ognuna la sua porzione?            "totonno" ha scritto: [quote="helena2"]        Nell'atto vengono trasferite le schede che sono state presentate in allegato alla voltura per l'iscrizione all'urbano. Quelle devi cercare in catasto non il modello 6. scommetti che neanche la voltura è inserita in atti?      Nel 1969 funzionava così. Si presentavano le planimetrie da inserire in banca dati all'urbano dopo l'atto, allegate alla voltura. Se le planimetrie non le trovano le presenti te con docfa per planimetria mancante, ma prima devi trasferire la particella all'urbano a partita 1 del catasto terreni inserendo l'edificio in mappa se non c'è, altrimenti per conferma di mappa. Occhio alle intestazioni e a quello che dispone l'atto sui diritti. 
  
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totonno 
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Tipo mappale in cui trasferisci l'edificio ex rurale all'urbano a firma di tutti i proprietari che dovrebbero corrispondere a quelle dei soggetti inseriti dal catasto.   Docfa in cui ripresenti le planimetrie di cui alle schede citate nell'atto,  in banca dati tutte intestate ai proprietari secondo le quote prima dell'atto. Le schede sono state ovviamente depositate dagli aventi diritto prima dell'atto.   Inserimento della voltura di cui all'atto in tuo possesso in cui aggiorni la intestazione delle unità immobiliari censite.      Saluti.   
  
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bioffa69 
 
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BRESCIA
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Se quelle che il Notaio chiama Planimetrie, fossero state le schede denunciate all'nceu, si troverebbero adesso all'urbano , per cui si tratterebbe solo di aggiornare i terreni con istanza.      Ma visto che adesso non si trova niente all'urbano, tendo anch'io a pensare (come rubino),che la divisione fosse solo ai terreni con mod.6, che come detto, divideva in subalterni i fabbricati rurali, per poi procedere alle compravendite.   Solitamente il mod.6 originale era allegato alla prima nota di voltura del primo atto stipulato, a mio avviso e' l'unica possibilità che hai per trovarlo ( devo dire che mi è capitato rarissimamente di riuscire a rintracciarlo , pero' non si sa' mai), potresti provare anche all'archivio notarile, per vedere se lo trovi allegato all'atto.      Saluti
 
  
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helena2 
 
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"totonno" ha scritto: Tipo mappale in cui trasferisci l'edificio ex rurale all'urbano a firma di tutti i proprietari che dovrebbero corrispondere a quelle dei soggetti inseriti dal catasto.     Docfa in cui ripresenti le planimetrie di cui alle schede citate nell'atto, in banca dati tutte intestate ai proprietari secondo le quote prima dell'atto. Le schede sono state ovviamente depositate dagli aventi diritto prima dell'atto.     Inserimento della voltura di cui all'atto in tuo possesso in cui aggiorni la intestazione delle unità immobiliari censite.      Saluti.         Tutto fila... ad eccezione del fatto che essendo un fabbricato privo di interesse le altre parti non ne vogliono sapere ne ad agiustare l'intestazione ne a portarlo all'urbano.   Devo cercare di portare all'urbano solo la porzione interessata.   all'archivio notarile non ci sono ne planimetrie ne mod. 6.   in catasto nemmeno.   Mi sento legato mannaggia
 
  
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totonno 
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Da noi abbiamo ancora schede dichiarate al catasto urbano ma mai censite perchè allegate alle note di voltura anch'esse mai trattate di conseguenza.  Si tratta di recuperarle e farle censire con istanza. Può presentare l'istanza il diretto proprietario della porzione a lui intestata oppure il tecnico delegato. Io non ho mai sentito parlare di schede presentate con modello 6. Al catasto terreni invece devi inserire l'intero edificio se mancante e portarlo per intero a ente urbano. Da lì accatasti solo il tuo immobile con docfa tralasciando le altre unità che non puoi trattare comprese le parti comuni se non hai certezze giuridiche e di consistenza.     Saluti
 
  
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