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Autore Distanze edifici minori di 10 mt. é possibile?

avalu81

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01 Marzo 2007

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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2007 alle ore 13:07

Salve a tutti.

Il problema/quesito è questo:
per la mia tesi in architettura devo realizzare delle residenze a rispamrio energetico in un contesto rurale. la maggior parte di queste residenze sono abitazioni monofamiliari in linea o a schiera. alcune però, 6, sono a schiera ma distanziate l'una dall'altra di 5 mt. il regolamento edilizio come in tutta italia parla di una distanza minima di 10 mt, ma in questo caso avrei una lottizzazione banale e che andrebbe contro i canoni di risparmio sull'uso del suolo tipici della sostenibilità.

ora...il mio relatore ha detto che posso cmq edificare sotto i 10mt ipotizzando che si tratti di un Piano Attuativo, ma sinceramente non ne so granchè di ste cose, quindi qualcuno mi sa dire se effettivamente con il Piano Attuativo posso avere delle deroghe al regolamento edilizio?

premetto che le due pareti che si fronteggiano e distanziano di meno di 5 metri sono completamente cieche, ci sarebbe eventualmente una sola finestra su una delle due pareti, ma praticamente illumina una scala dall'alto....

fatemi sapere, non vorrei cambiare tutto a distanza di un mese dalla tesi

ciao e grazie

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Autore Risposta

wolfman69

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12 Luglio 2006

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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2007 alle ore 13:57

e lo chiedi ai così tanto bistrattati geometri questo quesito? Devi sapere che proprio la categoria al quale tra poco apparterrai, gli architetti appunto, considerano noi geometri dei tecnici di serie B per non dire C1
Perchè non ti presenti in un forum di architetti e poni gli stessi quesiti?
Ah dimenticavo, gli architetti sono troppo "IN" per abbassarsi a scrivere in un forum.
Non ho le risposte che cerchi ma spero vivamente che qualcuno te le fornisca, giusto nella speranza che quando "salterai in fosso" ti ricorderai di trattare in modo consono la categoria di noi poveri geometri in riconoscenza della collaborazione che ti è stata fornita

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avalu81

Iscritto il:
01 Marzo 2007

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3

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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2007 alle ore 14:39

sinceramente non sapevo che fosse un sito di geometri.....

invece di fare tutta sta storia potevi dire subito che non ne sai nulla, io sono uno studente e sinceramente mi hanno insegnato ad avere rispetto di tutti, quindi architetti o ingegneri o geometri, se uno conosce la risposta io gli sono molto grato senno amen....

forse tu hai qualche problema...ma non sono qui per risolvertelo....ho fatto solo una domanda e mi sembra di essere stato abbastanza educato al contrario di te

torna nel tuo angolino....

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geoalfa

(GURU)

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02 Dicembre 2005

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12182

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-

 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2007 alle ore 15:01

vedi wolfmann,
io non mi sento per nulla un tecnico di seri B o C1, proprio per nulla.
e se qualcuno lo insinua, è perchè ha sinceramente paura, paura di non poter emergere in un mondo un pò troppo affollato.
non è che voglio rimproverarti qualcosa, ma non ti devi per nulla autosqualificarti e squalificarci, per nulla, perchè so che, nel tuo campo, sei abbastanza preparato, tanto da poter non solo competere con i sapientoni, che nella loro vanagloria, spesso si sbavano addosso.
lo dimostra il fatto di come ti ha risposto questo avalu81, che se pur studentello, di vanagloria dimostra di averne abbastanza, anche troppa, figuriamoci quanta ne avrà da grande se riuscirà a laurearsi: .......

" forse tu hai qualche problema...ma non sono qui per risolvertelo....ho fatto solo una domanda e mi sembra di essere stato abbastanza educato al contrario di te.
torna nel tuo angolino....


non ti curar di loro, ma guarda e passa......
per quanto mi riguarda, la risposta la so e come se la so, proprio in questi giorni la sto mettendo in pratica per la ennesima volta, ma non la metto a disposizione di questo " signore " per il solo modo di come si propone.

la sua arroganza se la può tenere ed anche molto stretta.

wolfmann non ti abbacchiare, ma reagisci....
cordialità

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CATONE

Iscritto il:
03 Novembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2007 alle ore 16:42

CANCELLATO DALL'AUTORE

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wolfman69

Iscritto il:
12 Luglio 2006

Messaggi:
113

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 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2007 alle ore 18:08

"geoalfa" ha scritto:
vedi wolfmann,
io non mi sento per nulla un tecnico di seri B o C1, proprio per nulla.
e se qualcuno lo insinua, è perchè ha sinceramente paura, paura di non poter emergere in un mondo un pò troppo affollato.
non è che voglio rimproverarti qualcosa, ma non ti devi per nulla autosqualificarti e squalificarci, per nulla, perchè so che, nel tuo campo, sei abbastanza preparato, tanto da poter non solo competere con i sapientoni, che nella loro vanagloria, spesso si sbavano addosso.
lo dimostra il fatto di come ti ha risposto questo avalu81, che se pur studentello, di vanagloria dimostra di averne abbastanza, anche troppa, figuriamoci quanta ne avrà da grande se riuscirà a laurearsi: .......

" forse tu hai qualche problema...ma non sono qui per risolvertelo....ho fatto solo una domanda e mi sembra di essere stato abbastanza educato al contrario di te.
torna nel tuo angolino....


non ti curar di loro, ma guarda e passa......
per quanto mi riguarda, la risposta la so e come se la so, proprio in questi giorni la sto mettendo in pratica per la ennesima volta, ma non la metto a disposizione di questo " signore " per il solo modo di come si propone.

la sua arroganza se la può tenere ed anche molto stretta.

wolfmann non ti abbacchiare, ma reagisci....
cordialità



non mi sto autodequalificando anzi... e nemmeno dequalificando la categoria, tutt'altro nella mia lunga esperienza (che copre sia topografia che direzione cantiere e catasto) ho conosciuto troppi professoroni, troppi "teorici" troppi "filosofi" che solo per che hanno una laurea, magari presa con sfilze di 18 durante le occupazioni studentesche, arrivavare in cantiere o in un qualunque sito d'opera con prosoppopea alle stelle, cascando dalle nuvole quando gli facevi la classica domanda : "ci pensa lei a picchettare sulle modine o devo farlo io?" la faccia basita stava ad indicare che era meglio "volare basso" e avere rispetto per l'esperienza. Quando servivo nell'esercito si portava "rispetto all'anziano" e si soleva dire "è l'anzianità che fa grado" Quello che non capiscono i dottoroni è proprio questo. E prima di chiedere aiuto ad una categoria che finira per osteggiare, come tutti i tuoi futuri colleghi, inizia a fare quello che hanno fatto tutti prima che esistessewro internet e i forum:
RIMBOCCATI LE MANICHE DATTI DA FARE E NON ASPETTARTI LA PAPPA PRONTA :!: :!: :!: :!:
e già che ci sei prova a chieder collaborazione a qualche eminente tuo futuro collega... auguri

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tonin

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07 Dicembre 2005

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melfi

 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2007 alle ore 04:32

è stato prodotto dall'amministrazione comunale un piano attuativo di zona "167" che prevede la distanza dal confine dei manufatti a mt. 3,65 e quindi in tutto 6,30. si può derogare.
buon lavoro
tonin

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dado48

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24 Novembre 2005

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2007 alle ore 07:09

Per quanto ne sò, la distanza tra pareti finestrate, anche solo per una di esse, non è derogabile.
La distanza tra pareti non finestrate può essere definita dalle N.T.A. e, su questo, può esserci discussione come pure sulla definizione di finestra.
Personalmente sono piuttosto categorico: la norma sulla distanza tra pareti finestrate ha carattere principalmente igienico-sanitario e, di conseguenza, quando un'apertura serve per arieggiare un vano, secondo me non può che essere una finestra e la parete di fronte non può che essere a 10 m.
Per finire: non abbassiamoci a meschine discussioni, non ne vale la pena.
Ognuno di noi deve sapere quanto vale, sia in termini professionali sia morali sia personali al di là di quanto possano pensare o giudicare tutti gli altri, professionistio e non.
Ciao e buon lavoro a tutti.

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avalu81

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01 Marzo 2007

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 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2007 alle ore 08:25

Ringrazio Tonin e Dado per le risposte...ogni tanto qualcuno disponibile ed educato lo si trova...

a tutti gli altri un ringraziamento ugualmente...magari in futuro mi spiegherete in cosa consiste l'arroganza o la vanagloria di cui parlate...forse nel chiedere consigli a chi ha un'esperienza pluriennale in questo campo? se mi sono rivolto a voi è perchè ho pensato che ne sapevate sicuramente più di me, forse ho sbagliato in questo, allora vi chiedo scusa...

riguardo la storia dei 18, potresti aver ragione, come potrebbe aver ragione anche chi, come me per 5 anni si è spaccato il culo, ha speso i migliori soldi in affitti e treni per venire a milano da lecce, ha fatto spesso il lavoro di altri, per soddisfazione personale e per non tirare ad un misero 18...ma forse a voi non interessa....tanto le vostre convinzioni saranno sempre quelle....

è un anno e mezzo che sono su questa tesi, ogni volta cerco di capire quello che disegno, che faccio e in questo caso me ne sarei potuto sbattere confidando sulle idee del mio relatore...forse la prossima volta farò meglio a cercare la PAPPA PRONTA, fare una tesi da 3 mesi, laurearmi e diventare uno dei grandi teorici e filosofi di cui parlate....


con questo chiudo, un ringraziamento a chi mi ha risposto in maniera sensata...

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francescox

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Salentino

 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2007 alle ore 10:00

In merito alle distanze tra fabbricati bisognerebbe far riferimento esclusivamente ai regolamenti edilizi comunali. Nel mio comune, ad esempio, è permesso edificare a 5 mt. tra pareti NON FINESTRATE, mentre tra due pareti, delle quali almeno una finestrata, la distanza è di 10 mt.
In altri comuni in zona (che venendo da Lecce conoscerai :wink: ) per i confini laterali tra pareti finestrate fanno ancora riferimento al codice civile che parla di 3 mt. di distanza.
PS) ... e non incazzatevi così. Gratuitamente!

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dado48

(GURU)

Iscritto il:
24 Novembre 2005

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2072

Località
Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2007 alle ore 10:35

Riprendo l'argomento per precisare che la problematica sulle distanze tra fabbricati è regolata dall"art. 9 del D.M. 2/4/1968 nº 1444, a cui rimando, naturalmente solo chi interessato, per l'approfondimento.
Ciao e buon lavoro a tutti.

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stageo

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30 Marzo 2005

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 0 -  0 - Inviato: 02 Marzo 2007 alle ore 11:24

Tempo fa qualcuno ha scritto di non trasformare questo forum in una chat, io sono d'accordo e ritengo, come dice il detto, che CHIEDERE E' LECITO MA RISPONDERE E' CORTESIA. Considerata la domanda posta trovo molto strano, anche se questo forum non è nato per dibattere temi di urbanistica ed edilizia, rispondere col tono dei nostri colleghi geometri avalu81 e geoalfa. Il mondo è affollato ma c'è posto per tutti i tecnici competenti, professionali e deontologicamente corretti. Per evitare diatribe tra i nostri collegi e gli ordini di ing. ed arch. i primi a dare l'esempio dobbiamo essere noi. Non vivo in un libro, so che la competizione è accesa, sopratutto dopo l'entrata in vigore della nuova sismica, ma io collaboro continuamente con tecnici laureati che, in quanto tecnici, definisco colleghi prefessionisti.
Tornando alla domanda posta ho letto recentemente che è stata emessa l'ennesima sentenza che dichiara come MINIMI INDEROGABILI LE DISTANZE FRA GLI EDIFICI SANCITE DAL CITAO D.M. n. 1444/1968, gli strumenti locali possono solo essere più restrittivi. Altro discorso è il fatto che gli edifici siano stati edificati in epoca antecedente l'entrata in vigore e/o di attuazione di tale decreto oppure che il Comune non abbia (sembra impossibile ma ne esistono ancora!!!?) uno strumento di pianificazione territoriale. Detto ciò se le pareti sono entrambe cieche (la finestra della scala per essere una luce e non una veduta deve avere il davanzale ad almeno 2 mt. dal pavimento/solaio/pianerrottolo) la distanza è di mt. 3 + 3 = 6, fermo restando il minimo dei mt. 3 dal confine (che implicano una altezza massima di mt. 6). Esistono "trucchi" per ovviare a tali distanze, generalmente accettati dalle amministrazioni (fermo restando il rispetto delle normative igienico-sanitarie), consistenti nel collegare i fabbricati con tettotie/porticati e/o con appendici (ad esempio l'autorimessa), rendendoli contigui.
Un saluto a tutti i colleghi geometri ed a tutti i tecnici laureati/laureandi.

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