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Autore ACCERTAMENTO MAGGIORE IMPOSTA REGISTRO

BOJINOV

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13 Marzo 2006

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Alta Valdera (PI)

 0 -  0 - Inviato: 05 Novembre 2010 alle ore 18:48

Un cliente ha ricevuto l'accertamento dall'Agenzia delle Entrate per la maggior imposta di registro e ipo-catastali relative alla vendita di un terreno agricolo avvenuta 1 anno fa: praticamente hanno rettificato il prezzo dell'immobile, ed è stato calcolato un importo di circa 1.000 euro tra maggior imposte e sanzioni;

sulla notifica è specificato che le somme sono dovute DA TUTTE LE PARTI CONTRAENTI, mentre come ben sappiamo in sede di compravendita è l'acquirente che si accolla le imposte;

considerando che l'accertamento, di regola nei prossimi gg. arriverà anche all'acquirente;

ora la mia domanda è: CHI PAGA?

direte voi: l'acquirente!

ma se questo si rifiuta?
L'agenzia delle entrate si può rivalere sul venditore?
Cosa c'entra dico io il venditore in tutto ciò, visto e considerato che il prezzo dichiarato sul'atto è quello effettivamente pagato, e non è stato occultato niente?

Ho letto una recente sentenza della corte di cassazione n.16743 del 16/07/2010 che recita testualmente che "il venditore e l'acquirente sono tenuti in solido nei confronti del fisco al pagamento dell'imposta di registro ecc. ecc...."

Commenti a caldo?

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Autore Risposta

robertopi

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16 Dicembre 2004

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NAPOLI

 0 -  0 - Inviato: 05 Novembre 2010 alle ore 19:40

fare ricorso?
saluti

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BOJINOV

Iscritto il:
13 Marzo 2006

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Alta Valdera (PI)

 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2010 alle ore 17:55

"robertopi" ha scritto:
fare ricorso?
saluti



Sinceramente per 1000 € non penso valga la pena... anche perchè l'agenzia nella notifica di accertamento ha considerato vendite di terreni in zona similari a quello in oggetto avvenute nello stesso periodo, ed ha aumentato il valore dichiarato in atto allinaendolo a quello degli altri immobili... considerando poi che fare ricorso ha i suoi costi :(

La mia domanda però era un'altra: a parte il fatto che secondo me il pagamento della maggiore imposta o l'eventuale ricorso dovrebbero incombere sull'acquirente, che in sede di compravendita è il soggetto che si accolla tutte le spese notarili e imposte varie;

1) qualora l'acquirente non si attivi, come si comporta in questi casi l'Agenzia delle Entrate??? si rivale sul venditore?

2) il venditore essendosi visto recapitare l'avviso di accertamento deve tutelarsi in qualche modo? oppure fa passare i 60 gg. aspettando che paghi l'acquirente?

Mi sembra una CLASSICA SITUAZIONE PARADOSSALE ALL'ITALIANA.
Qualcuno ultimamente si è ritrovato in casi simili?

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2010 alle ore 18:43

Salute!
l'AdE con la notifica a tutti i contraenti si tutela per riscuotere il credito derivante dalle maggiori imposte sanzioni ecc... che cita nella notifica!

per quanto riguarda le modalità di pagamento delle imposte ecc. accertate, queste sono già regolate dall'atto di trasferimento stesso.

e non pensare che colui che ha questo onere si sottrarrà con leggerezza, perché nella notifica c'é anche scritto a cosa andrà incontro!

quindi se è il caso, fare il ricorso, sennò : pagare a capo chino!

per evitare ricorsi è diventata prassi quasi comune che le AdE fanno accertamenti con sanzioni di piccolo taglio, costringendo i contribuenti a pagare, anche se ingiusto!

pensare che per fare un ricorso gli avvocati percepirebbero un parcella maggiore della sanzione, senza contare la perizia del tecnico che supporterà l'avvocato!

trarre le dovute conclusioni!

cordialità

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BOJINOV

Iscritto il:
13 Marzo 2006

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Alta Valdera (PI)

 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2010 alle ore 18:53

Grazie Geoalfa

Comunque mi confermi che spetta all'acquirente pagare oppure fare ricorso? Il venditore può stare tranquillo?

Almeno io pensavo che le cose stessero così.

La suprema corte di cassazione ha sancito invece che "il venditore e l'acquirente sono responsabili in solido" e il che mi ha scombusolato le idee...

Viviamo proprio in uno stato bulgaro (con tutto rispetto per i bulgari...)

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 06 Novembre 2010 alle ore 19:15

salve,

quello che fa testo sono i patti scritti fra i contraenti e nel rogito ciò deve essere riportato!

la sentenza è applicabile solo ed esclusivamente quando ciò non è chiaramente pattuito , scritto e sottoscritto.

L'AdT come già detto, scrive sempre alle parti contraenti, pagare mica è un problema dell'Ufficio, é delle parti che hanno pattuito!!!

cordialità

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Loris

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18 Maggio 2005

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 0 -  0 - Inviato: 10 Novembre 2010 alle ore 17:42

Salve a tutti!
Mi è capitato ultimamente con un cliente che è venuto da me per lo stesso problema...la legge prevede il pagamento in solido e se l'acquirente non paga i guai sono per entrambe le parti. Sembra ingiusto ma purtroppo è così....nel mio caso l'acquirente si è dimostrato corretto ed ha pensato a tutto. Ultima cosa...per ADE non interessa chi paga l'importante è che il pagamento venga eseguito e deve essere eseguito per la totalità dell'importo...resta onere o piacere (fate voi) delle parti regolarsi sulla ripartizione o meno del quantum.
Saluti

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antonio120

Iscritto il:
23 Aprile 2016 alle ore 20:13

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3

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 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2016 alle ore 20:26

Mi sono iscritto da poco alla ricerca di risposte al tema di questo 3d. Volevo sottoporre agli esperti di materia tributaria questa condizione: se l'acquirente di un terreno oggetto di accertamento da parte dell'AdE propone accertamento con adesione e quindi beneficia del termine di sospensione di 90 giorni per pagare, e magari usa questo metodo per prendere tempo e magari ricorrere alla commissione tributaria provinciale ,ed io insieme ad altri miei parenti,venditori, non presentiamo nulla, noi dovremmo ricevere una cartella di pagamento prima dell'acquirente. Come dobbiamo comportarci? dobbiamo pagare? e se si, potremo recuperare quanto pagato se il ricorso dell'acquirente si definira' positivamente? e come? Grazie a chi vorra' chiarirmi le idee su questo spinoso argomento.

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samsung

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29 Ottobre 2005

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2844

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 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2016 alle ore 23:35

"antonio120" ha scritto:
... io insieme ad altri miei parenti,venditori, non presentiamo nulla, noi dovremmo ricevere una cartella di pagamento prima dell'acquirente...



Perchè dici questo?

L'accertamento con adesione interrompe i termini per tutti, anche per te e i tuoi parenti.

Siete legati in solido, non potete distinguere le vostre posizioni, una volta prodotta un'azione questa vale per tutti, se lui fa ricorso è come se il ricorso lo aveste fatto anche voi e quindi attenderete anche voi la fine del procedimento, prima di pagare o meno.

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antonio120

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23 Aprile 2016 alle ore 20:13

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3

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 0 -  0 - Inviato: 24 Aprile 2016 alle ore 07:32

Mi sono recato qualche giorno fa' presso l'AdE e ho parlato con il funzionario incaricato. Questi, mi ha riferito che se l'acquirente dovesse andare avanti e quindi non accettare quanto decidera' L'AdE dopo il vaglio dell' accertamento con adesione e proporre ricorso presso la commissione tributaria provinciale, dovra' iscrivere a ruolo quando dovuto. Se fosse come dici, io non avrei problemi in quanto e' proprio quello che voglio, cioe' aspettare l'esito dell'accertamento con adesione ma se l'acquirente dovesse ricorrere alla commissione tributaria provinciale mi pare di aver capito che io e gli altri parenti in qualita' di venditori dovremmo pagare il dovuto con l'iscrizione a ruolo mentre l'acquirente vincendo il ricorso non pagherebbe e noi che nel frattempo riceveremmo la cartella di equitalia non potremo recuperare quanto gia' pagato. Ho paura che si verifichi questa situazione dovuta, a mio parere, ad una legge iniqua e scritta male, mi riferisco al discorso: "in solido", perche' siamo tutti chiamati a rispondere in solido se e' stato in pratica l'acquirente a non aver versato quanto dovuto allo stato? Grazie di nuovo per l'attenzione e la pazienza.

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antonio120

Iscritto il:
23 Aprile 2016 alle ore 20:13

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 0 -  0 - Inviato: 06 Maggio 2016 alle ore 19:55

up

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artiglio

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11 Novembre 2016 alle ore 15:25

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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2016 alle ore 15:36

Ho ricevuto avviso di rettifica valore per un terreno agricolo venduto a luglio 2015.Il prezzo di vendita di 15.000€ è stato rettificato
a 34.000!
Clicca sull'immagine per vederla intera
con conseguenti differenza imposta,interessi e sanzioni. Considerato che il corrispettivo è stato effettivamente
di 15.000 (valore di mercato terreno incolto) e che mi risulta che l'Ade non può procedere ad accertamento valore superiore a quello
derivante dalla rendita dominicale rivalutata che risulta di 137,31 Chiedo:
Come mi debbo comportare? Nel caso negativo, non dovrebbe pagare l'acquirente?
Grazie a chi mi chiarisce.

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2016 alle ore 16:04

Questa è una ennesima vessazione identica a quelle già denunciate da Striscia la Notizia!

Una cosa è certa, rivolgiti a loro e documentali bene ed autorizza il servizio.

In molti casi ha funzionato

Auguri

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John_Pippero

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
20 Novembre 2014 alle ore 18:17

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 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2016 alle ore 16:23

"artiglio" ha scritto:
Ho ricevuto avviso di rettifica valore per un terreno agricolo venduto a luglio 2015.Il prezzo di vendita di 15.000€ è stato rettificato
a 34.000! con conseguenti differenza imposta,interessi e sanzioni. Considerato che il corrispettivo è stato effettivamente
di 15.000 (valore di mercato terreno incolto) e che mi risulta che l'Ade non può procedere ad accertamento valore superiore a quello
derivante dalla rendita dominicale rivalutata che risulta di 137,31 Chiedo:
Come mi debbo comportare? Nel caso negativo, non dovrebbe pagare l'acquirente?
Grazie a chi mi chiarisce.



Purtroppo conviene pagare.
La somma non è tanta.

L'Agenzia richiede l'importo in solido. Dovrebbe pagare l'acquirente, per buon senso, ma l'Agenzia chiederà il saldo al soggetto più conveniente.

Bisognerebbe non compravendere più niente per far desistere lo Stato da queste richieste bastarde.

Saluti.

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artiglio

Iscritto il:
11 Novembre 2016 alle ore 15:25

Messaggi:
3

Località

 0 -  0 - Inviato: 11 Novembre 2016 alle ore 16:30

"John_Pippero" ha scritto:
"artiglio" ha scritto:
Ho ricevuto avviso di rettifica valore per un terreno agricolo venduto a luglio 2015.Il prezzo di vendita di 15.000€ è stato rettificato
a 34.000! con conseguenti differenza imposta,interessi e sanzioni. Considerato che il corrispettivo è stato effettivamente
di 15.000 (valore di mercato terreno incolto) e che mi risulta che l'Ade non può procedere ad accertamento valore superiore a quello
derivante dalla rendita dominicale rivalutata che risulta di 137,31 Chiedo:
Come mi debbo comportare? Nel caso negativo, non dovrebbe pagare l'acquirente?
Grazie a chi mi chiarisce.



Purtroppo conviene pagare.
La somma non è tanta.

L'Agenzia richiede l'importo in solido. Dovrebbe pagare l'acquirente, per buon senso, ma l'Agenzia chiederà il saldo al soggetto più conveniente.

Bisognerebbe non compravendere più niente per far desistere lo Stato da queste richieste bastarde.

Saluti.



"La somma non è tanta". ???? Si tratta di 3.158,45 € e ti pare poco su una vendita di 15.000 ?

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