Giugno è un mese da bollino rosso sul fronte delle scadenze fiscali.
IMU e imposte, le scadenze fiscali di giugno 2024
Sono particolarmente impegnativi gli appuntamenti che chiameranno alla cassa:
A) dipendenti, B) pensionati, C) Titolari di partite IVA. 1) Dall’acconto IMU
2) Al versamento di saldo
3) Primo acconto delle imposte sui redditi 2024,
4) La scadenza di fine mese per la presentazione dell’ISEE ai fini dell’assegno unico, così come l’ultimo appuntamento per la domanda di esonero dal pagamento del canone Rai.
5) Adempimenti periodici in materia di
a - IVA, con liquidazione mensile, i titolari di partita IVA sono obbligati a versare l’imposta relativa al mese precedente.
b - IRPEF, versamento delle somme trattenute a dipendenti e collaboratori relativamente al mese di maggio.
c - INPS per Sostituti d’imposta e Titolari di partite IVA versamento dei contributi per il medesimo periodo.
Scadenza al 17 giugno 2024 Acconto IMU È indubbiamente l’IMU una delle scadenze fiscali centrali nel mese di giugno.
L’appuntamento con l’acconto, fissato al 16 giugno cadendo di domenica, slitta al 17 giugno2024 per pagare la prima rata dell’IMU. A pagare l'MU sono i proprietari di immobili, ovvero fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.
L’obbligo di versamento ricade inoltre sul titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, sul genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice e sul concessionario nel caso di concessione di aree demaniali.
Resta confermato l’esonero per le abitazioni principali non di lusso, così come le agevolazioni e riduzioni tra cui quella prevista in caso di comodato d’uso gratuito.
OPERATORI CON L'ESTERO Sempre sul fronte degli adempimenti periodici, le imprese e i professionisti che effettuano operazioni con l’estero dovranno provvedere all’invio degli elenchi Intrastat entro il 25 giugno.
L’adempimento interessa i contribuenti mensili e, si ricorda, riguarda le cessioni di beni e le prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.
Passata la prima parte del mese, gli appuntamenti fissati alla fine di giugno sono numerosi:
IMPOSTE SUI REDDITI La scadenza ordinaria per il saldo e primo acconto del 30 giugno, cadendo di domenica, slitta al 1° luglio2024 .
Tra questi occupa un posto di rilievo la scadenza per versare il saldo e il primo acconto delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi.
Questa la data prevista in via generale per pagare l’IRPEF, così come la cedolare secca e le ulteriori imposte a debito emerse dal modello 730 o Redditi.
Avranno a disposizione più tempo i titolari di partita IVA che applicano gli ISA e i forfettari, per i quali alla luce del primo anno di avvio del concordato preventivo biennale è stata disposta la proroga dei versamenti al 31 luglio.
VERSAMENTI ENTRO 30 GIORNI DALLA SCADENZA Al netto del nuovo calendario differenziato, si ricorda che resta in ogni caso ammessa la possibilità di versare le somme dovute entro i 30 giorni successivi alla scadenza, previa maggiorazione dello 0,40%.
RATEIZZAZIONE Le imposte dovute potranno inoltre essere rateizzate, in un massimo di sette quote da versare entro il 16 di ciascun mese fino a dicembre.
CANONE RAI ESONERO Canone Rai, domanda di esonero entro fine mese
Slitta di un giorno anche la scadenza per la domanda di esenzione dal pagamento del canone Rai.
Chi non possiede una TV in casa potrà richiedere l’esonero entro il 1° luglio.
La dichiarazione sostitutiva da trasmettere all’Agenzia delle Entrate consentirà di non pagare le somme dovute esclusivamente per la seconda parte dell’anno in corso, e quindi da luglio a dicembre 2024.
ISEE 2024 Assegno unico, ultima chiamata il 30 giugno per l’aggiornamento dell’ISEEPer i percettori dell’assegno unico, entro la scadenza ultima del 30 giugno ad aggiornare il modello ai fini del calcolo delle somme effettivamente spettanti.
La data ordinaria per l’aggiornamento ISEE era fissata al 29 febbraio, ai fini dell’adeguamento del valore dell’assegno unico riconosciuto mensilmente a decorrere dal mese di marzo.
Il 30 giugno è la seconda chiamata per le famiglie che percepiscono l’assegno unico.
Rispettando tale data sarà garantito anche il pagamento degli arretrati spettanti per le precedenti mensilità.
Si potrà presentare il nuovo ISEE anche successivamente, però così facendo si perde il diritto agli arretrati.