Buongiorno,

mi trovo nella condizione di procedere con la stima di un terreno edificabile.

Premetto che il terreno é oggetto di discussione tra due parti ereditarie, le quali una sostiene che il valore da prendere a riferimento a mq sia il valore venale riportato in un documento del comune e che risale al 2013, mentre l'altra parte sostiene giustamente che sia giusto prendere a riferimento i valori di mercato di vendita dei terreni limitrofi negli ultimi anni (sostengo maggiormente questa tesi in quanto credo che questo sia il valore di vendita reale di in un bene).

Ciò viene dimostrato dal fatto che il prezzo di vendita negli ultimi anni dei terreni limitrofi risulta essere un terzo rispetto al valore venale. Infatti proprio quest'ultimo é stato stimato 12-13 anni fa!!

Avrei bisogno di un vostro parere di esperti. Dal mio punto di vista la stima deve rispettare il vero valore di mercato in considerazione del mercato e delle vendite limitrofe e che il valore venale sia puramente teorico e sopravalutato.

Voi cosa nel pensate? Averte qualche consiglio da darmi?

La stima la deve eseguire il tecnico al di sopra delle parti facendo indagini di mercato , consultandosi con colleghi che lavorano in zona ecc , ecc e come detto date verificare le vendite limitrofe ..... e senza tener in nessuna considerazione quanto asserito dalle 2 parti per di piu' se sono in conflitto .....

Buongiorno, più che parere...

- in primis, hai richiesto in Comune il CDU per assodare l'effettiva destinazione del terreno?

- in secundis (dopo esserti accertato dell'effettiva destinazione del suolo) hai richiesto/richiederai all'Agenzia delle Entrate di competenza informazioni in merito al valore del terreno espresso in Euro/Mq. (fermo restando le preliminari indagini di mercato e/o comparazione - accingendo informazioni con altri terreni limitrofi di recente trasferimento)?



saluti