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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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"Latemar" ha scritto: Perfino tra noi non c'è un orientamento univoco e condiviso. Credo che l'interpello tolga qualsiasi dubbio. Facci sapere. Lo farò, in modo tale da sciogliere ogni dubbio.... perchè ad OGGI non esiste nessun riferimento normativo/chiarimento da parte dell'Ente. saluti
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rubino
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"CESKO" ha scritto: "Latemar" ha scritto: Perfino tra noi non c'è un orientamento univoco e condiviso. Credo che l'interpello tolga qualsiasi dubbio. Facci sapere. Lo farò, in modo tale da sciogliere ogni dubbio.... perchè ad OGGI non esiste nessun riferimento normativo/chiarimento da parte dell'Ente. saluti Buongiorno, intervengo per puro e semplice confronto ed ammetto che sono una pippa in questi frangenti però se ragiono per logica ricordo che in altre circostanze l'AdE ha considerato l'adempimento della dichiarazione di successione (riporto testuale) "... come dichiarativo e non costitutivo ..." nel senso che dichiara, ai fini fiscali, una circostanza cristallizzata al momento esatto della morte e che non costituisce nulla ora, se io divento erede nel momento della morte e in quel momento non ho i requisiti per avere le agevolazione per prima casa, essendo questi soggettivi cioè non legati all'oggetto del censimento catastale: l'unità immobiliare e il de cuis li aveva e io no, sapendo che non è per dolo che il primo è venuto a mancare e che quindi il trasferimento dei diritti reali è avvenuto naturalmente e non per volontà di frodare il fisco, è illogico che il fisco chieda soldi.
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Latemar
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"rubino" ha scritto: "CESKO" ha scritto: "Latemar" ha scritto: Perfino tra noi non c'è un orientamento univoco e condiviso. Credo che l'interpello tolga qualsiasi dubbio. Facci sapere. Lo farò, in modo tale da sciogliere ogni dubbio.... perchè ad OGGI non esiste nessun riferimento normativo/chiarimento da parte dell'Ente. saluti Buongiorno, intervengo per puro e semplice confronto ed ammetto che sono una pippa in questi frangenti però se ragiono per logica ricordo che in altre circostanze l'AdE ha considerato l'adempimento della dichiarazione di successione (riporto testuale) "... come dichiarativo e non costitutivo ..." nel senso che dichiara, ai fini fiscali, una circostanza cristallizzata al momento esatto della morte e che non costituisce nulla ora, se io divento erede nel momento della morte e in quel momento non ho i requisiti per avere le agevolazione per prima casa, essendo questi soggettivi cioè non legati all'oggetto del censimento catastale: l'unità immobiliare e il de cuis li aveva e io no, sapendo che non è per dolo che il primo è venuto a mancare e che quindi il trasferimento dei diritti reali è avvenuto naturalmente e non per volontà di frodare il fisco, è illogico che il fisco chieda soldi. La frode per il fisco è dichiarare la prima casa quando non lo è.
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rubino
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"Latemar" ha scritto: "rubino" ha scritto: "CESKO" ha scritto: "Latemar" ha scritto: Perfino tra noi non c'è un orientamento univoco e condiviso. Credo che l'interpello tolga qualsiasi dubbio. Facci sapere. Lo farò, in modo tale da sciogliere ogni dubbio.... perchè ad OGGI non esiste nessun riferimento normativo/chiarimento da parte dell'Ente. saluti Buongiorno, intervengo per puro e semplice confronto ed ammetto che sono una pippa in questi frangenti però se ragiono per logica ricordo che in altre circostanze l'AdE ha considerato l'adempimento della dichiarazione di successione (riporto testuale) "... come dichiarativo e non costitutivo ..." nel senso che dichiara, ai fini fiscali, una circostanza cristallizzata al momento esatto della morte e che non costituisce nulla ora, se io divento erede nel momento della morte e in quel momento non ho i requisiti per avere le agevolazione per prima casa, essendo questi soggettivi cioè non legati all'oggetto del censimento catastale: l'unità immobiliare e il de cuis li aveva e io no, sapendo che non è per dolo che il primo è venuto a mancare e che quindi il trasferimento dei diritti reali è avvenuto naturalmente e non per volontà di frodare il fisco, è illogico che il fisco chieda soldi. La frode per il fisco è dichiarare la prima casa quando non lo è. Ma questo vale per il futuro, non per il passato, comunque mi ritiro. Grazie, continuo a leggervi.
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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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"Latemar" ha scritto: La frode per il fisco è dichiarare la prima casa quando non lo è. OK.... ma l'argomento non tratta il fatto se l'erede può usufruire o meno dei requisiti per l'agevolazione come 1^ casa (discorso a parte), ma il problema in caso ne possa usufruire da quando? (mistero della fede). saluti
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rubino
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"CESKO" ha scritto: "Latemar" ha scritto: La frode per il fisco è dichiarare la prima casa quando non lo è. OK.... ma l'argomento non tratta il fatto se l'erede può usufruire o meno dei requisiti per l'agevolazione come 1^ casa (discorso a parte), ma il problema in caso ne possa usufruire da quando? (mistero della fede). saluti Che io sappia uno è erede per sua natura, non perché sta scritto in un documento a fini fiscali, quindi dal momento della morte.
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Latemar
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"rubino" ha scritto: "CESKO" ha scritto: "Latemar" ha scritto: La frode per il fisco è dichiarare la prima casa quando non lo è. OK.... ma l'argomento non tratta il fatto se l'erede può usufruire o meno dei requisiti per l'agevolazione come 1^ casa (discorso a parte), ma il problema in caso ne possa usufruire da quando? (mistero della fede). saluti Che io sappia uno è erede per sua natura, non perché sta scritto in un documento a fini fiscali. Sì però poi succede che viene fuori un testamento, o piu' di uno, che stravolge la natura delle cose...
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cassini
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"rubino" ha scritto: Che io sappia uno è erede per sua natura, non perché sta scritto in un documento a fini fiscali, quindi dal momento della morte. Condivido in pieno. E anch'io ero arrivato alla medesima conclusione. Ma il problema al quale allude Cesko è un altro e di ordine fiscale. Sempre che io abbia capito bene. Qual'è il momento in cui l'erede decide di usufruire dell'agevolazione prima casa? Io credo dalla data della DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE.
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CESKO
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"cassini" ha scritto: Ma il problema al quale allude Cesko è un altro e di ordine fiscale Esatto Non è possibile che oggi il sig. PINGO Pallino voglia vendere l'immobile e non sà se successivamente al rogito notarile avrà l'accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate per il decadimento delle agevolazioni di 1^ casa precedentemente richieste in successione. Questo è il problema... e nemmeno il Notaio interpellato ha saputo rispondere al quesito. saluti
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EFFEGI
f.g.
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Come ho già detto nel mio primo intervento ritengo che il periodo dei "5 anni" decorre dalla data di registrazione della successione e non dalla data di apertura della stessa. Cerco di ampliare il discorso. Non dobbiamo confondere l'aspetto civilistico della successione (apertura della successione, accettazione/rinuncia etc) dall'aspetto fiscale della stessa (pagamento imposte). Se io compro, oppure ricevo in donazione un immobile con richiesta di agevolazione prima casa, la data del rogito corrisponde alla data di inizio del periodo del "quinquennio". Nel caso invece la "provenienza" dell'immobile sia per successione, la data di inizio del quinquennio non può essere la data data di apertura della successione (aspetto civilistico) in quanto questo termine è fissato dalla legge e non dipende dall'erede. La richiesta di agevolazione prima casa, invece, dipende dall'erede, ossia, l'erede la può richiedere (ricorrendone i requisiti naturalmente) oppure non richiedere a seconda delle proprie valutazioni di carattere personale/economiche. Ed ancora, se una successione si è aperta circa 4 anni fa (esempio 19/10/2019 - data di apertura della successione) e la denunzia successoria viene presentata dall'erede solo oggi (19/10/2023) richiedendo l'agevolazione prima casa, il periodo dei 5 anni non può iniziare dalla data di apertura, ma dal momento in cui l'erede procede alla presentazione della successione proprio perchè l'agevolazione essendo un mero atto fiscale agevolativo non è automatica e/o obbligatoria per legge, ma una semplice facoltà dell'erede nel poterla richiedere ed avere un alleggerimento fiscale. Buona giornata
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Latemar
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Quando è entrato nella disponibilità del bene, l'erede ? Al momento del decesso.
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CESKO
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Agro Nocerino Sarnese
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Buongiorno Fausto, il tuo ragionamento non fa una piega e nella logica mi rendo conto che effettivamente "forse" le cose dovrebbero andare così.... ma contestualmente (è un paradosso) come ho detto in precedenza non vi è nessuna norma e/o chiarimento da parte dell'Ente in riferimento alle "dichiarazioni di successioni", in quanto la norma è troppo vecchia (DPR 131/1986) e mai aggiornata negli anni. Quindi per questi motivi (per sciogliere ogni dubbio) andrebbe fatto un interpello direttamente all'Agenzia delle Entrate - poi se Tu hai qualche riferimento e/o quesito in merito alle tue considerazioni ben venga! Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata saluti
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CESKO
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"Latemar" ha scritto: Quando è entrato nella disponibilità del bene, l'erede ? Al momento del decesso. Questo è vero (specialmente se supportato da un testamento pubblico e/o olografo che sia)
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cassini
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Urge Interpello per capire se la scelta fatta con la Dichiarazione di Successione possa essere considerata retroattiva
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CESKO
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"cassini" ha scritto: Urge Interpello per capire se la scelta fatta con la Dichiarazione di Successione possa essere considerata retroattiva Esatto Basta un quesito da inviare a mezzo 'PEC' alla Direzione Centrale - Normative dell'Agenzia delle Entrate in modo tale da sciogliere ogni dubbio. Vedo se riesco per il fine settimana.
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