"emmebi" ha scritto:
Salve a tutti, vi sottopongo il problema che dovrei risolvere.

Tizia (vedova – marito premorto – senza figli), per testamento nomina eredi universali due nipoti (figli di un fratello), e contestualmente lega a detti nipoti alcuni immobili.

Con lo stesso testamento, lega ad un altro nipote (figlio di un altro fratello), un piccolo immobile.

Come qualche volta capita, fra i legatari non corre buon sangue e i due nipoti (eredi universali e contestualmente legatari), non intendono procedere con la successione, nonostante sia trascorso più di un anno dal decesso.

Secondo voi, cosa può fare l’altro nipote, atteso che in termini di valore il suo legato è notevolmente inferiore a quello dei cugini ed inoltre egli non è a conoscenza dell’esistenza di eventuali altri beni di proprietà della zia con la quale non aveva più contatti e lui è stato avvertito della pubblicazione del testamento (richiesto dagli eredi universali), direttamente dal dirigente dell’Archivio Notarile della città ove si era trasferita da molti anni la zia.

Può fare la successione del suo solo legato? Credo di no.

Grazie in anticipo per i suggerimenti che spero di ricevere.



P.S.: non capisco la nomina quali eredi universali ed il contestuale legato in favore dei primi due nipoti, mi sembra una inutile ripetizione, o sbaglio?

"castagnaerio" ha scritto:




un legatario puo' fare la successione per il bene avuto in eredita' a prescindere da cio' che decidanop gli altri