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Argomento: Relata refero: il potere corrompe?
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georox
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Speravo di non dover più intervenire, ma tant'è. "geocinel" ha scritto: Che valore ha il commento di una persona interessata riguardo ad un argomento? È come dire che se si discute di abolire il canone Rai, Bruno Vespa non può dire la sua perché di parte. Oppure che si si discute di pensioni, Boeri non può dire la sua perché deve difendere il suo ruolo. O ancora, se si discute di chiudere l'ILVA di Taranto, non va ascoltato il parere della proprietà dell'azienda. E che se il Parlamento discute la legge sull'eutanasia, la Conferenza Episcopale non può dire la sua perché si sa già come la pensa. "geocinel" ha scritto: Se un bel giorno si disquisisse se le auto inquinano o meno e se fosse logico pensare dal mattino successivo ad un mondo senza questo mezzo di locomozione, Marchionne come commenterebbe? Commenterebbe come gli pare a lui, che problema c'è? Ognuno dice la sua, interessato o meno che sia alla questione. Ci mancherebbe solo che chi opera in un settore non possa dire la sua sulle scelte politiche che si devono prendere su quel settore. Anzi, il parere di chi ha operato in quel settore è di grande importanza perché ha sicuramente più cognizione di causa di altri. Poi le decisioni le prende chi le deve prendere. "geocinel" ha scritto: Come può essere equilibrato il commento/giudizio sulla formazione fatto da una persona che ha ammesso che l'unica fonte di reddito esistenete attualmente è quella? Questo quando te lo sei sognato? Quando mai ho detto che la formazione è l'unica mia fonte di reddito? Semmai ho detto che è la mia attività prevalente e in cui credo fermamente. Certo, è un'attività che mi dà degli introiti, ci mancherebbe. Ma se dovessi vivere solo con quelli, sarei messo male veramente. Il mio reddito, fortunatamente, ha diverse altre fonti. "geocinel" ha scritto: Se georox facesse la sua pubblicità negli appositi spazi, come tutti gli altri fanno su questo forum, chi gli romperebbe le scatole? Infatti, la faccio negli appositi spazi, solo che se venite a inquinare quei topic come state facendo (vedere il topic sul corso Geodesia e il topic sulla Matematica), io mi dovrò pur difendere in qualche modo. "geocinel" ha scritto: Invece ha la pretesa di insegnare ai Geometri cosa devono fare e come lo devono fare. Questa è insolenza allo stato puro. Io non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno. Però dove ritengo di poter dire la mia, la dico, su qualsiasi argomento, che a te piaccia o no. Tu invece vorresti impedirmelo. Questa è la vera insolenza. Spero di non dover più intervenire su questo topic e di restare su quelli preposti ai corsi. A presto, geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@riconfinazioni.it www.co************** www.riconfinazioni.it
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geocinel
Carlo Cinelli
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Ti ho appena detto che non sai nemmeno di cosa parli. Non sai cosa è un conflitto di interessi. Il conflitto di interessi non si configura quando una persona fa tutto a pro suo, si configura quando c'è conflitto tra una sua carica pubblica e i suoi interessi personali. Ecchecazzo ma sei duro come il muro. Riguardo alla Formazione rileggiti l'Articolo 9 comma 3 lettera b del regolamento sulla Formazione: Compiti della Commissione b) esaminare e istruire le richieste di autorizzazione da parte delle associazioni professionali e soggetti terzi ed esprimere motivato parere al Consiglio Nazionale; Chi sono gli enti terzi in questo caso? Tecnobit. C'è bisogno di dire altro? Non credo. Su questo: "georox" ha scritto: Questo sempre per far capire a chi legge chi sa di cosa parla e chi invece parla a vanvera accecato solo da un astio personale irrefrenabile. E' la trecentesima volta che lo scrivi e io è la trecentesima volta che ti rispondo che il problema è tuo. Bisogna che ti fai vedere da uno bravo. Come ebbe a dirmi un caro amico che una volta era anche tuo amico ne hai un bisogno impellente. Lui ne parlò privatamente anche a tua moglie ma senza risultato. Ne hai bisogno fortemente per curare le due sindromi che hai: la prima da accerchiamento e la seconda il fortissimo ego. Altrimenti rischi di fare la fine del penultimo che aveva i tuoi stessi problemi (Renzi). Riguardo a Mangione. Anche qui sei male informato. Mangione è stato rimosso dalla carica che aveva. Da allora non va più al tavolo con l'Agenzia. Pace e bene. Carlo Cinelli
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georox
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"geocinel" ha scritto: Ti ho appena detto che non sai nemmeno di cosa parli. Non sai cosa è un conflitto di interessi. Il conflitto di interessi non si configura quando una persona fa tutto a pro suo, si configura quando c'è conflitto tra una sua carica pubblica e i suoi interessi personali. E io ti ho appena detto che perché si configuri un reato deve verificarsi una o più di queste fattispecie: corruzione, concussione, peculato, appropriazione indebita, interessi privati in atti d'ufficio, truffa. "geocinel" ha scritto: b) esaminare e istruire le richieste di autorizzazione da parte delle associazioni professionali e soggetti terzi ed esprimere motivato parere al Consiglio Nazionale; Chi sono gli enti terzi in questo caso? Tecnobit. Assolutamente no, Tecnobit non è un ente terzo, i corsi sono organizzati direttamente dal Collegio, Tecnobit mette solo a disposizione la piattaforma informatica. "geocinel" ha scritto: Mangione è stato rimosso dalla carica che aveva. Da allora non va più al tavolo con l'Agenzia. Peggio ancora, perché allora significa che le specifiche tecniche per interfacciarsi a Pregeo le ha sotto banco. Su questo però non ti vengono dubbi di corruzione e non mandi di letterine. E non ti vengono dubbi né mandi letterine nemmeno sul fatto che il titolare di una software house che vende software strettamente interfacciati a Pregeo sia il Presidente di una prestigiosa associazione di geometri topografi come l'AGIT. Come mai non ti occupi anche di questi conflitti d'interessi? Non ce l'avrai mica solo con me, vero? "geocinel" ha scritto: Pace e bene. Contraccambio l'augurio con la speranza che sia finita qui perché non ho più tempo da perdere. Sai, devo organizzare il corso di Maseroli e Surace .... A proposito, ti farebbe bene anche a te .... Stammi bene Carletto e prepara le denunce, che anche gli avvocati di questi tempi non se la passano per niente bene economicamente, ... diamogli un po' di lavoro, poverini anche loro come i poveri geometri. geom. Gianni Rossi cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@riconfinazioni.it www.co************** www.riconfinazioni.it
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geocinel
Carlo Cinelli
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Barabba Lo sai qual'è l'unica cosa che mi duole? È che tutte le volte che rispondo alle tue solite baggianate è come scendere 10 gradini tanto è basso il tuo livello etico e culturale. Pace e bene Carlo Cinelli
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don.ABBONDIO
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sul conflitto di interessi e art. 323 c.p. questo è accaduto per una semplice assunzione indiretta della figlia del presidente di quel Collegio...mo' immaginate che cosa potrebbe accadere a illustri personaggi che abusando della loro posizione e carica si auto determinano compensi, emolumenti, diarie, spese ecc. (in alcuni casi compensi maggiori dei compensi che percepisce il Presidente degli Stati.Uniti) oppure si auto nominano, senza pudore, su una o più poltrone collaterali o danno incarichi a go go a portaborse e dintorni o favoriscono alcuni a danno di altri e quant'altro intuibile. E il tutto accade senza che una legge abbia autorizzato i "dritti" a deliberare i loro dorati "compensi" o dorate poltrone e il tutto alla faccia della integrità delle finanze "pubbliche" alla faccia della trasparenza, dell' imparzialità e del buon andamento dell'azione e dei delicati compiti di amministrazione demandati. Ordini professionali. Corte d’Appello, Salerno, sez. penale, sentenza 20/06/2017 n° 758 Nel giudizio in commento viene esaminata la questione relativa alla connotazione giuridica degli ordini professionali, con particolare attenzione alla possibilità di contestare o meno, ai dirigenti degli stessi, il reato previsto dall’ art. 323 c.p. La Corte d’Appello di Salerno, Sezione penale, ha adottato la tesi positiva, nella sentenza n. 758 del 20 giugno 2017. Nella vicenda in esame, il Tribunale di Salerno, in composizione collegiale, aveva dichiarato gli imputati penalmente responsabili del reato ex art. 323 c.p., come da capo d’imputazione. Nello specifico, uno degli imputati, presidente del consiglio direttivo del Collegio dei Geometri, all’epoca dei fatti, aveva impiegato presso tale ente, a titolo volontario e non retribuito, la di lui figlia, dando successivamente incarico ad una società di lavoro interinale di somministrare forza lavoro al Collegio; tale società assunse la donna in virtù della pregressa esperienza acquisita, assegnandola proprio al Collegio dei geometri. L’assunzione fu poi perfezionata senza che la giovane svolgesse alcun periodo di prova. Il Giudice di prime cure ha ritenuto sussistente il reato di abuso di ufficio rilevando, in primo luogo, che, al tempo, l’imputato C.R. rivestiva la qualifica di pubblico ufficiale, in quanto il Collegio dei Geometri, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. 5 marzo 1986, n. 68, ha natura di ente pubblico non economico ed è pertanto soggetto alle disposizioni del d.lgs. 165/2001 in materia di reclutamento del personale. Inoltre, l’imputato aveva l’obbligo di astenersi, come espressamente prescritto dall’ art. 323 c.p. nel caso di conflitto d’interessi. Avverso tale sentenza è stato proposto appello. Nell’esaminare il caso de quo, la Corte ha fatto proprie le argomentazioni della sentenza impugnata, fornendo le necessarie precisazioni in relazione agli specifici motivi di appello proposti dell’appellante. A tal riguardo, il Collegio ha fatto riferimento all’ art. 323 c.p. che prevede l’incriminazione del duplice comportamento del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio il quale, intenzionalmente, violando disposizioni di legge o regolamento, ovvero omettendo di astenersi, procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale oppure procura ad altri un danno ingiusto. Dunque, affinchè si delinei la condotta tipica, essa deve essere compiuta dal soggetto nello svolgimento delle sue funzioni o del suo servizio ed inoltre deve essere compiuta in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un congiunto prossimo o negli altri casi previsti. Per quanto riguarda l’elemento soggettivo, occorre che l’ingiusto vantaggio o l’ingiusto danno, siano procurati intenzionalmente. Nella fattispecie in esame, per verificare l’esistenza dell’elemento materiale, occorre preliminarmente stabilire se il Collegio dei geometri possa essere qualificato come ente pubblico e se, in tal caso, l’imputato R.C., agendo nella qualità di presidente dello stesso, abbia assunto le funzioni di pubblico ufficiale. A tal riguardo, è possibile definire i Collegi professionali come centri di potere amministrativo ai quali lo Stato attribuisce la possibilità di perseguire, secondo determinazioni autonome ma non per questo esenti da controlli, obiettivi di interesse generale a cui riconosciuta particolare rilevanza. Orbene, il legislatore ha disciplinato una serie di funzioni pubblicistiche relative all’esercizio delle professioni, non ha però creato, per la cura dei relativi interessi, adeguate organizzazioni pubbliche, ricorrendo alle preesistenti organizzazioni professionali private, fondati sulla base associativa costituita dagli appartenenti a ciascuna delle professioni. Da qui deriva il carattere ambiguo degli Ordini o Collegi professionali, espresso nella loro definizione di enti pubblici associativi o, secondo altra definizione, di enti ausiliari dello Stato. Dunque, se da un lato gli Ordini sono riconosciuti dal legislatore come veri e propri enti pubblici, in quanto idonei ad adottare atti incidenti sulla sfera giuridica altrui; dall’altro, essi continuano ad essere conformati come enti esponenziali di ciascuna delle categorie professionali interessate, e quindi come organizzazioni proprie di determinati appartenenti all’ordinamento giuridico generale. Nel caso in oggetto, giova accertare se le discipline organizzative dettate dal legislatore con riferimento alle amministrazioni pubbliche siano applicabili tout court agli Ordini professionali, o se il loro carattere di organizzazioni settoriali ed esponenziali di interessi collettivi, invece, è diretto a preservarne l’autonomia interna. Il Collegio adìto, ha ritenuto necessario effettuare ad una valutazione caso per caso, facendo prevalere i profili privatistici ovvero quelli pubblicistici a seconda della ratio della normativa da applicare. In particolare, secondo la Corte d’Appello, nella disciplina del decreto legislativo n. 165 del 2001, devono rientrare anche i rapporti di lavoro alle dipendenze dei Collegi professionali, per cui il Collegio dei geometri era tenuto, al tempo dei fatti, come lo è attualmente, al rispetto delle regole previste, per il reclutamento del personale, dall’art. 35 del d.lgs. 165/2001. Orbene, il Collegio dei Geometri va senz’altro ritenuto come ente pubblico in relazione alla disciplina generale del pubblico impiego (in tal senso, cfr. Cons. St., Consiglio di Stato, sez. VI, 15 dicembre 1999, n. 2088). Del resto, il bene giuridico protetto dal reato di abuso d’ufficio non è l’integrità delle finanze pubbliche, ma l’interesse pubblico al buon andamento, all’imparzialità e alla trasparenza della P.A., come cristallizzato dall’art. 97 Cost. (Sez. VI, 19 gennaio 2016, n. 5746). Infine, sul punto, la Corte ha ritenuto che il R., abbia agito nell’esercizio delle funzioni di pubblico ufficiale. In merito al requisito dell’ingiusto vantaggio patrimoniale, secondo il Collegio, l’ art. 323 c.p. incrimina quelle “violazioni le quali, proprio perché strumentali alla deviazione dalla causa tipica presupposta dall’esercizio dei poteri, si siano risolte in una prevaricazione, in un favoritismo affaristico, o nello sfruttamento privato dell’ufficio, cioè in una peculiare situazione finale di effettiva alterazione degli scopi istituzionali.” Nel caso in esame, la deroga alla regola generale dell’assunzione per mezzo di graduatorie stabilite secondo i requisiti pubblicizzati in un bando pubblico non è stata giustificata in alcun modo, né poteva esserlo, trattandosi di un’operazione che, ha condotto all’assunzione della congiunta del Presidente, senza alcuna procedura di valutazione della professionalità e dei requisiti stabiliti dalla legge, producendo un palese un vantaggio patrimoniale ingiusto. Una volta verificata la sussistenza del presupposto materiale, è necessario accertare l’esistenza del dolo intenzionale, ovvero se l’imputato R.C. abbia adottato una condotta univocamente diretta ad un risultato incompatibile con il perseguimento dell’interesse pubblico. A tal riguardo, la Cassazione ha disposto che il dolo intenzionale del delitto di abuso d’ufficio non è escluso dalla mera compresenza di una finalità pubblicistica nella condotta del pubblico ufficiale, essendo necessario, per eliminare l’elemento soggettivo, che il perseguimento del pubblico interesse sia lo scopo primario dell’agente (Sez. VI, n. 18895 del 2011, Rv. 250374). Dunque, il dolo intenzionale è escluso dalla finalità pubblica perseguita dall’agente, quando il soddisfacimento degli interessi pubblici sia prevalente su quelli privati, mentre qualora il fine pubblico è una mera occasione o un pretesto per occultare la commissione della condotta illecita (Sez.VI, n. 13735 del 2013, Rv. 254856). Nel caso in esame, si rileva che la figlia dell’imputato svolgeva mansioni di mera segreteria e, quindi, alla portata di chiunque, per cui non si può escludere che altri dipendenti, scelti mediante una selezione pubblica, potessero avere analoghe capacità lavorative. Inoltre, il fatto che la giovane avesse prestato servizio per quattro anni, a titolo gratuito, presso l’ente, dimostra che la stessa si aspettava di venire assunta, nonché che l’imputato intendeva assicurare alla figlia il conseguimento di un posto di lavoro pubblico approfittando del suo ruolo apicale in seno al Collegio, e la finalizzazione della condotta a detto obiettivo è assorbente rispetto alla consumazione del reato, anche per quanto attiene l’aspetto soggettivo. Il Collegio ha concluso ritenendo congrua la pena inflitta in primo grado, riconoscendo inoltre, all’imputato, il beneficio della non menzione, ricorrendone i presupposti di legge.
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tafazzi
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georox, scrivi troppo e non ti seguo, forse vuoi spostare l'attenzione e quindi la discussione su altre cose. io vede solo che nelle commissioni del CNG ci sono sempre i nomi e che il Presidente del CNG con la sua esternazione ha offeso buona parte degli iscritti. Io mi sento offeso ed umiliato da Presidente e dal Vice Presidente del CNG te pensala come vuoi
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geocinel
Carlo Cinelli
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"tafazzi" ha scritto: georox, scrivi troppo e non ti seguo, forse vuoi spostare l'attenzione e quindi la discussione su altre cose. Dio sia lodato. youtu.be/KllWZWyWxQM Carlo Cinelli
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Chi sono i troll Secondo WIKIPEDIA un troll, nel gergo di Internet e in particolare delle comunità virtuali, è una persona che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi. Questi utenti, che lo stesso Tim Berners-Lee non ha esitato a definire “disgustosi”, approfittano dei grandi palcoscenici - come, per l’appunto, le reti sociali, i forum pubblici e blog seguiti da molte persone - per mettere in scena attacchi volti a scatenare liti in Rete fino ad arrivare a fomentare odio, fanatismo, razzismo, misoginia, omofobia. Come riconoscere i troll In alcuni casi, a seconda della veemenza e della portata degli attacchi, un troll può incutere timore negli interlocutori, tanto da indurli a modificare le proprie abitudini online o addirittura nella vita reale. I troll, solitamente, si inseriscono in una discussione avviata da tempo, alla quale prendono parte già molti utenti: in questo modo si assicurano una platea ampia, composta da internauti eterogenei e pronti a rispondere a eventuali provocazioni. Di norma, il loro intervento non ha però nulla a che fare con la discussione in corso: il troll - che si nasconde dietro l’anonimato dei nickname- si limita a insultare direttamente e, spesso, personalmente, gli altri utenti, mirando a scatenare la reazione di uno o più partecipanti. L’obiettivo finale è infatti quello di disturbare la discussione, portandola su tutt’altri binari rispetto a quelli iniziali.
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geocinel
Carlo Cinelli
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Riassunto delle puntate precedenti: Leonardo Gualandi attraverso il nickname BCNC apre una discussione sulle dichiarazioni del Presidente Savoncelli relative al numero dei geometri iscritti all'Albo, alla loro formazione, alla contribuzione e alla presenza negli albi di persone border line che sono i grandi morosi e persone che rifiutano la formazione. Intervengono Uccellino, Duchessa, il sottoscritto, Tafazzi e ancora Duchessa per rimostrare la propria indignazione riguardo a questo intervento. Interviene successivamente georox che estrapola un mio pensiero di tre righe sulla formazione e ci scrive il solito poema. Fin qui tutto normale. Direi anche il fatto che non ha capito perché non ha letto l'intervento del Presidente e di conseguenza confonde il senso del mio discorso su "la misura la crea il mercato". Ma è talmente fuori che non se ne accorge. Lui infatti interviene sul forum solamente per due motivi: 1) farsi pubblicità; 2) attaccare il sottoscritto ribaltando la realtà e dicendo che io sarei invidioso di lui quando invece è l'esatto contrario. Questa cosa si è manifestata sempre dai primi Convegni fatti insieme quando gli dava un fastidio enorme che i presenti si congratulassero solo con il sottoscritto e con Leonardo Gualandi. Quest'ultimo può confermare. Interviene Cappe46 che elogia il povero georox e lo invita a resistere perché è una brava persona. Tutte cose che poteva esprimere non in una pubblica discussione che ha per oggetto altri temi ma personalmente allo stesso via mail visto che georox non si scorda mai di omettere niente, figuriamoci il suo indirizzo mail. Risponde georox a Cappe46 con una lettera aperta (così dice lui) come se fossero al bar. In questa lettera aperta, come sempre logorroica, il soggetto non si scorda certamente di insultarmi. Ovviamente sa benissimo che con questo scatena nel sottoscritto una reazione (direi abbastanza composta) e questa arriva. Però diciamo rimane tutto nel normale corso. Interviene, come al solito, Orlando per dire che si è rotto i co******. Intervengono nuovamente Duchessa, Tafazzi, Roczaga, Geomink e Don Abbondio sul tema, ma questo è scientemente scivolato da generale a particolare (effetto Troll). Arriva Francesco 2015 che, come sempre, comincia a insultare Don Abbondio e Duchessa. L'effetto Troll si amplifica. La discussione ormai è andata totalmente in vacca. Quello che volevano. Poi come sempre degenera con i soliti insulti della solita persona che, amante della rissa, riesce a farsi pubblicità anche in qeusto modo volgare. Questo è diventato un forum dove una volta si discuteva profondamente di problematiche importanti e dove ora, scientemente per gli interessi di tizio o di caio, non si riesce più a impostare una discussione e nemmeno a denunciare fatti gravi che riguardano tutta la categoria. La cosa che però più mi duole è il fatto di vedere che su temi così importanti c'è un silenzio assordante. Basterebbe un pensiero tipo: "Si la penso anch'io così". Oppure: "Vi state sbagliando". Invece le coscienze sono talmente sopite che ci meritiamo tutto il peggio. Cordialmente Carlo Cinelli
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tafazzi
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geocinel, hai ancora ragione ! per quanto mi riguarda non interverrò più anche se avrei altro da dire non voglio essere frainteso e non mi va di alimentare una discussione che seppur molto importante per tutta la categoria, viene ignorata dalla maggioranza dei geometri
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"tafazzi" ha scritto: geocinel, hai ancora ragione ! per quanto mi riguarda non interverrò più anche se avrei altro da dire non voglio essere frainteso e non mi va di alimentare una discussione che seppur molto importante per tutta la categoria, viene ignorata dalla maggioranza dei geometri La penso esattamente come te. Con una differenza: quando mi sarò frantumato totalmente i cabbasisi da stare a perdere il mio tempo in queste cose (e mi dispiace solo per pochi, te compreso) lo farò in modo definitivo. Ciao Carlo
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rubino
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(GURU)
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Non cercate "maggioranze" dai geometri, non le troverete. Ci saranno iniziative dei singoli, però, e le scoprirete presto.
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BCNC
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27 Dicembre 2016 alle ore 18:09
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Mi è parso surreale che qualcuno abbia trascorso le feste di Pasqua scambiandosi insulti gratuiti, puri e semplici che comunque non avrei capito neppure se fossero stati scambiati sottraendo tempo al lavoro. Non che gli insulti “conditi” da qualche argomento mi sembrino espressioni di eccellenza, ma posso considerarli frutto della personale creatività espressiva, mentre non capisco quelli fini a sé stessi, che mi pare distraggano dal tema della discussione, che considero molto importante: un Presidente Nazionale che sembra aver pronunciato un discorso gravemente dispregiativo nei confronti di un buon numero di Iscritti. Forse dovrò rimanere nel dubbio se, venendo meno quella distrazione, la discussione avrebbe potuto prosperare producendo proposte per un’azione verso quel Presidente. In questa incertezza non ho trovato di meglio che prendere un’iniziativa personale, certamente meno curata di quella che avremmo potuto condividere, ma che potrebbe assumere una qualche efficacia nel caso in cui si aggiungessero altri: ho inviato all’indirizzo collegio.laspezia@geopec.it la seguente comunicazione: Oggetto: verifiche sulla condotta del geom. Maurizio Savoncelli. Alla c.a. del Consiglio di Disciplina Mi è stato riferito da alcuni Colleghi che alla recente Assemblea dei Presidenti tenutasi a Roma nei giorni 27 e 28 u.s. il Presidente Nazionale geom. Maurizio Savoncelli, iscritto presso codesto spettabile Collegio al n. 818 dell’Albo, nella propria veste istituzionale avrebbe pronunciato il seguente discorso: “Sui numeri faccio un ragionamento che faccio spesso... spesso i colleghi che non assolvono all'obbligo formativo sono i soliti che sono i grandi morosi, che sono sempre un po’ borderline, sempre un po’ ai limiti della categoria. Allora i numeri a noi interessano ma interessano i numeri di quei ragazzi che devono andare a rinfoltire, a sostituire i colleghi che vanno in quiescenza, ma non ci interessa un numero assoluto. Lo dico sempre, cambiate Presidente se volete grandi numeri, io non ho l'obiettivo dei grandi numeri. Io ho l'obiettivo e ho la voglia viscerale di formare una categoria ben formata, che si sappia aggiornare , che lavora bene e guadagna bene e, giustamente, paga la propria contribuzione. Quello è l'obiettivo! Se poi saranno ottantamila, settantamila, non mi interessa. Tanto, guardate che poi la misura la crea il mercato. Noi non possiamo fare come i cuochi che abbiamo illuso decine di migliaia di ragazzi che ora sono a casa e non sanno cosa fare...” Mi pare che un Consiglio di Disciplina, informato della voce che circola e attribuisce a un proprio Iscritto quelle frasi abbia l’obbligo di verificare se è stato realmente pronunciato. Se non lo è stato, l’aspetto disciplinare si chiude, e suggerirei all’illustre Collega di smentire con grande risalto quella notizia. Ma se si dovesse confermare che il geometra Savoncelli, nella sua qualità di Presidente Nazionale, ha detto quelle cose, segnalo che le parti che ho sottolineato contrastano con il Codice Deontologico vigente, in particolare riguardo a: 1- Titolo II, Sezione IV, art. 13: “esprimere, alla presenza del cliente, valutazioni critiche sull’operato o sul comportamento in genere del collega non riconducibili ad osservazioni o controdeduzioni tecniche necessarie per la corretta esecuzione della propria prestazione” 2- Titolo II, Sezione V, art. 16: “Il geometra [omissis] componente del Consiglio Nazionale deve adempiere ai doveri dell’ufficio impersonato con diligenza ed obiettività, [omissis] favorendo il rispetto e la collaborazione reciproca fra i geometri e stimolando la loro partecipazione alle iniziative programmate nell’interesse degli iscritti.” 3- Titolo I, Sezione I, art, 3: “[omissis] La condotta è ritenuta ancor più pregiudizievole nel caso di attività irregolari svolte dal professionista in qualità di componente un Organo istituzionale.” Ovviamente il terzo punto è pleonastico, in ragione del secondo, tuttavia non è superfluo considerarne il valore rafforzativo dato l’ambito in cui si sarebbe svolto il fatto. Contrasta con il primo punto accusare in un pubblico consesso, ben più rilevante della semplice “presenza del cliente”, platealmente e genericamente un consistente numero di Colleghi di essere grandi morosi (si badi bene: “grandi” è una condizione dispregiativa tutt’altro che obiettiva come invece può essere la semplice morosità, anche eventualmente recidiva) e collegare apoditticamente questa spregevole condotta all’inadempienza formativa, che ha ben altre possibili ragioni. Un’ipotesi personale e offensiva inerente possibili vittime di condizioni difficili è corroborata dall’autorevolezza della posizione del proponente, che in tal modo viene meno anche agli obblighi del secondo punto in quanto dichiara di curarsi degli interessi dei soli iscritti futuri, sopravvissuti alla selezione della visceralmente vagheggiata “categoria ben formata”, altra definizione fumosa e estremamente soggettiva. Spero che sia evidente che “l’interesse degli iscritti” di cui parla il Codice Deontologico non può essere quello di una sola parte, gradita al Presidente, ma dev’essere quello di tutti gli iscritti, che Egli deve difendere in toto non potendo chiamarsi fuori dalle scelte di numero fatte dai Consigli Nazionali precedenti. L’eventuale fallimento di questo obiettivo sarebbe soltanto politico, ma dichiarare l’abbandono di alcuni a sé stessi come fossero zavorra è invece inaccettabile tanto eticamente quanto a norma del Codice Deontologico. Mi corre l’obbligo di ribadire che quanto sopra ha rilevanza nel caso in cui quel discorso sia stato effettivamente pronunciato dal Presidente; in caso contrario non posso che dichiararmi lieto che le voci siano false e augurarmi che vengano ufficialmente e tempestivamente smentite. a mia firma. Cosa si può sperare di ottenere? Francamente non lo so; ma in mancanza di contributi non ho saputo far altro che riprendere l’oggetto della presente discussione, che non avevo approfondito nel primo intervento: quando si parla di corruzione si pensa prevalentemente al giro illecito di denaro o ricchezza; ma un aspetto del potere che ritengo pericoloso è la “ corruzione morale” che può indurre una persona a considerarsi superiore agli altri, che il potere non lo hanno. Ora che Tafazzi ha ricordato il soggetto principale, ossia il comportamento del Presidente, forse questo tipo di corruzione può essere contrastato se altri scriveranno a propria volta, correggendo i miei eventuali errori. Leonardo Gualandi La forma di questo messaggio (ad esclusione del testo della lettera, che non potrei più modificare) è stata verificata da terzi, secondo la presentazione del nikname BCNC che si trova qui www.geolive.org/forum/altro/etica-e-deon...
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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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"rubino" ha scritto: Non cercate "maggioranze" dai geometri, non le troverete. Ci saranno iniziative dei singoli, però, e le scoprirete presto. Premesso che mi tolgo il cappello per questa iniziativa di Leonardo alla quale potevamo partecipare in più persone e che mi da lo spunto di pensare anche a qualche iniziativa diversa ma con le stesse modalità. Rocco, non cerchiamo maggioranze. Ci accontenteremmo di sparute minoranze. Quello che inquieta è il deserto. Prima del miagolio. Cordialmente Carlo Cinelli
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Orlando1973
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04 Maggio 2015 alle ore 16:51
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"BCNC" ha scritto: Mi è parso surreale che qualcuno abbia trascorso le feste di Pasqua scambiandosi insulti gratuiti, puri e semplici che comunque non avrei capito neppure se fossero stati scambiati sottraendo tempo al lavoro. Non che gli insulti “conditi” da qualche argomento mi sembrino espressioni di eccellenza, ma posso considerarli frutto della personale creatività espressiva, mentre non capisco quelli fini a sé stessi, che mi pare distraggano dal tema della discussione, che considero molto importante: un Presidente Nazionale che sembra aver pronunciato un discorso gravemente dispregiativo nei confronti di un buon numero di Iscritti. Forse dovrò rimanere nel dubbio se, venendo meno quella distrazione, la discussione avrebbe potuto prosperare producendo proposte per un’azione verso quel Presidente. In questa incertezza non ho trovato di meglio che prendere un’iniziativa personale, certamente meno curata di quella che avremmo potuto condividere, ma che potrebbe assumere una qualche efficacia nel caso in cui si aggiungessero altri: ho inviato all’indirizzo collegio.laspezia@geopec.it la seguente comunicazione: Oggetto: verifiche sulla condotta del geom. Maurizio Savoncelli. Alla c.a. del Consiglio di Disciplina Mi è stato riferito da alcuni Colleghi che alla recente Assemblea dei Presidenti tenutasi a Roma nei giorni 27 e 28 u.s. il Presidente Nazionale geom. Maurizio Savoncelli, iscritto presso codesto spettabile Collegio al n. 818 dell’Albo, nella propria veste istituzionale avrebbe pronunciato il seguente discorso: “Sui numeri faccio un ragionamento che faccio spesso... spesso i colleghi che non assolvono all'obbligo formativo sono i soliti che sono i grandi morosi, che sono sempre un po’ borderline, sempre un po’ ai limiti della categoria. Allora i numeri a noi interessano ma interessano i numeri di quei ragazzi che devono andare a rinfoltire, a sostituire i colleghi che vanno in quiescenza, ma non ci interessa un numero assoluto. Lo dico sempre, cambiate Presidente se volete grandi numeri, io non ho l'obiettivo dei grandi numeri. Io ho l'obiettivo e ho la voglia viscerale di formare una categoria ben formata, che si sappia aggiornare , che lavora bene e guadagna bene e, giustamente, paga la propria contribuzione. Quello è l'obiettivo! Se poi saranno ottantamila, settantamila, non mi interessa. Tanto, guardate che poi la misura la crea il mercato. Noi non possiamo fare come i cuochi che abbiamo illuso decine di migliaia di ragazzi che ora sono a casa e non sanno cosa fare...” Mi pare che un Consiglio di Disciplina, informato della voce che circola e attribuisce a un proprio Iscritto quelle frasi abbia l’obbligo di verificare se è stato realmente pronunciato. Se non lo è stato, l’aspetto disciplinare si chiude, e suggerirei all’illustre Collega di smentire con grande risalto quella notizia. Ma se si dovesse confermare che il geometra Savoncelli, nella sua qualità di Presidente Nazionale, ha detto quelle cose, segnalo che le parti che ho sottolineato contrastano con il Codice Deontologico vigente, in particolare riguardo a: 1- Titolo II, Sezione IV, art. 13: “esprimere, alla presenza del cliente, valutazioni critiche sull’operato o sul comportamento in genere del collega non riconducibili ad osservazioni o controdeduzioni tecniche necessarie per la corretta esecuzione della propria prestazione” 2- Titolo II, Sezione V, art. 16: “Il geometra [omissis] componente del Consiglio Nazionale deve adempiere ai doveri dell’ufficio impersonato con diligenza ed obiettività, [omissis] favorendo il rispetto e la collaborazione reciproca fra i geometri e stimolando la loro partecipazione alle iniziative programmate nell’interesse degli iscritti.” 3- Titolo I, Sezione I, art, 3: “[omissis] La condotta è ritenuta ancor più pregiudizievole nel caso di attività irregolari svolte dal professionista in qualità di componente un Organo istituzionale.” Ovviamente il terzo punto è pleonastico, in ragione del secondo, tuttavia non è superfluo considerarne il valore rafforzativo dato l’ambito in cui si sarebbe svolto il fatto. Contrasta con il primo punto accusare in un pubblico consesso, ben più rilevante della semplice “presenza del cliente”, platealmente e genericamente un consistente numero di Colleghi di essere grandi morosi (si badi bene: “grandi” è una condizione dispregiativa tutt’altro che obiettiva come invece può essere la semplice morosità, anche eventualmente recidiva) e collegare apoditticamente questa spregevole condotta all’inadempienza formativa, che ha ben altre possibili ragioni. Un’ipotesi personale e offensiva inerente possibili vittime di condizioni difficili è corroborata dall’autorevolezza della posizione del proponente, che in tal modo viene meno anche agli obblighi del secondo punto in quanto dichiara di curarsi degli interessi dei soli iscritti futuri, sopravvissuti alla selezione della visceralmente vagheggiata “categoria ben formata”, altra definizione fumosa e estremamente soggettiva. Spero che sia evidente che “l’interesse degli iscritti” di cui parla il Codice Deontologico non può essere quello di una sola parte, gradita al Presidente, ma dev’essere quello di tutti gli iscritti, che Egli deve difendere in toto non potendo chiamarsi fuori dalle scelte di numero fatte dai Consigli Nazionali precedenti. L’eventuale fallimento di questo obiettivo sarebbe soltanto politico, ma dichiarare l’abbandono di alcuni a sé stessi come fossero zavorra è invece inaccettabile tanto eticamente quanto a norma del Codice Deontologico. Mi corre l’obbligo di ribadire che quanto sopra ha rilevanza nel caso in cui quel discorso sia stato effettivamente pronunciato dal Presidente; in caso contrario non posso che dichiararmi lieto che le voci siano false e augurarmi che vengano ufficialmente e tempestivamente smentite. a mia firma. Cosa si può sperare di ottenere? Francamente non lo so; ma in mancanza di contributi non ho saputo far altro che riprendere l’oggetto della presente discussione, che non avevo approfondito nel primo intervento: quando si parla di corruzione si pensa prevalentemente al giro illecito di denaro o ricchezza; ma un aspetto del potere che ritengo pericoloso è la “ corruzione morale” che può indurre una persona a considerarsi superiore agli altri, che il potere non lo hanno. Ora che Tafazzi ha ricordato il soggetto principale, ossia il comportamento del Presidente, forse questo tipo di corruzione può essere contrastato se altri scriveranno a propria volta, correggendo i miei eventuali errori. Leonardo Gualandi La forma di questo messaggio (ad esclusione del testo della lettera, che non potrei più modificare) è stata verificata da terzi, secondo la presentazione del nikname BCNC che si trova qui www.geolive.org/forum/altro/etica-e-deon... Finalmente uno con i co****** . Cosi si fa' se qualcuno sa' qualcosa , scrive e denuncia . Il resto è tutto chiacchera .
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