Ciao a tutti.
Vorrei avere una vostra opinione riguardo la mia attuale situazione lavorativa.
Sono un geometra di 27 anni in possesso di p.iva regolarmente iscritto all'albo e alla cassa geometri da ormai 6 anni. Collaboro a tempo pieno con uno studio di geometri associati tutti giorni della settimana più il sabato mattina, per un totale di 48 ore settimanali.
All'interno dello studio mi occupo di redazione di pratiche edilizie (dal rilievo alla presentazione e conclusione dell'iter procedurale), pratiche di aggiornamento catastale e successioni. Inoltre, predispongo APE e Relazioni L.10/91 firmate a nome mio (dell'aspetto energetico lo studio non se ne è mai occupato e prima che arrivassi io si affidavano ad altri professionisti esterni pagandone la giusta tariffa che si applica per questi tipi di lavori).
Devo dire che tutti questi lavori oramai riesco a portarli avanti autonomamente anche sotto l'aspetto del colloquio con il cliente e con la P.A., lasciando così i titolari liberi di occuparsi di altre commesse. Attualmente lo studio mi riconosce in fattura 1300 euro mensili.
Avrei piacere di sapere secondo voi se, considerando il numero di ore settimanali, l'autonomia che oramai ho nello sviluppare le pratiche che mi vengono assegnate e che la firma (e la responsabilità) sulle pratiche in ambito energetico sono mie, la paga che li viene riconosciuta è congrua e in linea con quella che è la media nazionale per la figura del geometra oppure se secondo voi potrei chiedere qualcosa in più.
Grazie a tutti per le risposte e le opinioni che mi darete.