Salve

Sembrano domande banali e superflue, ma se ne può parlare con tranquillità e come passa tempo.

Cordiali saluti

Salve



Io se potessi cambierei lavoro.



cordiali saluti

Ora?

Cordialmente

Carlo Cinelli

Mai avere rimpianti , soddisfatti o non .

Orlando

Io invece apprezzo la schietteza di Stefano.

Dopo i 50 ci si comincia a fare delle domande. Non credo siano rimpianti perché poi sappiamo bene ciò che abbiamo fatto ma non sappiamo ciò che poteva essere in un'altra strada.

La mia "Ora?" era una battuta perché se non vado errato lui ha 55 anni e a quest'età non ci rimane che portare a compimento la strada intrapresa.

Certo è che se avessi meno di 30 anni, riguardo al lavoro, ci penserei bene perché non vedo un gran futuro per questa professione.

Ciao

Carlo

La vita è un dono e l'accetto cosi come è (sesso, alto, basso, magro, grasso, bello, brutto, etc.).
Cambierei il lavoro, quello sì!

Dicono che le età peggiori siano l'adolescenza e la vecchiaia, secondo me, invece è quella intorno ai 55 anni: è l'età dei bilanci, che spesso si affronta come se si dovesse compilare uno stato d'avanzamento, tirando le somme di quello che s'è fatto confrontandolo con quello che si voleva fare arrivando fatidicamente a non trovarsi con i conti.

Sentite a me, non li facciamo, 'sti ragionamenti e sopratutto non facciamoli applicandoli alla Professione: abbiamo fatto una scelta consapevole, nessuno ci ha obbligati, ci siamo presi il buono e il brutto, farli ora è sbagliato, sono influenzati dalla stanchezza, dal tempo che è passato dalla paura del futuro e da quella sensazione di essere come uno di quei ciucci (asini) che arrivano in cima alla salita e non ce la fanno più, si siedono e non c'è verso di farli andare avanti e poi se c'è una cosa che ho capito in questi anni è che la nostra categoria ha una specialità unica, quella di "chiagnere e fottere".

Tornando al quesito iniziale, rispondo che rifarei quasi tutto e che non cambierei lavoro: di certo non enterei nel mondo dei Geometri a sedici anni, sicuramente mi godrei di più la vita e, soprattutto, non metterei al primo posto lo Studio pur ringraziando la Professione di quello che mi ha dato e di quanto ho avuto dalla vita, a quest'ultima soprattutto di avermi regalato quella ragazza bionda con il vestito rosso che in un giorno di luglio del 1987 entrò nella mia, di vita, e me l'ha cambiata veramente.

Diciamo che è quell'età in cui non puoi recuperare o riparare nulla del passato, ma nemmeno fare grandissimi propositi per il futuro. Oramai quello che è stato fatto è fatto,... l'importante è godere di quelle opportunità che possiamo ancora cogliere, senza farci grandi illusioni di stravolgimenti della vita...