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Argomento: siamo stati soppressi?

Autore Risposta

robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 12:57

Devo dire che sin'ora ho le idee confuse.
Insomma cosa succede con questa benedetta liberalizzazione?
Che qualsiasi diplomato o laureato, appena finiti gli studi può iniziare una sua attività professionale?
Se è così, perchè l'unico messaggio che sussurra il collegio (almeno il mio) è che si deve uniformare alle norme dettate dai vari decreti "salva stato"?
Cioè formazione continua, tariffe, società, ecc ecc.
C'è forse la paura che qualche, per non dire parecchi, iscirtti prendano armi e bagagl e traslochino altrove, togliendo linfa ai vari organi?
Mi raccomando non sparate sul pianista :wink:
saluti

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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 13:10

a proposito di libera concorrenza, girovagando sul web ho trovato questo :

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL COLLEGIO DEI GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE MANIFESTA FERMAMENTE LA CONTRARIETA' IN MERITO AD INIZIATIVE INTRAPRESE DA ALCUNI ISCRITTI, APPARSE SU SITI INTERNET, AVENTI FINALITA' COMMERCIALI E/O PROPAGANDISTICHE. INFATTI QUESTE LEDONO IL DECORO E L'IMMAGINE DELLA CATEGORIA.

SI DIFFIDANO I COLLEGHI AD ATTIVARE SIMILI PROPOSTE, AVVERTENDO CHE, IN DIFETTO, SARANNO APERTI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI A LORO CARICO

ma allora le tariffe sono veramente liberalizzate ?
i professionisti (geometri) possono farsi pubblicità liberamente ?
dall'alto o dal basso della mia ignoranza, rinuncio a capirci qualcosa, tanto "da mangiare" non me lo danno nel il Collegio nel il G.N.G. :(

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dado48

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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 13:55

"robeci" ha scritto:
ma allora le tariffe sono veramente liberalizzate ?


LEGGE 14 settembre 2011 , n. 148
Art. nº 3, Comma 5, lettera d):

d) il compenso spettante al professionista è pattuito per iscritto all'atto del conferimento dell'incarico professionale.
Il professionista è tenuto, nel rispetto del principio di trasparenza, a rendere noto al cliente il livello della complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico. In caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente è un ente pubblico,
in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, ovvero nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell'interesse dei terzi si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia;

([size=9]La parte in verde non mi è completamente chiara[/size])

[quote]i professionisti (geometri) possono farsi pubblicità liberamente ?[/quote]
LEGGE 14 settembre 2011 , n. 148
Arti. nº 3, Comma 5, lettera g):

g) la pubblicita' informativa, con ogni mezzo, avente ad oggetto l'attivita' professionale, le specializzazioni ed i titoli
professionali posseduti, la struttura dello studio ed i compensi delle prestazioni, e' libera. Le informazioni devono essere trasparenti, veritiere, corrette e non devono essere equivoche, ingannevoli, denigratorie.


Ciao, buon lavoro.

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robeci

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Toscana

 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 14:07

"dado48" ha scritto:
"robeci" ha scritto:
ma allora le tariffe sono veramente liberalizzate ?


LEGGE 14 settembre 2011 , n. 148
Art. nº 3, Comma 5, lettera d):

d) il compenso spettante al professionista è pattuito per iscritto all'atto del conferimento dell'incarico professionale.
Il professionista è tenuto, nel rispetto del principio di trasparenza, a rendere noto al cliente il livello della complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico. In caso di mancata determinazione consensuale del compenso, quando il committente è un ente pubblico,
in caso di liquidazione giudiziale dei compensi, ovvero nei casi in cui la prestazione professionale è resa nell'interesse dei terzi si applicano le tariffe professionali stabilite con decreto dal Ministro della Giustizia;

([size=9]La parte in verde non mi è completamente chiara[/size])

[quote]i professionisti (geometri) possono farsi pubblicità liberamente ?


LEGGE 14 settembre 2011 , n. 148
Arti. nº 3, Comma 5, lettera g):

g) la pubblicita' informativa, con ogni mezzo, avente ad oggetto l'attivita' professionale, le specializzazioni ed i titoli
professionali posseduti, la struttura dello studio ed i compensi delle prestazioni, e' libera. Le informazioni devono essere trasparenti, veritiere, corrette e non devono essere equivoche, ingannevoli, denigratorie.


Ciao, buon lavoro.[/quote]

fin qui c'ero già arrivato,
era il commento quello che volevo ..... :wink:

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dado48

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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 15:18

"Robeci" ha scritto:
ma allora le tariffe sono veramente liberalizzate[size=18] ? [/size]
i professionisti (geometri) possono farsi pubblicità liberamente[size=18] ?[/size]


"Robeci" ha scritto:
fin qui c'ero già arrivato ... era il commento quello che volevo .....


Probabilmente sono io che non so interpretare i punti interrogativi !
Il commento:

La pubblicità > se tutti i colleghi che volessero farsi pubblicità si attenessero a quanto prescrive la nuova norma non avrei nulla da obiettare, ma, come prima vi era chi ricorreva alla pubblicità ingannevole, anche ora vi sarà chi si approfitterà ancora di più, visti i nuovi canali a diposizione e lo scarso, se non assente, controllo.
([size=11]si contano a decine i Siti che si propongono di fare tutto: dal TF alla Dichiarazione di Successione - Ufficio in Sicilia, TF e Successioni in Lombardia a prezzi stracciati[/size])

La parcella > è defunta !!! facciamocene una ragione.
Sicuramente la qualità del lavoro sarà direttamente proporzionale al ribasso delle parcelle, con somma gioia e gaudio da parte di tutti.
Sarebbe il caso che determinati lavori fossero sottoposti a "verifica e validazione" prima dell'approvazione e del successivo pagamento della parcella.
Chissà se mai si arriverà per tutto a tanto, per vedere finalmente sfoltirsi le schiere dei "tutto facente" di quelli che "... tanto i quadrati, i rettangoli e le righe per terra".
Ciao, buon lavoro.

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robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 16:13

Ma caste o non caste, tutto questo servirà a qualcosa?
Parlando di noi e di chi si appresterà a fare questa professione e altre, farà aumentare il lavoro?
O sarà solo una lotta all'ultimo sconto?
Chi ne beneficerà?
Credo nessuno, nemmeno il cittadino che si, risparmierà pure qualcosa, ma in cambio di quale prestazione?
Chissà, forse in futuro tutto sarà in mano a grandi società di professionisti che potranno essere società di persone, di capitali e cooperative.
Una sorta di grande distrubizione del professionismo. Il piccolo/singolo professionista sarà "sotterrato", fino all'estinzione.
Forse chi ha cominciato da qualche anno e oltre, chiuderà un ciclo...... "saremo gli utlimi ad avere i ricordi in bianco e nero"
saluti

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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 16:14

"dado48" ha scritto:

La pubblicità > se tutti i colleghi che volessero farsi pubblicità si attenessero a quanto prescrive la nuova norma non avrei nulla da obiettare, ma, come prima vi era chi ricorreva alla pubblicità ingannevole, anche ora vi sarà chi si approfitterà ancora di più, visti i nuovi canali a diposizione e lo scarso, se non assente, controllo.
([size=11]si contano a decine i Siti che si propongono di fare tutto: dal TF alla Dichiarazione di Successione - Ufficio in Sicilia, TF e Successioni in Lombardia a prezzi stracciati[/size])



Teoricamente tutti possono fare tutto in tutto il territorio, non mi risulta che la legge ponga alcuna limitazione del genere.
Riguardo la pubblicità, a meno che non dica falsità, secondo me può essere fatta in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo come in ogni altro settore lavorativo e commerciale, non credo che questo svilisca la categoria o non permetta di lavorare "bene".

[quote]
La parcella > è defunta !!! facciamocene una ragione.
Sicuramente la qualità del lavoro sarà direttamente proporzionale al ribasso delle parcelle, con somma gioia e gaudio da parte di tutti.
Sarebbe il caso che determinati lavori fossero sottoposti a "verifica e validazione" prima dell'approvazione e del successivo pagamento della parcella.
Chissà se mai si arriverà per tutto a tanto, per vedere finalmente sfoltirsi le schiere dei "tutto facente" di quelli che "... tanto i quadrati, i rettangoli e le righe per terra".
Ciao, buon lavoro.[/quote]

La parcella era già defunta, ancora prima della legge Bersani, quindi non vedo alcun problema di sorta.
Se poi qualcuno avesse ancora dei dubbi, si può leggere la discussione dal titolo "Veramente Assurdo" dove una gara per accatastamenti, un professionista se l'è aggiudicata facendo il 67% di ribasso (accatastamento completo di edificio pubblico a 267 euro !), con il beneplacito del Comune, dei Collegi ecc.

Quindi ricapitolando, non vedo nessuna innovazione in queste nuove norme che prevedono l'abolizione degli ordini, se non un risparmio economico, da parte dei professionisti, i quali non dovranno più versare l'obolo annuale.

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dado48

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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 16:26

"Robeci" ha scritto:
Quindi ricapitolando, non vedo nessuna innovazione in queste nuove norme che prevedono l'abolizione degli ordini, se non un risparmio economico, da parte dei professionisti, i quali non dovranno più versare l'obolo annuale.


Ed io continuo a non capire:

[size=18]Con decreto del Presidente della Repubblica emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, gli ordinamenti professionali dovranno essere RIFORMATI entro 12 mesi ....... [/size]

probabilmente copio da disposizioni in lingua "ostrogota" e non me ne rendo conto.

Ciao, buon lavoro.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 16:40

Gli ordini con la completa liberalizzazione e la pubblicità consentita, non hanno più modo di esistere. Ogni professionista farà come gli pare e piace. A parte la pubblicità, era così prima e sarà così in futuro. Ho l'impressione che il merito di questo inevitabile carosello sia tutto nostro. Invece di un'etto di prosciutto, andremo a vendere un etto di planimetrie catastali al supermercato, con in regalo i punti ciliegia. Sveglia gente, ci saranno ricchi premi !! Dobbiamo imparare dai politici, altro chè....

Saluti.

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robeci

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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 17:25

"dado48" ha scritto:
"Robeci" ha scritto:
Quindi ricapitolando, non vedo nessuna innovazione in queste nuove norme che prevedono l'abolizione degli ordini, se non un risparmio economico, da parte dei professionisti, i quali non dovranno più versare l'obolo annuale.


Ed io continuo a non capire:

[size=18]Con decreto del Presidente della Repubblica emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, gli ordinamenti professionali dovranno essere RIFORMATI entro 12 mesi ....... [/size]

probabilmente copio da disposizioni in lingua "ostrogota" e non me ne rendo conto.

Ciao, buon lavoro.



l'italiano credo di saperlo leggere, forse lo capisco poco come pure sono scarso nell'esposizione ....
però tra tutti i copia-incolla dei vari articoli di legge che hai proposto più volte, non ho letto neppure un tuo commento a quello che era l'argomento iniziale : "liberalizzazione delle professioni : quali benefici ?"

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dado48

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 0 -  0 - Inviato: 10 Gennaio 2012 alle ore 19:03

"Robeci" ha scritto:
... però tra tutti i copia-incolla dei vari articoli di legge che hai proposto più volte, non ho letto neppure un tuo commento a quello che era l'argomento iniziale : "liberalizzazione delle professioni, quali benefici ?"


Mi sono permesso di fare un piccolo riassunto dei "Commenti" sinora apparsi:
"Geocape" ha scritto:

E fin qui ci si potrebbe stare a condizione che:
le liberalizzazioni siano totali e per tutte le categorie professionali.
le liberalizzazioni comportino un decremento delle responsabilità oggettive e una maggiore libertà di azione nei passaggi fondamentali regolanti l'attività professionale stessa.
In sintesi quindi se si vuole liberlizzare veramente per fare il geometra dovrebbe bastare uscire di scuola, ma non iscriversi all'albo (con i costi connessi) non fare la formazione permanente (con costi annessi) poter scegliere il canale previdenziale a piacimento e conseguentemente perdere la pubblica ufficialità negli atti in quanto questa sussiste perchè la legge istituisce e tutela gli ordini professionali con annessi e connessi di cui sopra e oltre.


"Silvano" ha scritto:

Dal mio punto di vista trovo più utile la formazione continua che quel fantasmagorico esame di abilatazione come vincolo per lo svolgimento dell'attività professionale...

Ricordo che durante il corso "Sicurezza cantieri" ([size=10]120 ore[/size]) un Docente ci disse che, in Francia, lo stesso corso durava un anno scolastico intero, con tanto di esame finale.
Qualcuno è forse a conoscenza di qualche bocciato o rimandato a settembre, in Italia ?

"Furina" ha scritto:

Conosco colleghi abilitati e in alcuni casi iscritti all' Albo che non sanno tenere in mano nemmeno la penna, come hanno superato gli esami è facile immaginarlo.
Figuriamoci con l'accesso libero e formazione quasi sempre pari a zero dove andremo a finire.
Secondo me una selezione a monte ci vorrebbe, il problema è come farla e chi dovrebbe farla, ai nostri rappresentanti (Cassa, Collegi ecc..) interessa il numero degli iscritti non le loro competenze.

Parole sacrosante !

"Geoalfa" ha scritto:

Non riesco a comprendere se liberi pensatori quali voi sicuramente siete e con a capo Rubino, fino a Robeci, alimentate idee che, se pur nate con un fine moderno ed innovatore, stanno con enorme difficoltà prendendo campo.


"Robertopi" ha scritto:

Insomma cosa succede con questa benedetta liberalizzazione?
Che qualsiasi diplomato o laureato, appena finiti gli studi può iniziare una sua attività professionale?
Se è così, perchè l'unico messaggio che sussurra il collegio (almeno il mio) è che si deve uniformare alle norme dettate dai vari decreti "salva stato"?
Cioè formazione continua, tariffe, società, ecc ecc.
C'è forse la paura che qualche, per non dire parecchi, iscritti prendano armi e bagagli e traslochino altrove, togliendo linfa ai vari organi?

Ma caste o non caste, tutto questo servirà a qualcosa?
Parlando di noi e di chi si appresterà a fare questa professione e altre, farà aumentare il lavoro?
O sarà solo una lotta all'ultimo sconto?
Chi ne beneficerà?
Credo nessuno, nemmeno il cittadino che si, risparmierà pure qualcosa, ma in cambio di quale prestazione?
Chissà, forse in futuro tutto sarà in mano a grandi società di professionisti che potranno essere società di persone, di capitali e cooperative.
Una sorta di grande distribuzione del professionismo. Il piccolo/singolo professionista sarà "sotterrato", fino all'estinzione.

(Le grandi società di professionisti (occulte) già esistono: si veda a chi sono conferiti gli incarichi per le Perizie sui mutui.
Da oggi poi sono addirittura ammesse con soci NON professionisti)

"Totonno" ha scritto:

Gli ordini con la completa liberalizzazione e la pubblicità consentita, non hanno più modo di esistere.
Ogni professionista farà come gli pare e piace. A parte la pubblicità, era così prima e sarà così in futuro.
Ho l'impressione che il merito di questo inevitabile carosello sia tutto nostro. Invece di un'etto di prosciutto, andremo a vendere un etto di planimetrie catastali al supermercato, con in regalo i punti ciliegia.


LEGGE 14 settembre 2011 , n. 148
Art. nº 3, Preambolo:

Abrogazione delle indebite restrizioni all'accesso e all'esercizio delle professioni e delle attivita' economiche
1. Comuni, Province, Regioni e Stato, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, adeguano i rispettivi ordinamenti al principio secondo cui l'iniziativa e l'attivita' economica privata sono libere ed e' permesso tutto cio' che non e' espressamente vietato dalla legge

(quì la liberalizzazione di tutto (o quasi, [size=9]rimando alla lettura del Comma per conoscere quali restrizioni vi saranno ... [/size]i geometri NO)

Art. 3
5. Fermo restando l'esame di Stato di cui (all'articolo 33 quinto comma della Costituzione)) per l'accesso alle professioni regolamentate, gli ordinamenti professionali devono garantire che l'esercizio dell'attivita' risponda senza eccezioni .....
(quì mi sembra che l'esame di stato dovrà essere ancora sostenuto)

Con decreto del Presidente della Repubblica emanato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati ...
(quì mi sembra sempre che anche gli Ordini NON saranno soppressi)

a) l'accesso alla professione e' libero e il suo esercizio e' fondato e ordinato sull'autonomia e sull'indipendenza di giudizio, intellettuale e tecnica, del professionista.
(Vorrò proprio vedere quale futuro professionista sarà talmente onesto da giudicarsi, intellettualmente e tecnicamente, NON idoneo)

b) previsione dell'obbligo per il professionista di seguire percorsi di formazione continua permanente
(qui mi sembra che vi sarà ancora l'obbligo della formazione continua)

c) la disciplina del tirocinio per l'accesso alla professione deve conformarsi a criteri che garantiscano l'effettivo svolgimento dell'attivita' formativa ...
(quì si ribadisce che vi sarà ancora il tirocinio, ma quello ancora più interessante è:

Al tirocinante dovra' essere corrisposto un equo compenso di natura indennitaria, commisurato al suo concreto apporto.

ed ancora:
la durata del tirocinio non potra' essere complessivamente superiore a tre anni

del compenso e dell'assicurazione obbligatoria ho gia rammentato in precedenza, ma quest'altro sembra essere importante:

f) gli ordinamenti professionali dovranno prevedere l'istituzione di organi a livello territoriale, diversi da quelli aventi funzioni amministrative, ai quali sono specificamente affidate l'istruzione e la decisione delle questioni disciplinari e di un organo nazionale di
disciplina.

Che sia la volta buona che le "questioni disciplinari" saranno prese in considerazione e, nel caso, vedremo qualche collega dietro la lavagna ?

Vorrei che l'interpretazione delle parziali disposizioni legislative sopra citate fosse confermata, perchè rappresenterebbe un punto fermo da cui far ripartire la discussione, non tanto per proporre commenti inconcludenti, ma per esaminare tutti gli aspetti che ci competono quali professionisti.

([size=9]Per favore, se volete rispondere, non riportate tutto quanto[/size])
Ciao, buon lavoro.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 14 Gennaio 2012 alle ore 08:43

Decreto Legge Liberalizzazioni :
abolizione minimi tariffari e obbligo di preventivo scritto per il professionista - Bozza 13/01/2012

Alcune norme previste dal Capo III ( Servizi Professionali ) dell'ultima bozza di decreto legge sulle liberalizzazioni.

Il Decreto Legge sulle liberalizzazioni stabilisce che:

- L'abrogazione di tutte le tariffe professionali, sia minime che massime, obbligo di comunicazione del preventivo, accesso dei giovani all'esercizio delle professioni.

- Con gli articoli 7, 8 e 9, il Governo da un definitivo colpo di spugna ad ogni riferimento di tariffa professionale, sia minime che massime, modificando il compenso di cui all'art. 2233 del Codice Civile

- Viene eliminato anche il parere dell'associazione professionale a cui il professionista appartiene, nel caso in cui il compenso professionale debba essere determinato dal giudice.

- Però viene lasciato il riferimento al decoro professionale cui ogni compenso deve comunque attenersi.

- Entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore debbano essere adeguati i codici deontologici di tutte le professioni.

- Il professionista debba concordare in forma scritta con il cliente il preventivo per la prestazione.

- La redazione del preventivo è un obbligo deontologico e costituisce illecito disciplinare.

- Nell'atto di determinazione del preventivo il professionista ha l'obbligo di indicare l'esistenza di una copertura assicurativa, se stipulata, per i danni provocati nell'esercizio dell'attività professionale, la sua durata e il suo massimale.

- Per quanto attiene all'accesso dei giovani all'esercizio delle professioni, le università possono prevedere nei rispettivi statuti e regolamenti che il tirocinio ovvero la pratica, finalizzati all'iscrizione negli albi professionali, siano svolti nell'ultimo biennio di studi per il conseguimento del diploma di laurea specialistica o magistrale;

- il tirocinio ovvero la pratica così svolti sono equiparati a ogni effetto di legge a quelli previsti nelle singole leggi professionali per l'iscrizione negli albi.

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 30 Gennaio 2012 alle ore 10:41

Sto seguendo in striming una interessante trasmissione su radio3 sul dissesto del territorio Italiano, non è giornata da stare in campagna a misurare, e mi sono incavolato quando il conduttore ha citato una meil che recitava....il problema è che il territorio è stato rovinato dai geometri, ci vorrebbero solo i laureati ad occuparsi del territorio...non ci ho visto più e vi scrivo
La trasmissione la si può riascoltare domani in podcast

www.rai.tv/dl/RaiTV/popup/player_radio.h...

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 30 Gennaio 2012 alle ore 11:15

magari chi l'ha scritto è figlio di una VACCA MUNGANA!

queste cose vanno segnalate al Collegio ed al CNG e va chiesto la presa di posizione!

vi ricodare la pubblicità dell'anno scorso del trio comico ..... ( per la verità non mi hanno mai fatto ridere, ora meno che meno)?

bhè anche su questo sito se ne parlò e fu protestato apertamente! e ...... hanno ritirato quella che era una ridicola pubblicità....

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