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Argomento: Livellazione piano di posa per un capannone

Autore Risposta

cappe_46
cappe.46

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2010 alle ore 17:41

"cappe_46" ha scritto:
"enrico_p" ha scritto:
Per chiara:

... va bene anche se nella gomma mettiamo il Ramié ?

...comunque con la livellazione è evidente che definiamo una spezzata i cui lati, coincidenti alla distanza tra stadia avanti e stadia indietro, meglio se inferiori a 80 metri, sono tangenti il geoide nel punto di stazione. Perciò viene descritto un'arco e dunque tracceremo lungo l'arco. Rimarrà da capire se, in base alla lunghezza della linea, si dovrà applicare una correzione per tener conto della curvatura.

enrico



...envedi che ci siamo arrivati !

"tangenti", appunto al "geoide" e non all'"elissoide"

E' chiaro che si parla di pura teoria e non di pratica che, credo, nessuno abbia mai fatto e nemmeno io.

Per concludere dando per corollario che la corda è una retta perfetta di cui si possono calcolare le posizioni in quota affinchè sia, appunto, retta e non curva, sempre in linea teorica, la questione è irrisolvibile per due motivi:

Il primo è che non si può tracciare direttamente da una stazione in quanto, oltre una certa distanza, la rifrazione che varia continuamente nel tempo, ci falserà la visuale in maniera aleatoria.

Il secondo è che, avendo portato lungo il percorso le quote con un livello, avremo costruito non una figura perfetta che è appunto un arco di ellissoide, ma una figura molto più difficile da determinare che sarà, come possiamo chiamarla, un "arco di geoide", più figurativamente un "arco di patata" ? dal quale ovviamente non possiamo tracciare quella retta perfetta che è la corda.

Amen



Niente amen:

in questi giorni ho pensato che lo strumento più idoneo per risolvere il problema è proprio il GPS (che io purtroppo non ho mai usato pur avendone seguito numerosi corsi di utilizzo) che rileverebbe i punti lungo un arco di "ellissoide" e quindi sarebbe perfettamente idoneo per il calcolo della retta chiamata "corda"

Attendo notizie.

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enrico_p

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Cavour

 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2010 alle ore 18:03

Lo strumento più adatto per le livellazioni credo sia il livello, anche nel caso di lunga estensione. Bisogna però ricordare che è diffusa da parecchio tempo la tecnica delle reti, quindi le linee di livellazione sono più corte, collegano punti di una rete che verrà compensata con una compensazione di rete appunto. Leggendo i capitolati dell'IGMI e delle RFI si evince quale sia lo stato dell'arte per le operazioni topografiche. Pertanto il GPS per le reti, il livello per le livellazioni, la Stazione totale per le poligonali di precisione differente a seconda del grado di importanza delle poligonali.
Il GPS fornisce sostanzialmente delle coordinate geografiche geocentri X, Y, Z le quali saranno poi sottoposte alle trasformazioni richieste dall'utente, vuoi in geografiche di datum differenti vuoi in cartografiche.
Le quote saranno riferite all'ellissoide di riferimento e per trasformarle il quote ortometriche sarà necessario applicare un grigliato, ovvero conoscere per l'intorno dei punti quale sia la differenza tra quota ellissoidica e ortometrica. La precisione di questa operazione è inferiore al risultato che si ottiene con una livellazione di precisione. Pertanto non penso che il GPS sia adatto alla livellazione del capannone di 20x30 così come non lo sia per la livellazione della ferrovia.
enrico

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cappe_46
cappe.46

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2010 alle ore 19:36

"enrico_p" ha scritto:
Lo strumento più adatto per le livellazioni credo sia il livello, anche nel caso di lunga estensione. Bisogna però ricordare che è diffusa da parecchio tempo la tecnica delle reti, quindi le linee di livellazione sono più corte, collegano punti di una rete che verrà compensata con una compensazione di rete appunto. Leggendo i capitolati dell'IGMI e delle RFI si evince quale sia lo stato dell'arte per le operazioni topografiche. Pertanto il GPS per le reti, il livello per le livellazioni, la Stazione totale per le poligonali di precisione differente a seconda del grado di importanza delle poligonali.
Il GPS fornisce sostanzialmente delle coordinate geografiche geocentri X, Y, Z le quali saranno poi sottoposte alle trasformazioni richieste dall'utente, vuoi in geografiche di datum differenti vuoi in cartografiche.
Le quote saranno riferite all'ellissoide di riferimento e per trasformarle il quote ortometriche sarà necessario applicare un grigliato, ovvero conoscere per l'intorno dei punti quale sia la differenza tra quota ellissoidica e ortometrica. La precisione di questa operazione è inferiore al risultato che si ottiene con una livellazione di precisione. Pertanto non penso che il GPS sia adatto alla livellazione del capannone di 20x30 così come non lo sia per la livellazione della ferrovia.
enrico



...beh, veramente non ci riferiamo al capannone di 20x30, ma a quello di 1000x30 (assolutamente teorico) del quale si discuteva se il piano di posa doveva seguire un arco o una corda.

Dato per tema che doveva seguire la corda si era discusso quale potesse essere il metodo migliore per il relativo tracciamento.

Scartato il sistema con teodolite da un lato per il motivo che la visuale sarebbe stata influenzata dalla rifrazione aleatoria durante il giorno, si parlò di quello con il livello che però avrebbe seguito la forma locale del geoide che non è una figura geometrica, arrivando infine alla mia proposta che era di usare il GPS che, lavorando su un elissoide ben definito e geometrico avrebbe permesso il (peraltro non agevole) calcolo degli scostamenti con la retta della corda.

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enrico_p

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Cavour

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 11:52

Non è corretto, l'arco deve seguire il geoide perché:

1) definiamo piano la superficie perpendicolare alla verticale in un punto;

2) la verticale è definita dalla gravità, quindi dobbiamo cercare la superficie che contenga tutti i punti a pari gravità, ovvero la superficie che acquisirebbero teoricamente le acque su tutto il globo se i continenti non opponessero ostacolo ma se la loro massa fosse posta negli stessi punti;

3) la superficie di cui al punto 2 è appunto il geoide, pertanto definendo la perpendicolare alla superficie del geoide e non dell'ellissoide definiamo la verticale, e definita questa definiamo il piano di livellazione che a noi serve; l'ellissoide è una superficie geometrica utile a descrivere la posizione dei punti sulla superficie terrestre in coordinate geografiche, geocentriche o polari, ma sostanzialmente riferite al centro geometrico dell'ellissoide e non al centro di massa della terra;

4) l'arco che è definito dalla livellazione segue questi principi che sono fisici e non matematici, come lo sarebbero se fosse un arco definito sull'ellissoide;

5) tutte le costruzioni, siano esse edili, civili, industriali o di altro tipo sono progettate sulla base di leggi che modellano il corportamento reale dei corpi, sulla base di leggi fisiche.

6) tutti i piani che possono essere richiesti a un topografo per una costruzione seguono queste leggi fisiche quindi sono piani perpendicolari alla direzione della forza di gravità, quindi in questo caso l'ellissoide non è di alcun aiuto.

Un esempio in chiusura, se il mio capannone è lungo 1000 metri avrà pilastri lungo questi 1000 metri, infatti se ci sono i plinti ci saranno dei pilastri. Livellando i plinti con il livello otterremo dei pilastri verticali livellandoli con un piano tangente l'ellissoide non otterremo dei pilastri perfettamente verticali. Se i nostri pilastri fossero infinitamente alti oppure fossero caricati caricati alla sommità da carichi infinitamente grandi, ecco che la livellazione eseguita con il livello avrà disposto l'asse geometrico del pilastro in modo tale che, effetti sismici e del vento a parte, i carichi verticali sulla sommità genereranno solo dello sforzo normale nel pilastro. Nelle stesse condizioni il pilastro livellato come perpendicolare all'ellissoide non risulterebbe verticale rispetto alla forza di gravità, anche se di pochissimi gradi. Lo scostamento tra il centro del pilastro alla base e la proiezione del centro alla sommità, che noi chiamiamo braccio, andrebbe moltiplicato per la forza in sommità, ottenendo un momento.
Questo momento parassita sarebbe un errore imputabile solo al topografo che ha livellato impiegando non già un livello e poi un collimatore nadirale-zenitale, ma ha usato come riferimento l'ellissoide.
Chi costruisce torri in carpenteria metallica è solito "piombare" le strutture con un collimatore che altro non è che un livello con un prisma, così da esser certi di minimizzare i momenti parassiti dovuti ad errori accidentali nel montaggio delle strutture.

enrico

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geoariete

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 13:58

Molto bene. Penso ce ne sia abbastanza per una tesi di laurea, non vi pare?

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cappe_46
cappe.46

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 14:26

"enrico_p" ha scritto:
Non è corretto, l'arco deve seguire il geoide perché:

1) definiamo piano la superficie perpendicolare alla verticale in un punto;

2) la verticale è definita dalla gravità, quindi dobbiamo cercare la superficie che contenga tutti i punti a pari gravità, ovvero la superficie che acquisirebbero teoricamente le acque su tutto il globo se i continenti non opponessero ostacolo ma se la loro massa fosse posta negli stessi punti;

3) la superficie di cui al punto 2 è appunto il geoide, pertanto definendo la perpendicolare alla superficie del geoide e non dell'ellissoide definiamo la verticale, e definita questa definiamo il piano di livellazione che a noi serve; l'ellissoide è una superficie geometrica utile a descrivere la posizione dei punti sulla superficie terrestre in coordinate geografiche, geocentriche o polari, ma sostanzialmente riferite al centro geometrico dell'ellissoide e non al centro di massa della terra;

4) l'arco che è definito dalla livellazione segue questi principi che sono fisici e non matematici, come lo sarebbero se fosse un arco definito sull'ellissoide;

5) tutte le costruzioni, siano esse edili, civili, industriali o di altro tipo sono progettate sulla base di leggi che modellano il corportamento reale dei corpi, sulla base di leggi fisiche.

6) tutti i piani che possono essere richiesti a un topografo per una costruzione seguono queste leggi fisiche quindi sono piani perpendicolari alla direzione della forza di gravità, quindi in questo caso l'ellissoide non è di alcun aiuto.

Un esempio in chiusura, se il mio capannone è lungo 1000 metri avrà pilastri lungo questi 1000 metri, infatti se ci sono i plinti ci saranno dei pilastri. Livellando i plinti con il livello otterremo dei pilastri verticali livellandoli con un piano tangente l'ellissoide non otterremo dei pilastri perfettamente verticali. Se i nostri pilastri fossero infinitamente alti oppure fossero caricati caricati alla sommità da carichi infinitamente grandi, ecco che la livellazione eseguita con il livello avrà disposto l'asse geometrico del pilastro in modo tale che, effetti sismici e del vento a parte, i carichi verticali sulla sommità genereranno solo dello sforzo normale nel pilastro. Nelle stesse condizioni il pilastro livellato come perpendicolare all'ellissoide non risulterebbe verticale rispetto alla forza di gravità, anche se di pochissimi gradi. Lo scostamento tra il centro del pilastro alla base e la proiezione del centro alla sommità, che noi chiamiamo braccio, andrebbe moltiplicato per la forza in sommità, ottenendo un momento.
Questo momento parassita sarebbe un errore imputabile solo al topografo che ha livellato impiegando non già un livello e poi un collimatore nadirale-zenitale, ma ha usato come riferimento l'ellissoide.
Chi costruisce torri in carpenteria metallica è solito "piombare" le strutture con un collimatore che altro non è che un livello con un prisma, così da esser certi di minimizzare i momenti parassiti dovuti ad errori accidentali nel montaggio delle strutture.

enrico


...un gran bel discorso che condivido, pero:

"...Dato per tema che doveva seguire la corda..."

Tu puoi decidere quello che vuoi, ma se devi seguire la corda non puoi tracciarla (in verticale) dal geoide in quanto, appunto come dici tu in ogni luogo la verticale vi sarebbe perpendicolare, di qui l'impossibilità di tracciare (ad un certo dislivello) la corda.

Dall'ellissoide, invece, che è una figura geometrica ben precisa si possono calcolare i dislivelli (o meglio le differenze radiali) per raggiungere la corda.

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enrico_p

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 14:44

Se vogliamo potremmo anche tracciare dei punti equidistanti dalla corda di un ellissoide tutto nostro o su chissà quale altra cosa, allora va bene tutto.

Solo mi spiegate il senso tecnico del tracciare sulla corda e non sull'arco?

Sarò limitato io a non capire ma quello che ho scritto in precedenza non mi pare un aspetto trascurabile del perché si traccia livella con il livello e non con altro.

...sembra una barzelletta.

D. : mi scusi ma la torre pende, le aste sono flesse e potremmo avere dei problemi di instabilità in date condizioni di carico...

R. : si ma sa, noi abbiamo tracciato con un GPS non con il livello, avevamo per tema la corda e non l'arco, una figura frutto di astrazione matematica, mica vorrà farci ancora usare il filo a piombo!


enrico

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cappe_46
cappe.46

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 15:04

"enrico_p" ha scritto:


Solo mi spiegate il senso tecnico del tracciare sulla corda e non sull'arco?

enrico



E' semplice, pensa ad un acceleratore di particelle:

credi che la traiettoria degli elettroni nel suo movimento nella galleria circolare segua la corda o l'arco ?

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enrico_p

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 15:23

Non so che traiettoria seguano al CERN i topografi, figuriamoci se so quale seguano le particelle. Forse seguono sto benedetto arco, ma credo che nella restante parte dei casi di opere edili, civili, industriali e infrastrutturali si tenda a seguire la gravità. Forse sarà per questo che questo discorso è diventato così pesante, grave appunto.

...un po' di leggerezza:

Particella 2 rivolgendosi alla 1: sono ore che accelero per raggiungerti ma dimmi perché fai questa traiettoria?

Particella 1 alla 2: beh sai, un tale ha tracciato sto tubo sulla corda dell'ellissoide del WGS84-ETF2000 ma io per natura avrei preferito l'ellissoide di paperinik, sai questi umani sono strani, ogni tanto se ne sveglia uno modella la realtà in modo diverso e noi dovremmo pure stargli dietro.


enrico

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chiara

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 15:43

"gaetano59" ha scritto:
"cappe_46" ha scritto:


[quote].....più figurativamente un "arco di patata" ? dal quale ovviamente non possiamo tracciare quella retta perfetta che è la corda.


Amen



Dipende dalla...." patata "...... alcune sono perfette!!! :wink:

Saluti, gaetano[/quote]

Una bella rappresentazione della "patata" ..... (V.M. 14)... 8O
sira.arpat.toscana.it/sira/documenti/Geo...

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enrico_p

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 16:05

"chiara" ha scritto:
"gaetano59" ha scritto:
"cappe_46" ha scritto:


[quote].....più figurativamente un "arco di patata" ? dal quale ovviamente non possiamo tracciare quella retta perfetta che è la corda.


Amen



Dipende dalla...." patata "...... alcune sono perfette!!! :wink:

Saluti, gaetano



Una bella rappresentazione della "patata" ..... (V.M. 14)... 8O
sira.arpat.toscana.it/sira/documenti/Geo...

a pag 10 del .pdf si vede perfettamente il problema dello scostamento tra la verticale al geoide (filo a piombo) e la verticale all'ellissoide, detto scostamento aumenta a mano a mano che si va verso gli estremi della tanto agoniata corda.
enrico

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chiara

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30 Dicembre 2005

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Piemonte

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 16:09

Se vogliamo fare i "fini" bisognerebbe tener conto anche del fatto che le "verticali" non sono delle rette ma delle curve .......

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enrico_p

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22 Agosto 2007

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Cavour

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 16:34

Io mi accontenteri già di farle a piombo...

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numero

(GURU)

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prato

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 19:04

"cappe_46" ha scritto:

credi che la traiettoria degli elettroni nel suo movimento nella galleria circolare segua la corda o l'arco ?



Non mi intendo della materia ma chi ti dice che non sbattano continuamente sulle pareti del tubo? O forse sanno guidare?

Ovviamente è una battuta, ma chissa'...

saluti

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numero

(GURU)

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30 Gennaio 2004

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1834

Località
prato

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2010 alle ore 19:10

Concluso il mio intervento perchè vedo che siamo andati ben oltre il quesito iniziale.

Il problema in oggetto (tracciamento di edificio lungo ml.1000) topograficamente si risolve in un solo modo:

- livellazione (tradizionale o tacheometrica) con lati non troppo lunghi (diciamo intorno agli 80-100 ml.) con trasporto della quota iniziale lungo la stessa da un estremo all'altro dell'edificio.
- la verticalità delle strutture viene garantita da filo a piombo come si è sempre fatto.

saluti

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