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Autore ev-IVA

jema

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 16 Settembre 2011 alle ore 19:17

[size=18]Manovra: da domani scatta l'Iva al 21%[/size]

L'impatto sui prezzi sarà dello 0,8%. Tutte le tasse in arrivo. In tre anni quasi 6.000 euro di spese in più per famiglia.
Giorgia Nardelli

Il primo effetto della manovra si avrà domani, sabato 17 settembre, quando entrerà ufficialmente in vigore l'aumento dell'Iva al 21 % sui più comuni beni di consumo.
Il ritocco all'imposta dovrebbe portare nelle casse dello Stato tra i 4 e i 5 miliardi all'anno, e avrà un impatto sui prezzi dello 0,8%.
È ormai noto: l’aumento dell’Iva non inciderà sui beni di prima necessità, come pane, latte e i principali alimenti. Esenti anche le case di abitazione, ma l'aumento investirà tutti i prodotti di largo consumo, dall’abbigliamento alle automobili, dai motocicli ai detersivi, passando per bevande, cosmetici, elettrodomestici e carta igienica.

123 euro a famiglia
Non solo quelli. Saranno investiti anche bollette di gas e telefono, connessione a internet, e carburanti. Per un totale, calcola la Cgia di Mestre, di 123,21 euro a famiglia ogni anno.

"Manovra tutta tasse"
Non sarà, purtroppo, la sola misura a carico dei consumatori e contribuenti. “Una manovra tutta tasse”, l’ha battezzata la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. Come darle torto, le fanno eco le associazioni di consumatori. Tra nuove imposte, riduzioni, tagli, Federconsumatori calcola che le nuove misure peseranno una volta a regime circa 2.031 euro all’anno per ogni famiglia. Analoga, e a tinte fosche, l’elaborazione della Cgia di Mestre: secondo la Confederazione di imprese e artigiani, sommando gli effetti delle manovre di luglio e di ferragosto (qui le novità punto per punto www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?idSezion... il costo medio a carico di ciascun nucleo per il quadriennio 2011-2014 sarà di 5.766 euro (i soli tagli ai trasferimenti degli enti locali, fa sapere l'Anci, costeranno in media 136 euro a persona) vedi http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?idSezione=12265&idSezioneRif=9 .

Il salasso dal 2013
Un “salasso”, lo definisce letteralmente la Cgia, graduale e progressivo, che avrà uno salto dal 2013, quando le misure entreranno a pieno regime: a fronte di una spesa di “appena” 113 euro per il 2011 e di 1.123 nel 2012, l’anno successivo le famiglie pagheranno 2.155 euro, per poi arrivare, nel 2014, a 2.375 euro.

Sigarette e lotterie
Ma ecco l'elenco dei rincari. Dal 2012 aumentano le accise dei tabacchi: il costo delle sigarette, calcola il Sole24ore, dovrebbe salire complessivamente di 20-25 centesimi. Per quanto riguarda le lotterie, invece, il ritocco dei prezzi è stato sostituito dall’introduzione di nuovi giochi. Entrambe le misure dovrebbero garantire un introito di 1,5 miliardi.

Risparmi nel mirino
Non saranno esentati i risparmiatori, grandi o piccoli. Dal 2012 le imposte sulle cedole delle obbligazioni (esclusi Bot e Btp) saliranno dal 12,5 al 20%, idem per quelle sui fondi comuni e sui dividendi azionari.
Di contro scende l’imposta sui depositi bancari, dal 27% al 20%, ma è una magra consolazione: in questo caso il risparmio dipende dal rendimento che ciascuna banca riconosce ai propri risparmi sul conto corrente, ed è un rendimento di solito molto basso.

Stipendi bloccati per tutti, o quasi
Trattamento a parte per i dipendenti pubblici, che avranno gli stipendi bloccati per un altro biennio. La legge appena approvata stabilisce che per gli anni 2011-2013 le retribuzioni di questi lavoratori non potranno superare quelle del 2010. Niente rinnovo dei contratti (resta salva la vacanza contrattuale), e blocco degli scatti di anzianità per gli impiegati scolastici e il personale in regime di “diritto pubblico”.
Fanno eccezione solo i magistrati e gli avvocati di stato, che vedranno riconoscersi nel 2014 gli aumenti maturati nel triennio. Ma saranno gli unici a godere di questo trattamento.

L'incubo del taglio sulle agevolazioni
Non è ancora finita. Pensioni a parte (dal 2014 l’età pensionabile per le lavoratrici del privato salirà progressivamente fino ad arrivare a 65 anni nel 2026), la vera mannaia sui contribuenti potrebbe arrivare nel 2013, qualora il governo non facesse in tempo a varare la riforma dell’assistenza. In quel caso scatterà automaticamente un taglio orizzontale a tutte le agevolazioni fiscali, da quelle sulle spese mediche a quelle sui figli a carico e le ristrutturazioni. Il taglio sarebbe del 5% per le spese effettuate nel 2012, e del 20% per il 2013.

La lotta all'evasione
Niente male per una finanziaria basata sull’evasione fiscale. Anche su questo fronte, però, ci sono novità che riguardano da vicino i comuni cittadini.
Oltre al carcere per i “grandi” (quelli la cui evasione supererà il 30% del fatturato e i 3 milioni di euro), la manovra assegna nuovi compiti ai Comuni, a cui spetterà di pubblicare on line la dichiarazione dei redditi dei residenti, ma in forma anonima e aggregati per categoria. Il che faciliterebbe l’individuazione delle categorie più esposte, anche agli occhi dei concittadini.

Controlli sui conti correnti
Non solo. L’Agenzia delle Entrate potrà elaborare liste di contribuenti “selettive” da sottoporre a controlli, e potrà effettuare accertamenti preventivi sui conti correnti senza aprire procedure di accertamento.

Immobili sotto osservazione
Altra parte “attiva” degli enti locali, che in questo caso incasseranno il 100% del ricavato, è la lotta all’evasione legata agli immobili presenti sul territorio. I Comuni potranno intervenire su evasione dell’Ici, immobili fantasma, e mancati adeguamenti catastali. Anche se in questo caso non è ancora chiaro cosa cambierà, in concreto, rispetto al passato.

----------------------------------------------------------------------------------
estratto da: www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=M...

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Autore Risposta

anonimo_leccese

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29 Ottobre 2009

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 0 -  0 - Inviato: 16 Settembre 2011 alle ore 19:28

Scusate la domanda ingenua......ma da domani dobbiamo fatturare al 21 % ?? (per chi le fa le fatture naturalmente :P :P :P :P :P :P )

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rubino
.
(GURU)

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04 Febbraio 2005

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Potenza

 0 -  0 - Inviato: 16 Settembre 2011 alle ore 22:12

Si .

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leonardo

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08 Aprile 2003

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 0 -  0 - Inviato: 16 Settembre 2011 alle ore 23:53

Sapete se il regime de minimis è ancora in vigore?

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giamma

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09 Luglio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2011 alle ore 08:47

e la chiamano lotta all'evasione ???
da domani chi non evadeva comincerà a farlo......se non fai del nero in questo paese di m.....non sopravvivi che schifo :( :(

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mariozebrone

Iscritto il:
11 Ottobre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2011 alle ore 16:59

...poi anche contabilmente, ma cosa cambiava partire dal 01/10!!...a metà mese, segno sempre più evidente che chi legifera non ha la minima idea di cosa voglia dire lavorare...Al di la di tutto, ma chi ha un minimo di contabilità da fare ha tutto doppio per questo mese e poi deciso così dalla sera alla mattina!!...basta, ero berlusconiano fino a pochi mesi fa...questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso; quaggiù, lontano dai palazzi del potere cè gente che lavora tutti i giorni per 4 soldi stratassati per mantenere una classe politica inutile che ci umilia e ci prende in giro...siamo allo sbando ragazzi!!Buon lavoro a tutti i lavoratori e a tutti piccoli evasori, perchè oggi chi evade, toglie solo soldi ai nostri politicanti per darli a chi li spende sicuramente in maniera più appropriata!!...

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geomal

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 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2011 alle ore 02:55

per il regime dei minimi penso che si aspettano circolari esplicative da parte dell'agenzia delle entrate... per quest'anno si continua a fatturare con il regime dei minimi....

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CESKO

Iscritto il:
07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2011 alle ore 09:40

"geomal" ha scritto:
per il regime dei minimi penso che si aspettano circolari esplicative da parte dell'agenzia delle entrate... per quest'anno si continua a fatturare con il regime dei minimi....


SI INFATTI......
siamo coperti fino a fine anno!

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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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19 Maggio 2006

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8611

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 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2011 alle ore 10:14

Secondo Voi, la nuova IVA al 21% va applicata anche per le fatture emesse in data antecedente l'entrata in vigore della nuova aliquota non ancora pagata? Oppure, quelle fatture emesse ma non ancora pagate bisogna sostituirle applicando la nuova aliquota? Ciò vale a dire: conta la data dell'emissione della fattura o la data del pagamento ai fini dell'applicazione dell'iva al 21%?

Grazie.

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DAVID1982

Iscritto il:
08 Giugno 2008

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301

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segui il gps......

 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2011 alle ore 10:39

"totonno" ha scritto:
Secondo Voi, la nuova IVA al 21% va applicata anche per le fatture emesse in data antecedente l'entrata in vigore della nuova aliquota non ancora pagata? Oppure, quelle fatture emesse ma non ancora pagate bisogna sostituirle applicando la nuova aliquota? Ciò vale a dire: conta la data dell'emissione della fattura o la data del pagamento ai fini dell'applicazione dell'iva al 21%?

Grazie.



buon giorno a tutti...ho fatto la stessa domanda al mio commercialista che mi ha detto che tutte le fatture emesse fino al 16 settembre e ancora non liquidate (...) vale ancora il valore IVA al 20 percento..dal 17 settembre in poi le fatture emesse dovranno avere il valroe al 21 %.
Nel caso che si è sancito un contratto prima del 16 settembre ed il lavoro è svolto e fatturato dopo il 17 settembre..il valore da utilizzare per l' IVA è il 21 %.....
spero di essere stato utile, un saluto

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gaetano59

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04 Gennaio 2007

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1296

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 0 -  0 - Inviato: 19 Settembre 2011 alle ore 10:41

"totonno" ha scritto:
Ciò vale a dire: conta la data dell'emissione della fattura o la data del pagamento ai fini dell'applicazione dell'iva al 21%?

Grazie.



Bisogna far riferimento alla data di emissione della fattura.

Riporto uno stralcio di una argomentazione inerente all'argomento, trovato in rete :

L’aliquota del 21 per cento si applica esclusivamente alle fatture emesse dalla data di pubblicazione della legge di conversione del decreto, come precisato anche nello stesso testo di legge.

Questo comporta che l’Iva al 21 per cento va applicata solo alle fatture con data a partire da quella coincidente con l’entrata in vigore del provvedimento, a prescindere da quando viene effettuato materialmente il pagamento. Conta, in sostanza, solo la data di esigibilità dell’imposta. I criteri previsti per questo dalla legge variano in ragione dell’operazione in questo modo:

- cessione di beni immobili: data della stipula;

- cessioni di beni mobili: data della consegna o della spedizione attestata dal documento di trasporto;

- prestazioni di servizi: data del pagamento o fatturazione.

Su questa base, ad esempio, sono perfettamente valide e non dovranno essere modificate le fatture accompagnatorie di merci emesse con Iva al 20 per cento prima della conversione in legge del decreto, anche se la merce, e il relativo pagamento, avvengono successivamente a questa data, dato che l’esigibilità coincide con la spedizione. Con lo stesso criterio un importo pagato in acconto a fronte di regolare fattura conserva l’aliquota della data di emissione originaria, e solo sul saldo va applicata la nuova imposta.

Un caso a sé, invece, è l’emissione del preavviso di parcella da parte di un professionista. Occorre infatti in questo caso distinguere tra due tipologie di documento. Quando si tratta di un avviso di tipo “informale” ossia una documento che contiene la descrizione del servizio e il corrispettivo dovuto, Iva compresa, ma riporta anche un’indicazione del tipo “il presente avviso di parcella non costituisce fattura o altro documento fiscale” e/o “all’atto del pagamento verrà emessa regolare fattura”, ai fini dell’applicazione dell’aliquota Iva fa testo la data della successiva fattura. Un documento di questo tipo, infatti, non ha, come indicato, alcuna valenza fiscale.
Se invece l’avviso di parcella contiene tutti gli elementi previsti per la fattura, compresi, quindi, la data ed il numero, è di fatto è assimilato alla fattura e pertanto soggetto agli obblighi di registrazione e contestuale obbligo di versamento dell’imposta. In caso di emissione di un avviso di fattura di questo tipo, quindi, l’aliquota di riferimento è quella in vigore alla data riportata nell’avviso stesso, anche se poi la consegna materiale della fattura al cliente avviene solo successivamente, e con nuova aliquota già in vigore.


Saluti

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