Ora che Eluana è morta, permettetemi di ricordarla dal nostro sito, in questa occasione composto da tanti padri e madri, fratelli e sorelle, perchè in piccola parte è anche un pò nostra ...

Quello che ci vuole ora è solo rispetto e religioso silenzio, qualcuno lo vada a dire ai politici che hanno fatto solo una gran caciara, anche dopo la sua morte.

Resto sbigottito di come lo Stato se ne sia fregato per 17 anni e che, quando si stava compiendo la sua volontà (così pare), Roma sia caduta dal pero e abbia voluto emanare una legge specifica, correndo contro il tempo e addirittura volendo sconvolgere le gerarchie delle istituzioni.

La sua scomparsa ha rimesso ordine: ha messo a tacere Montecitorio che voleva costringerla a vivere forzando un decreto, ma soprattutto ha abbassato la cresta al Vaticano che, con i suoi continui interventi, "minacciava" i famigliari e i medici, senza mai essere di concreto aiuto nella faccenda.

Ora è finita.
Se veramente Eluana desiderava morire, direi che è stata fatta la sua volontà. Questa è la vera democrazia. Checchè ne dicano "nanetti" o "imperatori tonacati".

Ciao Eluana.

..e per fortuna che ci voleva religioso silenzio!!!
mi pare che fai politica e morale anche tu in questo modo!
I bolscevichi, berlusca e tutto che quello che ci gira intorno lasciamoli a casa o nelle sedi di partito, qui non è opportuno.

E' già abbastanza triste in se la vicenda ...

Senza polemica (anzi politica)

voglio esprimere rispetto e comprensione per quell'uomo e padre che ha combattuto una battaglia di dignità e civiltà per tutti noi.

Al suo posto tanti avrebbero staccato la spina senza dire niente a nessuno e nessuno se ne sarebbe interessato, già in tanti lo fanno, con la complicità in alcuni casi di religiosi, ma per ipocrisia non bisogna dirlo.

Comunque i nostri policiti baciapile stanno approvando una legge che impedirà in futuro qualsiasi operazione di morte dignitosa senza accanimento terapeutico, oltre a dover andare all'estero per avere figli ci toccherà andare all'estero anche per morire.

Benvenuti nel medioevo prossimo venturo.

...

Concordo in pieno cio' che scrive enrico_p

Scusa ma nostra cosa? lei è morta 17 anni fa, che ne sappiamo noi della sua soffrenza, e quella dei suoi familiari forse ancor piu atroce.
Oggi per la sua famiglia è finito un calvario. Tanto rumore. Di morti ce ne sono tutti i giorni, basta con l'ipocrisia dei nostri politici, della chiesa e della TV, questa, sciacalla alla prima occasione per fare audience. Rispettiamo il dolore di un padre secondo me solo non parlandone piu.
saluti

stranamente mi trovo concorde con tutti quelli che mi hanno preceduto...

Rispetto e solidarietà ai genitori di Eluana.
Se un padre ed una madre arrivano al punto di voler far morire la propria figlia, devono aver vissuto un travaglio interiore che sicuramente noi non possiamo (fortunatamente per noi), conoscere e quindi giudicare.

quante persone ci sono oggi, non solo in Italia , ma nel mondo nella stessa situazione di Eluana?
ognuna di Loro avrà sicuramente una famiglia o degli amci o dei volontari che (spero) possano prestar loro assistenza.
Oguna di queste persone ha intorno a se una cerchia di altre persone che stanno vivendo i loro personali drammaticissimi drammi.
.....ma non fanno audience.
qiundi non esistono.
ne' per il papa, ne' per berlusconi, ne' per napolitano e per tutti quei begli individui che abbiamo delegato a rappresentarci.

mi reputo cristiano (purtroppo un cattivo cristiano), ma vorrei dire ai miei confratelli cristiani: non fu Dio stesso che mandò a morire SUO FIGLIO sulla croce? e non fu gesù stesso a dire : "padre mio allontana da me questo calice.."
il signor Beppino, ha voluto allontare l'amaro calice della sofferenza imposta ad Eluana.

secondo voi, i genitori di Eluana non si saranno aggrappati ad ogni minimo barlume di speranza? io penso di si.... per un anno... per due.... per tre.... per quattro... per dieci.... poi basta!
ad un certo punto, quando la religione non può nulla, la scienza non può nulla (se non aumentare le sofferenze inducendo una persona ad uno stato di apparente vita), allora (come dice anche enrico p), lasciamo che sia la natura a seguire il proprio corso..
è interessante notare che proprio coloro che per (perversa - a mio parere-) scelta hanno deciso di non avere legami e figli, vogliano intromettersi sulle decisioni relative ai figli degli altri... ( salvo poi mandre le diocesi in bancarotta per pagare i silenzi delle famiglie dei bambini che loro stessi hanno violato!!).
caro Paparazzo, "guarda la trave nel tuo occhio invece che la pagliuzza in quello di tuo fratello".

scusaci Eluana, e scusateci anche voi altri non conosciuti, e che possiate finalmente riposare in pace, lontani dalle bassezze di questo mondo.
grazie sig. beppino per averci dato queta forte lezione di dignità.... che possa essere recepita.

ale

Criticate chi ha parlato e sparlato ma voi che fate inquesto momento?
Vi unite ai ciarlatani tutti. La verità la sa solo Dio, le opinioni le abbiamo, per volontà Sua, noi. Ma in questi momenti parliamone in famiglia e non cerchiamo di fare gli opinionisti anche noi: ce nme sono tanti, nessuno daccordo con l'altro, e ci fanno ridere per come cercano di argomentare tenendo fede alle convinzioni soltanto politiche e non etiche personali.
SILENZIO.... SILENZIO....
Ci sarà tanto tempo per parlarne.

Non volevo intervenire.
Mi ero persino legato le mani dietro la schiena.
Ma poi mi sono liberato.

Vedi, caro Alemaro, hai centrato in pieno, con una differenza.
Tu racconti una verità parziale.
Quando Gesù era nell'orto del Getsemani disse proprio quelle parole che tu hai detto: "Padre mio allontana da me questo calice".
Il problema è che ti sei scordato il seguito "Ma sia fatta la tua e non la mia volontà".
Per il resto preferisco tacere.
Cordialmente
Carlo Cinelli

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il tema è delicatissimo, e lo si dovrebbe affrontare a 360° per poter capire qualcosa in più...
c'è un enormità di persone, giovani, vecchi, bambini che soffrono e che spesso non possono esprimere ne la gioia ne la stanchezza di vivere, in fin dei conti il senso della vita è prenderla per come viene data da una serie di circostanze, dal destino stesso, da DIO per chi ci crede...
non voglio entrare nel merito, sia della vicenda che di "come" ci si dovrebbe comportare o mi comporterei io, è troppo difficile, ma la cosa brutta è interessarsi così all'improvviso in particolare da media e politici ad una vicenda non nuova...

Caro Enrico
Sai quanto ti voglio bene.
Non volevo scrivere niente per non continuare poi a scrivere e lo sapevo come andava a finire.
Ma ormai è fatta e quindi...
Io rispetto la posizione di tutti, però non spacciamo per libertà la possibilità dell'uomo di poter decidere della vita degli altri o di noi stessi.
Questa non è evoluzione.
Attenzione anche alla differenza che c'è tra accanimento terapeutico, sul quale siamo quasi tutti d'accordo, e alimentazione.
Quì non c'entra niente l'essere cristiani, religiosi o cos'altro; quì c'entra il buon senso, valore laico.
Se noi apriamo quella porta, sono straconvinto che siccome siamo in zona altamente sismica, la casa franerà.
Come dici sempre tu.
Un abbraccio fraterno.
Carlo

Il buon senso, Carlo, perfettamente d'accordo.
Il problema è che quando uno si trova nella situazione come quella degli Englaro, quella che sto vivendo io con la mia famiglia, questo buon senso è difficile orientarlo.
Dico che nè io nè nessuno della mia famiglia (ne abbiamo discusso molto, in questo periodo) prenderemmo mai una decisione del genere, ma non so se è per far tacere la nostra coscienza o cosa altro, proprio non lo so.
So solo che noi, ogni giorno, ogni santo giorno, dal quel maledetto 10 novembre 2007, assistiamo ad una "persona" la quale non subirà accanimento terapeutico, ma sta sempre più degenerando in piaghe, contrazione tendinea, scheletrimento e non sto a continuare.
Io davvero non lo so.
Non so nemmeno se il mio familiare sia consapevole o meno della sua condizione, a volte ci illudiamo di un movimento degli occhi o della testa, ma i suoi occhi sono inesorabilmente e definitivamente spenti.
Per questo non mi sento di condannare moralmente chi ha preso la decisione di far finire la terribile condizione della povera Eluana, tanto meno la famiglia.
Con amicizia.
Luca