allego intervento tenuto in occasione dell'incontro.
saluti
Buongiorno
Gabriele Levoni Referente Regionale dell’Emilia Romagna.
Voglio considerare l’incontro odierno come il prolungamento naturale del 8 Febbraio e considerarlo un estensione delle riflessioni allora evidenziate.
Il cammino intrapreso dall’AdT con l’approvazione automatica degli atti pregeo determina molteplici aspetti sia nel mondo professionale sia in quello delle risorse umane interne ai vari uffici provinciali dell’AdT.
L’approvazione automatica era nato con intenzione di eliminare le interpretazioni delle norme permettendo al libero professionista di assicurarsi direttamente nel proprio ufficio l’approvabilità dell’elaborato geometrico. Se consideriamo poi il contesto storico in cui è nato, il passaggio del catasto ai comuni, avvalla pienamente il bisogno di uniformare e codificare la procedura.
Oggi, vivamente si spera, questo contesto è stato ampiamente superato consentendo di rimodulare il pensiero che è alla base della filosofia della procedura.
Il contesto in cui deve evolversi è il naturale incontro tra il bisogno del mondo delle professioni e le esigenze dell’AdT.
Per procedere in tal senso occorre definire le priorità che ci accomunano. La crescita formativa e il passaggio di conoscenza che, ad osmosi, devono avvenire in ambo le direzioni.
Con un maggior contributo e una maggior presenza della formazione professionale.
L’automatizzazione non deve essere intesa come un mero “apporre crocette su un modulo” ma un apporto alla propria professionalità liberandosi delle incombenze formali. Le risorse umane che la categoria esprime devono essere coinvolte nella loro specificità e competenze.
Per far ciò occorre un maggior coinvolgimento, di mezzi ma soprattutto di risorse, del CNGeGL e della Cassa nell’organizzazione dei corsi e del mondo scolastico che nell’immediato ci aspetta e che rappresenta la sfida del futuro della categoria dei geometri.
All’Adt viene prospettato un coinvolgimento nello studio e nell’evoluzione del completamento della procedura approntata. L’apporto dell’esperienza degli utilizzatori deve essere sfruttata per suo miglioramento.
Se la nuova relise ha messo a nudo l’insorgere di problemi derivanti dalla sua istallazione, nel contempo ha evidenziato anche le potenzialità del sito pregeo.it o geolive.it dove lo scambio di esperienze e di conoscenze, parlo dei colleghi .................... e ..................., ne consente la loro risoluzione.
La scelta della dematerializzazione degli atti d’aggiornamento, se da una parte determina dei vantaggi, ha come contraltare l’impossibilità, alla loro insorgenza, della generazione sua produzione. Occorre determinare una procedura che determini un report da poter inviare a Sogei per permetterci di risolverli, soprattutto in tempi brevi.
Apponiamo l’attenzione sul alcuni aspetti essenziali.
Gli elementi che fino ad ora hanno determinato uno scarso utilizzo della procedura.
La mappa rilasciata dall’ufficio, i modelli censuari e, lasciatemelo dire, un aumento surrettizio dei costi che l’approvazione automatica comporta.
Per raggiungere l’automatismo della tipologia 2 occorre la mappa rilasciata dall’ufficio, con un aggravio delle spese ad essa imputabile.
I tempi dell’utilizzo della mappa, partendo dall’elaborazione dell’atto geometrico, la sua richiesta, il suo ricevimento e il suo utilizzo comporta un aggravio dei tempi di almeno tre giorni, è stata già trattata ampiamente da Carlo Cinelli l’ 8 Febbraio.
L’eccessiva rigidità del modello censuario che impone un rigoroso inquadramento delle singole tipologie.
L’errata individuazione determina, al momento del controllo formale dell’approvazione automatica, la perdita dei dati che la stesura della proposta d’aggiornamento della mappa genera. Il semplice spostamento della scelta tipologica nella relazione strutturata permetterebbe di non gettare alle ortiche il lavoro svolto.
Mettere sul portale Sister la possibilità di accedere alla mappa numerica mediante la generazione del file EDM ovvierebbe alla perdita di tempo che l’attuale procedura determina e ne rallenta il suo utilizzo.
I tributi catastali sarebbero dovuti al momento della presentazione dell’atto geometrico.
Sfruttando la presenza dei relatori si caldeggia la necessità di implementare le funzionalità di Sister mediante la gestione dei libretti pregeo, la produzione dei fogli di mappa, le planimetrie catastali e degli elaborati planimetrici, oltre all’esigenza dell’inquadramento del foglio limitrofo ecc.
Un breve cenno va comunque posto alla problematica che la foto identificazione dei fabbricati ha sollevato in alcune realtà. L’insorgere della conformità urbanistica. Problematica che ha portato alcuni comuni a “minacciare” l’intervento della magistratura con relative denunce che coinvolgerebbero anche il tecnico redattore. Cioè il geometra.
Ci sarebbe molto da dire su questo argomento ma, per il momento mi fermo.
Ho iniziato la relazione paventando il timore del passaggio del catasto ai comuni, voglio concludere auspicando invece il passaggio dei comuni al catasto riconoscendo all’AdT l’evoluzione tecnologica e informatica che questa amministrazione ha posto come base alla sua struttura ponendola di fatto all’avanguardia nel mondo della pubblica amministrazione.
Chiudevo l’intervento riconoscendo ed elogiando questi incontri tra il CNGeGL, Referenti Regionali e Provinciali e l’AdT così strutturata.
Grazie dell’attenzione fin qui dimostrata.