Buona sera a tutti
vorrei entrare nel post in punta di piedi evitanto di causare qualsivoglia suscettìbilità,
non essendo mia intenzione e soprattutto non e' lo scopo di quanto mi appresto a scrivere.
Conosco personalmente qualcuno delle persone citate, ma non conosco minimamente l'origine del "contendere" che ha dato origine alle "sospensioni" delle "sospensioni".
Se mi passate il termine, da ingenuo, "ignoro e non conosco intellettualmente" il contendere.
Stimo e apprezzo sia, per me piu' importante, il lato "umano" dei "colleghi" (vorrei rivolgermi a loro come "amici" ma non intendo invadere minimamente la loro privacy), sia la loro professionalita'.
Quanto ho letto non mi ha "entusiasmato" ma solo "rattristato" e non vorrei costituire percio' ennesimo motivo di "discordia"
Vorrei solo riportare e condividere con i piu' la mia esperienza su una vicenda analoga vissuta all'inizio del "web".
Voglio postare in memoria dell'Amico Andrea un passo del sogno che ha coinvolto molti di noi (geometri modenensi), anche finanziariamente, essendo un iniziativa nata e vissuta mediante autotassazione (la quota dei soci fondatori fu, allora, di 500.000 £).
Il 21 giugno 2000 si è costituito a Modena il comitato denominato “GEOMETRI COMITATO MODENESE”. Esso ha origine dalla aggregazione spontanea di diversi geometri liberi professionisti, operanti nella provincia di Modena, con lo scopo di promuovere l’attività libero professionale del geometra ed in particolare lo sviluppo dell’informatica e l’organizzazione delle nuove tecniche di comunicazione nella sua attività. Il Presidente è il geom. Andrea Ferrari, libero professionista. Iniziativa interrotta nel 2009/2010 e mai piu' ripresa.
Quello che caratterizzò quel periodo furono le incomprensioni dovute soprattutto alla diverse sensibilita' culturali, emotive e caratteriali.
La comunicazione istantanea delle email semplicemente le amplifico'.
Qualcuno disse che le parole sono macigni.............figurarsi gli scritti.
Voglio postare queste considerazioni (non sono mie)condividendole in toto:
Quante volte abbiamo constatato "reazioni strane" alle nostre parole? Quante volte ci siamo offesi delle parole degli altri? Ed abbiamo finito col dare agli altri un giudizio di colpevolezza, persecuzione, malevolenza, o almeno di inopportunità di quanto ci hanno detto? Senza per questo aver ottenuto un risultato fecondo. Quanto spesso invece si è prodotto un allontanamento dalla comunicazione con una persona, con poche o con molte? Incapaci di riflettere sul linguaggio quale strumento e codice inadeguato. Capaci lo siamo solo se lo apprendiamo o se abbiamo appreso nel passato che "le parole sono pietre" citando il titolo di un libro di Carlo Levi, oppure "le parole sono come macigni" ricordando Irdo Montanelli. Uso queste parole di altri, per sottolineare che qualcuno si era già accorto dell'inadeguatezza di un vocabolario che conta solo... 150.000 parole. Concludo citando Paulo Coelho
" ci vogliono anni per costruire la fiducia delle persone ma solo pochi secondi per distruggerla" Prima di scrivere qualcosa pensate se quello che scrivete puo' ferire chicchessia o se esprime realmente il vostro pensiero.
Un forte abbraccio a tutti.