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22 Marzo 2009 - PEC - Posta elettronica certificata

L ' ANIAG, dalla seconda metà del mese di Aprile, distribuirà GRATUITAMENTE agli associati che ne faranno richiesta, la posta elettronica Certificata.
L´iniziativa vuole ottemperare a quanto disposto dalla L. n. 2/2009 in vigore dal 29 Gennaio 2009 (ex D.L. n. 186/2008).
La casella di posta elettronica certificata, dovrà essere comunicata anche al v.s. ordine/collegio di appartenenza

Commenti:

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23 Marzo 2009 alle ore 22:14 - Referente

Re: PEC - Posta elettronica certificata
Anche il nostro Consiglio Nazionale Geometri si è prontamente attivato per la posta elettronica certificata.

E' stata comunicata in data odierna (23.MAR.2009) la notizia che con apposita convenzione, la Cassa Italiana Geometri ed il Consiglio Nazionale Geometri, hanno stipulato un accordo con ARUBA PEC SpA mediante il quale saranno forniti a ciascun iscritto all'albo e praticante iscritto alla Cassa un'apposita casella di posta personalizzata con il dominio già registrato "geopec.it".

La suddetta convenzione non prevede per ora alcun onere a carico degli aderenti per i primi tre anni.

Ulteriori notizie si potranno avere presso i rispettivi Collegi.

Saluti, Geometra Gian Nicola FERRANTI

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24 Marzo 2009 alle ore 09:37 - rubino

Re: PEC - Posta elettronica certificata
Per ampliare ed approfondire la discussione, incollo il messaggio che l'amico/collega Vincenzo Ragone, Consigliere del Collegio di Potenza nonché autore e curatore del nostro sito web ( www.geometri.potenza.it/[/url] [www.geometri.potenza.it]) mi ha inviato a proposito dell'argomento. 

La sottoscrivo anch'io, condividendola in ogni punto.

"Probabilmente i consulenti informatici del Consiglio Nazionale e della Cassa di Previdenza non hanno fornito ai rispettivi Presidenti corrette spiegazioni in merito all’evoluzione normativa e tecnica circa l’obbligo dei professionisti di dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata.
A mio personale giudizio, c’è il rischio che la novità legislativa crei nuove opportunità speculative a danno di una categoria “debole”, mal informata e distratta da problemi ben più seri. Mi sento pertanto in dovere di sottoporre all’attenzione di chi vorrà ascoltare, le mie personali riflessioni.


… un po’ di nozioni tecniche …

La "posta elettronica certificata", meglio conosciuta con l'acronimo PEC, è uno strumento il cui obiettivo è quello di parificare il valore di una e-mail a quello di una raccomandata cartacea con ricevuta di ritorno. Il decreto legge "anticrisi" 185/2008 sembrava ormai aver sancito l'obbligatorietà dell'adozione di una casella PEC da parte di iscritti ad Albi, professionisti ed imprese. In particolare, l'articolo 16 del decreto stabiliva l'obbligo per le imprese di comunicare il proprio indirizzo PEC nella domanda di iscrizione al registro oppure entro un periodo di tempo massimo pari a tre anni, dalla data di entrata in vigore della normativa, per le società già iscritte.
I professionisti iscritti ad albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato avrebbero invece dovuto comunicare il proprio indirizzo PEC ai rispettivi ordini o collegi entro un anno dalla data di entrata in vigore del decreto legge.
In sede di conversione del decreto legge, sono state apportate numerose modifiche alla versione iniziale dello stesso. Nella sostanza, l'intervento sembra aver rimosso l'obbligatorietà della PEC che è uno standard di matrice italiana. L'impresa od il professionista possono servirsi sì di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) ma anche, in alternativa, di "un analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse, garantendo l'interoperabilità con analoghi sistemi internazionali". La modifica applicata alla normativa sembra quindi configurarsi come un'apertura verso l'impiego, in sostituzione della PEC, di tecniche di firma digitale e di tracciamento della consegna equivalenti e gratuite, già disponibili ed utilizzabili mediante l'uso di account di posta di tipo tradizionale ormai da diversi anni.


… la mie personali riflessioni …


Tutto ciò che è gratuito, se serve, ben venga anche se, nel caso trattato, il servizio comporta spese al CNG ed alla Cassa.


Bene,
Prima riflessione : decorsi tre anni, quando tutte le comunicazioni e.mail dei colleghi d’Italia avranno questo riferimento PEC, quanto costerà a ciascun iscritto mantenerlo?


Seconda riflessione : perché non informare l’iscritto della possibilità di dotarsi di un equivalente servizio che produce gli stessi effetti legali, ottempera i medesimi obblighi, è riconosciuto in tutto il mondo (e non solo in Italia come la PEC) ma, soprattutto, non prevede convenzioni onerose?


Terza riflessione : prima di firmare convenzioni e diramare circolari non sarebbe preferibile approfondire l’argomento consultando i Presidenti dei Collegi? Oltretutto, i Consigli ci stanno anche per questo … o no?


Ad ogni modo, almeno per quanto riguarda il nostro Collegio, ne parleremo dettagliatamente poiché, una mezza idea di affinare questa mia bozza e metterne a conoscenza gli iscritti .. ce l’avrei.


Buon lavoro


Vincenzo Ragone


p.s.1 Questa mia è stata spedita via e.mail con posta certificata, senza spendere un centesimo.

p.s. 2 : a prescindere da quello che decideranno a Roma, io sono a disposizione dei colleghi che vorranno attivare il medesimo servizio gratuitamente."

Attendiamo le vostre opinioni.
Geom. Rocco Diamante

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25 Marzo 2009 alle ore 22:31 - rossa

Re: PEC - Posta elettronica certificata
Vista la disponibilità del Geom. Diamante, perchè non do*****entare le modalità con un apposito articolo?
Noi siamo comunque interessati, quale indirizzo dobbiamo contattare?
E' ovvio poi che deploriamo la spesa di Consiglio e Cassa se vi è la possibilità di ottenere un servizio gratuito!
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26 Marzo 2009 alle ore 09:59 - rubino

Re: PEC - Posta elettronica certificata
Caro Collega,
meglio chiarirsi subito: non sono l'autore del testo che hai letto, me lo ha inviato l'amico e Collega Vincenzo Ragone, al quale ho chiesto l'autorizzazione ad inserirlo per la discussione fra noi di un argomento "caldo caldo" introdotto dal Geom. Milazzo. Condividendolo in toto e non avendo nè io nè Vincenzo l'abitudine a tirare sassi e nascondere mani, l'ho sottoscritto per l'opportuna tracciabilità.
Detto questo, se volete saperne di più potete tranquillamente abusare della gentilezza del Geom. Ragone, ai recapiti che trovate in questa sezione del nostro sito (per nostro intendo quello del Collegio di Potenza, abilmente creato e curato da Vincenzo):
http://www.geometri.potenza.it/dettaglio...

L'articolo arriverà da Vincenzo, non mi aspettate me: porto ritardo con docfini e tipini.

Buon lavoro

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27 Marzo 2009 alle ore 22:16 - presidenteaniag

Re: PEC - Posta elettronica certificata
Caro collega,
hai fatto bene a sollevare la questione e io ti rispondo. Visto che il CNIPA ha detto specificatamente che le società che intendono distribuire la posta elettronica devono essere "accreditate dallo stesso" www.cnipa.gov.it/site/_files/Circolare%2... secondo queste disposizioni;
la legge alla quale fai riferimento è dà adito a diverse interpretazioni.
Comunque sia, su aruba www.pec.it , il costo della casella è di 5 euro + i.v.a. all'anno e i provider o strutture rivenditrici o convenzinati possono averla anche a 4 euro (forse anche meno avendo i numeri)
Detto questo, visto il costo cosi' irrisorio, noi dell'ANIAG la diamo gratis facendola rientrare nella quota associativa PER SEMPRE.
Ci sono siti che addirittura la fanno pagare 30 - 40 - 50 euro, ma è puramente una manovra commerciale per fare business.

Ciao

Claudio

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29 Marzo 2009 alle ore 10:03 - vragone

Re: PEC - Posta elettronica certificata
Prima di esprimere le mie personali considerazioni in merito al “caso P.E.C.”, ritengo opportuno chiarire che quanto segue non ha finalità offensiva nei riguardi di alcuno ma vuole semplicemente fungere da stimolo (a chi gestisce la nostra categoria) a circondarsi di soggetti che mettono a disposizione le proprie conoscenze informatiche  per far crescere la professionalità dei colleghi e non il proprio budget. Non necessita il giudizio di un esperto per sospettare che il Pregeo e il Docfa siano due software scritti per  …  vendere altri software.
Chi non è d’accordo scagli il primo bit …!

Riguardo il “caso P.E.C.” in generale, poiché non ho intenzione di far venire il mal di testa ai lettori con inutili dissertazioni informatiche, mi riservo di redigere un’apposito articolo da pubblicare più avanti, magari su qualche rivista professionale a larga tiratura (se qualcuno me ne darà l’opportunità). In questa sede voglio solo anticipare che il contenuto della circolare CNIPA risale al 2005 che, tradotto in termini informatici, stiamo parlando, di neolitico, ossia : età della pietra.

Riguardo il caso P.E.C. geometri, sia chiaro : ben vengano iniziative come quella dell’ANIAG, del CNG o della Cassa ma … perché tutta questa fretta : a gennaio 2009 (in sede di conversione del d.l. anticrisi) si scopre che in alternativa alla P.E.C. si possono utilizzare “altri sistemi analoghi”; c’è tempo quasi un anno per provvedere e qualcuno, invece di aspettare e chiarire ogni perplessità, stipula convenzioni che interessano migliaia di iscritti.
Attenti, non sto facendo alcuna polemica ma semplicemente dicendo : … calma e gesso.
Portiamo almeno a conoscenza degli iscritti che l’impiego della P.E.C., fra tre anni sarà oneroso e costerà x,00 euro; che dovrà sostituire il suo abituale indirizzo e.mail; che l’indirizzo P.E.C. non sarà completamente interoperabile con altri sistemi; che esistono soluzioni tecniche alternative tali da consentire all’iscritto di mantenere il suo abituale indirizzo e.mail e l’interoperatività con tutti i sistemi del mondo … gratuite; che …..

Circa il costo dell’operazione ...  permettimi una cattiveria.
Sia chiaro, in capo a ciascun iscritto il costo è ridicolo, dunque ben fanno  le associazioni tipo l’ANIAG ad investire in quel modo i propri fondi, ma chi sta più in alto, dovrebbe pensare di investire il denaro degli iscritti in maniera più attenta e, soprattutto, meno frettolosa.

Vincenzo Ragone

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30 Marzo 2009 alle ore 08:01 - vragone

Re: PEC - Posta elettronica certificata
L'alternativa consiste nel certificato s/mime,
tecnicamente fa le stesse cose della P.E.C. con la differenza che :
 
1) è uno standard riconosciuto in tutto il
mondo, (la P.E.C. solo in Italia);

2) è compatibile con tutti i sistemi, (la P.E.C. no);
3) non costringe a cambiare il proprio indirizzo
e.mail, (la P.E.C. si);
4) certifica anche l'integrità degli allegati (la
P.E.C. non lo fa)
5) può crittografare le e.mail rendendole
indecifrabili;
6) è completamente gratuito, (nel migliore dei casi la P.E.C. è gratuita solo per tre anni ..;
 
Lo si può sperimentare gratuitamente cliccando su
questo link  https://www.globaltrust.it/modulo_reg_... .
 
Ogni commento è superfluo, siamo in presenza della
solita speculazione studiata per arricchire pochi a spese di molti, compresi i
geometri.
 
Resto a disposizione


Vincenzo Ragone

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02 Aprile 2009 alle ore 12:14 - vragone

Re: PEC - Posta elettronica certificata
Ho ricevuto diverse e.mail che chiedevano spiegazioni in merito,  pertanto riposto il mio commento con qualche ulteriore precisazione :

L'alternativa consiste nel certificato s/mime,
tecnicamente (il tecnicamente va inteso nel senso di "un indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che
certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle
comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse, garantendo
l'interoperabilità con analoghi sistemi internazionali
"), pur funzionando in maniera diversa, "fa le stesse cose" della P.E.C. con la differenza che :
 
1) è uno standard riconosciuto in tutto il
mondo, (la P.E.C. solo in Italia);

2) è compatibile con tutti i sistemi, (la P.E.C. no);
3) non costringe a cambiare il proprio indirizzo
e.mail, (la P.E.C. si);
4) certifica anche l'integrità degli allegati (la
P.E.C. non lo fa)
5) può crittografare le e.mail rendendole
indecifrabili;
6) è completamente gratuito, (nel migliore dei casi la P.E.C. è gratuita solo per tre anni ..;
 
Lo si può sperimentare gratuitamente cliccando su
questo link  https://www.globaltrust.it/modulo_reg_... .
 

Ogni commento è superfluo, siamo in presenza della
solita speculazione studiata per arricchire pochi a spese di molti, compresi i
geometri. Potrei sbagliarmi ma ... non di molto.


Resto a disposizione


Vincenzo Ragone

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03 Aprile 2009 alle ore 15:52 - presidenteaniag

Re: PEC - Posta elettronica certificata
http://www.consulentelegaleinformatico.i...

Leggiti anche questo che è del sito del nostro legale.

ciao

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03 Aprile 2009 alle ore 15:25 - presidenteaniag

Posta elettronica certificata
In riferimento a quanto da te detto, ti inviterei a leggere quanto sostenuto da questo avvocato.
Purtroppo siamo in Italia, e di certezza assoluta non esiste niente se non le norme attuative che esistono già e che trovi sul sito del CNIPA.
www.fimmgpa.it/public/upload/down/Posta%... [www.fimmgpa.it]

Non esistono al momento altre norme in Italia che regolino la posta elettronica certificata, e questa è la realtà.

A parte questo ribadisco il mio concetto... noi la forniamo gratis agli associati anche se ci costa 4 euro circa ( le tariffe di aruba sono chiare e visibili a tutte); ma non dimenticarti che forniamo anche gratuitamente un altro indirizzo di posta elettronica a chi si iscvrive con suffisso @aniag.org.
Forse i 4 euro sono tanti all'anno... ma 1,5 euro a associato circa viene a costarci anche quella ordinaria!
Come vedi non puoi scendere oltre un certo limite di soglia perchè l'attrezzatura hardware, l'assistenza, etc... ha pur sempre un costo (anche se se lo assume la teletechnos, nostro partner tecnologico)!
Che poi ci sia chi vende la pec a 40 o 50 euro... beh bisogna che la gente si svegli un po'!
Quindi, a conti fatti, non vedo tutto questo allarmismo sulla speculazione.. forse perchè tu credi che ti regala un indirizzo di posta elettronica lo faccia per beneficienza!
Dietro alle e - mail, si sa tutti,  c'e' un business pauroso (anche se ora sta svanendo visto la quantità di spam che arriva) pertanto se te vai da qualunque provider che ti regala l'indirizzo e - mail stai attento a ciò che sottoscrivi!
Sono sempre lieto di confrontarmi con persone che si occupano di queste cose!
Tanto dovevo
Il Presidente ANIAG
Claudio Tosi

P.s. quanti sanno ad esempio che la firma digitale rilasciata dall'agenzia del territorio per la presentazione docfa e pregeo, ha pieno valore legale anche per la stipula di qualunque contratto?????
Meditate gente... 

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06 Aprile 2009 alle ore 22:47 - vragone

Re: Posta elettronica certificata
Egregio Presidente,

temo che le sue affermazioni tendano a far slittare  la discussione su argomentazioni ben diverse da quelle inizialmente proposte.
Scopo della discussione è semplicemente informare i colleghi che esistono altri sistemi per certificare  quanto richiesto dalla norma.
Nel mondo, ad esempio, si utilizzano i certificati S/mime. 
Poichè l'utilizzo di detti certificati allo stato attuale non è espressamente  riconosciuto nè escluso dal legislatore, io dico : perchè tanta fretta?
Attendiamo un'altro po' e, se non ci saranno modifiche, proroghe, decreti correttivi ecc. ben venga ogni iniziativa in merito.
Del resto,in piena era informatica, essendo la p.e.c. uno standard riconosciuto solo in Italia, mi pare ovvio lo scenario : o nei prossimi mesi il  resto del mondo si adegua alla p.e.c. o l'Italia ... si adegua al resto del mondo.

Personalmente non vedo alcun allarmismo in tutto questo ma solo un invito ad attendere qualche mese prima di prendere decisioni che interessano oltre 100.000 colleghi, poi ... ognuno faccia come crede.

Vincenzo Ragone

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05 Aprile 2009 alle ore 14:17 - jolly7

Re: PEC - Posta elettronica certificata
Sperimentare?
significa che successivamente si pagherà?
Offrono anche la Firma Digitale .... Interessante.
bisogna vedere i Costi.
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