13 Settembre 2007 - Parte la corsa al decentramento

La corsa al decentramento catastale è partita. In queste ultime settimane le amministrazioni comunali stanno calendarizzando, tra giunta e consiglio, le approvazioni delle delibere per l’esercizio delle opzioni per la gestione delle funzioni catastali, che dovranno essere comunicate entro il 3 ottobre 2007. La scelta per i Comuni prevede tre opzioni: da quella che consente di effettuare le visure, a quella che accetta le registrazioni tecniche, per finire a quella che prevede non solo di registrare le dichiarazioni tecniche ma anche aggiornare la banca dati catastale. Nelle scelte dei Comuni prevale l’opzione del passaggio in toto delle funzioni catastali all’ente locale, anche se il partito degli “indecisi” è nutrito. Molti enti locali sono sicuri che il passaggio sarà a somma zero, cioè senza costi aggiuntivi per l’ente e senza ricadute sui contribuenti, che molte funzioni sono già nelle corde degli enti locali e che in questo modo sarà garantita una maggiore funzionalità tra cittadino e Comune. Il decentramento catastale ha poi come obiettivo quello di accelerare l’aggiornamento delle rendite e dei rilassamenti degli immobili presenti nelle città italiane. Alcune stime valutano che il decentramento catastale frutterà ai Comuni circa 582 milioni di euro grazie all’individuazione dei proprietari di aree fabbricabili, al recupero dell’Ici evasa, al rilassamento di immobili della categoria A5 (che è stata abolita) e A4 (ossia gli immobili ristrutturati, restaurati, ecc.) (Italia Oggi)

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