Calibrazione temperatura, pressione e quota 
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 Maurizio76 ha scritto:  
 - è buona norma prima di cominciare un rilievo settare sullo strumento i valori di pressione, temperatura e quota sul livello del mare o gli errori derivanti da non corrette impostazioni dei dati di cui sopra portano a errori di pochi millimetri? 
 - cosa si intende per PPM? 
 - potrebbe indicare qualche modello di termometro - barometro da utilizzare in campagna? 
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 le PPM sono le Parti Per Milione di correzione della distanza misurata. 
 ogni strumento di oggi ha la possibilità di correggere le PPM in funzione di temperatura e pressione. 
 vuol dire che la distanza misurata "AB" deve essere corretta in funzione della temperatura e della pressione presenti, lungo il percorso tra stazione e prisma, al fine di ottenere la distanza realmente misurata.  
 questo procedimento diventa lungo e comporta l'utilizzo di un barometro e di un termometro, la scrittura dei valori rilevati lungo il tracciato A-B, il calcolo del valore PPM per ogni punti compreso tra A e B ed il calcolo del PPM medio tra AB. 
 Come compromesso minimo, in un buon lavoro topografico si rilevano i valori nel punto di stazione e nel punto di rilievo/tracciamento e si utilizza la media dei due valori. 
 per lavori " normali " tenere presenti i valori nel punto di stazione. 
 impostare questi valori nello strumento, per esempio, sul livello del mare ed hai circa " a naso " una ventina di gradi,. 
 ricordare che la pressione atmosferica è in funzione dell'altezza del punto ma anche delle condizioni meteo. 
 quando il tempo è " bello " e si è in una zona di " alta pressione " e quindi, aumenta leggermente il valore stimato, considerando l'altezza del punto nel quale ci si trova. 
 " andare a naso " comporta un'approssimazione " spannometrica " non indifferente. 
 se si vuole considerare le PPM seriamente, usare il termometro e il barometro.  
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 Le stazioni totali normalmente permettono due modalità di correzione della distanza in funzione delle condizioni atmosferiche (in quanto la velocità della luce attraverso l'atmosfera non è costante ma dipende da temperatura e pressione degli strati attraversati): 
 1) imposti sullo strumento temperatura e pressione e questo calcola automaticamente la correzione da apportare alla lettura della distanza; 
 2) imposti sullo strumento la correzione (PPM) da apportare alla distanza misurata in funzione di valori tabellari (presenti normalmente su tutti i manuali degli strumenti).  
 Tanto per rendersi conto dell'errore che deriva dai predetti parametri ti faccio un esempio relativo al mio strumento (Topcon GTS 220): 
 a) con T=15 gradi e press. 760 mmHg correzione = 0 PPM 
 b) con T=26 gradi e pressione 760 mmHg correzione = 10 PPM 
 c) con T= 20 gradi e pressione 635 mmHg correzione = 50 PPM 
 questo significa che, su una lunghezza misurata senza correzioni di 1000 m, nel caso b) la lunghezza reale sarà 1000,010 m mentre nel caso c) sarà 1000,050 m.  
 diverso è il discorso della correzione da apportare per la rifrazione (il cosiddetto K - 0 / 0.14 / 0.20) e per la curvatura terrestre, che incide in modo non indifferente sulle quote  ( vedi i problemi di livellazione tacheometria ). 
 K è un valore statistico, che non si può semplicemente misurare e che varia da zona a zona  (si utilizza solitamente K = 0.14, valore che, da letteratura varia, sembra andare bene per il nord Italia).   
 si può ricordare il valore "zero" delle correzioni PPM che,  per tutti gli strumenti ( di qualsiasi marca) è il valore corrispondente a quella che viene considerata " l'aria tipo " con : 
 1013 HPa ( livello del mare ) 
 15°  ( centigradi ) 
 0%  umidità ( aria secca )  
 Il grafico di correzione delle PPM è lo stesso per tutti gli strumenti di tutte le marche poiché dipende dall'aria e non dalle caratteristiche costruttive dello strumento.  
 considerazioni nella scelta di tali strumenti per uso topografico : 
 1° Tolleranza < 10% in linea di massima e comunque minore o uguale alla minima unità impostabile sullo strumento. 
 2° Robustezza costruttiva massima 
 3° Certificazione S.I.T. ( o ente certificatore equivalente ) dello strumento, altrimenti non avete la sicurezza della bontà delle misure rilevate visto che lo strumento non è stato calibrato con uno strumento campione e sua volta certificato. 
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 maurizio76,  orestevidal, geosim, chiara,