Come vendere un immobile vincolato dalla Soprintendenza Cosa accade in caso di vendita di un immobile vincolato dalla Soprintendenza, per il quale lo Stato gode di un diritto di prelazione a causa del vincolo.
Se si è proprietario di un immobile vincolato in virtù di un interesse storico e culturale particolarmente rilevante per il nostro Paese, si deve anche essere a conoscenza che in caso di vendita lo Stato gode di un diritto di prelazione e pertanto deve essere messo nelle condizioni di poterlo esercitare.
Il “vincolo” Nel caso che il proprietario di immobili che hanno particolare pregio , decidesse di far vincolare il proprio bene immobile, per risparmiare imposte e tasse, il vincolo viene trascritto sui pubblici registri, nel momento in cui il proprietario o gli eredi decideranno di vendere l’immobile vincolato, tener conto del
diritto di prelazione che lo Stato italiano ha, in virtù del vincolo, quindi può comprare quell’immobile alle stesse condizioni a cui viene venduto e corrispondendone ilrelativo prezzo.
La prelazione dello Stato sugli immobili vincolati come funziona. Al momento della stipula del contratto preliminare,
NON deve essere comunicata allo Stato la possibilità di esercitare il diritto di prelazione, tale comunicazione va fatta solo dopo il rogito. Quindi, le parti stipulano un preliminare e fanno un rogito, che è un atto definitivo di trasferimento, per legge sospensivamente condizionato all’esercizio del diritto di prelazione, pertanto il contratto è valido ma inefficace e acquisterà efficacia solo quando si sarà realizzata la condizione sospensiva del mancato esercizio della prelazione. Nel caso che si stipulasse un rogito per l’acquisto di un immobile vincolato al prezzo di 100 mila euro, l’acquirente in base alla esplicita decisione all’interno dell’atto, sarà tenuto a corrispondere la somma dovuta solo dopo la realizzazione della condizione sospensiva, oppure, lascerà i 100 mila euro in deposito dal notaio. Sarà un atto dispositivo, pertanto, il rogito sarà sottoposto a condizione sospensiva. A seguito di tale atto il notaio procederà, entro 30 giorni, ad informare la Soprintendenza competente per territorio della vendita dell’ immobile sottoposto a vincolo di interesse storico-culturale. Il Ministero,
entro i successivi 60 giorni, dovrà decidere se esercitare o no il diritto di prelazione, e se decide di esercitarlo, l’immobile verrà trasferito e verrà effettuato il pagamento del prezzo. Se, invece, decide di non esercitarlo, allora l
’inerzia del Ministero alla scadenza dei 60 giorni comporta la decadenza del diritto di prelazione da parte dello Stato. Solo a questo punto il nuovo proprietario dovrà corrispondere il prezzo pattuito e diventerà automaticamente proprietario dell’immobile ed il notaio procederà alle dovute trascrizioni.
Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio 2024 alle ore 10:16