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Autore Inizializzazione strumentazione Leica CS15/GS15

CC1991

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05 Aprile 2025 alle ore 10:01

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Montespertoli

 0 -  0 - Inviato: 05 Aprile 2025 alle ore 20:57

Ciao a tutti, sono nuovo qui sul forum e abbastanza inesperto in tema di topografia: vogliate scusarmi se nel seguito scriverò delle inesattezze.

Ho da poco acquistato un rover RTK Leica GS15 con tanto di controller CS15, che uso, collegandomi alla rete ITALPOS, principalmente per rilievo topografici in ambito stradale e idraulico, non catastale.

L’ho provato prima di prenderlo perchè ovviamente usato, e funziona come deve. Tuttavia, avrei alcuni dubbi che non riesco a risolvere nonostante le ricerche fatte online:

1 - Per abitudine (da utilizzatore di QGIS), preferirei rilevare in campo direttamente in un sistema di riferimento “EPSG” piuttosto che in coordinate locali da roto-traslare successivamente. Qui sorge il primo dubbio: c’è un sistema di riferimento che è consigliato usare perchè è quello che usa la rete ITALPOS oppure posso scegliere liberamente?

2 - Non conoscendo la risposta al punto precedente, sto usando il sistema di coordinate “Classic 3D” che era già caricato sul controller denominato ETRF89UTM32N (presumibilmente riconducibile a EPSG 25832 da accensione mappa di Google su software Autodesk); indipendentemente dal sistema di coordinate che userò, è comunque consigliato battere dei punti noti e definire, lavoro x lavoro, un sistema di coordinate “Onestep” che vada a correggere localmente il sistema di coordinate EPSG di partenza per migliorarne l’affidabilità o, dal momento che uso un sistema di riferimento EPSG, posso ritenere il grado di precisione sufficiente e quindi evitare la definizione del sistema locale “Onestep”?

3 - Nel caso di operazioni di picchettamento (tra cui, in un certo senso, rientra anche la definizione del sistema di coordinate “Onestep”), guardando video su internet ho visto che i punti di controllo vengono importati nel controller con icona di forma triangolare, mentre quelli rilevati in campo hanno forma circolare. La mia domanda è: come faccio a far capire al palmare che i punti che sto importando sono punti di controllo? cioè, serve una particolare accortezza in fase di definizione del file ASCII da importare o semplicemente c’è qualche opzione da spuntare sul controller che mi sono perso?

4 - Che software usando per la post-produzione? io dispongo di Leica Infinity…



Grazie a chiunque possa rispondere anche a una sola domanda.

Buona giornata

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Autore Risposta

dordle12

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13 Giugno 2025 alle ore 11:48

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 0 -  0 - Inviato: 14 Giugno 2025 alle ore 08:55

After reading your post, I encountered a plentiful crop! I used to play a game called [size= 11.0pt; font-family: 'Cambria','s..., which I found entertaining. But to learn more, I've now decided to concentrate on reading your works and following you.

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Tarta

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01 Luglio 2025 alle ore 08:15

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 1 -  0 - Inviato: 01 Luglio 2025 alle ore 08:17

1 - Uso di un sistema EPSG vs coordinate locali
Domanda: È consigliato usare un sistema EPSG in campo o va sempre definito un sistema locale?

Risposta:
La rete ITALPOS trasmette correzioni in tempo reale nel sistema di riferimento ETRF2000 (equivalente a ETRF89 per la tua scala di lavoro), in UTM zona 32N — quindi EPSG:25832 è esattamente il sistema corretto da usare.
Puoi lavorare direttamente in EPSG:25832 senza creare un sistema locale, a patto che:



    Il tuo progetto non richieda un’accuratezza subcentimetrica rispetto a un sistema locale di riferimento (es. rilievi confrontati con vecchi piani in coordinate locali).

    Sei in un’area coperta bene da ITALPOS e non ci sono effetti di trasformazioni residue.


In sintesi: sì, puoi e dovresti lavorare direttamente in EPSG:25832 se ti trovi bene e vuoi mantenere compatibilità con QGIS, CAD ecc.

2 - È utile creare un sistema "Onestep"?
Domanda: Conviene creare un sistema locale “Onestep” per correggere l’EPSG anche se già uso EPSG:25832?

Risposta:
Dipende dalla necessità di precisione relativa locale. Il sistema “Onestep” serve per applicare una correzione di roto-traslazione se:



    Hai punti di controllo locali (es. spigoli di manufatti già noti) che vuoi far coincidere perfettamente.

    Stai lavorando su un progetto preesistente in un sistema locale e vuoi far collimare i rilievi.


Se non hai questa esigenza (cioè non devi riallineare a punti già esistenti), puoi evitare tranquillamente l’uso dell’Onestep. Il posizionamento EPSG:25832 RTK da ITALPOS ha già un’accuratezza planimetrica di 1-2 cm.

Tuttavia, se noti discrepanze locali di qualche cm rispetto a misure note, creare un Onestep con 2-3 punti di controllo migliora l’aderenza locale.

3 - Come definire i punti di controllo (triangolo) nel controller?
Domanda: Come faccio a importare punti ASCII come punti di controllo e non rilevati?

Risposta:
La distinzione tra punti rilevati (cerchi) e punti di controllo (triangoli) è fatta in base alla funzione che assegni loro nel software del CS15, non dal file ASCII di per sé.

Procedura consigliata:

Prepara il file ASCII (formato XYZ o ID, Northing, Easting, Elevation) normalmente.

Durante l’importazione nel progetto, il controller ti chiederà se sono "Punti noti", "Punti da rilevare", ecc.: seleziona "Punti di controllo" (la terminologia può variare in base al firmware).

In alternativa, vai su:

    Menu Dati > Importa dati

    Seleziona file ASCII

    Durante la fase di importazione, controlla la colonna “Tipo punto” o opzione equivalente, e scegli “Controllo” (o simili).


Una volta importati, li vedrai come triangoli, cioè riconosciuti come riferimenti per allineamenti, Onestep, trasformazioni, controllo rilievi.

4 - Software per la post-produzione (Leica Infinity)
Domanda: Uso Leica Infinity: è sufficiente o consigli altri software?

Risposta:
Leica Infinity è il software ufficiale e più completo per:

    Gestire rilievi GNSS, TPS, stazioni totali.
    Elaborare dati grezzi.

    Applicare trasformazioni (Onestep, Helmert, ecc.).

    Esportare in DXF, shapefile, CSV, ecc.

    Preparare dati per CAD, QGIS, o software BIM.


Se lavori principalmente in ambito topografico e non catastale, Infinity ti basta e avanza. Puoi comunque considerare:



    QGIS per verifica spaziale dei risultati e mappatura tematica.

    AutoCAD/Civil 3D per restituzioni tecniche.

    Eventualmente LGO (Leica Geo Office) se ti capita di elaborare dati statici GNSS (ma Infinity lo ingloba ormai).

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EFFEGI
f.g.

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16 Dicembre 2008

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 01 Luglio 2025 alle ore 08:59

L'utilizzo di un sistema di riferimento GLOBALE come l'UTM 32/33 porta con se degli inevitabili adattamenti delle misure per l'inserimento nel sistema globale. Per cui per rilievi di piccola estensione può sicuramente andare bene anche per operazioni di tracciamento.

Quando l'estensione del rilievo aumenta e si è sempre nell'ambito del "campo topografico" conviene sempre utilizzare il sistema locale in quanto il rilievo non viene "modificato" lavorando sempre con un coefficiente di scala pari a 1.0000.

La rete italpos trasmette correzioni in ETRF2000 e la cui precisione dipende da tante situazioni, ma non bisogna confondere la precisione della rete di stazioni permanenti con la precisione del sistema di riferimento utilizzato.

Se rilevi in UTM 32 (o 33) ed elabori il rilievo per mandarlo, caso mai ad un progettista che ci deve piazzare sopra un capannone, devi sapere che mentre il capannone avrà misure REALI ed EFFETTIVE il tuo rilievo NO, in quanto le tue misure sono state "adattate" per poterle inquadrare, per l'appunto nel sistema di riferimento da te utilizzato.

Per dirla in breve: uno dei più famosi coefficiente per l'inquadramento in cartografica Gauss-Boaga è variabile da 0.9996 a 1.0004 il che comporta un errore variabile fino a +/-40 cm a km a seconda della posizione rispetto al meridiano centrale utilizzato.

Quindi, in conclusione, a seconda del tipo di lavoro che devi restituire alla committenza, dovrai utilizzare il sistema di riferimento più consono a tale scopo.

Io preferisco lavorare sempre con sistemi locali, e solo marginalmente lavorare con sistemi globali.

Saluti

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 01 Luglio 2025 alle ore 16:45

Ciao CC1991,
io ti rispondo riprendendo solo la questione già citata da EFFEGI tra misure REALI e misure RILIEVO (e/o di PROGETTO) quando quest'ultimo viene inquadrato in un sistema di riferimento.
In questi casi, quando l'estensione dell'opera lo richiede, durante il tracciamento è necessario che le geometrie siano riportate sul terreno senza alterazioni. Azzerare del tutto queste difformità è impossibile ma si possono ridurre ai minimi termini calcolando le cosiddette coordinate rettilinee.
Giusto l'inverno scorso noi di Corsi Geometri abbiamo tenuto un corso molto approfondito (n. 7 leioni da 3 ore ciascuna) su questo tema (vedi immagine che segue), docente il Prof. Luciano Surace, uno dei massimi esperti di topografia in Italia. Se di tuo interesse, il corso è tuttora disponibile in modalità e-learning sul sito Corsi Geometri dal menù CORSI ONLINE | Topografia.

Clicca sull'immagine per vederla intera


Nel caso resto a disposizione per eventuali altre informazioni (se preferisci, chiamami pure al numero di cellulare che trovi in calce).

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417

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CC1991

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 0 -  0 - Inviato: 02 Luglio 2025 alle ore 09:06

Salve Tarta,


ti ringrazio per la risposta. Non ho dubbi in merito ai punti 2, 3, 4.

Mi rimane invece un dubbio sul punto 1: da quel che avevo capito informandomi altrove, al sistema geodetico ETRF2000 fuso 32N corrisponde EPSG 6707, mentre invece EPSG 25832 corrisponde al sistema geodetico ETRS89.

Di conseguenza, le chiedo: la rete ITALPOS trasmette correzioni in tempo reale in 6707 o 25832? grazie

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CC1991

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 0 -  0 - Inviato: 02 Luglio 2025 alle ore 09:09

"EFFEGI" ha scritto:
L'utilizzo di un sistema di riferimento GLOBALE come l'UTM 32/33 porta con se degli inevitabili adattamenti delle misure per l'inserimento nel sistema globale. Per cui per rilievi di piccola estensione può sicuramente andare bene anche per operazioni di tracciamento.

Quando l'estensione del rilievo aumenta e si è sempre nell'ambito del "campo topografico" conviene sempre utilizzare il sistema locale in quanto il rilievo non viene "modificato" lavorando sempre con un coefficiente di scala pari a 1.0000.

La rete italpos trasmette correzioni in ETRF2000 e la cui precisione dipende da tante situazioni, ma non bisogna confondere la precisione della rete di stazioni permanenti con la precisione del sistema di riferimento utilizzato.

Se rilevi in UTM 32 (o 33) ed elabori il rilievo per mandarlo, caso mai ad un progettista che ci deve piazzare sopra un capannone, devi sapere che mentre il capannone avrà misure REALI ed EFFETTIVE il tuo rilievo NO, in quanto le tue misure sono state "adattate" per poterle inquadrare, per l'appunto nel sistema di riferimento da te utilizzato.

Per dirla in breve: uno dei più famosi coefficiente per l'inquadramento in cartografica Gauss-Boaga è variabile da 0.9996 a 1.0004 il che comporta un errore variabile fino a +/-40 cm a km a seconda della posizione rispetto al meridiano centrale utilizzato.

Quindi, in conclusione, a seconda del tipo di lavoro che devi restituire alla committenza, dovrai utilizzare il sistema di riferimento più consono a tale scopo.

Io preferisco lavorare sempre con sistemi locali, e solo marginalmente lavorare con sistemi globali.

Saluti





Salve,

ti ringrazio per la risposta.

Ho afferrato il concetto: i sistemi di riferimento globali sono affetti da approssimazioni, tanto più impercettibili quanto minore è l'estensione del rilievo.

Diciamo che per l'uso che ne faccio (topografia applicata ai corsi d'acqua), dovrebbe essere un problema relativo!

Grazie comunque per la risposta

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CC1991

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Montespertoli

 0 -  0 - Inviato: 02 Luglio 2025 alle ore 09:12

"kemplen" ha scritto:
Ciao CC1991,
io ti rispondo riprendendo solo la questione già citata da EFFEGI tra misure REALI e misure RILIEVO (e/o di PROGETTO) quando quest'ultimo viene inquadrato in un sistema di riferimento.
In questi casi, quando l'estensione dell'opera lo richiede, durante il tracciamento è necessario che le geometrie siano riportate sul terreno senza alterazioni. Azzerare del tutto queste difformità è impossibile ma si possono ridurre ai minimi termini calcolando le cosiddette coordinate rettilinee.
Giusto l'inverno scorso noi di Corsi Geometri abbiamo tenuto un corso molto approfondito (n. 7 leioni da 3 ore ciascuna) su questo tema (vedi immagine che segue), docente il Prof. Luciano Surace, uno dei massimi esperti di topografia in Italia. Se di tuo interesse, il corso è tuttora disponibile in modalità e-learning sul sito Corsi Geometri dal menù CORSI ONLINE | Topografia.

Clicca sull'immagine per vederla intera


Nel caso resto a disposizione per eventuali altre informazioni (se preferisci, chiamami pure al numero di cellulare che trovi in calce).

geom. Gianni Rossi
cell. 3202896417





Salve Gianni,

ti ringrazio pe la risposta.

Lavoro per una società che opera in ambito ferroviario e so di cosa parli quando menzioni le coordinate rettilinee. Diciamo che non sono le mie preferite, in quanto non si sposano per niente bene con gli applicativi GIS che più spesso impiego.

Ti ringrazio comunque pe il consiglio.

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