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Argomento: Tariffa Professionale e Giusto compenso
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EALFIN
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La liberalizzazione delle tariffe per me ha prodotto soprattutto evasione fiscale e offerta di compensi sotto costo. Prima se fatturavi un accatastamento al prezzo di costo ti potevano creare problemi, anche di natura fiscale (non lo facevano quasi mai ma una norma almeno c'era). Oggi chi ti viene a contestare il fatto che hai applicato un prezzo da fame (ricavandolo dalla fattura, ovviamente) adducendo la scusa che un collega o peggio ancora un C.A.F. (con i famosi tecnici convenzionati al loro seguito) ti voleva rubare un cliente e per evitarlo hai lavorato gratis o quasi? Più che una regola sulle tariffe occorrebbe una regola sul buon operato e relative sanzioni. Noi tecnici normali dobbiamo pagare le visure anche quelle necessarie per risolvere errori di intestazioni catastali e/o altro creati dal Catasto mentre le C.A.F. ecc. possono fare le visure per "usi istituzionali". Mi sono capitate per le mani dette visure "istituzionali", anche consegnate, da colleghi convenzionati con le C.A.F. , a chi me li ha fatte "capitare per le mani" (evidentemente i colleghi hanno le password e quindi anche dai loro uffici possono fare visure a "sbafo"). Ormai viviamo in un mercato incontrollato. Non capisco perchè se un dipendente non riscuote il salario o lo stipendio, va da un sindacato e in quattro e quattr'otto, senza cacciare un euro, si scatena il putiferio e con tutta probabilità riscuoterà subito mentre noi dobbiamo scomodare il "Giudice" per farci pagare anzi dobbiamo prima anticipare tanti soldi per far valere un nostro diritto e quasi mai recuperiamo almeno i soldi sborsati, figuriamoci il tempo che abbiamo perso. Mi risulta pure che qualche collega e/o tecnico non abbia neppure la Pec e continua ad esercitare ancora, peggio ancora quelli che non pagano i dovuti importi pro quota (leggi quote sociali agli ordini professionali, ecc.) per fare in modo che la "baracca" possa tirare avanti.
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geogradi
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Tafazzi, se tutti la pensano come te, stiamo veramente perdendo del tempo. dici che se non possono controllare cosa ci stanno a fare. Il collegio è un supporto agli iscritti ma non possono controllare l'operato di 1000/2000 colleghi ti pare? Io un idea l'ho messa nel piatto, dettagliare le tabelle dei compensi e stabilire un minimo al di sotto del quale non si può andare se si vuol far parte di quella cerchia di professionisti che lavorano bene, magari anche creando le liste delle specializzazioni e pubblicizzare il progetto nel modo che ho descritto sopra. Quindi sarebbe costruttivo postare delle alternative da valutare assieme anzichè farci annegare nel pessimismo. Altra cosa, con le tariffe minime, essendo le pratiche catastali presentate telematicamente ed essendo inoltrate all'Agenzia delle Entrate, non credi che sia immediato verificare gli importi dichiarati in fattura? Ci vogliono solo gli strumenti informatici giusti. Allora ti dirò di più, sarà più facile anche mantenere il cliente se solo chi ha redatto già altre pratiche per conto suo potrà permettersi di abbassare le tariffe minime per le prestazioni successive e non capiterà di perderlo perchè ha trovato un geometra che lavora a metà prezzo. Vedi, basta solo pensare in positivo e le idee vengono da sole.
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tafazzi
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geogradi Ho capito : - glio ordini sono necessari, intoccabili e non possono controllare l'operato dei loro iscritti perchè sono tanti; - dobbiamo istituire degli elenchi (altri !) di professionisti specializzati e pubblicizzati che sono tanto bravi da non poter lavorare a costi da fame (equo compenso). Ma non ho capito bene chi dovrebbe controllare l'operato di questa elite di tecnici ben remunerati. A mio avvisto esistono già gli ordini professionali (con i lori costi) e ritengo superfluo istituire altri organi di controllo, ma putroppo in Italia ci piace fare tante leggi nuove invece di far rispettare quelle esistenti. Quindi riformulo ancora una volta la mia domanda (senza tirare in ballo gli ordini) : - chi controllerà che i tecnici non lavorino al di sotto di un equo compenso e soprattutto lavorino bene ??
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EALFIN
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Il problema è che le tariffe minime le devono stabilire anche per gli altri ordini professionali. Chi ha abbassato i prezzi degli A.P.E. mi risulta, almeno dalle mie parti, che siano stati soprattutto ingegneri e/o architetti. Chi applica prezzi al ribasso per la redazione dei P.S.C. e relativi adempimenti correlati, sempre dalle mie parti, riguarda soprattutto le suddette medesime categorie di professionisti laureati. Prima ci facevano la guerra per le competenze professionali. Ora ci fanno la guerra dei prezzi al ribasso perchè sono gli Ingegneri e Architetti quelli che hanno risentito di più per la crisi edilizia, avendo investito molti soldi per software, attrezzature, ecc. , specializzandosi esclusivamente sulle progettazioni, ecc. La mia non è una condanna alle altre categorie professionali ma è un dato di fatto che purtroppo è causata dalla forte crisi del settore, nonostante qualcuno cerca di arrangiarsi alla meglio e riesce a campare comunque. Altro che mancati aumenti degli stipendi nelle buste paga, dovuti agli scatti previsti dal contratto. Ai noi lo scatto riguarda solo i nervi quando alla fine del mese non abbiamo nemmeno raccolto un giusto compenso per il tempo che abbiamo perso, anche ad aspettare qualcuno che ci dia del lavoro e soprattutto che ci paghi.
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geogradi
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Mamma mia tafazzi sei ostico oltre che improduttivo. Prima il problema era solo beccare chi si cala le braghe, ora è anche come fare a capire chi lavora bene. Per gli importi, ho già spiegato (controlli ADE fatturazioni-pratica automatici e verifica puntuale con semaforo rosso) Fatturazione elettronica molto più semplificata di com'è ora e nell'oggetto, oltre alla descrizioni, dei collegamenti ai protocolli approvati o presentati. Per il controllo del lavoro Il sistema deve essere strutturato in modo che non ci sia un organo del collegio che giornalmente controlla i tipi mappali o le altre pratiche che fai tu e quelli dei tuoi colleghi quanto una serie di procedure informatiche automatizzate tali da effettuare un controllo preliminare dal quale poi si potranno verificare in modo più completo i semafori rossi. Cosa ti devo spiegare? faccio il geometra non l'informatico! Vuoi che te ne butti li una? software + protocollo d'intesa con le amministrazioni e con lo stato, che gestisca la visualizzazione delle pratiche (anche quelle edilizie) con il quale gli ordini professionali possono verificarne l'iter a campione oppure verificare nel dettaglio i semafori rossi (esempio buttato li) ma la stessa formazione degli elenchi con giusto curriculum darebbe già un buon aiuto e non consumerebbe troppe risorse. Semaforo Rosso = problemi nel controllo automatico.
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tafazzi
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"geocinel" ha scritto: "tafazzi" ha scritto: Che tutti lavorino, pensando a gli altri, prendendo soltanto il lavoro stretto necessario e che quando decido il prezzo sia congruo in tal modo da non danneggiare gli altri, la vedo una pura utopia. Forse queste cose accadevano nelle prime comunità Cristiane dove mettevano tutto in comune, oppure nelle teorie anarchiche di Thomas More o magari nelle teorie di Karl Marx, ma non credo saranno mai messe in pratica da chi svolge la libera professione....soprattutto oggi. E poi passando al lato pratico : se ci sono dieci lavori a disposizione chi prende il più remunerativo e chi quello dove guadagna poco ? Tafazzi Mi sembra che tu faccia un po' di confusione. E magari anch'io con te. Qui bisogna essere chiari già dalla partenza, Deve esistere un sentir comune in una categoria professionale? Se si, poi vediamo come cercare di risolvere il problema dell'equo compenso in relazione alla corretta prestazione. Se no è inutile star qui a disquisire. Perché poi in fondo bisogna anche capire se, oggi, è normale continuare a parlare di Categoria e di interessi comuni. Altrimenti ognuno va per la sua strada e così può decidere come meglio strangolarsi. Cordialmente Carlo Cinelli Carlo te parti dal fatto che ad un equo compenso deve corrispondere un buon lavoro; io invece dico che ad un buon lavoro deve corrispondere un altrettanto buon compenso. L'importante è stabilire quale sia la priorità, da dove vogliamo iniziare e come, considerando che le due cose (secondo me) vanno avanti di pari passo.
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tafazzi
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"geogradi" ha scritto: Mamma mia tafazzi sei ostico oltre che improduttivo. Prima il problema era solo beccare chi si cala le braghe, ora è anche come fare a capire chi lavora bene. Per gli importi, ho già spiegato (controlli ADE fatturazioni-pratica automatici e verifica puntuale con semaforo rosso) Fatturazione elettronica molto più semplificata di com'è ora e nell'oggetto, oltre alla descrizioni, dei collegamenti ai protocolli approvati o presentati. Per il controllo del lavoro Il sistema deve essere strutturato in modo che non ci sia un organo del collegio che giornalmente controlla i tipi mappali o le altre pratiche che fai tu e quelli dei tuoi colleghi quanto una serie di procedure informatiche automatizzate tali da effettuare un controllo preliminare dal quale poi si potranno verificare in modo più completo i semafori rossi. Cosa ti devo spiegare? faccio il geometra non l'informatico! Vuoi che te ne butti li una? software + protocollo d'intesa con le amministrazioni e con lo stato, che gestisca la visualizzazione delle pratiche (anche quelle edilizie) con il quale gli ordini professionali possono verificarne l'iter a campione oppure verificare nel dettaglio i semafori rossi (esempio buttato li) ma la stessa formazione degli elenchi con giusto curriculum darebbe già un buon aiuto e non consumerebbe troppe risorse. Semaforo Rosso = problemi nel controllo automatico. Andiamoci piano con le procedure informatiche di controllo, ci sono già stati gli studi di settore che controllavano in automatico il nostro operato e mi sembra che il risultato non sia stato dei più felici......specialmente per i professionisti Forse un controllo a sorteggio delle pratiche presentate dagli iscritti, sarebbe più efficace..... e poi non è lo stesso controllo che le commissioni notule facevano sulla pratica prima di vistare una notula ?
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geogradi
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Certo anche con l'euro dovevano controllare il traspordo dei prezzi ma cosa centra. Se fai un programma con lo scopo di schiacciare il contribuente ottieni quello. Si può essere che sia quel controllo, Cinelli che pratica più di me attività di collegio ci potrebbe essere d'aiuto
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geocinel
Carlo Cinelli
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"tafazzi" ha scritto:
Carlo te parti dal fatto che ad un equo compenso deve corrispondere un buon lavoro; io invece dico che ad un buon lavoro deve corrispondere un altrettanto buon compenso. L'importante è stabilire quale sia la priorità, da dove vogliamo iniziare e come, considerando che le due cose (secondo me) vanno avanti di pari passo. Anche secondo me. Non ho dato priorità, ho detto "equo compenso in relazione alla corretta prestazione". Non ho detto che uno è in subordine all'altro. Infatti gli standard di qualità, ai quali ho partecipato nella stesura, furono realizzati nella speranza che fossero stati poi collegati e connessi alle tariffe minime. Cordialmente Carlo Cinelli
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geocinel
Carlo Cinelli
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Mi sembra che grazie all'apporto di tutti stiano venendo fuori idee interessanti. Graziano, io non sono mai stato consigliere di Collegio ma solo nelle Commissioni. Rocco (rubino) è stato segretario del suo Collegio per molti anni. Cordialmente Carlo Cinelli
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geogradi
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Un altra cosa importante secondo me da mettere in pista, anche se la vedo una procedura lunga, è la registrazione delle riconfinazioni. Non so come ma il concetto sarebbe creare una sorta di portale istituzionale nel quale il tecnico (o i tecnici) registrano gli accordi presi in merito ai confini caricando il documento PDF che non è altro che il verbale di riconfinazione firmato dalle parti. Tale verbale deve rispettare gli standard di qualità ovvero riportare anche l'iter preliminare, (indagini, memorie, atti, stato dei luoghi ecc) e le firme con i documenti di identità. Un po come il portale dell'ENEA o meglio ancora come il portale SICO dove oltre ad avere un format compilabile, il sistema restituisce una PEC al tecnico (o ai tecnici in caso di contenzioso bonario) per la conferma delle registrazioni Questa cosa avrebbe una triplice utilità, ovvero quella di verificare i compensi, lo standard di qualità e rendere disponibili gli atti per usi futuri (CTU) Essendo una pateria delicata questa, potrebbe anche essere utile, prima della registrazione, che il documento passi dai collegi/ordini ai fini della verifica dell'iter. Intendo dire non tanto un controllo di tipo tecnico in caso di riconfinazione da mappa d'impianto (scelta dei punti, schemi del rilievo, sqm ecc) quanto lo standard di qualità. E aggiungo anche se non centra niente, sarebbe utile che l'Agenzia rendesse disponibili i frazionamenti pre 2-88 telematicamente e non con i costi proibitivi attuali! Ne ho già parlato varie volte in commissione topografia e catasto del mio collegio ma ora la questione si è fermata poichè a Parma è appena cambiato il direttore Generale dell'AdE. Lo scopo era dare disponibilità all'Agenzia per la scansione dei documenti avendo però un prezzo congruo (abbonamento o a consumo) poi nella visualizzazzione degli stessi. Sarebbe altrettanto giusto che non ci facciano pagare le visure e, diversamente, metterle a 3 euro per i contribuenti che vanno agli sportelli una volta al mese per vedere se è cambiato qualcosa! vabbeh, ho sforato.
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tafazzi
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geogradi la tua potrebbe essere una soluzione, forse un pò complessa, però l'equo compenso e le modalità di controllo sui lavori, deve riguardare tutti i settori in cui opera il tecnico : edilizia, catasto, estimo, ecc., quindi credo sarà un pò complesso risolvere tutto in via informatica. Nel frattempo mi sono anche letto la norma sull'equo compenso che dovrè essere rispetatto dalle pubbliche amministrazioni quando affidano un incarico, ma non ho trovato nella norma bene chi controllerà che le pubbliche amministrazioni rispettino la norma. Inoltre proprio a proposito dei lavori affidati dalle pubbliche amministrazioni, esiste già una norma che chiede di verificare le offerte anormalmente basse ed impone la richiesta di giustificazioni. Se questa norma venni applicata, certe prezzi da fame non potrebbero essere fatti, perchè sarebbe difficile giustificare un onorario che molte volte scende sotto 1 euro/ora. Quindi invece di invocare altre nuove norme, chiediamo che vengano applicate quelle esistenti : verificando i prezzi anormalmente bassi (equo compenso) e la deontologia professionale (lavori eseguiti decentemente). Le leggi ci sono già e sono anche semplici, basta volerle applicare
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geocinel
Carlo Cinelli
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"geogradi" ha scritto: Un altra cosa importante secondo me da mettere in pista, anche se la vedo una procedura lunga, è la registrazione delle riconfinazioni. Non so come ma il concetto sarebbe creare una sorta di portale istituzionale nel quale il tecnico (o i tecnici) registrano gli accordi presi in merito ai confini caricando il documento PDF che non è altro che il verbale di riconfinazione firmato dalle parti. Tale verbale deve rispettare gli standard di qualità ovvero riportare anche l'iter preliminare, (indagini, memorie, atti, stato dei luoghi ecc) e le firme con i documenti di identità. Un po come il portale dell'ENEA o meglio ancora come il portale SICO dove oltre ad avere un format compilabile, il sistema restituisce una PEC al tecnico (o ai tecnici in caso di contenzioso bonario) per la conferma delle registrazioni Questa cosa avrebbe una triplice utilità, ovvero quella di verificare i compensi, lo standard di qualità e rendere disponibili gli atti per usi futuri (CTU) Essendo una pateria delicata questa, potrebbe anche essere utile, prima della registrazione, che il documento passi dai collegi/ordini ai fini della verifica dell'iter. Intendo dire non tanto un controllo di tipo tecnico in caso di riconfinazione da mappa d'impianto (scelta dei punti, schemi del rilievo, sqm ecc) quanto lo standard di qualità. E aggiungo anche se non centra niente, sarebbe utile che l'Agenzia rendesse disponibili i frazionamenti pre 2-88 telematicamente e non con i costi proibitivi attuali! Ne ho già parlato varie volte in commissione topografia e catasto del mio collegio ma ora la questione si è fermata poichè a Parma è appena cambiato il direttore Generale dell'AdE. Lo scopo era dare disponibilità all'Agenzia per la scansione dei documenti avendo però un prezzo congruo (abbonamento o a consumo) poi nella visualizzazzione degli stessi. Sarebbe altrettanto giusto che non ci facciano pagare le visure e, diversamente, metterle a 3 euro per i contribuenti che vanno agli sportelli una volta al mese per vedere se è cambiato qualcosa! vabbeh, ho sforato. Graziano Mi sembra che tu sia andato a giro per i campi..... Per i verbali delle riconfinazioni entriamo in un campo minato che dovrebbe rivedere la possibilità di ampliare gli atti soggetti a trascrizione più che delle registrazioni. La registrazione serve solo per dare una data certa. La trascrizione renderebbe il verbale forte anche verso i terzi. E non vedo perché non si possa ampliare quella rosa di atti soggetti a trascrizione anche con questi verbali. Sarebbe indubbiamente una bella battaglia da portare avanti. Un'altra cosa mi incuriosisce, seppur OT. Quanto paghi per avere copia dei frazionamenti ante 2/88? Ciao Carlo
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lucabgeom
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Felsina
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"geocinel" ha scritto: Io credo che la nostra precedente Tariffa aveva, per la maggior parte dei lavori, una impostazione vecchia e quindi poco chiara. Se per ogni prestazione ci fossero dei chiari riferimenti forse qualche effetto lo otterremmo. Sono d'accordo, l' unico modo in cui l' introduzione di nuove tariffe minime potrebbe veramente in qualche modo funzionare sarebbe che queste fossero piu' chiare e semplici possibile, in modo da essere chiare anche per i committenti. Basterebbe introdurre un compenso minimo orario e determinare per ogni tipo di pratica il minimo di ore necessarie alla corretta esecuzione in base agli standard di qualita'. Faccio un esempio con numeri a casaccio: Compenso minimo orario= € 35 + cassa+iva Redazione di Ape= minimo 6 ore x € 35 = €210 minimo + cassa+iva+diritti Tipo mappale fazionamento con Pf = minimo 20 ore x € 35= € 700 minimp +cassa+iva+diritti Docfa garages = minimo 4 ore x € 35 = € 140 minimo + cassa+iva+diritti Docfa appartamento = minimo 6 ore senza rilievo.....12 ore con rilievo...ecc...eccc. e cosi' via, e basta. dovrebbe essere il piu' semplice e stringato possibile. Io penso che non sarebbe nemmeno tanto complicato redigere una semplice tabellina del genere, e se ci fosse davvero la volonta' o l' interesse da parte dei nostri rappresentanti di categoria sarebbe una cosa che si potrebbe fare alla svelta, e forse potrebbe essere di un qualche aiuto per potere valorizzare il nostro lavoro ed aiutarci veramente a sopravvivere; (infatti quello che mi ha sempre fatto incazzare e' che se io chiedo un preventivo a quattro carrozzai per riparare l' auti, grossomodo tutti lavorano alla stessa cifra oraria.Perche' invece noi geometri (o architetti o ingegneri) dobbiamo avere chi lavora ad 1€ l' ora, chi a 5€, chi a40€, chi a 15€, chi a €50.......) quello che purtroppo ho visto invece finora e' che sia ora che in passato ai nostri rappresentanti non interessa minimamente lo stato precario in cui versa la nostra categoria Saluti
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SIMBA4
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28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Veneto - Adria città Etrusca
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Salve anche a me non piace lavorare quasi gratis, come credo a nessuno, ma ritengo che l'argomento sia molto complesso. Il redigere una tabellina dove si calcolano le tariffe minime è una cosa semplicissima, ma il dopo chi lo prevede. Chi dovrebbe controllare il rispetto di dette tariffe minime, e soprattutto con che criterio il controllo, e quali provvedimenti si dovrebbero adottare ai trasgressori del tariffario minimo. Si corre il rischio che ci si denuncia fra colleghi, sarebbe cosa sgradevole. Se si procede in tale senso (di stilare una tariffario minimo) è meglio vagliare/normare anche gli altri aspetti che sono strettamente collegati. Un calcolo a ore di minimo la vedo dura, qualcuno potrebbe allungare/accorciare un'ora a suo piacimento, un calcolo a corpo è altrettanto difficile da definire, ci sono corpi che ci vuole un giorno, altri una settimana, altri ancora un mese, ecc.. Si può fare una prova e vedere che succede, sinceramente credo che non accada più di tanto rispetto ad ora, se non il fatto di danneggiare chi di lavoro ne ha già poco. Qualcuno mi può dire, ma si avvantaggiano i più seri/bravi, arrivati, ma credo che per quelli cambia poco perchè tanto già lavorano ad un equo compenso. Il vero problema è che il lavoro si è ridotto di molto, ecco allora che è una guerra fra poveri. Saluti cordiali
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