Carissimi colleghi.
Mi trovo, oggi ad avere un problema che non riesco proprio a capire.
recandomi presso L'A.T. e controllando delle visure, mi sono accorto che, in riferimentoi ad un' unità immobiliare, l'intestazione risulta corretta.
A seguito di un istanza ,da me presentata, per frazionamento d'ufficio, mi viene detto che il frazionamento da me richiesto sarà effettuato dall'Ufficio solo dopo aver presentato una domanda di voltura per Ricongiungimento di usufrutto.
Mi spiego meglio:
Ad oggi l'intestazione è la seguente:
Caio proprietario per 500/1000
Tizio proprietario per 500/1000
All'impianto meccanografico la ditta era:
Sempronio proprietario per 250/1000
Martino proprietario per 250/1000
Tizio proprietario per 500/1000
In morte di Sempronio la quota ( nuda proprietà) passa per successione a Caio e lascia usufrutto a Martino, con la seguente intestazione:
Caio proprietario per 250/1000
Martino proprietario per 250/1000
Tizio proprietario per 500/1000
Da come si può notare inspiegabilmente manca la quota per usufrutto di Martino sulla nuda proprietà di 250/1000 di Caio.
Muore ora Martino che lascia per donazione la propria quota a Caio.
La ditta attuale quindi è:
Caio proprietario per 500/1000
Tizio proprietario per 500/1000
L'Ufficio giustamente mi dice che manca l'usufrutto che doveva essere tolto con D.V. per ricongiungimento d'usufrutto.
Quindi io mi troverei nella situazione di dover proporre una Domanda di Voltura per poi ritrovarmi di nuovo la ditta che attualmente risulta intestata.
Hoi chiesto del perchè di questa situazione e non sanno rispondermmi.
Secondo voi è giusto che il mio cliente si accolli le spese per una voltura per ricongiungimento non presentata nel 1991.
Esiste prescrizione?
Posso avvalermi di qualche legge?
Può l'Ufficio chiedermi ciò, visto che è stato lui stesso ad intestare la ditta attuale?
Grazie a tutti