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Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati |

geobax
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Riporto: " Comunicazione del CNG del 20 maggio 2008 Il Consiglio Nazionale Geometri nella sua prima odierna seduta,... in considerazione della crescente esigenza di far trovare giusta ed opportuna collocazione all'interno del nostro Albo professionale ai laureati(L), previsti dal DPR 5/06/2001 n.328,ha deliberato la seguente nuova ed esatta denominazione della categoria:"Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati", in analogia a quanto già disposto dalle categorie dei Periti Agrari ed Industriali. In conseguenza di quanto sopra,tale nuova denominazione dovrà essere opportunamente adottata anche a livello locale con la dicitura "Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati" e riportata in tutte le comunicazioni ufficiali ed istituzionali del Collegio da Te presieduto. Ti informo,inoltre, che è stato avviato il procedimento per lo studio di un logo unificato per pubblicizzare la nuova denominazione e per identificare la categoria in tutti i suoi atti sia a livello nazionale sia a alivello locale. Unitamente allo stesso potranno essere riportati il logo e l'eventuale qualificazione specifica di ogni singolo Collegio. f.to Il Presidente Geom.Fausto Savoldi " ...per fortuna che l'inserimento dei colleghi laureati non avrebbe portato, comunque, distinzioni all'interno della categoria professionale: più di così! speriamo che gli diano anche un timbro più grosso o, magari, personalizzabile....speriamo che gli facciano pagare anche qualcosa di più per l'iscrizione visto che ci tocca spendere soldi (nostri) per modificare pure il logo!.... cosa ne pensate? grazie a chi vorrà commentare, ovvero anche solo leggere e prendere atto di quanto accade anche sulle teste dei geometri non laureati!
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ALEMARO
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se siamo geometri siamo geometri!!!! allora facciamo anche il logo per i geometri non laureati con i capelli castani, oppure per i geometri diplomati con punteggi da.. a... oppure mettiamo accanto al numero di iscrizione gli anni di appartenenza alla categoria, così l'utente potrà scegliere se affidare un incarico ad un geometra laureto o ad geometra semplice con "x" anni di esperienza... se iniziamo a far distinzioni a cominciare dalla categoria stessa penso che non ne ricaveremo niente di buono!! o no? :lol:
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sissy34
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Firenze
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mi sembra negativo, forse mi sbaglierò....
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geobax
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Biella
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...mmh, circa 130 visite e solo 2 commenti...tre possibilità dunque: - il tema scotta e non ci si vuole esporre; - non siete d'accordo con il mio sfogo (ma accetto anche opinioni avverse alla mia); - non ve ne importa nulla, ovvero nel breve non costituisce per voi un problema degno di nota... ...pensavo avesse fatto sobbalzare anche tanti di voi, come me, dalla sediolina dietro alla scrivania...mah... il mio pensiero: di questo passo, non so quando, prima di estinguerci come categoria professionale ci sbraneremo, in una lotta per la sopravvivenza, tra laureati e non, tra chi ha più punti e chi meno, tra chi è iscritto da più tempo e chi no... non mi pare un bel quadretto: forse, col senno del poi, si capirà che era meglio rimanere più coesi negli interessi generali della categoria professionale dei geometri che racchiude tutti gli iscritti, indifferentemente. ciao
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VARES8
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Varese
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E' la solita storia di chi vuole cambiare qualcosa, anche se è inutile farlo, per il solo gusto di far vedere che qualcosa ha fatto ! Certo che se si inizia cambiando il nome della categoria, ciò che abbiamo di più caro, si inizia male, a mio avviso.
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rubino
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Potenza
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"geobax" ha scritto: ...mmh, circa 130 visite e solo 2 commenti...tre possibilità dunque: - il tema scotta e non ci si vuole esporre; - non siete d'accordo con il mio sfogo (ma accetto anche opinioni avverse alla mia); - non ve ne importa nulla, ovvero nel breve non costituisce per voi un problema degno di nota... ...pensavo avesse fatto sobbalzare anche tanti di voi, come me, dalla sediolina dietro alla scrivania...mah... il mio pensiero: di questo passo, non so quando, prima di estinguerci come categoria professionale ci sbraneremo, in una lotta per la sopravvivenza, tra laureati e non, tra chi ha più punti e chi meno, tra chi è iscritto da più tempo e chi no... non mi pare un bel quadretto: forse, col senno del poi, si capirà che era meglio rimanere più coesi negli interessi generali della categoria professionale dei geometri che racchiude tutti gli iscritti, indifferentemente. ciao Non mi scandalizza, per il semplice motivo che non vedo perchè i Colleghi laureati, che hanno studiato più di me, non debbano farlo sapere! Non credo che inserire la parola "Laureato" nel timbro - che deve rimanere uguale per tutti sia nella forma sia per dimensione - debba preoccupare e spero che la novità, che come al solito spaventa, debba far intravedere scenari da guerra civile. Il problema della nostra categoria è anche capire, una volta per tutte, che o si cambia o si muore. Le cose non possono rimanere sempre come stanno perchè fa comodo e perchè così non si è costretti a pensare. Può bastare, di questi tempi, una formazione quinquennale che abilita a tutto?
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Ciao. Scusate, ma non capisco bene il problema; nella comunicazione trascritta non trovo alcuna discriminazione: nulla che dica che ci sarà un logo DIVERSO per laureati e non. Semplicemente, da oggi, la nostra (cosiddetta*) categoria non sarà più solanto dei geometri, ma dei Geometri e Geometri Laureati. Da cosa si dovrebbe capire se uno è o non è laureato? Se pensate che ciò preluda a passi successivi, del tipo albi distinti con pagine blu è verdi per la "serie A" e la "serie B", credo che si debba soltanto vigilare su tali possibili rischi, ma allo stato attuale mi pare un semplice adeguamento alla legge vigente e a quanto hanno già fatto altri Collegi, adeguamento che ci pone così in condizione di apparire pari ad altri Professionisti agli occhi dei Committenti. Se invece paventate il rischio che qualcuno, fregiandosi del titolo di dott. geom., appaia "superiore", vi ricordo che già prima erano iscritti molti dottori geometri, senza scandalo alcuno. Se non ho capito bene i vostri timori, vi prego di chiarirmeli. Leonardo * annoto che la categoria deve, a mio avviso, essere definita "cosiddetta" in quanto mi pare la più eterogenea che ci possa essere; con interessi professionali assolutamente slegati e spesso contrastanti, che ci portano a pietosi compromessi riguardo alle competenze, e ci indeboliscono enormemente, sia nei confronti delle altre Categorie, sia della Pubblica Amministrazione. Forse è una mia impressione anche questa...
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geoalfa
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"geobax" ha scritto: ...mmh, circa 130 visite e solo 2 commenti...tre possibilità dunque: - il tema scotta e non ci si vuole esporre; - non siete d'accordo con il mio sfogo (ma accetto anche opinioni avverse alla mia); - non ve ne importa nulla, ovvero nel breve non costituisce per voi un problema degno di nota... ...pensavo avesse fatto sobbalzare anche tanti di voi, come me, dalla sediolina dietro alla scrivania...mah... il mio pensiero: di questo passo, non so quando, prima di estinguerci come categoria professionale ci sbraneremo, in una lotta per la sopravvivenza, tra laureati e non, tra chi ha più punti e chi meno, tra chi è iscritto da più tempo e chi no... non mi pare un bel quadretto: forse, col senno del poi, si capirà che era meglio rimanere più coesi negli interessi generali della categoria professionale dei geometri che racchiude tutti gli iscritti, indifferentemente. ciao d'impatto non volevo rispondere per due ragioni, ma visto l'invito diel carissimo amico geobax, cercherò di essere breve e consentire anche agli altri di dire la propria opinione, però senza scendere in argomenti insulsi: 1.) non conosco approfonditamente la cosa! 2.) non so se è il caso di esprimermi in un momento difficile che la nostra categoria sta passando. quindi ciò che dico potrà solo servire per una riflessione sul nostro futuro. so per averla udita in pù occasioni ed in modo del tutto soft, perchè chi ne parlava ne conosceva poco esso stesso, oppure non era perfettamente convinto, o altro. però c'é da dire questo: --> il sistema del lavoro professionale europeo sta evolvendosi con ritmi difficilmente tenuti sotto controllo! --> essendo l'Italia una nazione che fa parte dell'Europa, dovrà prima o poi adeguarsi a qlelli che sono e saranno i canoni europei! --> il grado di preparazione culturale dei professionisti o aspiranti tali, dovrà per forza di cose essere in linea con quanto detto sopra, presumo quindi che il livello di cultura raggiunto negli istituti superiori, dovrà per forza di cose elevarsi. a ciò ci si arriverà per forza di cose o con corsi universtari o con formazione continua. --> ne consegue che il geometra classico semplicemente diplomato non potrà più esistere nell'ordinamento scolastico! --> però di tutti geometri solo diplomati cosa ne facciamo? consentiamo loro di continuare a vivere ed a prosperare oppure li uccidiamo? --> a me sembra (ed io sono il meno interessato, perchè la pensione l'ho quasi a portata di mano) che la normale via da seguire (come penso che hanno fatto i nostri rappresentanti della Cassa Nazionale, insieme ai delegati alla Cassa Nazionale Geometri Liberi Professionisti) sia quella di conservare i "Normali Geometri" ed abbinarci i "Geometri Laureati"! [size=14] io non mi sento per nulla discriminato, perchè in base:[/size] - alle mie conoscenze acquisite a scuola, - alle eserienze acquisite durante la mia professionale, - alle esperienze acquisite con lo studio ed applicazione, - in base alla partecipazione ai vari corsi, seminari, convegni e tavole rotonde varie, - in base alla formazione continua (fortemente voluta dal CNG) da un paio d'anni, posso dire di non aver nulla da invidiare a coloro che hanno fatto qualche ora di lezione all'università, e quindi: [size=18] >[/size] quindi, io non mi sogno minimamente di predisporre alcuno steccato ideale a che si rafforzi la categoria anche con appellativi diversi dal canonico! (ripeto, sono il meno interessato) [size=18]quello che conta è la sostanza e la professionalità, null'altro! ed a queste ci tengo davvero! [/size] cordialità
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geobax
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Biella
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caro geoalfa, sono, ancora una volta, in linea col tuo pensiero e sono lieto che tu abbia deciso di rispondere al mio invito (più una provocazione agli effetti, ma vedo che ha avuto successo...) premetto a te, ed a tutti gli altri, che anche io non conosco approfonditamente l'argomento, ma la notizia, buttata lì, mi ha lasciato molto perplesso. condividendo appieno le tue idee, non mi sento in alcun modo spaventato dalle novità e non ho problemi nel confronto con un collega laureato o altro; temo, però, che l'evidenziare una differenza all'interno dell'albo porterà la clientela ad effettuare scelte, in alcuni casi, ponderate sul mero titolo di studio di serie A, B o B+ (intendendo il "diplomato aggiornato") e, col termine clientela, non intendo solo quella privata, ma anche quella pubblica (vedremo i bandi pubblici futuri...) circa l'aggiornamento continuo, non ho alcuna remora, anche perchè, nella sostanza, era già previsto dal vecchio codice deontologico, ancorchè lasciato alla buona volontà del singolo, quale punto essenziale della professionalità dell'intera categoria... sono ben conscio che facciamo parte dell'Europa che dobbiamo adeguarci alle normative e a quant'altro, ma la prima grossa novità europea (€) non che abbia giovato granché all'Italia e non quale novità, ma per come è stata "vista e letta" da alcuni. il problema, dunque, è come la novità verrà inquadrata e letta, nei diversi punti di vista, dai colleghi, dalla clientela privata e non, dagli iscritti ad altri albi/ordini...e NON la novità nella sua natura. grazie a tutti
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geosim
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08 Ottobre 2005
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Grosseto
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Si può comprendere che il consiglio nazionale dei grometri debba adeguarsi alle normative europee, che le attività professionali si stanno evolvendo tutte verso una formazione universitaria oltre a quella di una scuola media superiore e questo interessa necessariamente anche la nostra attività, ma mi rimane difficile capire perchè sia necessario distinguere un geometra in base al suo titolo di studio quando comunque, per quello che ho capito, le competenze rimangono invariate (mi si corregga se sbaglio). Ritengo che il consiglio nazionale debba occuparsi della professione del "GEOMETRA" a prescindere del titolo di studio necessario a poterlo esercitare. Ritengo anche che la nostra professione rimanga, e debba rimanere, un punto di riferimento nel panorama delle attività professionali e sia una componente fondamentale dei processi legati al nostro settore di attività. A tal proposito credo che sarebbe auspicabile riuscire a ridefinire le nostre competenze in base all'attuale scenario produttivo, competenze che sono nostre non perchè si deve cercare di ritagliare dei compiti per far sopravvivere la nostra categoria, ma perchè, nell'attuale panorama professionale, non possono essere appannaggio di altre figure professionali. Credo chi voglia svolgere questa attività lo voglia fare per il fatto di essere "GEOMETRA" senza distinzioni sul suo titolo di studio, sul fatto che possiede x crediti formativi o altro. Buon lavoro
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robertopi
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NAPOLI
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per dirla alla Totò geometri si nasce, non si diventa!! Io sta cosa la vedo più come contentino dato a qualcuno che altro, i geometri semilaureti praticamente avevano una crisi d'identità, si chiedevano siamo quasi inegneri o siamo geometriplus. Visto che gli ingegneri giustamente hanno detto rimanete dove state, al CNG hanno ampliato gli orizzonti. Concordo con leo che i laureati nella ns categoria ci sono sempre stati, addiritura ne conoscevo uno, avvocato che svolgeva entrambe le attivita professionali. Se fai sempre il tuo dovere e ci metti impegno e professionalità non ci sarà mai nulla da temere. Certo forse il geometra semilaureto ha qualche chance di lavoro in più, ma deve essere sempre capace però. Inoltre voglio ricoordare che qualche geometra semilaureto ha conseguito tale titolo anche grazie alle convenzioni che, tra una balla e l'altra ti riconosce molte cose come esami, quindi con 5/8 esami ci si è semilaureti. saluti a tutti
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miry
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09 Febbraio 2006
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"geobax" ha scritto: caro geoalfa, sono, ancora una volta, in linea col tuo pensiero e sono lieto che tu abbia deciso di rispondere al mio invito (più una provocazione agli effetti, ma vedo che ha avuto successo...) premetto a te, ed a tutti gli altri, che anche io non conosco approfonditamente l'argomento, ma la notizia, buttata lì, mi ha lasciato molto perplesso. condividendo appieno le tue idee, non mi sento in alcun modo spaventato dalle novità e non ho problemi nel confronto con un collega laureato o altro; temo, però, che l'evidenziare una differenza all'interno dell'albo porterà la clientela ad effettuare scelte, in alcuni casi, ponderate sul mero titolo di studio di serie A, B o B+ (intendendo il "diplomato aggiornato") e, col termine clientela, non intendo solo quella privata, ma anche quella pubblica (vedremo i bandi pubblici futuri...) circa l'aggiornamento continuo, non ho alcuna remora, anche perchè, nella sostanza, era già previsto dal vecchio codice deontologico, ancorchè lasciato alla buona volontà del singolo, quale punto essenziale della professionalità dell'intera categoria... sono ben conscio che facciamo parte dell'Europa che dobbiamo adeguarci alle normative e a quant'altro, ma la prima grossa novità europea (€) non che abbia giovato granché all'Italia e non quale novità, ma per come è stata "vista e letta" da alcuni. il problema, dunque, è come la novità verrà inquadrata e letta, nei diversi punti di vista, dai colleghi, dalla clientela privata e non, dagli iscritti ad altri albi/ordini...e NON la novità nella sua natura. grazie a tutti Leggo solo ora il post e concordo TOTALMENTE con la linea di pensiero di geobax..Non credo sia un bene per i giovani che già fanno fatica ad affermarsi, vedersi distinti così palesemente dai colleghi laureati...Se comunque le competenze non cambiano, non vedo perchè debba essere fatta questa distinzione..allora perchè non si distinguono nettamente anche le specializzazioni? Nei confronti della clientela gli si dà ovviamente un ampio raggio di scelta e se devo scegliere tra un geometra laureato ed uno non, a parità di reputazione degli stessi, scelgo quello laureato credendo che ne sappia un pò di più...Come pur vero che tra un geometra specializzato in catasto ed uno in sicurezza, sempre a parità di reputazione, se devo fare un accatastamento lo faccio fare al primo...non credo abbia senso fare "solo" la distinzione fra i laureati e i non.. Nella mia zona i colleghi che partecipano ai convegni ecc. per la formazione continua (anche se non ancora obbligatoria) sono MOLTO pochi.. Comunque chi ci perde di più sono quelli della mia eta cioè i giovani che ancora non hanno la sicurezza e l'esperienza di Geoalfa ecc. che giustamente non teme cronfonti o paragono con un laureato che ne sa meno della metà di lui, ma per noi che abbiamo iniziato da pochi anni questa distinzione ci penalizza e non poco..
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paradiso
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golfo di Policastro -SA-
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Non sono un Geometra con Laurea ma vi posso assicurare che l’introduzione di qualsivoglia modifica legislativa e/o di categoria non mi spaventa. Agganciandomi alle varie preoccupazioni, principalmente quelle che attanagliano i colleghi più giovani, vorrei solo fare alcune considerazioni . Non dovete spaventarvi perché quello che conta è credere in se stessi nella propria capacità professionale e soprattutto è arrivato il tempo, penso, di accettare e di approfondire le proprie conoscenze e competenze con una specializzazione seria. Il buon geometra , a mio parere, dovrebbe decidere, dopo aver esercitato per qualche anno, di optare per un settore a lui più consone. Questo per affrontare e confrontarsi con certi tecnici laureati che sarebbero abilitati per titoli e non per merito ad espletare tutti i tipi di incarichi. Ho avuto a che fare con una miriade di ing e arch , per la verità ho anche imparato molto da loro, ed ho sopportato anche io questa discriminazione fra Laureato e Diplomato. Però vi posso assicurare di avermela cavata sempre bene, ovviamente con umiltà e senza eccedere nel credersi un padreterno. Dobbiamo pure ammettere, però, che negli ultimi anni si è assistito ad un aumento di iscritti vertiginoso presso i vari collegi. Questo dovuto anche alla facilità di superare l’esame di abilitazione con le solite modalità poco professionali. Solo a titolo esplicativo vorrei raccontarvi l’episodio che segue per ribadire il concetto di concretizzare la propria specializzazione e non girovagare fra le tante opportunità solo allo scopo di procacciarsi il lavoro. Qualche tempo fa, trovandomi il fila all’agenzia della mia provincia ho assistito ad una delle tante discussioni prettamente catastale che col passare del tempo è divenuto quasi un dibattito Sono emersi tanti modi con cui taluni colleghi portano a compimento i propri incarichi. L’importante per la maggior parte degli intervenuti era ottenere l’approvazione e/o registrazione della pratica. Quando poi capiterà l’incarico che riguarda un diversa tipologia ,non di routine, ci sarà sempre qualcuno, di buona volontà, che provvederà a trovare la soluzione. Questo, più o meno, era il contenuto delle chiacchiere a cui ho assistito. E questo, più o meno è la sensazione che provo leggendo nei vari forum di “Pregeo.it” Molto spesso, ormai, capita di leggere interventi e/o risposte non sempre appropriati sia all’argomento trattato (intrinsecamente correlato alla nostra professione “catastale”) e sia allo stile, che dovrebbe essere umile per chi chiede ed altruista per chi risponde. Purtroppo l’umiltà, molto raramente è a corredo di chi chiede mentre l’altruismo,per chi risponde è spesso latitante. A mio modesto parere il forum dovrebbe essere occupato da quesiti contenenti problematiche specifiche e non vaghe, approfondimenti e non concetti elementari , innovazioni e miglioramenti. Per il resto, diceva un mio conoscente “capo sezione” non si deve mai smettere di studiare perché “gli esami non finiscono mai”. Distintamente
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