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Successione con mancanza quote possesso |

eccosonoqua
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02 Marzo 2025 alle ore 10:39
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Salve a tutti. Sono nuova. La signora deve eseguire una successione, è unica figlia e unica erede. NB: IL PADRE è IL DE CUIUS. Abita in una bifamiliare, sopra la figlia e sotto il padre (quindi attualmente la bifamiliare è divisa orizzontalmente) Non si riesce a sistemare catastalmente l'immobile in quanto: Premessa: la bifamiliare era divisa in verticale (Porzione Padronale a Ovest più grande PT e 1P + porzione più piccola a Est PT e 1P) 1) inizialmente anno 1985 è stato acquistata porzione padronale solo a nome della figlia. 2) anno 1988 è stata acquistata porzione a est solo a nome del padre Sono stati eseguiti atti compravendita regolari con regolari volture. 3) anno 1992 è stato eseguito ristrutturazione con ampliamento e modifica interna. In pratica sul terreno della figlia è stata inserito ex novo una porzione (PT+1P+2P) tutto a nome della figlia e la casa da verticale è stata divisa in orizzontale. Non è stato eseguito alcun atto notarile. Sono solo in possesso di relative visure dei 2 appartamenti sopra +sotto da cui si evince che i proprietari sono padre+ figlia ma MANCANO LE QUOTE DI POSSESSO. In visura risulta solo scritto ''ONERI''. Nessuno capisce che le quote bisogna inserirle ex novo per poter eseguire una successione, ma il catasto non spiega come ricavarle. Al catasto pensano che con un'istanza si risolva tutto, ma nessuna delle carte in possesso rileva le quote. Quale suggerite sia il percorso più veloce per riuscire a ricavare ex novo le quote per poter eseguire poi la successione? Grazie, saluti
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bertone
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Lei dice: "3) anno 1992 è stato eseguito ristrutturazione con ampliamento e modifica interna. In pratica sul terreno della figlia è stata inserito ex novo una porzione (PT+1P+2P) tutto a nome della figlia e la casa da verticale è stata divisa in orizzontale." Domando: a seguito dei lavori svolti (che mi sembrano di una certa entità) ci sarà pur stata una pratica edilizia, un inizio e fine lavori, con conseguente accatastamento dell'immobile come da lavori eseguiti, chiusi con una domanda di agibilità della nuova porzione edificata.... o no ?!? Se la risposta è SI presumo un accatastamento eseguito per porzioni di u.i.u. il tutto come da nota 15232 del 21.02.2002 (vedi bifamigliare da divisione verticale ad orizzontale)..... Se la risposta è NO presumo (per come lo interpreto io) che la situazione catastale è tale e quale come al giorno dell'acquisto delle rispettive abitazioni. Quindi in ogni caso le QUOTE dovrebbero essere sempre le stesse come al momento di acquisto, non ci si può inventare NULLA.
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Notrami
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Dalla dascrizione deduco che c'e stata una fusione di particelle con intestazioni diverse, da qui l'indicazione "oneri" in visura catastale. La soluzione potrebbe essere suddividere nuovamente gli appartamenti lungo le linee originali delle particelle catastali, costituire le relative porzioni di U.I.U. unite di fatto e poi con una voltura particolare reintestarle al legittimo proprietario (padre o figlia). In successione andranno inserite solo le parti intestate al de cuius.
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eccosonoqua
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02 Marzo 2025 alle ore 10:39
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Grazie Bertone, poichè la risposta è SI, seguirò la nota di protocollo n. 15232 (molto dettagliato) come consigliato, che poi trova riscontro anche nella circolare 27/E del 2016 sulle porzioni u.i.u. Al catasto mi hanno dato le risposte più disparate. C'è davvero gente ''molto preparata''........
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eccosonoqua
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02 Marzo 2025 alle ore 10:39
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Grazie Notrami, pensare che al Catasto (ADE) non riescono nemmeno a capire il perchè della voce oneri. In ogni caso, io penso che all'epoca (1992) il catasto non avrebbe dovuto accettare tale pratica dal tecnico di allora. La colpa è stata loro. Invece preferiscono dire che il tecnico dell'epoca fece un lavoro incompleto. Questo sarà anche vero, ma il Catasto avrebbe dovuto rifiutarsi di vedersi consegnato un lavoro senza un atto notarile di permuta tra le 2 parti. O comunque avrebbe dovuto pretendere l'inserimento delle quote del nuovo progetto!!!
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bertone
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"eccosonoqua" ha scritto: Grazie Bertone, poichè la risposta è SI, seguirò la nota di protocollo n. 15232 (molto dettagliato) come consigliato, che poi trova riscontro anche nella circolare 27/E del 2016 sulle porzioni u.i.u. Al catasto mi hanno dato le risposte più disparate. C'è davvero gente ''molto preparata''........ Bene dai, la situazione non è così grave. Ripresenti l'accatastamento come da nota sopra citata per porzioni di u.i.u. con le relative intestazioni (diritti e quote), annullando tutto il precedente lavoro del 1992 e poi presenti la successione. Infine sarebbe oppurtuno chiudere il tutto con un atto di permuta delle varie porzioni e per ultimo due docfa (uno per ditta) per la fusione delle porzioni avente ditta omogenea. Buon Lavoro.
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