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Argomento: Futuro della professione? Deontologia? Groupon!
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vordcienpion
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Vergognarmi? Non son io a doverlo fare!!
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geoalessandro
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05 Febbraio 2010
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Ti capisco benissimo, ma la vergogna di cui parlo io è il fatto di non sopportare più questa totale indifferenza di noi stessi iscritti di fronte a questo sopruso immane.
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vordcienpion
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Iniziassero con il ripristino dei minimi tariffari !! Non è normale che mi chiamino clienti per chiedermi preventivi telefonicamente!! Sono un tecnico, un professionista, ho studiato, frequento corsi!! Vai al mercato, ti dicono 5 €/Kg e paghi! Vai dal notaio, e paghi! Vai dal commercialista, e paghi! Chiami il muratore, e paghi! Noi no! Noi dobbiamo sempre contrattare, perchè poi arriva il collega di turno che produce il lavoro con il 60% in meno!!
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geoalessandro
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Hai perfettamente ragione.
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lucabgeom
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Felsina
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"vordcienpion" ha scritto: Iniziassero con il ripristino dei minimi tariffari !! Noi no! Noi dobbiamo sempre contrattare, perchè poi arriva il collega di turno che produce il lavoro con il 60% in meno!! Infatti e' proprio questo il problema, e' che ci stiamo rovinando con le nostre stesse mani, per questo e' difficile uscirne a mio avviso.
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vordcienpion
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Difficile si, impossibile no!! Uno dei tanti problemi, è quello che i media ovviamente non ne parlano! E se i media non ne parlano, non è possibile sensibilizzare le persone!! Purtroppo ormai stiamo andando avanti a capo abbassato, e l'unico nostro ritornello è: " tanto non cambia niente". E' pur vero che quando si indicono degli scioperi, durano 1, 2 giorni, e poi tutti ritorniamo a lavorare 12 ore al giorno, per dover tirare la cinghia anche per comprarci una pizza!! Aggiungiamoci anche la storia dei crediti professionali: Un neoiscritto, nel quinquennio dovrebbe arrivare a contare 160 cfp. Mi spiegate come è possibile? O lavoro, o sto in giro per i convegni!! Se poi quel che lavoro, lo debbo spendere per fare tutti i corsi, che faccio? Campo d'aria? Io ancora son giovane, non ho famiglia a carico!! Ma chi ha una famiglia e un mutuo? Che fa?
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lucabgeom
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Felsina
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"vordcienpion" ha scritto: Difficile si, impossibile no!! Uno dei tanti problemi, è quello che i media ovviamente non ne parlano! E se i media non ne parlano, non è possibile sensibilizzare le persone!! Purtroppo ormai stiamo andando avanti a capo abbassato, e l'unico nostro ritornello è: " tanto non cambia niente". E' pur vero che quando si indicono degli scioperi, durano 1, 2 giorni, e poi tutti ritorniamo a lavorare 12 ore al giorno, per dover tirare la cinghia anche per comprarci una pizza!! Aggiungiamoci anche la storia dei crediti professionali: Un neoiscritto, nel quinquennio dovrebbe arrivare a contare 160 cfp. Mi spiegate come è possibile? O lavoro, o sto in giro per i convegni!! Se poi quel che lavoro, lo debbo spendere per fare tutti i corsi, che faccio? Campo d'aria? Io ancora son giovane, non ho famiglia a carico!! Ma chi ha una famiglia e un mutuo? Che fa? Condivido tutto quanto tu affermi, anche la storia dei crediti formativi e' l' ennesima zappa sui piedi che ci siamo o ci hanno tirato......
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anonimo_leccese
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29 Ottobre 2009
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Anche perchè il potenziale cliente, ed aggiungo le Ammin. Pub., se ne fregano un amato ca...volo dei crediti formativi, a loro basta che fai il lavoro subito ed a picca prezzo !!!
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lucabgeom
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01 Aprile 2005
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Felsina
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"anonimo_leccese" ha scritto: Anche perchè il potenziale cliente, ed aggiungo le Ammin. Pub., se ne fregano un amato ca...volo dei crediti formativi, a loro basta che fai il lavoro subito ed a picca prezzo !!!  Esatto!
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vordcienpion
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02 Giugno 2008
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Considera che in molte P.A. non ti puoi iscrivere se non hai un fatturato minimo dei 5 anni precedenti superiore ad un minimo. Per esempio, ANAS: settore rilievi etc, devi avere un fatturato di 100.000 €!! Fuori da ogni logica!!
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geoalessandro
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Non avete la più pallida idea di come mi sta bollendo il sangue dalla rabbia, maledetti cialtroni e parassiti, che "dall'alto" sembra vogliano darci l'estrema unzione. Vorrei fare qualcosa, ma se non sarà possibile smuovere l'indifferenza e la rassegnazione di tutti noi, allora significa che siamo arrivati al capolinea. Chi vivrà vedrà.
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Mauree
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30 Maggio 2006
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"vordcienpion" ha scritto: Difficile si, impossibile no!! Uno dei tanti problemi, è quello che i media ovviamente non ne parlano! E se i media non ne parlano, non è possibile sensibilizzare le persone!! Purtroppo ormai stiamo andando avanti a capo abbassato, e l'unico nostro ritornello è: " tanto non cambia niente". E' pur vero che quando si indicono degli scioperi, durano 1, 2 giorni, e poi tutti ritorniamo a lavorare 12 ore al giorno, per dover tirare la cinghia anche per comprarci una pizza!! Aggiungiamoci anche la storia dei crediti professionali: Un neoiscritto, nel quinquennio dovrebbe arrivare a contare 160 cfp. Mi spiegate come è possibile? O lavoro, o sto in giro per i convegni!! Se poi quel che lavoro, lo debbo spendere per fare tutti i corsi, che faccio? Campo d'aria? Io ancora son giovane, non ho famiglia a carico!! Ma chi ha una famiglia e un mutuo? Che fa? ho le tue stesse perplessita e i tuoi stessi problemi.. tra l'altro facendo delle ricerche sul sito ho riscoperto un mio topic dove chiedevo lumi per l'iscrizione al collegio dove anche tu avevi i miei stessi dubbi.. www.geolive.org/forum/altro/dopolavoro-t... ne è passato di tempo è? sto leggendo di parecchia gente che si toglie dalla cassa geometri ma rimane iscritta all'albo..compilando questo modulo http://www.geometrimacerata.it/wp-content/blogs.dir/84/2010/01/10_dichiarazione_per_cassa.pdf dove pero viene scritto che non si puo essere piu titolari di partita iva.. quindi dovrei per forza essere dipendente di un ufficio tecnico?
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vordcienpion
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Si ma a quel punto non puoi lavorare!!
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treepwood_g
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Padova
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Esatto, io ho utilizzato lo stesso modello per cancellarmi dalla cassa a fine dicembre 2013. Non posso più esercitare la professione ma mantengo l'iscrizione al collegio con obbligo della formazione professionale continua per mantenere il timbro. Per il momento ho fortunatamente trovato un lavoro part-time come tecnico informatico (mi permette di sopravvivere). Tanti miei coetanei stanno facendo la stessa cosa. Non ci si vive più. Troppa concorrenza sleale, oltre a costi proibitivi per esercitare la libera professione. Tra contributi minimi, soggettivo ed integrativo, iscrizione al collegio, I.R.P.E.F., I.R.A.P., commercialista, assicurazione professionale obbligatoria e corsi di formazione continua obbligatori si raggiungono quasi i 10.000€ di spese annue. E non ho tenunto conto di eventuale affitto di un locale uso ufficio, bollette telefoniche, riscaldamento ed energia elettrica. Non pensiamo poi a mancati pagamenti da parte della committenza. Nell'ultimo anno il mio lavoro è drasticamente diminuito. I costi sono rimasti gli stessi, anzi.. tendono al rialzo. Avrei provato a sopravvivere rimanendo iscritto ma non posso permettere che un lavoro a fine anno mi produca una spesa e non un ricavo. Capisco sacrifici ma trovare un lavoro alternativo per dover pagare le spese dell'altra attività non è concepibile. Devo anche mangiare e pensare alla famiglia. Per noi liberi professionisti non c'è nessuna tutela, soltanto obblighi. Non c'è cassa integrazione. Smetti di lavorare ma continui a dover pagare. A che servono i collegi provinciali, il CNG, la cassa? Non certo a tutelarci. Se fossi al vertice sicuramente introdurrei con urgenza agevolazioni per i colleghi in difficoltà. Tenterei così di salvare le entrate. Non aumenterei di certo la contribuzione per stabilizzare un bilancio a lungo termine. Questo metterebbe in difficoltà gli iscritti ed al contempo non avrebbe nessuna valenza perchè prenderebbe in considerazione il numero di iscritti alla data del bilancio, tralasciando la conseguente diminuzione dello stesso dato dall'aumento dei costi e dalla crisi. Lo Stato ha dato il "buon esempio" aumentando le tasse, la cassa di previdenza ha seguito la stessa linea. Sbagliando ovviamente. In tempo di crisi le tasse vanno diminuite per favorire i consumi.
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vordcienpion
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"treepwood_g" ha scritto: Esatto, io ho utilizzato lo stesso modello per cancellarmi dalla cassa a fine dicembre 2013. Non posso più esercitare la professione ma mantengo l'iscrizione al collegio con obbligo della formazione professionale continua per mantenere il timbro. Per il momento ho fortunatamente trovato un lavoro part-time come tecnico informatico (mi permette di sopravvivere). Tanti miei coetanei stanno facendo la stessa cosa. Non ci si vive più. Troppa concorrenza sleale, oltre a costi proibitivi per esercitare la libera professione. Tra contributi minimi, soggettivo ed integrativo, iscrizione al collegio, I.R.P.E.F., I.R.A.P., commercialista, assicurazione professionale obbligatoria e corsi di formazione continua obbligatori si raggiungono quasi i 10.000€ di spese annue. E non ho tenunto conto di eventuale affitto di un locale uso ufficio, bollette telefoniche, riscaldamento ed energia elettrica. Non pensiamo poi a mancati pagamenti da parte della committenza. Nell'ultimo anno il mio lavoro è drasticamente diminuito. I costi sono rimasti gli stessi, anzi.. tendono al rialzo. Avrei provato a sopravvivere rimanendo iscritto ma non posso permettere che un lavoro a fine anno mi produca una spesa e non un ricavo. Capisco sacrifici ma trovare un lavoro alternativo per dover pagare le spese dell'altra attività non è concepibile. Devo anche mangiare e pensare alla famiglia. Per noi liberi professionisti non c'è nessuna tutela, soltanto obblighi. Non c'è cassa integrazione. Smetti di lavorare ma continui a dover pagare. A che servono i collegi provinciali, il CNG, la cassa? Non certo a tutelarci. Se fossi al vertice sicuramente introdurrei con urgenza agevolazioni per i colleghi in difficoltà. Tenterei così di salvare le entrate. Non aumenterei di certo la contribuzione per stabilizzare un bilancio a lungo termine. Questo metterebbe in difficoltà gli iscritti ed al contempo non avrebbe nessuna valenza perchè prenderebbe in considerazione il numero di iscritti alla data del bilancio, tralasciando la conseguente diminuzione dello stesso dato dall'aumento dei costi e dalla crisi. Lo Stato ha dato il "buon esempio" aumentando le tasse, la cassa di previdenza ha seguito la stessa linea. Sbagliando ovviamente. In tempo di crisi le tasse vanno diminuite per favorire i consumi. Come non quotarti!! Io stringo i denti per quest'anno, l'anno prossimo vedremo che fare! Certo è che non comprendo come nessuno si lamenti! Forse son troppo drastico io?
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