Tanto per fare qualche chiacchera sull'argomento.
Credo che la distanza base-rover possa influire, a causa della sfericità terrestre solo sulla distanza, tra i punti del rilevo e la base stessa (corda anzichè arco di cerchio) non credo che ci siano problemi tra i punti battuti nell'ambito di una "normale zona" di rilievo per operazioni catastali diciamo un paio di chilometri quadrati, pur essendo questa a 20/25 km dalla base gps.
Mi è capitato più volte di lavorare in un momento successivo, con la mia base sul posto, sugli stessi punti di stazione che avevo istituito con precedenti rilievi che avevo fatto solo con il rover appoggiato ad una base gps (nearest) posta a 21 km di distanza, ebbene le mutue distanze tra i punti di stazione erano praticamente identiche, differenze nell'ordine di 1-2 cm.
Invece l'orientamento era un pò diverso, per far combaciare i due rilievi ho dovuto effettuare una rotazione, non di molto ma l'ho dovuta fare.
Quindi quello che voglio dire con questo ragionamento è che, con le dovute cautele, anche in un rilievo fatto a notevole distanza dalla base, non vedo grosse controindicazioni se si ragiona in termini relativi (solo zona del rilievo) ad esempio, "promuovendo" a base gps uno dei punti nell'ambito della zona e calcolando i delta base-line rispetto a questo.
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Permettimi ma non e' assolutamente cosi' !
Se, ovviamente, parliamo di coordinate geografiche WGS84 ... e quindi se lasciamo fuori dalla porta eventuali problemi di sistema di coordinate .. ( ma se si utilizza il medesimo sistema per i due rilievi il problme non sussiste).
La minor accuratezza di punti lontani 20-25 km dalla base NON dipende assolutamente dalla sfericita' terreste !
Dipende unicamente dal fatto che fra la zona del rover e quellal della base variano le condizioni del' atomosfera. I segnali di satelliti quandi giungono ai ricevitori attraversando zone diverse della ionosfere e quindi hanno alterazioni diverse. il metodo di rilievo TRK e' un metodo DIFFERENZIALE che si basa sul presupposto di poter eliminare - semplificando - alcune incognite ( per esempio il ritardo ionosferico) poiche' uguali sui due ricevitori o meglio, considerando i loro effetti similari e quindi eliminabili.
Cio' fa si che l' ACCURATEZZA ( distanza del punto rilevata dalla sua posizione ESATTA) sia legata alla distanza anche se .. non in dodo diretto. L' esperienze del Poli di Torino ( del 2000 ma quanto mai valide) hanno dimostrato che per al PLANIMETRIA non ce' collegamento diretto fra accuratezza e distanza mentre e' piu' evidente per l' altimetria.
Diverso e' il discorso della PRECISIONE ( cioe' che piu' osservazioni dello stesso punto siano fra di loro vicine ma potrebberreo essere vicine e tutte sbagliate). Qui .. entriamo nel modo dell' impoderabilità del GPS .... ovverosia ci sono tante di quelle variabili ( conformazioni della costellazione satellitare, correttezza delle effemeridi per alcuni satelliti e minori per altre, variazioni delle ionosfera-trposfera, interferenza radio a terra, multipath .. la "famigerata" foglia mossa del vento" che ostacola ora si- ora no il segnale ...) che non si riesce a capire quali effetti abbiano.
Comunque le coordinate GPS possono essere affette da traslazione ma non da rotazione ... o meglio tutti quelle condizioni di cui sopra possono causare errori che "casualmente" si possono ridurre con una rototraslazione dove la componente "rotazione" sia piu' evidente .
Piercarlo
PS ... per tornare all' oggetto del topic .. ho fatto anch'io delle verifiche sulle mie bollette e devo rettificare che , come detto da Carlo, con M2M di Tim il costo fax-dati fra due schede presenti nel medesimo contratto e' di 5 C/minuto ( 3 euro l' ora) con una scatto ( 10 o 15 cent .. non ho capito) alla risposta .. . In una giornata tipo di lavoro ho conteggiato anche 30 chiamate ( alcune di pochi minuti: poi si perdeva il segnale e si doveva richiamare per ristabilire la connessione).