Chiaccherando dei vecchi tempi con alcuni colleghi, è riaffiorato un episodio capitatomi molti anni fa (cordella e paline per intenderci): era una giornata caldissima di luglio e stavamo eseguendo un riconfinamento con tutti gli annessi e connessi di contadini inbufaliti, ad un certo punto arrivò uno di quei temporali estivi con relativa grandinata, tanto veloce quanto distruttiva. Facemmo appena in tempo a ripararci sotto il portico di una vecchia casa di campagna; sul muro di fondo del portico era appeso un crocefisso di legno alto circa un metro e mezzo e notai che il mio cliente lo fissava con insistenza con uno sguardo che si faceva sempre più truce. A temporale finito l'uomo, di bassa statura e di corporatura piuttosto tozza, si rivolse al cristo con voce adirata: "andiamo a vedere quello che hai combinato" e si caricò il crocefisso in spalla. Dopo aver attraversato quasi tutta la campagna, giunto nei pressi di un piccolo vigneto completamente disastrato, passando fra le vigne il crocefisso si impigliò impedendo all'uomo di proseguire, allorchè, con piglio sempre più violento disse:- Che fai, non vuoi più andare avanti? Ti Vergogni?. Poi improvvisamente il suo volto si addolcì, abbracciò il crocefisso, lo baciò e con voce sommessa gli disse:- Lo sai che ti voglio bene, però non farlo più perchè altrimenti non so cosa dare da mangiare ai miei figli-. E riportò il crocefisso al suo posto.

commovente, ma sei mica un geometra predicatore?

Per carità, sono credente sì, ma in quel caso sono stato solo osservante, nel senso che sono stato solo un muto spettatore.

Sicuro che il contadino era sobrio? oppure era uno di quelli che il 15 agosto fa colazione con il litrozzo di rosso?
Capita anche a me delle volte di vedere gli angioletti quando alzo un pò il gomito!
Ciao