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Autore Pregeometri

georox

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 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 14:14

Cari amici Geometri di Geolive (notare le due “G” entrambe maiuscole),

di solito tendo a scrivere su questo sito solo se ho cose concrete da dire, ma questa volta mi lascio andare a riflessioni etiche. Ogni tanto ci vuole altrimenti si rischia di correre al massimo delle proprie possibilità, per accorgersi, una volta arrivati, che …. si doveva andare nell’altra direzione.

Io sono un geometra con la “g” minuscola perché faccio lo sviluppatore di software. Ma questo, paradossalmente, mi dà la possibilità di percepire meglio di altri lo stato dell’arte della categoria dei Geometri Italiani perché riesco ad averne una visione “da esterno”.

Infatti, prendo spunto dalle richieste di supporto che ricevo quotidianamente da parte dei miei utenti del software di topografia e catasto i quali, in moltissimi casi, non appena hanno un risultato inatteso, si rivolgono all’assistenza (ma anche a me personalmente) dicendo “ho questo risultato, evidentemente il programma non funziona”.

Nel 99,9% dei casi si tratta sempre di loro errori grossolani nei dati inseriti o nelle operazioni eseguite; errori che sarebbero facilmente rilevabili ad una semplice disamina “da Geometra” del lavoro svolto.

Ma non sto scrivendo questo post per lamentarmi di questa situazione, ormai ci ho fatto il callo da tempo e poi, tutto sommato, gli utenti mi pagano l’assistenza, anche se questa non dovrebbe riguardare le loro carenze professionali. Ma tant’è.

La mia è una riflessione molto più profonda. Mi domando:

Cosa stanno diventando i Geometri Italiani?

E mi rispondo: “Pregeometri”, termine nel quale il riferimento al software della Sogei è puramente voluto.

In pratica, ai Geometri Italiani viene detto: “Tu non preoccuparti, usa questo software, inviaci i file e stai tranquillo, al resto ci pensiamo noi”.

Un messaggio devastante per una categoria che era un pilastro sociale prima di questa assurda involuzione.

Che tristezza.

Mi viene in mente quando 14enne mi sono iscritto all’Istituto Tecnico per Geometri “Antonio Canova” di Vicenza.

Allora vivevo in un paesino di 2000 abitanti qui vicino a Bassano, mio padre (operaio) aveva appena costruito la casa nuova ed io, ragazzino di scuola media, avevo conosciuto “il Geometra” del paese.

Ero rimasto affascinato dalla sua capacità di risolvere i problemi legati alla proprietà di fabbricati e terreni, al punto da essere la persona più stimata del paese; neanche il Sindaco, pur eletto, non godeva della stessa stima.

Fu per questo che mi iscrissi all’Istituto Tecnico per Geometri.

Cosa mi ritrovo dopo tutti questi anni?

Geometri che risolvono le riconfinazioni facendo l’elaborazione con Pregeo a partire dalle coordinate TAF.

Presidenti di Collegio che non fanno scansionare le mappe d’impianto perché “tanto noi abbiamo quelle di visura, vettoriali, di ultima generazione, e quindi le più precise”.

Che tristezza.

Qualche Geometra ovviamente si salva da questo scempio, ma sono sempre di meno man mano che passano le generazioni.

Ho anche cercato, e cerco costantemente, di smuovere questi pochi a mettersi a capo di una cordata che, a partire dalla base, cerchi di evitare la morte professionale della categoria.

Ma non ci sto riuscendo.

Purtroppo questi pochi, o sono già rassegnati, o pensano che sia già ormai troppo tardi, oppure, più semplicemente, non hanno le palle per combattere una battaglia del genere.

Ma non si può dargli la croce addosso, ognuno di noi ha una famiglia da mantenere e di problemi ne ha già abbastanza.

Però è triste star qui ad assistere impotenti a questa agonia professionale.

Scusate lo sfogo.

Gianni Rossi

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Autore Risposta

maurogenerali

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 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 14:53

Condivido in pieno,
ho fatto il corso di studi, per una scelta simile alla tua (di do del tu penso che siamo piu' o meno coetanei).
Allora i TECNICI erano tecnici oggi solo BUROCRATI
sia al catasto sia nei comuni.
Ti faccio un esempio in un concorso una per geometra a tempo dedertminato una prova di esame consisteva nel redigere una delibera per acquisto autovettura !!!!!.
Abbiamo bisogno di certezze sicurezze tecniche ed invece carta, carta, carta e basta
saluti
mauro generali

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geosaca

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 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 15:22

Sono un geometra di vecchio tipo (oltre 40 anni di iscrizione), quando agli esami si portavano tutti e cinque gli anni di studio e l'esame, tra scritti ed orali, durava 30 - 45 giorni, per poi sognarselo di notte con il terrore dell'interrogazione.

Ricordo con sonno piacere il mio primo giorno in cantiere, e mi dicevo che non sarei mai finito dietro una scrivania !!

La mia prima livellazione con un TG4b centesimale per fare un piazzale di 20.000 mq

Potrei continuare per una intera serata, ma oggi si è arrivati che se uno ha uno strumento topografico robottizzato, allora è topografo.

Che tristezza

Un nostalgico della vita all'aperto in cantiere e sui terreni e la sera a studio a riportare il lavoro svolto.

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 15:25

"Georox" ha scritto:
...
Ho anche cercato, e cerco costantemente, di smuovere questi pochi a mettersi a capo di una cordata che, a partire dalla base, cerchi di evitare la morte professionale della categoria.



Caro Gianni,
è questo il guaio di VOI democratici: v'illudete con gran facilità che tutto si risolva col mucchio. Anche selvaggio.

I pochi, per quanto pochi, sono sempre troppi per "mettersi a capo".
Il Capo è Capo. E basta.

Perché le cose funzionino meglio, si può scegliere fra:
- un Capo che sprizzi carisma e sia seguito dai più;
- i pochi che si diano un'efficace organizzazione per farsi seguire dai più.

Le altre possibilità (Capo o Pochi-organizzati che, invece di farsi seguire, pestano legnate sulle zucche) non mi affascinano per niente. Anche se molto spesso chi si sente capo, prende allegramente questa strada già oggi...

Quanto al resto, troverai certo consensi: a cominciare dall'altro Gianni che, celandosi sotto il nik Geoalfa, si prodiga spesso a "raccomandare" l'uso della testa prima di quello del mouse!

Ma restiamo nel campo delle ciacole.
E io spero ancora di far funzionare meglio le cose - in modo più lento di quelli sopra indicati - aiutando chi si impegna per diffondere la propria professionalità. E provo a cominciare ad impegnarmi in prima persona.

Male che vada non ci riesco; ma se per caso andasse bene, nel medio periodo si avrebbe una più profonda presa di coscienza diffusa delle proprie capacità. E forse si potrà parlare di Categoria.

Leonardo Gualandi

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 16:12

"Leo" ha scritto:
Male che vada non ci riesco; ma se per caso andasse bene, nel medio periodo ....



Vecio,

quante volte mi hai sentito dirti che nel "medio periodo", sia tu, che io, che Carletto, che Geoalfa e tanti altri Geometri sopravissuti saremmo già tutti in pensione, se non in un altro posto in cui regna la requiem eterna.

Cerchiamo di essere realistici: Tani, Costa ed altri del loro spessore (da ultimo Pericoli) se ne sono già andati e, si badi bene, erano tutti meglio di noi.

Se facciamo in tempo a passare anche noi a chi lo lasciamo il testimone? Te lodico io a chi lo passiamo:

Ai Pregeometri che passano le giornate a compilare pregeini e docfini.

Dai Vecio, il tempo è quello che è, non buttiamo via quello che ci rimane.

Con affetto,

Gianni Rossi

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Pincopalina

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 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 16:13

Scusate se mi intrometto, ma il problema come al solito si trova alla radice, la scuola prima di tutto ed il tirocinio poi, in particolar modo il tirocinio, puoi avere anche un quoziente intellettivo di 160, ma se si ha un cattivo maestro che alla fine non ti insegna niente, dove il suo unico interesse è quello di metterti davanti al pc a finire un disegno cad, beh allora alla fine uno con chi se la deve prendere con il tirocinante o con il capo?, dalle mie parti ne conosco a decine di ragazzi che hanno fatto una brutta fine grazie a questi cattivi maestri, anche io potevo essere uno di loro, ma alla fine mi sono messo da solo e ho davvero ricominciato tutto da capo, ho fatto decine di corsi, ho fatto migliaia di domande stupide, ho frequentato gente migliore di me, parlo sempre professionalmente, ed alla fine credo di aver raggiunto un buon livello, che sarebbe stato migliore, se non avessi buttato quattro anni della mia vita, a fare tirocinio da un geometra, che dopo un solo anno di tirocinio ne capiva meno di me.
Togliamo il tirocinio dalle scatole e mettiamoci tre anni di università, fatta come si deve, mirata soprattutto all'esperienza sul campo, specie per la topografia, poi chi vivrà vedrà.
Saluti

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dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 16:30

Salve

L'inizio della fine è iniziato, scusate le ripetizioni volute, quando nel 1988 uscì la famosa circolare 2/88.
Cosa diceva in sintesi quella circolare?
Voi Geometri che non avete capito nulla e meno sapete, dovete solamente "prendere le misure", redigere un Libretto che "vi dico io come DEVE essere" e il resto lo faccio IO (catasto).
Cosa vuoi di più?
Il resto è storia.
Tieni Presente, Gianni Rossi, che prima di questa circolare, ogni Geometra faceva quello che voleva, che aveva capito, che sapeva fare e che aveva possibilmente carpito da un tecnico catastale bravo.
Tieni anche presente che PER ANNI i Geometri hanno inculcato ai clienti che la mappa è Vangelo. Solo da pochi anni si è iniziato a pensarla diversamente, grazie a Te, Carlo e Leonardo.

Aggiungo un'ultima considerazione personale.
Ho davanti a me la Bandiera Tricolore e mi vengono le lacrime agli occhi a pensare agli studenti di oggi, non tutti, e a quale prospettiva gli si para davanti.
Il titolo di Geometra è morto. Dalla scuola della riforma non si uscirà più con il Diploma di Geometra.
Le ore di Cattedra di Topografia sono passate per tutte le classi a 4 alla settimana. Una cattedra di Topografia una volta era di 19 ore con 3 classi, ora può essere di 20 con 5 classi. Alle esercitazioni pratiche, tolte tutte le competenze che sono state assegnate alle scuole, restano una piccola porzione di ore. Le strumentazioni sono sempre più vecchie perchè NON ci sono soldi per aggiornarle o acquistarne di nuove.

Pregeo è la gratuità assoluta.
Inoltre una moltitudine di programmini più o meno potenti risolvono pezzettini frammentati di procedure e calcoli, gratuitamente.
L'autocad o cloni è diventato sinonimo di disegno e progettazione.
Pensa un po' che per trovare l'intersezione tra due allineamenti si utilizza Autocad. Per non parlare della conversione tra cartesiane e polari.
Pensare oramai è un optional.
Siamo rimasti in pochi e la resistenza ha un limite.
Mi vedo rinchiuso nel castello della saga del Signore degli Anelli, assediato da Orde Barbariche di tutti i tipi.
Ieri mattina ho preso spunto dall'Unità d'Italia, argomento consigliato da una circolare Ministeriale, e ho accennato al Catasto e alla Perequazione Fondiaria.
Credi che sia rimasto qualche cosa?
Mah.

Io comunque non demordo e vado avanti per la mia strada.

cordialmente

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george_ces

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 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 17:22

"Pincopalina" ha scritto:
Scusate se mi intrometto, ma il problema come al solito si trova alla radice, la scuola prima di tutto ed il tirocinio poi, in particolar modo il tirocinio, puoi avere anche un quoziente intellettivo di 160, ma se si ha un cattivo maestro che alla fine non ti insegna niente, dove il suo unico interesse è quello di metterti davanti al pc a finire un disegno cad, beh allora alla fine uno con chi se la deve prendere con il tirocinante o con il capo?, dalle mie parti ne conosco a decine di ragazzi che hanno fatto una brutta fine grazie a questi cattivi maestri, anche io potevo essere uno di loro, ma alla fine mi sono messo da solo e ho davvero ricominciato tutto da capo, ho fatto decine di corsi, ho fatto migliaia di domande stupide, ho frequentato gente migliore di me, parlo sempre professionalmente, ed alla fine credo di aver raggiunto un buon livello, che sarebbe stato migliore, se non avessi buttato quattro anni della mia vita, a fare tirocinio da un geometra, che dopo un solo anno di tirocinio ne capiva meno di me.
Togliamo il tirocinio dalle scatole e mettiamoci tre anni di università, fatta come si deve, mirata soprattutto all'esperienza sul campo, specie per la topografia, poi chi vivrà vedrà.
Saluti



Caro Pinco, mi ci rivedo molto in Te ... e naturalmente condivido tutto quello che hai scritto tranne ... "Togliamo il tirocinio dalle scatole e mettiamoci tre anni di università, fatta come si deve, mirata soprattutto all'esperienza sul campo, specie per la topografia, poi chi vivrà vedrà" ... io credo che la scuola dovrebbe "darti" la teoria e poi un buon tirocinio dovrebbe insegnarti la pratica sul "campo" (non a tavolino).
Cordialmente

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 17:29

Piano, Udino:
"Dioptra" ha scritto:
... PER ANNI i Geometri hanno inculcato ai clienti che la mappa è Vangelo. Solo da pochi anni si è iniziato a pensarla diversamente, grazie a Te, Carlo e Leonardo...



cerchiamo di non dimenticare che siamo topografi, e proviamo a prendere bene le misure!

Gianni Rossi, Carlo Cinelli e Leonardo Gualandi sono soltanto tre fra i moltissimi che da tempo immemorabile danno alla mappa il giusto peso!

E non parlo solo di Aurelio Costa e Pier Domenico Tani, particolarmente meritevoli in quanto formati alla scuola del Catasto in tempi in cui in quell'ambiente si era portati alla venerazione della mappa.

Non voglio fare qui altri nomi, perché certamente farei torto a coloro che sarei costretto a dimenticare!

Fatte le "corrette" misure, passiamo alle tue numerose ragioni: sì, per anni alcuni "geometri" hanno alimentato la leggenda della mappa. Ma questa potrebbe pure essere un'osservazione rassicurante, che dimostra che i "mala tempora" son sempre corsi!

Del resto la cosa è inevitabile, in quanto insita nell'imperfezione a cui siamo condannati: osservato un problema, la soluzione che si propone sarà a propria volta tanto più problematica quanto meno sarà "previdente".
Quindi ben vengano le tue altre osservazioni, che dimostrano come la soluzione proposta per affrontare i problemi della scuola non sia stata affatto previdente: non tenendo conto delle controindicazioni che si possono vedere già a priori, le probabilità che sia "peso il tacon del buso" diventano preoccupantemente alte.

Ma ascoltando anche Pincopalina, che sottolinea i problemi del "tirocinio", non si può che dar ragione a Gianni: occorre mobilitarsi a livello di Collegi.
Infatti sono i Collegi che raccolgono coloro che esercitano la Libera Professione, ed hanno perciò la possibilità di incidere sulla professionalità degli Iscritti.
È soltanto sul metodo, che non mi trova d'accordo; perché io continuo a pensare che il cambiamento di mentalità possa influire sul Collegio, altri pensano che il Collegio possa cambiare le mentalità.

Alle corrette osservazioni di Pincopalina, vorrei però aggiungere che troppo spesso sento ragazzi quasi allo scadere della pratica professionale lamentarsi: "Non mi hanno insegnato nulla!".
Ma un LIBERO Professionista, se nello studio dove fa pratica non impara, non ci rimane! È l'autonomia nel prendere iniziativa che distingue il Professionista Libero dal Professionista Dipendente.

Se la vediamo così, il problema complessivo nasce dal proliferare di iscrizioni di persone che non hanno quella caratteristica d'indipendenza.

Tutta colpa del Catasto?

Mah.

Leonardo

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georox

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 0 -  0 - Inviato: 17 Marzo 2011 alle ore 20:42

"Leo" ha scritto:
È soltanto sul metodo, che non mi trova d'accordo; perché io continuo a pensare che il cambiamento di mentalità possa influire sul Collegio, altri pensano che il Collegio possa cambiare le mentalità.



Vecio,

non ho mai pensato che siano i Collegi a cambiare la mentalità degli iscritti. Anzi, vedendo come molti di loro vanno a ruota dell'Agenzia del Territorio, c'è poco da sperare.

Però qualche Collegio buono c'è, dobbiamo dirlo, e questi Collegi illuminati li possiamo coinvolgere.

Io la mia idea per cambiare la mentalità dei Pregeometri Italiani per farli tornare Geometri te la dico ad ogni seminario.

Che poi, a pensarci bene, coincide con la tua idea dell'Accademia, una libera associazione di Topografi di provata competenza ai quali sta a cuore la professione e la sua continuazione presso le generazioni future.

Un gruppo di appassionati che siano riconosciuti dalla base, non dai vertici (Collegi Nazionali, Agenzia del Territorio), mossi solo dalla passione per la materia e dalla volontà di diffondere questa loro passione a chi ne ha sete.

Pensi davvero che un simile sodalizio non avrebbe il riconoscimento della base e ne diventerebbe il vero punto di riferimento?

O pensi che il riferimento rimarrebbe l'AGIT che insegna a riconfinare spulciando una listarella di cose da fare come quando vai a fare la spesa al supermercato (il formaggio? Preso. Il latte? Preso, .... la carta igienica? Presa).

Ogni tanto tu, Vecio, la tiri fuori l'idea dell'Accademia e, sarai sincero, io ti ho sempre promesso tutto il mio appoggio (anche economico).

Poi con la stessa velocità con cui la tiri fuori, questa saggia idea dell'Accademia, con altrettanta velocità la rimetti nel cassetto.

Mah, Vecio, come vi dico sempre, se non ci si mette gente come te e Carlo, allora è finita per davvero.

Se invece ci si mette gente come te e Carlo, allora la morte si può evitare (intesa sempre come quella della professione, purtroppo non la nostra). Si può guarire e si può tornare ad essere come il Geometra del mio paesetto natale, stimati e rispettati per la propria competenza, invece che per il numero di pregeini e docfini che si riesce a far approvare automaticamente.

Ne parliamo a Roma martedì prossimo ?

So che Carletto qualche intenzione "amena" ce l'ha. Vediamo ...

Ciao,

Gianni Rossi

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2011 alle ore 08:33

"Georox" ha scritto:
... Cosa stanno diventando i Geometri Italiani?


"Georox" ha scritto:
...
Ho anche cercato, e cerco costantemente, di smuovere questi pochi a mettersi a capo di una cordata che, a partire dalla base, cerchi di evitare la morte professionale della categoria.


"Leo" ha scritto:
....
E io spero ancora di far funzionare meglio le cose - in modo più lento di quelli sopra indicati - aiutando chi si impegna per diffondere la propria professionalità.
E provo a cominciare ad impegnarmi in prima persona.
Male che vada non ci riesco;
ma se per caso andasse bene, nel medio periodo si avrebbe una più profonda presa di coscienza diffusa delle proprie capacità.
E forse si potrà parlare di Categoria.


"Dioptra" ha scritto:
....
... PER ANNI i Geometri hanno inculcato ai clienti che la mappa è Vangelo. Solo da pochi anni si è iniziato a pensarla diversamente, grazie a Te, Carlo e Leonardo...


"Leo" ha scritto:
....
cerchiamo di non dimenticare che siamo topografi, e proviamo a prendere bene le misure!
Gianni Rossi, Carlo Cinelli e Leonardo Gualandi sono soltanto tre fra i moltissimi che da tempo immemorabile danno alla mappa il giusto peso!
E non parlo solo di Aurelio Costa e Pier Domenico Tani, particolarmente meritevoli in quanto formati alla scuola del Catasto in tempi in cui in quell'ambiente si era portati alla venerazione della mappa.


"Pincopalina" ha scritto:
....ma il problema come al solito si trova alla radice, la scuola prima di tutto ed il tirocinio poi, in particolar modo il tirocinio....
...... ma se si ha un cattivo maestro che alla fine non ti insegna niente, dove il suo unico interesse è quello di metterti davanti al pc a finire un disegno cad, beh allora alla fine uno con chi se la deve prendere con il tirocinante o con il capo? ..........
Togliamo il tirocinio dalle scatole e mettiamoci tre anni di università, fatta come si deve ....


"george_ces" ha scritto:
..... io credo che la scuola dovrebbe "darti" la teoria e poi un buon tirocinio dovrebbe insegnarti la pratica sul "campo" ( non a tavolino )......


"Dioptra" ha scritto:
........ ho accennato al Catasto e alla Perequazione Fondiaria.
Credi che sia rimasto qualche cosa?
......... comunque non demordo e vado avanti per la mia strada......


"Leo" ha scritto:

È soltanto sul metodo, che non mi trova d'accordo;
perché io continuo a pensare che il cambiamento di mentalità possa influire sul Collegio,
altri pensano che il Collegio possa cambiare le mentalità.....


"Georox" ha scritto:
Che poi, a pensarci bene, coincide con la tua idea dell'Accademia, una libera associazione di Topografi di provata competenza ai quali sta a cuore la professione e la sua continuazione presso le generazioni future.
Un gruppo di appassionati che siano riconosciuti dalla base, non dai vertici (Collegi Nazionali, Agenzia del Territorio), mossi solo dalla passione per la materia e dalla volontà di diffondere questa loro passione a chi ne ha sete.
Pensi davvero che un simile sodalizio non avrebbe il riconoscimento della base e ne diventerebbe il vero punto di riferimento? .....



Bene!

in questa raccolta molto pasticciata di pensieri e proposte, che ho voluto fare, c'è un pò di tutto quello che spesso si bisbiglia:

* dalla amara constatazione, che non si ha un indirizzo chiaro e
lungimirante della funzione che dovranno svolgere i geometri del futuro,
presi da due enormi ed incontrollati fuochi , che anziché chiarire,
confonde .....tutto!

* alla altrettanto amara constatazione, che le attuali istituzioni non fanno il
loro principale dovere che è la preparazione e dotazione della coltura
professionale del geometra!

* alla altrettanto amara documentazione, che la scuola non dà più le
necessarie informazioni tecnico-scientifiche-culturali a chi in futuro dovrà
per scelta svolgere una professione che, riconosciamolo, ha contribuito
a far crescere l'Italia e gli Italiani tutti!

* alla appassionata pubblicizzazione, della così detta Accademia del
Topografo, che nonostante i bei propositi, se si va a cercare
riconoscimenti, ritengo potrà solo divenire un nuovo e luccicante carro
di quel treno che si sta ora criticando!......

credo che ci voglia ....... ben altro!!!!!

innanzi, tutto ci vuole che ognuno rimanga quello che è, semplicemente e puramente!

ma, per crescere , accrescere e diffondere le proprie conoscenze e le proprie convinzioni, è assolutamente necessario che vengano formati fin dalla base ed in questa indico prima di tutto le famiglie, la scuola e via dicendo tutto il resto!

non ritengo, né giusto né appropriato, che alla base di tutto il discorso, affidarsi al buon cuore di coloro i quali gestiscono l'andamento dei collegi!

è anche vero che, in molti di essi ci sono colleghi che, armati di tanta e buona volontà, dedicano un poco del loro tempo disponibile per sopperire alla mancanza di migliori e superiori indicazioni, per evitare che tutto l'insieme si diriga verso il baratro !

ma, d'altro canto, è innegabile che ci vuole un enorme quantità di amor proprio e conoscenza dei propri limiti!

con simpatia.....
cordialità

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2011 alle ore 12:39

"dioptra" ha scritto:

L'inizio della fine è iniziato, scusate le ripetizioni volute, quando nel 1988 uscì la famosa circolare 2/88.
Cosa diceva in sintesi quella circolare?
Voi Geometri che non avete capito nulla e meno sapete, dovete solamente "prendere le misure", redigere un Libretto che "vi dico io come DEVE essere" e il resto lo faccio IO (catasto).



Quanta verità.
Nonostante le cose buone che ha portato (soprattutto il parlare una sola lingua nella codificazione delle misure) bisogna oggi riconoscere come l'Impianto del progetto fosse quello che dici tu, Udino.
Su questo non ci possono essere dubbi.
Ciò ha portato di riflesso il professionista a "sedersi" sulla comodità di ciò che gli era stato dato.
Inconsapevolmente però non si è accorto di ciò che gli stava succedendo.
Pian piano infatti gli venivano subdolamente non più richieste operatività importanti nello svolgimento della sua prestazione.
Gli veniva "tolta" di fatto la sua professionalità e l'ambito dove essa si poteva esprimere.
E quì potremmo parlare di Monografie (che stanno tanto a cuore a Leo), di proposta di aggiornamento (con spostamenti a grullo - APAG), di circolari volgari e malamente scritte come l'ultima dove se uno sbaglia Tipologia viene fucilato sulla pubblica piazza (la trovo pari alla fucilazione del ladro di polli e all'armistizio degli assassini che sono coloro che invece truccano le misure) e chi più ne ha ne metta.
Di questo siamo tutti responsabili, nessuno escluso, soprattutto coloro che hanno subito in silenzio.
Il modo per uscirne per noi poveri mortali è uno e uno soltanto: aggrapparsi alla VERITA'.
Mentre le opinioni possono essere tante, ed è giusto che lo siano, la VERITA' è una sola e nessuno la può disconoscere.
Cordialmente
Carlo Cinelli

P.S. Complimenti a Gianni per l'apertura di questa interessantissima discussione.

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cappe_46
cappe.46

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05 Aprile 2006

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32032 FELTRE (BL)

 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2011 alle ore 14:00

"georox" ha scritto:
Cari amici Geometri di Geolive (notare le due “G” entrambe maiuscole),

di solito tendo...

Però è triste star qui ad assistere impotenti a questa agonia professionale.

Scusate lo sfogo.

Gianni Rossi



...sono nato sotto il segno dei "geometri"

Mio nonno e mio padre esercitarono questa nobile professione: il primo come dipendente dell'amministrazione del "Regno di Toscana" ed il secondo come dipendente ed appaltatore dell'allora "Fascio".

Non mi fu sufficiente perchè mi documentai a mie spese frequentando i colleghi francesi in più occasioni sia alla facoltà di Le mans, sia a quella di Strasburgo sia a quella (privata) di Parigi rendendomi conto dell'immenso "gap" (credo si scriva così) che ci differenzia dai collegni non solo europei ma anche poi (frequentando il sudamerica) da quelli mondiali.

Caro Rossi siamo "testardi" continuiamo a pretendere di conoscere l'intera gamma dello scibile "progettazione e territorio" senza renderci conto che il primo termine esclude il secondo e viceversa semplicemente perchè oggi come oggi il carico di conoscenze dell'uno esclude la possibilità di conoscere sufficientemente l'altro, al mondo siamo gli unici che rilevano e che progettano (in malo modo debbo dire) mentre gli altri (anche in sudamenrica) esercitano solo una di queste discipline peraltro imparandole in corsi di livello universitario.

Non ho più l'età per combattere però appoggerò con tutte le mie forze quanti siano in grado di portare avanti questa battaglia che purtroppo è contrastata proprio dalla nostra stessa categoria.

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2011 alle ore 16:26

Caro Ugo,
fa sempre piacere leggere pareri che trasudano passione!

Mi dispiace solo un pochino leggere "Non ho più l'età per combattere", perché questo non riesco a crederlo.

Fra le tue osservazioni, spicca quasi un rimpianto che da noi non si imparino le nostre discipline a livello universitario.
Giusto. Per tanti versi è giusto; ma penso che la caratteristica positiva della nostra scuola sia stata proprio l'avvicinamento dei ragazzi alle discipline tecniche, come la nostra. Poi è vero che c'è ancora carenza di studi universitari in tal senso; o per lo meno carenza di collegamento fra i due studi.

Il problema prevalente mi pare spostarsi dove aveva messo l'accento Udino: un progressivo innalzamento dell'età in cui un ragazzo può finalmente prendere contatto con la topografia!

Per questo in questa discussione mi dispiace leggere accenti pessimisti o rassegnati. Arrabbiarsi va bene, preoccuparsi anche; ma gettare la spugna, no!

Ben vengano i Gianni Rossi a spronarci. Anche se dobbiamo avere pazienza: è fondamentalmente un imprenditore. Mia moglie, a nord del Po, direbbe "l'è un masa, pela e mangia". Non sa aspettare neanche un minutino...
E allora punge; punge a volte fino a diventare fastidioso! Ma ci si fa il callo. Questa volta mi rimprovera di metter via l'idea di Accademia con la velocità con cui la tiro fuori; ma non è vero: la svilupperemo.
È meglio un'idea sviluppata in tempi ragionevoli da gente pasciuta, piuttosto che un'idea rimasta al palo perché la gente che la poteva proporre è estinta!

Dunque cerchiamo anche qualche pagnotta, fra un'idea e l'altra. Ma non rinunciamo alle idee che ci convincono.

Leonardo

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salviotto

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 0 -  0 - Inviato: 18 Marzo 2011 alle ore 18:14

accidenti, quanta ragione avete! ...... però mi vorrei permettere dai miei soli 32 anni di età di farvi notare un aspetto molto meno passionale e molto più pragmatico, e se vogliamo anche un po crudo.
Però è anche vero che salvo pochi soggetti che hanno avuto modo di poter fare un percorso formativo al di sopra della media, in passato come al presente e come credo sarà in futuro vale, valeva e probabilmente varrà la regola "... di necessità virtù" e secondo me questa regola porta nel tempo una evoluzione fisiologica ( che può anche coincidere con un degrado!).
Mi spiego meglio all'epoca non c'era il sig. Rossi che sviluppava gli algoritmi dei software, e magari non c'erano neanche i software, quindi se c'era la necessità di risolvere un problema ci volevano le conoscenze, e magari all'epoca c'era qualche veterano che rimpiangeva un grafometro a dispetto di un teodolite.
Detto questo concordo con Voi e ritengo anche io che ci sia un degrado della conoscenza delle materie scientifiche e questo effettivamente ci sta sempre di più facendo diventare dei "canneggiatori". Sulla circolare 2/88 concordo e penso che sia stato proprio il taglio del cordone ombellicare che legava il geometra alla geodesia rilegandolo al solo campo topografico, giusto? sbagliato? ..... credo che ci siano elementi a pro in entrambe le risposte

comunque personalmente preso atto di tale degrado se può servire a dare un po di speranza, io nel mio piccolo mi sono iscritto all'università da qualche mese e ora mi sto studiando matematica durante il sabato e la domenica e mi ci diverto anche!

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