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SIMBA6464
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Adria Città Etrusca
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Ciao Fausto nel dubbio ho appena interrogato il mio commercialista e lui mi conferma che nel regime forfettario le anticipazioni citate in fattura non sono soggette a tassazione. cordiali saluti
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st-topos
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Premetto di essere nel regime ordinario. Per poterle utilizzare tra le spese, nel forfettario, la ricevuta deve essere intestata direttamente al cliente. Le ricevute docfa, pregeo e volture sono intestate a chi invia la pratica (questa è un'altra perla dei nostri rappresentanti)............. il guaio è che su gli ultimi tre interventi due sono sbagliati (se il trend è questo stiamo freschi........). Come dicevo nel mio precedente intervento, questo "insignificante" particolare (spese intestate al cliente) gli avvocati lo hanno aggirato continuando a pagare i diritti con l'F24 (intestato al cliente). Capito????????? dove sta la piccolissima differenza.
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EFFEGI
f.g.
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"Latemar" ha scritto: In regime ordinario i tributi catastali si detraggono dall'imponibile e non sono esenti iva ex art.15 in quanto spese detratte dal castelletto intestato al professionista. Hai fatto la "scoperta dell'acqua calda" Stiamo parlando del regime FORFETTARIO e non del regime ORDINARIO. INOLTRE NEL REGIME ORDINARIO LE SPESE IMPONIBILI (ex art. 15 d.P.R. 633/72) SONO ESENTI DA IVA.... non dire corbellerie che vanno a ingannare i lettori che leggono.
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EFFEGI
f.g.
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"SIMBA6464" ha scritto: Ciao Fausto nel dubbio ho appena interrogato il mio commercialista e lui mi conferma che nel regime forfettario le anticipazioni citate in fattura non sono soggette a tassazione. cordiali saluti Eh Stefano... io ne ho interpellati almeno cinque di commercialisti. Tutti dicono che le spese (ad esempio i tributi catastali che noi paghiamo tramite il castelletto) non sono detraibili.... a chi credere? Saluti
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EFFEGI
f.g.
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"st-topos" ha scritto: Premetto di essere nel regime ordinario. Per poterle utilizzare tra le spese, nel forfettario, la ricevuta deve essere intestata direttamente al cliente. Le ricevute docfa, pregeo e volture sono intestate a chi invia la pratica (questa è un'altra perla dei nostri rappresentanti)............. il guaio è che su gli ultimi tre interventi due sono sbagliati (se il trend è questo stiamo freschi........). Come dicevo nel mio precedente intervento, questo "insignificante" particolare (spese intestate al cliente) gli avvocati lo hanno aggirato continuando a pagare i diritti con l'F24 (intestato al cliente). Capito????????? dove sta la piccolissima differenza. Sono completamente d'accordo con st-topos. Qua sta la differenza sostanziale. Immaginate di inviare una successione telematica con addebito sul vostro conto... imposte da autoliquidare 5'000.00 secondo voi sono detraibili? Per me NON lo sono. Ecco perchè chi è nel forfettario non può utilizzare il proprio conto per trasmettere una successione, a differenza di chi sta nel regime ordinario. Saluti
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Latemar
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"EFFEGI" ha scritto: "Latemar" ha scritto: In regime ordinario i tributi catastali si detraggono dall'imponibile e non sono esenti iva ex art.15 in quanto spese detratte dal castelletto intestato al professionista. Hai fatto la "scoperta dell'acqua calda" Stiamo parlando del regime FORFETTARIO e non del regime ORDINARIO. INOLTRE NEL REGIME ORDINARIO LE SPESE IMPONIBILI (ex art. 15 d.P.R. 633/72) SONO ESENTI DA IVA.... non dire corbellerie che vanno a ingannare i lettori che leggono. So della tua ignoranza,i per quello l'ho precisato. Me l'aspettavo. Tema dibattuto più volte in questa sede. I tributi catastali che vengono prelevati dal castelletto intestato al professionista, non possono essere inserite in fattura, sia nel regime ordinario che in quello forfettario, esenti iva ex art.15,ma concorrono a formare l'importo imponibile su cui si deve applicare l'iva al 22%. Ingannatore.
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EFFEGI
f.g.
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"Latemar" ha scritto: "EFFEGI" ha scritto: "Latemar" ha scritto: In regime ordinario i tributi catastali si detraggono dall'imponibile e non sono esenti iva ex art.15 in quanto spese detratte dal castelletto intestato al professionista. Hai fatto la "scoperta dell'acqua calda" Stiamo parlando del regime FORFETTARIO e non del regime ORDINARIO. INOLTRE NEL REGIME ORDINARIO LE SPESE IMPONIBILI (ex art. 15 d.P.R. 633/72) SONO ESENTI DA IVA.... non dire corbellerie che vanno a ingannare i lettori che leggono. So della tua ignoranza,i per quello l'ho precisato. Me l'aspettavo. Tema dibattuto più volte in questa sede. I tributi catastali che vengono prelevati dal castelletto intestato al professionista, non possono essere inserite in fattura, sia nel regime ordinario che in quello forfettario, esenti iva ex art.15. Ingannatore. LA INCORNICIO.... SEI PROPRIO UNO SPAMMER. Cavolo. Dici solo castronerie, come sempre d'altronde. Aspetto che altri forumisti commentano questa tua AFFERMAZIONE, ossia: NEL REGIME ORDINARIO i trubuti catastali non si possono portare in detrazione come spesa ex art. 15 d.P.R. 633/72.
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Latemar
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"st-topos" ha scritto: Premetto di essere nel regime ordinario. Per poterle utilizzare tra le spese, nel forfettario, la ricevuta deve essere intestata direttamente al cliente. Le ricevute docfa, pregeo e volture sono intestate a chi invia la pratica (questa è un'altra perla dei nostri rappresentanti)............. il guaio è che su gli ultimi tre interventi due sono sbagliati (se il trend è questo stiamo freschi........). Come dicevo nel mio precedente intervento, questo "insignificante" particolare (spese intestate al cliente) gli avvocati lo hanno aggirato continuando a pagare i diritti con l'F24 (intestato al cliente). Capito????????? dove sta la piccolissima differenza. Confermo e sto. Anche nell'ordinario è così. LE SPESE DEVONO ESSERE INTESTATO DIRETTAMENTE AL CLIENTE PER ESSERE UN ANTICIPO ESEGUITO DAL PROFESSIONISTA PER SPESA IN NOME E PER CONTO DEL CLIENTE. EFFEGIUCCIO caro. Incornicia anche questa.
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st-topos
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Siamo veramente messi male.........molto male. Latemar ma cosa dici, non esageriamo pure nell'ordinario ma va ........... Tempo addietro in una lunghissima discussione sugli aumenti della cassa, introdussi l'argomento spese (questo aspetto lo considero molto più grave degli aumenti della cassa), fu completamente ignorato da tutti, la mia interpetrazione del momento fu che a tutti stava bene e che condividevano la prassi, solo io rilevavo l'anomalia.........invece era un'altra cosa.............bohhhhhhh
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EFFEGI
f.g.
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"st-topos" ha scritto: Siamo veramente messi male.........molto male. Latemar ma cosa dici, non esageriamo pure nell'ordinario ma va ........... Tranquillo che TOTONNO sta scrivendo i "pensierini pomeridiani". Saluti
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st-topos
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Aspetto le considerazioni del nostro collega "monile e/o prezioso"
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Pippocad
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Le spese anticipate in nome e per conto del cliente, se documentate, non concorrono a formare la base imponibile fiscale né previdenziale, quindi, anche per il contribuente in regime forfetario, non costituiscono ricavi o compensi imponibili. "in nome e per conto del cliente" significa che sulla ricevuta (da conservare o allegare alla fattura) ci sono i dati del cliente cui anticipi i soldi. Tutti gli altri rimborsi spese non documentati (o a percentuale) se messi nell'imponibile vanno tassati indipendentemente dal regime fiscale. Le ricevute del mio catasto (regionale) riportano un sacco di dati (nome cliente, C.F., mappale, ecc,) che legano il pagamento ad un cliente pertanto io le allego alla fattura come spese esenti.
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st-topos
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Le nostre purtroppo no Due italia di cui una di m...a
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Latemar
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"Pippocad" ha scritto: Le spese anticipate in nome e per conto del cliente, se documentate, non concorrono a formare la base imponibile fiscale né previdenziale, quindi, anche per il contribuente in regime forfetario, non costituiscono ricavi o compensi imponibili. "in nome e per conto del cliente" significa che sulla ricevuta (da conservare o allegare alla fattura) ci sono i dati del cliente cui anticipi i soldi. Tutti gli altri rimborsi spese non documentati (o a percentuale) se messi nell'imponibile vanno tassati indipendentemente dal regime fiscale. Le ricevute del mio catasto (regionale) riportano un sacco di dati (nome cliente, C.F., mappale, ecc,) che legano il pagamento ad un cliente pertanto io le allego alla fattura come spese esenti. Se hai le ricevute dal catasto con i dati del cliente a cui è intestato il pagamento è giusto che siano spese esenti. Se nel sud tirolo funziona così va bene che siano esenti. Nel resto d'Italia non ci sono ricevute ma solo addebito dal castelletto che però è intestato al professionista. Questo consente, nel regime ordinario, di scaricare queste spese dal reddito ma non sono esenti iva. "In nome e per conto del cliente" ha un significato ben preciso. Per questo si è dovuto inserire nel regime forfettario una nuova procedura che non applichi l'iva sia per il corrispettivo che per le spese sostenute senza distinzione in quanto non esistono spese ex art.15 esenti iva in nessun regime, sia esso ordinario che forfettario quando si tratta di spese non effettuate in nome e per conto del cliente.
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SIMBA6464
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Adria Città Etrusca
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Salve In caso di contenzioso/e o verifica dell'Agenzia delle entrate basta saper dimostrare che le spese di anticipazioni catastali sono riferite a quel immobile o quel cliente. Non potrebbe essere altrimenti, io ho già subito controlli e l'agenzia non mi ha contestato le anticipazioni. Cordiali saluti
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