Ciao.
A mio parere un conto è l'utilizzo della proprietà per fini normali, residenziale, abitazione, eccetera, un altro conto è l'utilizzo per fini commerciali, camion, capannoni e altro.
Probabilmente il valore del terreno, che nessuno è abbligato a vendere, è stato stimato in base all'utilità che ne avrà il compratore negli anni.
Nulla vieta che, dopo averlo acquistato con le motivazioni sudette, a basso prezzo, venga poi rivenduto a caro prezzo. A questo punto al vendtore coatto sarà stato procurato un ingiusto danno.
Della cosa propria si può disporre come si vuole, ma nei limiti dei diritti altrui. Se tu nella tua proprietà vuoi fare una buca, garage sotterraneo, perchè devi pretendere da me che ti regali la fetta di terra che ti serve all'accesso?
Ripeto la domanda: se fossi il tecnico della controparte col cavolo che permetterei questa operazione senza essermi difeso con le unghie e con i denti.
NON ci sono normative che mi possono imporre di fare l'interesse di un confinante senza che ne possa ricavare quello che, per esempio, è un valore affettivo del bene da cedere.
Potrebbe anche darsi che il venditore NON voglia assolutamente vendere e per questo abbia sparato una cifra alta.
A pensarci bene 20.000 euro mi sembrano un po' pochini.
Non siamo mica nel campo finanziario dove si lanciano le OPA!!
ciao