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Argomento: Crisi economica mondiale
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dado48
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"Schwierig" ha scritto: Il discorso sull'energia ci porterebbe molto lontano .... gridare al complotto delle grandi corporations ... e' un discorso un po' da bar, e completamente infondato. Certamente quanto scritto deriva da un'ottima preparazione, grazie per le semplici quanto esaustive e pacate risposte. Ciao, buon lavoro a tutti.
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lorenzo8125
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"schwierig" ha scritto: "GeoGiCa" ha scritto:
Non ho fatto i conti, ma se lo stato prendesse un'area abbandonata di grande estensione per ogni provincia, riuscirebbe a soddisfare il fabbisogno di energia del paese con spese simili al nucleare, a vantaggio di tutti. Ma perchè non lo si fà? L'idrogeno è un'alternativa validissima alla benzina, ma perchè le case automobilistiche non realizzano motori ad idrogeno? Eppure ci sono autobus di aereoporti che sono ad idrogeno e funzionano bene da anni. Il discorso sull'energia ci porterebbe molto lontano, vorrei solo risponderti su questi due punti che riflettono opinioni tanto comuni quanto mal informate. Solare Fotovoltaico: Il costo dell'energia prodotta e' oggi 5 o 6 volte il costo delle fonti tradizionali (petrolio, gas o nucleare). Inoltre non puo sostituire le fonti tradizionali se non si puo' stoccare l'energia che serve anche quando il sole non c'e'. Ad oggi tecnologie di stoccaggio economiche non ce ne sono (a parte l'idroelettrico con le centrali di pompaggio, percentualmente poco rilevante). Il FV puo' essere una buona fonte complementare con un elevato significato strategico, ma deve essere finanziata dallo stato altrimenti e' antieconomica (vedi conto energia). Il solare termico ha problemi analoghi, e' comunque una possibilita' interessante che si sta sviluppando in varie parti del mondo, Italia compresa (centrale Enel di Priolo). L'idrogeno non e' un'alternativa al petrolio per la semplice ragione che non e' una fonte energetica ma solo un vettore energetico. In natura idrogeno da bruciare non ce n'e'. O e' gia bruciato (= acqua) oppure e' presente negli idrocarburi. Estrarlo dal petrolio o dal gas (reforming) e' un'operazione costosa ed inefficiente. Meglio usare direttamente il gas. L'idorgeno avra' senso quando sara' estraibile dall'acqua su larga scala con energie rinnovabili. Ci si arrivera', ma ci vorra' del tempo. Inoltre lo stoccaggio/distribuzione dell'idrogeno pone problemi tecnologici non semplici, sicuramente superabili ma per ora costosi. Soluzioni magiche non ne esistono. La questione energetica e' risolubile solamente con l'apporto di molte tecnologie, ciascun in grado di portare un piccolo contributo. Gridare al complotto delle grandi corporations che affosserebbero le soluzioni gia' belle e pronte e' un discorso un po' da bar, e completamente infondato. ----- Paolo quoto quasi in toto il tuo discorso, tranne per il fatto del discorso da bar, e delle corporation, il fatto che il fotovoltaico costa tanto, deriva proprio dal fatto che le cosidette corporation investono un niente rispetto a quello che guadagnano, per sviluppare e rendere più efficiente i pannelli solari. Per l'idrogeno, lo sapevo anche io che i costi sono insostenibili per svilupparne in quantità sufficiente, ma anche per questa tecnologia vale la risposta che ti ho dato prima. Ti pongo una riflessione, in un mese gli Stati Uniti D'America riuscirono a riunire i più grandi scienziati del mondo, e a creare da una teoria la prima bomba nucleare, siamo sicuri che sia poi cosi impossibile e che ci voglia tanto tempo per sviluppare delle energie alternative? Io credo che fino a quando ci sarà il petrolio, l'uomo continuerà a cullarsi, quanto comincerà a scarseggiare, verranno le guerre, anzi sono già arrivate, dopodichè se non ci diamo una mossa ritorneremo all'età della pietra. Ci sarebbe tanto da dire, speriamo che qualche Cervellone scopra finalmente come sviluppare energia dalla fusione fredda, teoria affascinante, ma per il momento e rimasta tale, sarà perchè non ci sono abbastanza fondi per la ricerca? chi lo sà? ma anche questo, forse, rimane solo un discorso da bar.
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geocape
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Cortona (AR)
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Permettetemi di dissentire dall'opinione di schwierig. Partendo dal fatto che sicuramente il fotovoltaico non è la soluzione "urbi et orbi" alla crisi energitica e che il suo sviluppo deve essere accompagnato dal contestuale sviluppo di altre fonti energetiche rinnovabili e non (eolico, nucleare e quanto altro) non è altrettanto sicuramente vero che sia antieconomico. Il conto energia serve allo stato soltanto per controllare la produzione di energia e per fornire la via legale all'utilizzo della stessa. Il contributo (per i piccoli impianti privati) è assimilabile a quello dato per la rottamazione, nè più ne meno. Ti dico per certo questa cosa perchè altrimenti non avrebbe senso che molti imprenditori, sull'onda dell'entusiasmo di avere nuovi sbocchi per investimenti, avessero cercato terreni idonei per l'installazione di parchi fotovoltaici. E ti dico di più..le banche stesse più volte sono proprietarie delle società di gestione di questi parchi proprio per la caratteristica che danno rendita sicura nel lungo periodo e la danno buona perchè l'energia prodotta gli viene pagata bene (molto più che al piccolo privato di cui sopra). Certo la ricerca deve essere continuata ed implementata per migliorare le tecnologie esistenti ma dire che il fotovoltaico è antieconomico è esagerato. Senza contare che l'impatto ambientale per la realizzazione dei parchi fotovoltaici è veramente vicino allo zero..soprattutto se paragonato ad un bel bubbbone di centrale elettrica. Gli italiani li conosciamo tutti..a parlare parecchi son bravi ma dopo..quando si va a intaccare i loro interessi e la loro terra per un bene superiore..si buttano a terra come intarantolati e inveiscono contro lo stato usurpatore. Non proponiamo ciò che non vogliamo veramente fare..proponiamo ciò che possiamo effettivamente realizzare per bene e per il bene di tutti. P.S. in quanto alle corporations..come dice lorenzo..non è un discorso da bar..guarda caso per il nucleare si muove (e si può muovere in effetti)solo enel..per le altre fonti si erano mossi e si muovono una miriade di imprenditori e di banche. Spero di non essere stato noioso. Buon lavoro a tutti...
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dado48
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"Geocape" ha scritto: ... sicuramente il fotovoltaico non è la soluzione "urbi et orbi" alla crisi energetica ... non è altrettanto sicuramente vero che sia antieconomico. Riporto da uno studio Aper (Associazione Produttori di Energia da fonti Rinnovabili): " l’idroelettrico ha dei costi variabili fra 0,115 e 0,206 Euro/Kwh, l’eolico fra 0,128 e 0,139 Euro/Kwh, il fotovoltaico fra 0,41 e 0,50 Euro/Kwh ed infine abbiamo i combustibili alternativi (etanolo, metanolo, biomassa, idrogeno, ecc.) fra 0,135 e 0,205 Euro/Kwh. Questi costi vanno confrontati con quelli ottenuti dal parco termoelettrico ove il costo medio variabile del parco termoelettrico italiano vale circa 0,07 Euro/Kwh. La maggior parte dell'energia elettrica prodotta in Italia è " termoelettrica": la differenza quindi tra il costo di questa ed il costo del " fotovolatico" è di circa 0.34 Euro/Kwh, con un rapporto di 1/5.86. Come si può affermare che il fotovoltaico " non è sicuramente antieconomico" ??? Riporto ancora un'altro trafiletto tratto da "l'Opinione.it": "Si capisce che le fonti rinnovabili, sono disponibili a tutti in grandi quantità, quindi devono assolutamente essere sviluppate e incentivate, ma, ad oggi, restano ancora quelle più costose per cui necessitano di sostegni statali (leggi soldi della collettività)". "Geocape" ha scritto: ... le banche stesse più volte sono proprietarie delle società di gestione di questi parchi proprio per la caratteristica che danno rendita sicura nel lungo periodo e la danno buona perchè l'energia prodotta gli viene pagata bene ... con i nostri soldi. Non aggiungo altro a proposito di "economia", ma invece, è bene cominciare a discutere di quanto ognuno di noi potrebbe, nel suo piccolo, contribuire per diminuire la quantità di energia consumata. Altri commenti ??? Ciao, buon lavoro a tutti.
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geoalfa
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"dado48" ha scritto: "Geocape" ha scritto: ... sicuramente il fotovoltaico non è la soluzione "urbi et orbi" alla crisi energetica ... non è altrettanto sicuramente vero che sia antieconomico. Riporto da uno studio Aper (Associazione Produttori di Energia da fonti Rinnovabili): " l’idroelettrico ha dei costi variabili fra 0,115 e 0,206 Euro/Kwh, l’eolico fra 0,128 e 0,139 Euro/Kwh, il fotovoltaico fra 0,41 e 0,50 Euro/Kwh ed infine abbiamo i combustibili alternativi (etanolo, metanolo, biomassa, idrogeno, ecc.) fra 0,135 e 0,205 Euro/Kwh. Questi costi vanno confrontati con quelli ottenuti dal parco termoelettrico ove il costo medio variabile del parco termoelettrico italiano vale circa 0,07 Euro/Kwh. La maggior parte dell'energia elettrica prodotta in Italia è " termoelettrica": la differenza quindi tra il costo di questa ed il costo del " fotovolatico" è di circa 0.34 Euro/Kwh, con un rapporto di 1/5.86. Come si può affermare che il fotovoltaico " non è sicuramente antieconomico" ??? Riporto ancora un'altro trafiletto tratto da "l'Opinione.it": "Si capisce che le fonti rinnovabili, sono disponibili a tutti in grandi quantità, quindi devono assolutamente essere sviluppate e incentivate, ma, ad oggi, restano ancora quelle più costose per cui necessitano di sostegni statali (leggi soldi della collettività)". "Geocape" ha scritto: ... le banche stesse più volte sono proprietarie delle società di gestione di questi parchi proprio per la caratteristica che danno rendita sicura nel lungo periodo e la danno buona perchè l'energia prodotta gli viene pagata bene ... con i nostri soldi. Non aggiungo altro a proposito di "economia", ma invece, è bene cominciare a discutere di quanto ognuno di noi potrebbe, nel suo piccolo, contribuire per diminuire la quantità di energia consumata. Altri commenti ??? Ciao, buon lavoro a tutti. quoto dado48! però dico io: se non cominciamo ad essere positivi, consigliando i clienti a pensarci, non inizieremo mai a convertirci all'uso di queste energie sia pure integrative! ne va che ci colonizzeranno le altre nazioni europee e farci le centrati eoliche e fotovoltaiche sotto gli occhi e sotto il naso! cordialità
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dado48
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"Geoalfa" ha scritto: se non cominciamo ad essere positivi, consigliando i clienti a pensarci ... Cordialissimi saluti Geoalfa, condivido quanto affermi ed, infatti, nel nostro piccolo mondo di progettisti è indispensabile, per ora ed al di là delle normative vigenti, consigliare i clienti a prevedere oggi tutte le opere che saranno indispensabili in futuro per installare senza costi aggiuntivi sia i pannelli solari, sia i pannelli fotovoltaici .... ed ancora, a convincerli fermamente ad installare serramenti ancora meno dispersivi, o strati di isolamento più alti .... compatibilmente, purtroppo, con le risorse finaziarie a disposizione, ma senza dimenticare l'attuale detrazione Irpef del 55% o del 36%. Certo è che se ora avessimo clienti che volessero installare un bell'impianto geotermico .... beh, probabilmente avremmo meno ... problemi economici !!! "Geoalfa" ha scritto: ... non inizieremo mai a convertirci all'uso di queste energie sia pure integrative Non dimentichiamo che vi è già l'obbligo, in alcuni casi, di predisporre il solare termico per la produzione di metà dell'acqua sanitaria e che, dal prossimo anno, si dovrà prevedere l'installazione almeno di 1 Kwh di fotovoltaico per ogni unità immobiliare di nuova costruzione. " E pur si muove!" Ciao, buon lavoro a tutti.
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francescox
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Salentino
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Bene! Perchè la diffusione della cultura al contenimento enrgetico parte da noi progettisti. Nel mio piccolo per esempio, non dimenticando l'importanza e la preziosità dell'acqua, PRETENDO l'installazione delle vasche di scarico dei Wc munite di sistema "Push and stop" e l'innesto nella rubinetteria dei dispositivi aeratori dell'acqua erogata. Per il solare da sempre porto sulle terrazze tubazioni idonee all'installazione del termico, per poi cercare di convincere il cliente all'installazione dei pannelli solari. Vi dirò che qualche soddisfazione me la sto togliendo perchè i clienti inizialmente scettici, confrontando i consumi con gli amici, adesso mi ringraziano.
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stephan
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Tornando all'argomento del topic a mio parere il danno lo hanno fatto principalmente le banche, i promotori finanziari e i classici "furbetti del quartiere" (vedi i vari immobiliaristi fasulli e company) che hanno indotto i risparmiatori ad investire in fondi, azioni, obbligazioni fantasma, fittizie, interattive, fasulle, praticamente in aria fritta, anzichè investire nella vera economia (italiana o internazionale) in aziende ed imprese vere, reali, palpabili ove l'unico credo è "produrre", "lavorare", "investire"; solo così poteva essere trainata l'economia e dare un bel imput al lavoro, ma chiaramente gli interessi personali di pochi vanno a dispetto delle sorti di tanti. In virtù della nostra professione, che ci vede attenti, pronti, pratici e attivi, a noi non resta che rimboccarci ulteriormente le maniche! Ciao a tutti.
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GeoGiCa
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"schwierig" ha scritto: Il discorso sull'energia ci porterebbe molto lontano, vorrei solo risponderti su questi due punti che riflettono opinioni tanto comuni quanto mal informate. Solare Fotovoltaico: Il costo dell'energia prodotta e' oggi 5 o 6 volte il costo delle fonti tradizionali (petrolio, gas o nucleare). Inoltre non puo sostituire le fonti tradizionali se non si puo' stoccare l'energia che serve anche quando il sole non c'e'. Ad oggi tecnologie di stoccaggio economiche non ce ne sono (a parte l'idroelettrico con le centrali di pompaggio, percentualmente poco rilevante). Il FV puo' essere una buona fonte complementare con un elevato significato strategico, ma deve essere finanziata dallo stato altrimenti e' antieconomica (vedi conto energia). ----- Paolo Salve, Io mi informo da molto tempo sugli aspetti energetici, in quanto faccio parte di uno staff che installa pannelli FV. L'aspetto economico non è come prospettato da te, se metti in conto anche gli aspetti di gestione degli impianti nuclueari, stoccaggio delle scorie e successivo smantellamento(circa il doppio del costo di realizzazione) vedi che non è economico come si dice. E anche se lo fosse... la salute come si valuta a livello economico? non c'è prezzo... Le scorie radioattive impiegano cento anni prima che non arrechino pericolo. Se si pensa poi al fatto che si hanno scorte solo di giorno, basta diversificare le fonti, intanto di giorno si ha tanta energia pulita e la sera la si prende da fonti alternative come eolico, geotermico ecc.. e anche dal carbone.. che sarà in minima parte.. Saluti
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uli
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09 Luglio 2006
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L'oggetto del topic è la crisi mondiale e noi abbiamo associato a ciò il problema delle fonti energetiche. Ma la verità è da ricercare nel settore dell'energia (leggasi petrolio) o altrove? Sarebbe interessante un intervento di qualcuno di noi che magari si intende un pò di economia, e che magari sia riuscito ad ipotizzare la vera causa di questa situazione. Il nocciolo della questione mi sembra risiede nel sistema bancario, nella crisi dei mutui e nella borsa. Fino ad ora gli andamenti della borsa non hanno intaccato la vita del cittadino, adesso sembra che ci ritroveremo a morire di fame da un giorno all'altro. Cos'è questo? terrorismo che può far comodo a qualcuno o c'è qualcosa di vero?
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lorenzo8125
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in effetti siamo andati un pò fuori tema, ma non di cosi tanto poi, cmq io non sono certo un esperto di economia, quindi vi rimando a questa risposta, data su un altro forum, molto sintetica, è precisa: it.answers.yahoo.com/question/index?qid=...
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dado48
(GURU)
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24 Novembre 2005
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"GeoGiCa" ha scritto: Le scorie radioattive impiegano cento anni prima che non arrechino pericolo. Poichè mi sembra un pò lontano dal vero, in rete ho trovato questo: "Le scorie nucleari si distinguono in base al grado di radioattività (ovvero alla loro pericolosità) in tre categorie: Bassa attività (1° grado): materiali contaminati provenienti dallo smantellamento dei siti nucleari come macerie, calcestruzzo, infissi, ecc. Poco attivi ma spesso di lunga durata, questi rifiuti hanno dimensioni gigantesche. Media attività (2° grado): la loro radioattività ha una durata media di circa 300 anni. Sono principalmente rifiuti tecnologici (guanti, vestiario, utensili, ecc.) rimasti contaminati durante il loro utilizzo. Alta attività (3° grado): sono principalmente i rifiuti ad alta e altissima radioattività provenienti dal cuore del reattore. Rimangono pericolosi per migliaia se non per milioni di anni. Ciao, buon lavoro a tutti.
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schwierig
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Torino
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Provo a rispondere a tutti: Fotovoltaico: Dado48 ha documentato meglio di me cio' che avevo sostenuto, e cioe' che il costo reale di produzione e' circa 6 volte quello del termico (per il nucleare convengo che ci siano costi che vengono spesso maliziosamente occultati). Purtroppo il FV e' intrinsecamente inefficiente (10-15% di eff. di conversione) e intrinsecamente costoso (perche' il silicio "solar grade" lo e', gli scarti sono molto elevati, etcc..). Io sento dire da almeno 15 anni che il prezzo calera' ma e' calato di pochissimo. Il punto non e' che non si fa ricerca, ma che la tecnologia e' al capolinea e probabilmente non e' ulteriormente migliorabile. Esistono forme di FV piu' economico (silicio policristallino, molecole organiche) ma con efficienze ancora minori. Altre tecnologie emergeranno, come ad es. il solare termico e forse l'eolico (che nemmeno i verdi vogliono). Il FV per ora va avanti solo grazie agli incentivi pubblici. Ha un valore strategico, ma e' un altro discorso, ed e' per questo che viene incentivato. Idrogeno: La civilta' dell' idrogeno potrebbe cominciare domani. In pochi anni si potrebbero creare le infrastrutture. Cio' che manca e' la massa critica di energie rinnovabili per produrre idrogeno, il che rendera' la transizione molto lunga. Spesso dimentichiamo che la prima fonte di energia e' il risparmio, che e' possibile in tempi brevi soprattutto nell'edilizia. Un investimento in isolamento e impianti a parita' di costi abbatte i consumi di energia primaria ben piu' che un impianto FV ed ha un tempo di ritorno mediamente di 5 anni contro i 15-20 del FV incentivato. Su una casa in classe A puo' avere un senso mettere un impianto FV, ma se in classe G come la maggior parte delle case in italia, allora e' meglio spendere prima per tappare le falle, almeno le piu' grosse. Crisi finanziaria: Il buco colossale e' nato dal fatto che anche le istituzioni un tempo considerate serie ed affidabili si sono lanciate nelle speculazioni piu' folli con esposizioni enormi. Lehman Brothers usava una leva finanziaria paurosa (>30) vendendo obbligazioni "sicure" ad una clientela ignara per poi investire in operazioni ad altissimo rischio, incamerando utili da capogiro, finche' tutto e' filato liscio. Per inciso lo stesso giochetto faceva Tanzi con Parmalat. Pero' almeno Tanzi e' sotto processo mentre le banche vengono graziosamente salvate dai contribuenti USA ed europei ed i loro manager si ritirano ai Caraibi con decine di milioni di buona uscita. Si dice che lasciarle fallire sarebbe peggio, ma si finisce col premiare i peggiori affaristi privi di qualunque etica. Questi comportamenti si possono arginare e sanzionare, ma non si e' fatto perche' tutti nei piani alti avevano interessi piu' o meno diretti. Forse ora qualcosa cambiera' per qualche mese, e poi tornera' piu' o meno come prima.
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stephan
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15 Marzo 2005
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Qualcuno oggi ci ha "mangiato" bene!!!!
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