Ciao, Stefano, ho fatto una ricerca perchè questa cosa su GL è stata affrontata.
Questo dice
Udino sull'argomento SR, così approfitto per salutarlo calorosamente.
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Alcune questioni pratiche.
Quello che dice il catasto fa fede solo per il catasto.
Il Catasto NON è probatorio e può sparare quante cazzate vuole, scriverle in circolari, farci utilizzare obbligatoriamente programmi che non funzionano, eccetera, solo perchè ha la delega governativa a legiferare.
Pensiamo solo a quante origini ci sono in Italia.
A quanti fogli di Mappa che non hano un cavolo di confine che coincida con il confine del foglio limitrofo.
Ma invece di sopprimere i comuni piccolini e carini, che sopprimano le origini e i fogli di mappa, tanto con la tecnologia attuale si può fare tutto.
L'unico caso in cui ammetto la SR, e specifico ammetto, che non vuol dire accetto, è il caso di una particella interclusa integralmente creata da una lottizzazione o una particella di cabina elettrica o similare, che sia integralmente derivata in linea rossa.
La questione potrebbe essere ulteriormente contestata in quanto una posizione assoluta NON esiste.
Le coordinate cartesiane infatti dovrebbero sempre riferite ad una rete di punti trigonometrici a cui ci si appoggia e conseguantemente contiene degli errori.
Se utilizziamo le informazioni del libretto delle misure abbiamo ancora una imprecisione in quanto i dati riferiti ai PF NON sono quasi mai univoci e precisi al punto tale da soddisfare il cliente: dobbiamo sempre menargliela un po'.
Se partiamo dalla mappa cartacea il problema è sempre lo stesso, si potranno riportare sul terreno dei punti, sempre e comunque , contestabili.
Ma mai delle aree.
Le aree si calcolano e non si misurano.
Un conto è misurare la distanza tra 2 punti e un altro è calcolare un'area compresa tra più punti.
Il fatto che la Istruzione sulla circ. 2/88 parli di confini materializzati è opinabile in quanto un confine, per codice civile, è sempre derivato dalla volontà di 2 parti, ancorchè materializzato da una rete o da una muretta.
Il catasto vorrebbe ma non lo potrà mai fare, fare passare il rilievo di un contorno chiuso, da una parte come SR, e di conseguenza imbrogliare l'utente, Tecnico o cliente, affermando poi e dando il crisma della probatorietà mascherando il dato dalla scritta SR.
Ma vi imaginate quante particelle inferiori a 2000 metri quadrati esistono e non sono materializzate e che dovrebbero essere rilevate?
Con quale disastroso risultato?
Quanto contenzioso si creerebbe?
I carissimo amico Carlo Cinelli stesso farebbe una indigestione pazzesca di casistiche.
Per contro però in pregeo c'è la formula che giustifica l'impossibilità di rilevare le particelle inferiori di 2000 MQ.
E inoltre con pregeo 10 è stata inibita la possibilità di utilizzare le linee VERDI per segnalare sconfinamenti.
Inoltre la procedura di Pregeo ADATTA serve proprio ad "imbrogliare le carte" tra il rilievo e l'aggiornamento della mappa.
E', l'ADATTA, l'ammissione palese di possedere delle mappe che non valgono nulla. - See more at:
www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre... ******************************************************************
Mettendo SR sono obbligato a riconfinare e quindi devo attivare tutta la prassi richiesta a cominciare dalle raccomandate ai confinanti. Non mi sembra il caso quando mi si consente di inserire la SN.
Mi chiedo: quando costituisci un lotto urbano unendo due particelle una con SN e l'altra con SR in atti, cosa metti sulla derivata reale o nominale o fai il riconfinamento anche se non richiesto dalla parte assumendoti delle responsabilità che non devi addossarti ?
Saluti
Antonio