Spero che quel pagamento era relativo al mero costo del cd,..si e no 70 centesimi,..in quello di Lecce si possono scaricare gratuitamente direttamente dal sito se sei iscritto, naturalmente !!!!



Ho dato un'occhiata al sito, non mi sembra che vi sia traccia di mappe all'impianto,...forse se sei iscritto si ha una corsia preferenziale ?!!!

www.collegio.geometri.li.it/settori.asp?...

tempo addietro il Presidente del Collegio di Livorno, su mia richiesta di mappe, rispose personalmente che sono ad ESCLUSIVO uso degli iscritti a tale collegio.

...alla faccia dell'Italia unita !!

Non è solo dalle tue parti, noi di Lecce ai primi tempi abbiamo firmato una dichiarazione di utilizzo esclusivo e di non duplicazione dei file delle scansioni,... ed in fin di conto mi sembra anche giusto !!!!

dopo questa risposta, mi spiace proprio tanto che il collegio di pisa (a cui sono iscritto) le rilasci a chiunque le chiede, pagando naturalmente.

e da oggi spero vivamente che ognuno lavorerà all'imterno della sua provincia invece di andare in giro per l'italia a "rubare il pane ad altri professionisti"

se la volete così a me va più che bene !!!

Salve.



Non posso essere assolutamente d'accordo con l'atteggiamento di totale chiusura del Collegio di Livorno, e spero sinceramente che si tratti di un'interpretazione sbagliata. Spero, ma temo che non sia così.



La prima reazione che ho avuto, leggendo, mi ha procurato sensazioni che preferisco non esprimere.



Mi trovai già in posizione di aperto dissenso verso il Collegio di Bologna che produsse un numero chiuso di copie ipotizzando di non farne altre; ma adduceva motivazioni economiche inerenti la duplicazione; non mi risultano pregiudizi sull'appartenenza del richiedente ad una qualche “congregazione”!



La scansione delle mappe d'impianto ha avuto il fine principale di contenere al massimo il degrado degli originali, fissandone il livello ad un determinato momento, e ha l'effetto derivato ma non secondario di rendere disponibile un documento (pubblico, per la miseria!) in modalità di uniforme eccellenza.



Se qualunque utente (anche non cittadino italiano, mi risulta) ha diritto di prendere visione di quel documento con una semplice visura traendone anche le misure che ritiene opportuno fare, e se l'Agenzia (fortunatamente allora del Territorio) autorizzò la scansione e la distribuzione ai Liberi Professionisti di una copia senza perciò chiedere pagamento alcuno, considero grave e ingiustificata discriminazione impedire l'accesso a qualche Libero Professionista, nonché una vessazione il pretendere un pagamento!



È corretto soltanto richiedere la rifusione dei costi di copia, agevolando eventualmente i propri iscritti con una riduzione su tali costi. Formalmente non troverei accettabile neppure il prezzo pieno agli iscritti e una maggiorazione agli estranei!



Spero che i Collegi che tengono un simile atteggiamento feudale si ravvedano rapidamente, prima che qualche azione penale ne evidenzi le storture. Anche per non dover ulteriormente aggravare il disagio che provo per appartenere a un tale consesso.

Leonardo

Quoto al massimo quanto scritto dal Geometra Leo, che ho avuto il piacere di conoscere anni fà ad uno dei primi seminari sulle riconfinazioni a Catanzaro, mi piacerebbe comunque avere le mappe di impianto scansionate ma in Calabria nessuno sà niente, neanche a pagarle a peso d'oro, gentilmente se qualcuno può fornire qualche notizia si faccia avanti grazie . Saluti.

tanto per la cronaca..

di questa situazione l'ho fatto presente al Presidente del Collegio a cui sono iscritto ma lui non mi ha nemmeno risposto.

Dissento, nel modo più assoluto, a che siano state disconosciute e si disconoscano ancora le circolari che regolavano la normativa della scansione dei fogli originali di impianto!




Ricordo che i Collegi potevano scansionare i detti fogli ad uso e consumo dei propri iscritti con l'obbligo di non commercializzarli, perchè a questo avrebbe dovuto provvedere l'AdT e non altri!

Quei Collegi o chi per essi se così fanno, disattendono un impegno preso e sottoscritto!

Come dissento, nel modo più assoluto, da questa affermazione:

"" Se il tecnico di "vattelappesca", acquista dall'AdE-Territorio, i fogli regolarmente scansiti a mezzo di convenzione in conformità alla detta circolare, deve essere libero di poter operare nel territorio di tutta l'Italia!""





NON è ammissibile che nel 2014 si concepiscano restrizioni doganali di tale portata e così oltremodo retrograde!

Rimango esterrefatto!

rispondo a GEOALFA :

estrapolando solo una parte di quello che ho scritto, si sovverte il senso di quello che stavo dicendo.

quindi :

- io posso concepire ed approvare che un collegio si faccia pagare i fogli di mappa rasterizzati, se quanto richiesto rappresenta un (giusto !) rimborso spese, purchè li distribuisca a chiunque ne faccia richiesta.

- io non approvo assolutamente che alcuni collegi non concedano le copie delle mappe a gli iscritti di altri collegi, perchè se così fosse troverei coerente (ma non giusto !) che ognuno lavori a casa propria nel proprio orticello senza andare fuori dal proprio collegio.

praticamente questi sono quelli che dopo aver fatto una società dicono : "il mio è mio e del tuo facciamo a metà"

Roberto,

continuo a dissentire, perchè tu non tieni in nessunissima considerazione la circolare che l'allora Direttore generale Ing Cannafoglia predispose per regolamentare la scansione ed in particolare si vincolavano i Collegi, che avevano provveduto a scansire i fogli, alla esclusiva fornitura ai soli iscritti al Collegio - SENZA SCOPO DI LUCRO - al solo costo del rimborso spese.

Mentre gli altri Ordini ed i Colleghi di altri Collegi avrebbere dovuto richiedere copia A PAGAMENTO solo all' AdT!

Tutto il resto sono solo invenzioni e deviazioni!

quindi fanno bene i collegi che non concedono le mappe ai colleghi di altre province, mentre sbaglia chi fa il contrario ?!

se così fosse, spero che torni presto il Granducato di Toscana...

Mi meraviglia come sei così insistente e per un certo verso retrogrado!

ne convieni?

I collegi che non distribuiscono ai colleghi non iscritti non sono borbonici, rispettano SOLO gli impegni presi e sottoscritti, Checcè il Granducato di Toscana dica di diverso!

Gianni

Però così facendo sia crea una disuguaglianza tra chi deve fare una operazione beneficiando della mappa di Impianto e chi non ne può beneficiare perché di altra Provincia.

Lo spirito della norma di Cannafoglia non era proprio quello.

Infatti gli amici di Geoweb stanno cercando di utilizzare il loro portale per mettere a disposizione di tutti le mappe scansionate in tutta Italia.

Ciao

Carlo

Carlo,

Forse non si vuole proprio comprendere che l'agevolazione ( di questo ne sono più che certo, Sicuro, perchè ne sono stato uno dei fautori - ed il risultato fu pensato in un convegno organizzato da me nel 2007 a San Severino Marche, al quale partecipò lo stesso Cannafoglia, se volete vi mando anche le foto ! - sta nel fatto che i Collegi provvedevano a predisporre la scansione con i canoni fissati nella circolare [color=#008000][vedere] ed in compenso avevano l'opportunità di fornire ai propri iscritti copia[/color] ) con impegno che non fosse fornita all'esterno.

Tutti gli altri non iscritti o di Collegi di fuori sede o di altri ordini avrebbero dovuto acquistare le copie dall'UP AdT!

Se la cosa fosse stata gestita in questo modo, non ci sarebbe stato alcuna differenza, Ma solo un premio ai Collegi e di conseguenza, quindi, agli iscritti dello stesso Collegio, per aver provveduto a redigere l'opera che per l'Agenzia sarebbe stato un onere eccessivo ed a breve non attuabile.

Il mio Collegio, - seppure minuscolo! - come altri pochi in tutta Italia hanno aderito con entusiasmo con soddisfazione di tutti...

altri nun sò!

Un momento, Gianni. Forse non è male fare un po' di ripasso, anche su un post che nella storia della scansione fece un po' di luce:

www.geolive.org/forum/altro/dopolavoro-t...

Come si può vedere dallo stralcio della nota 80474 del 2006 che aprì questa possibilità, è vero che delle scansioni sarebbe stata proibita la commercializzazione (e indubbiamente questa regola fu recepita da ogni convenzione provinciale). È anche vero che vi si leggeva testualmente che i prodotti conseguiti avrebbero potuto "essere messi a disposizione solo agli iscritti al Collegio"; e su questo tornerei fra poco, subito dopo aver precisato che non v'è traccia del fatto che altri avrebbero dovuto acquistare le copie dall'Ufficio Provinciale.

Infatti i principi fondanti della nota stessa spiegavano a chiare lettere che la scansione sarebbe stata possibile grazie alla "abolizione dei tributi catastali sotto cui ricadeva anche la consultazione delle mappe di impianto". Mirava a "garantire la circolazione e la fruizione dei dati catastali gestiti dall'Agenzia del territorio" e a favorire la "conservazione in formato digitale del patrimonio cartografico originale del catasto". Tutte citazioni letterali a cui potrei aggiungerne altre, tutte di tenore inequivocabilmente volto alla diffusione delle mappe.

Mi pare che se ne possa dedurre che lo spirito era quello di darne disponibilità totale all'impiego civilistico professionale, e considererei un lapsus aver citato gli iscritti "al Collegio" in una nota che apriva la possibilità a tutti gli Ordini professionali... Non può quindi essere una forzatura considerare estensiva quell'ultima prescrizione, intendendo che non si sarebbero dovuti diffondere indiscriminatamente a privati e, direi soprattutto, ad Enti con cui il Catasto poteva aspirare a concordare reciproche connessioni (più ancora che concessioni) per non perdere il controllo dell'omogeneità di trattamento.

Di proventi per il Catasto non si parlava, perché non se ne sarebbe potuto parlare.

Dunque ritengo praticamente dimostrato che comportamenti "protezionistici" (?!?) hanno carattere monopolistico contrario al concetto stesso di libera professione. Inoltre mi pare che possano configurare anche attività illecite e forse di rilevanza penale, ma comunque rischiosissime dal punto di vista civile, dal momento che innescano discriminazione fra professionista e professionista, comportando non un semplice diverso costo, ma la totale impossibilità per lo "straniero" di accedere ad informazioni che potrebbero dover essere necessarie in uno stesso procedimento che veda contrapposti Committenti che intendono scegliere il proprio Consulente in piena libertà!

Non ho nulla in contrario a che l'iscritto ad altro Ordine o a Collegio di altra Provincia debba sborsare una cifra maggiore, se si vuole premiare chi ha anticipato quattrini; posso giudicarla una piccineria, ma non un illecito.

Impedirmi di lavorare alla pari invece lo è. e mi pare fra i più gravi.

Leonardo