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Istituzione nuovi PF difficoltosa |

Kaiowas
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Buonasera a tutti, come avrete potuto intuire dal titolo ho la necessità di istituitire 2 nuovi PF, il problema stà nel fatto che mi trovo in una zona sperdutissima e a parte un vecchio PF d'impianto (trigonomoterico ovvero un segnale su una roccia) non ho altro. Volevo procedere nel seguente modo per istituire 2 PF: battere da 2 stazioni diverse il trigonometrico -> due spigoli di un fabbricato rurale (già presente in mappa e che devo passare al CF) -> il nuovo PF da istituire (paletto in ferro che contestualmente devo andare a murare, dipingere e fotografare per la monografia). Quanto esposto sopra è fattibile? Secondo voi, mancando altri elementi fissi da rilevare, iperdeterminado il trigonometrico e gli spigoli del FR riesco ad ottenere l'attendibilità necessaria per istituire i nuovi PF? Grazie a chi mi darà una mano. NB: defo farla 2 volte la procedura, prima per un PF e poi per l'altro.
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SIMBA64
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"Kaiowas" ha scritto: Buonasera a tutti, come avrete potuto intuire dal titolo ho la necessità di istituitire 2 nuovi PF, il problema stà nel fatto che mi trovo in una zona sperdutissima e a parte un vecchio PF d'impianto (trigonomoterico ovvero un segnale su una roccia) non ho altro. Volevo procedere nel seguente modo per istituire 2 PF: battere da 2 stazioni diverse il trigonometrico -> due spigoli di un fabbricato rurale (già presente in mappa e che devo passare al CF) -> il nuovo PF da istituire (paletto in ferro che contestualmente devo andare a murare, dipingere e fotografare per la monografia). Quanto esposto sopra è fattibile? Secondo voi, mancando altri elementi fissi da rilevare, iperdeterminado il trigonometrico e gli spigoli del FR riesco ad ottenere l'attendibilità necessaria per istituire i nuovi PF? Grazie a chi mi darà una mano. NB: defo farla 2 volte la procedura, prima per un PF e poi per l'altro. Salve La procedura mi sembra un po strana che vuoi adottare, se non error quello che il catasto pretende quando si istituiscono dei nuovi punti fiduciali è il calcolo delle coordinate dei nuovi PF da istituire. Quindi con la tua procedura che intenderesti usare riesci a dare il calcolo delle coordinate?? Dobbiamo ringraziare anche pregeo che questo calcolo già c'è lo fa lui se usiamo un libretto pregeo, pensa che una volta il calcolo doveva essere fatto a mano, mi viene sempre da piangere a ricordare questo. Quindi secondo me devi un po concordare con il catasto se il tuo modo di operare potrebbe essere accettato oppure no. Sentiamo anche altri pareri in merito. Saluti
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it9gvo
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trappeto
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"Kaiowas" ha scritto: Buonasera a tutti, come avrete potuto intuire dal titolo ho la necessità di istituitire 2 nuovi PF, il problema stà nel fatto che mi trovo in una zona sperdutissima e a parte un vecchio PF d'impianto (trigonomoterico ovvero un segnale su una roccia) non ho altro. Volevo procedere nel seguente modo per istituire 2 PF: battere da 2 stazioni diverse il trigonometrico -> due spigoli di un fabbricato rurale (già presente in mappa e che devo passare al CF) -> il nuovo PF da istituire (paletto in ferro che contestualmente devo andare a murare, dipingere e fotografare per la monografia). Quanto esposto sopra è fattibile? Secondo voi, mancando altri elementi fissi da rilevare, iperdeterminado il trigonometrico e gli spigoli del FR riesco ad ottenere l'attendibilità necessaria per istituire i nuovi PF? Grazie a chi mi darà una mano. NB: defo farla 2 volte la procedura, prima per un PF e poi per l'altro. Mi risulta che il Catasto da tempo non accetta più l'istituzione di nuovi PF materializzati da "pf - picchetto di ferro", anche se cementati, vista la scarsissima affidabilità e permanenza nel tempo. Secondo la normativa vigente, qualora non fosse possibile istituire nuovi PF alla distanza stabilita di "primo perimetro" (250 ./. 350 metri - circ. 2/87) il professionista può chiedere sopralluogo da parte dell'Ufficio che provvederà autonomamente ad istituirne uno di "secondo perimetro". Il caso esposto è molto particolare perchè, a quanto capisco, non esistono manufatti stabili sul terreno tali da potere istituire il 3° PF. Questo succede abbastanza spesso quando l'oggetto del rilievo è in prossimità del mare, di un lago, di un bosco, di un monte, ecc., per cui è impossibile inquadrarlo in un triangolo di PF. In questi casi estremi il tipo conterrà solamente 2 PF, redigendolo in modalità Pregeo 9. (...non gridate allo scandalo: voi cosa proponete?) Buon lavoro
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robertopi
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Personalmente istituirei un solo pf quello più stabile, per il terzo userei un punto ausiliario iperdeterminandolo. possibile che non esista un palo enel, traliccio, muretto? Spiegare il tutto in relazione, ovviamente Pregeo 9. Non credo sorgano problemi. saluti
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samsung
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"robertopi" ha scritto: Personalmente istituirei un solo pf quello più stabile, per il terzo userei un punto ausiliario iperdeterminandolo. possibile che non esista un palo enel, traliccio, muretto? Spiegare il tutto in relazione, ovviamente Pregeo 9. Non credo sorgano problemi. saluti Quoto la soluzione di Robertopi. Nella malaugurata impossibilità di utilizzo di un punto ausiliario, istituirei un PF cosituito da picchetto in ferro annegato in cls, il più ben fatto possibile e più resistente possibile al danneggiamento. E' fondata la preoccupazione di it9gvo, ma in casi particolari il manufatto in cls è l'unica carta giocabile, e pur essendo sconsigliata non mi risulta ancora una disposizione di divieto. Ovviamente giustificarsi per bene in Relazione. Saluti
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totonno
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"robertopi" ha scritto: Personalmente istituirei un solo pf quello più stabile, per il terzo userei un punto ausiliario iperdeterminandolo. possibile che non esista un palo enel, traliccio, muretto? Spiegare il tutto in relazione, ovviamente Pregeo 9. Non credo sorgano problemi. saluti Perchè ovviamente Pregeo9?
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SIMBA64
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Salve Chiedo a voi perchè Kaiovas non mi risponde, ma secondo voi è possibile calcolare le coordinate di un nuovo PF riferendosi ad un solo precedente punto fiduciale??. Perchè mi pare di capire che kaiovas voglia agire in questo senso. Io quando faccio una nuova monografia mi appoggio a due precedenti PF per poter calcolare il terzo. Che dite voi?? Saluti
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it9gvo
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"SIMBA64" ha scritto: Salve Chiedo a voi perchè Kaiovas non mi risponde, ma secondo voi è possibile calcolare le coordinate di un nuovo PF riferendosi ad un solo precedente punto fiduciale??. Perchè mi pare di capire che kaiovas voglia agire in questo senso. Io quando faccio una nuova monografia mi appoggio a due precedenti PF per poter calcolare il terzo. Che dite voi?? Saluti Non vedo il motivo di preoccuparsi così tanto per "calcolare" le coordinate di un nuovo PF! Anche quelle desunte dalla mappa vanno bene, in quanto la verifica delle misurate con gli altri PF verrà eseguita solamente con i successivi atti di aggiornamento che ne faranno uso. In altre parole, le coordinate d'impianto di un uovo PF sono sempre da considerare "desunte da supporto cartaceo". Buon lavoro
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totonno
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"it9gvo" ha scritto: "SIMBA64" ha scritto: Salve Chiedo a voi perchè Kaiovas non mi risponde, ma secondo voi è possibile calcolare le coordinate di un nuovo PF riferendosi ad un solo precedente punto fiduciale??. Perchè mi pare di capire che kaiovas voglia agire in questo senso. Io quando faccio una nuova monografia mi appoggio a due precedenti PF per poter calcolare il terzo. Che dite voi?? Saluti Non vedo il motivo di preoccuparsi così tanto per "calcolare" le coordinate di un nuovo PF! Anche quelle desunte dalla mappa vanno bene, in quanto la verifica delle misurate con gli altri PF verrà eseguita solamente con i successivi atti di aggiornamento che ne faranno uso. In altre parole, le coordinate d'impianto di un uovo PF sono sempre da considerare "desunte da supporto cartaceo". Buon lavoro Gli spigoli del fabbricato rurale, se questi poi è di impianto, sarebbero perfetti per l'istituzione di un PF. Meno il secondo nuovo PF che io non istituirei e procederei nel rilevarlo come P.A. in pregeo10 (non capisco perchè qualcuno sostiene in P9). Ciao.
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SIMBA64
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"it9gvo" ha scritto: "SIMBA64" ha scritto: Salve Chiedo a voi perchè Kaiovas non mi risponde, ma secondo voi è possibile calcolare le coordinate di un nuovo PF riferendosi ad un solo precedente punto fiduciale??. Perchè mi pare di capire che kaiovas voglia agire in questo senso. Io quando faccio una nuova monografia mi appoggio a due precedenti PF per poter calcolare il terzo. Che dite voi?? Saluti Non vedo il motivo di preoccuparsi così tanto per "calcolare" le coordinate di un nuovo PF! Anche quelle desunte dalla mappa vanno bene, in quanto la verifica delle misurate con gli altri PF verrà eseguita solamente con i successivi atti di aggiornamento che ne faranno uso. In altre parole, le coordinate d'impianto di un uovo PF sono sempre da considerare "desunte da supporto cartaceo". Buon lavoro Giovanni salve Se il fabbricato è già inserito in mappa, e addiritura d'impianto, sono d'accordo con te non serve nessun libretto con il calcolo delle coordinate, basta usare quelle della mappa e vengono accettate dal catasto, sai quante volte lo faccio. Ma mi sembra di capire che il caso in questione sia completamente diverso perchè Kaiovas parla, se leggi bene il quesito iniziale, di rilevare un trigonometrico con un FR. Questo mi porta a pensare quanto espresso nei miei interventi di prima, cioè con un solo PF di riferimento mi sa tanto che è dura calcolare gli altri due. Almeno a Rovigo funziona così, in caso di nuovo PF non censito in mappa vogliono il calcolo delle coordinate, ed hanno ragione, come si fa a leggerle sulla mappa se non esiste il manufatto che identifica il nuovo PF?? A meno che io non intenda male la domanda iniziale di Kaiovas. Saluti Giovanni
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totonno
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"SIMBA64" ha scritto: Giovanni salve Se il fabbricato è già inserito in mappa, e addiritura d'impianto, sono d'accordo con te non serve nessun libretto con il calcolo delle coordinate, basta usare quelle della mappa e vengono accettate dal catasto, sai quante volte lo faccio. Ma mi sembra di capire che il caso in questione sia completamente diverso perchè Kaiovas parla, se leggi bene il quesito iniziale, di rilevare un trigonometrico con un FR. Questo mi porta a pensare quanto espresso nei miei interventi di prima, cioè con un solo PF di riferimento mi sa tanto che è dura calcolare gli altri due. Almeno a Rovigo funziona così, in caso di nuovo PF non censito in mappa vogliono il calcolo delle coordinate, ed hanno ragione, come si fa a leggerle sulla mappa se non esiste il manufatto che identifica il nuovo PF?? A meno che io non intenda male la domanda iniziale di Kaiovas. Saluti Giovanni Stefano, ma l'attendibilità del vertice del fabbricato di impianto non la da mica il trigonometrico che è già PF inserito in TAF o la metodologia del rilievo. I dati delle coordinate nel trigonometrico sono determinate in TAF e quelle dello spigolo del fabbricato rurale si desumono dalle mappe di impianto per cui, a mio parere il PF nuovo e la sua posizione non si istituiscono per rilievo ma si determinano graqficamente. Diverso è invece l'altro punto che si vuole istituire come fiduciale eche invece non è inserito nè rappresentato in mappa. Quello dobbiamo per forza posizionarlo con il rilievo e le coordinate si possono determinare appoggiandosi al trigonometrico e al vertice del fabbricato rurale, ma io, utilizzando un punto ausiliario, posso saltare la procedura di istituire un terzo punto fiduciale senza declassare la qualità del lavoro. Ciao.
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SIMBA64
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"totonno" ha scritto: "SIMBA64" ha scritto: Giovanni salve Se il fabbricato è già inserito in mappa, e addiritura d'impianto, sono d'accordo con te non serve nessun libretto con il calcolo delle coordinate, basta usare quelle della mappa e vengono accettate dal catasto, sai quante volte lo faccio. Ma mi sembra di capire che il caso in questione sia completamente diverso perchè Kaiovas parla, se leggi bene il quesito iniziale, di rilevare un trigonometrico con un FR. Questo mi porta a pensare quanto espresso nei miei interventi di prima, cioè con un solo PF di riferimento mi sa tanto che è dura calcolare gli altri due. Almeno a Rovigo funziona così, in caso di nuovo PF non censito in mappa vogliono il calcolo delle coordinate, ed hanno ragione, come si fa a leggerle sulla mappa se non esiste il manufatto che identifica il nuovo PF?? A meno che io non intenda male la domanda iniziale di Kaiovas. Saluti Giovanni Stefano, ma l'attendibilità del vertice del fabbricato di impianto non la da mica il trigonometrico che è già PF inserito in TAF o la metodologia del rilievo. I dati delle coordinate nel trigonometrico sono determinate in TAF e quelle dello spigolo del fabbricato rurale si desumono dalle mappe di impianto per cui, a mio parere il PF nuovo e la sua posizione non si istituiscono per rilievo ma si determinano graqficamente. Diverso è invece l'altro punto che si vuole istituire come fiduciale eche invece non è inserito nè rappresentato in mappa. Quello dobbiamo per forza posizionarlo con il rilievo e le coordinate si possono determinare appoggiandosi al trigonometrico e al vertice del fabbricato rurale, ma io, utilizzando un punto ausiliario, posso saltare la procedura di istituire un terzo punto fiduciale senza declassare la qualità del lavoro. Ciao. Antonio, penso che un po alla volta arriviamo alla fine, sono d'accordissimo con quanto dici, ma allora a cosa serve che Kaiovas faccia due stazioni per battere il trigonometrico?? Con quale scopo e con quale finalità?? Mi rimane sempre il mio dubbio e solo Kaiovas me lo potrà togliere. Ciao collega
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it9gvo
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"totonno" ha scritto: "it9gvo" ha scritto: "SIMBA64" ha scritto: Salve Chiedo a voi perchè Kaiovas non mi risponde, ma secondo voi è possibile calcolare le coordinate di un nuovo PF riferendosi ad un solo precedente punto fiduciale??. Perchè mi pare di capire che kaiovas voglia agire in questo senso. Io quando faccio una nuova monografia mi appoggio a due precedenti PF per poter calcolare il terzo. Che dite voi?? Saluti Non vedo il motivo di preoccuparsi così tanto per "calcolare" le coordinate di un nuovo PF! Anche quelle desunte dalla mappa vanno bene, in quanto la verifica delle misurate con gli altri PF verrà eseguita solamente con i successivi atti di aggiornamento che ne faranno uso. In altre parole, le coordinate d'impianto di un uovo PF sono sempre da considerare "desunte da supporto cartaceo". Buon lavoro Gli spigoli del fabbricato rurale, se questi poi è di impianto, sarebbero perfetti per l'istituzione di un PF. Meno il secondo nuovo PF che io non istituirei e procederei nel rilevarlo come P.A. in pregeo10 (non capisco perchè qualcuno sostiene in P9). Ciao. L'eventuale punto da utilizzare come P.A. non ha il requisito di P.T. (punto ausiliario TOPOCARTOGRAFICO), così come previsto dalla circolare 2/1988! In altre parole il PT deve coincidere con qualcosa di già esistente in mappa! E il picchetto cementato non ha questo requisito! Il motivo per cui ho detto di redigere il libretto in modalità Pregeo9 è perchè ipotizzavo di lavorare SOLTANTO CON 2 PF, per completa assenza di punti idonei da concordare come PF, da motivare in relazione. Rileggere la mia precedente risposta. Buon lavoro
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totonno
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"it9gvo" ha scritto: L'eventuale punto da utilizzare come P.A. non ha il requisito di P.T. (punto ausiliario TOPOCARTOGRAFICO), così come previsto dalla circolare 2/1988! In altre parole il PT deve coincidere con qualcosa di già esistente in mappa! E il picchetto cementato non ha questo requisito! Il motivo per cui ho detto di redigere il libretto in modalità Pregeo9 è perchè ipotizzavo di lavorare SOLTANTO CON 2 PF, per completa assenza di punti idonei da concordare come PF, da motivare in relazione. Rileggere la mia precedente risposta. Buon lavoro @It9gvo Enneò. (NO!) Ecco la FAQ sui Punti ausiliari che su Geolive trovasi a questo link: http://www.geolive.org/guide/procedure... e, della quale Faq, fatta da Geobax, io riporto una parte, anche se è tutta da leggere. la circ. 5/1989, recita: "[...] Qualora i particolari topocartografici esistenti sul terreno non consentano l'individuazione di una maglia di appoggio con lati di 250-300 metri è possibile operare come segue: - utilizzare, in armonia con quanto disposto nella "Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento" un punto ausiliario (rappresentato da un particolare topocartografico) che, in quanto raffittimento della maglia di appoggio, non può essere considerato punto fiduciale; - utilizzare pp.ff. posti a mutue distanze superiori a quelle previste per la maglia di impianto, nel caso in cui le metodologie di rilievo e la strumentazione garantiscano la precisione richiesta; - proporre ed utilizzare, in qualità di pp.ff., elementi stabilmente materializzati ed accessibili pire se non rappresentati in mappa (fabbricati non censiti, pali o tralicci di elettrodotti, manufatti su strade o in prossimità di corsi d'acqua). In questo caso è obbligatorio collegare i punti scelti agli eventuali pp.ff. presenti facendo ricorso a misure sovrabbondanti ed a iperdeterminazioni. La segnalizzazione sul copione di visura di tali punti fiduciali sarà effettuata sulla base delle monografie proposte e riportate in fase di concordato. I pp.ff. concordati svolgono, nella mappa catastale, la loro funzione di reale maglia di appoggio e la lore scelta sovrà privilegiare particolari che sono rappresentati in mappa; in mancanza di questi ultimi, la scelta potrà ricadere su particolari topografici che non sono rappresentati in mappa, purchè costituiti da elementi di sufficiente stabilità (ancorché realizzati all'uopo dall'utenza). Delle due una: o si cambia la Faq perchè errata, o il P.A. può anche essere un punto NON rappresentato in mappa. @SIMBA64 Hai ragione sulla iperdeterminazione del trigonometrico PF e dello spigolo del fabbricato. Secondo me non serve, serve invece la iperdeterminazione sul P.A. la cui validità è qui messa in discussione e questo post ora non si conclude fino a che non si stabilisce cosa siano tali punti, importantissimi, tanto da dover essere scelti sul posto con validi criteri dal tecnico rilevatore, che servono da ausilio all'esecuzione del rilievo e al preciso posizionamento dell'oggetto sulla mappa. ........... però sulla iperdeterminazione non è molto d'accordo, infatti sempre dalla Faq, parte finale: "Oltremodo, si configurano due casi di punto ausiliario: - p.a. rappresentato in mappa: necessita di iperdeterminazione dei restanti due pp.ff.; - p.a. non rappresentato in mappa: necessita di iperderminazione dei pp.ff. e del p.a. medesimo." Ciao.
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it9gvo
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"totonno" ha scritto: "it9gvo" ha scritto:
L'eventuale punto da utilizzare come P.A. non ha il requisito di P.T. (punto ausiliario TOPOCARTOGRAFICO), così come previsto dalla circolare 2/1988! In altre parole il PT deve coincidere con qualcosa di già esistente in mappa! E il picchetto cementato non ha questo requisito! Il motivo per cui ho detto di redigere il libretto in modalità Pregeo9 è perchè ipotizzavo di lavorare SOLTANTO CON 2 PF, per completa assenza di punti idonei da concordare come PF, da motivare in relazione. Rileggere la mia precedente risposta. Buon lavoro @It9gvo Enneò. (NO!) Ecco la FAQ sui Punti ausiliari che su Geolive trovasi a questo link: http://www.geolive.org/guide/procedure... e, della quale Faq, fatta da Geobax, io riporto una parte, anche se è tutta da leggere. la circ. 5/1989, recita: "[...] Qualora i particolari topocartografici esistenti sul terreno non consentano l'individuazione di una maglia di appoggio con lati di 250-300 metri è possibile operare come segue: - utilizzare, in armonia con quanto disposto nella "Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento" un punto ausiliario (rappresentato da un particolare topocartografico) che, in quanto raffittimento della maglia di appoggio, non può essere considerato punto fiduciale; - utilizzare pp.ff. posti a mutue distanze superiori a quelle previste per la maglia di impianto, nel caso in cui le metodologie di rilievo e la strumentazione garantiscano la precisione richiesta; - proporre ed utilizzare, in qualità di pp.ff., elementi stabilmente materializzati ed accessibili pire se non rappresentati in mappa (fabbricati non censiti, pali o tralicci di elettrodotti, manufatti su strade o in prossimità di corsi d'acqua). In questo caso è obbligatorio collegare i punti scelti agli eventuali pp.ff. presenti facendo ricorso a misure sovrabbondanti ed a iperdeterminazioni. La segnalizzazione sul copione di visura di tali punti fiduciali sarà effettuata sulla base delle monografie proposte e riportate in fase di concordato. I pp.ff. concordati svolgono, nella mappa catastale, la loro funzione di reale maglia di appoggio e la lore scelta sovrà privilegiare particolari che sono rappresentati in mappa; in mancanza di questi ultimi, la scelta potrà ricadere su particolari topografici che non sono rappresentati in mappa, purchè costituiti da elementi di sufficiente stabilità (ancorché realizzati all'uopo dall'utenza). Delle due una: o si cambia la Faq perchè errata, o il P.A. può anche essere un punto NON rappresentato in mappa. @SIMBA64 Hai ragione sulla iperdeterminazione del trigonometrico PF e dello spigolo del fabbricato. Secondo me non serve, serve invece la iperdeterminazione sul P.A. la cui validità è qui messa in discussione e questo post ora non si conclude fino a che non si stabilisce cosa siano tali punti, importantissimi, tanto da dover essere scelti sul posto con validi criteri dal tecnico rilevatore, che servono da ausilio all'esecuzione del rilievo e al preciso posizionamento dell'oggetto sulla mappa. Geobax però su questo non è molto d'accordo, infatti sempre dalla Faq, parte finale: "Oltremodo, si configurano due casi di punto ausiliario: - p.a. rappresentato in mappa: necessita di iperdeterminazione dei restanti due pp.ff.; - p.a. non rappresentato in mappa: necessita di iperderminazione dei pp.ff. e del p.a. medesimo." Ciao. Enneò! (NO!) lo dico anch'io: Devi fare un passo indietro: la disposizione non è sulla 5/89 ma sulla 2/88 (Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento). Con la circolare 5/89 sono state date disposizioni per la scelta dei PF e non si parla dei P.T. (a parte che la stessa parola: Punto Topocartografico significa "già rappresentato in mappa!"). La FAQ è corretta. Stralcio della "Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento", allegata alla circ. 2/1988: [color=#000000]Al criterio generale di appoggio del rilievo ad un triangolo fiduciale è ammesso in deroga il caso in cui il collegamewnto di un punto (PF) agli altri due (PF) richieda una complessità di operazioni topografichetali per cui la determinazione delle reciproche posizioni tra i punti stessi (PF) risulterebbe poco affidabile[/color] .[/color][/color] [color=#ff0000]In questo caso il tecnico potrà limitarsi ad utilizzare i soli due punti collegabili del triangolo fiduciale;[/color] dovrà però riferire le misure dell'oggetto del rilievo anche ad un terzo punto, opportunamente scelto sul terreno e costituito da un particolare topocartografico[/color], di modo che il triangolo così definito possa contenere l'oggetto del rilievo ed essere soggetto alle medesime disposizioni impartite per i triangoli fiduciali. "" Buon lavoro
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