La soluzione più semplice a questo punto pare sia iperdeterminare il punto in questione, se non serve il deposito.

Non vorrei andare OT, ma la nota 34902/2006 non recita che "nei casi in cui le correzioni apportate non riguardino in alcun modo la sola geometria di aggiornamento, non è necessario un nuovo deposito dell'atto in Comune".

Iperdeterminando il punto non vado a modificare, seppur millimetricamente, la geometria di aggiornamento?

Salve

Mi sembra ovvio che se non modifichi sostanzialmente il Fr non necessita il rideposito al Comune, d'altronde però neanche è vietato.

Io approfondirei l'aspetto dell'iperdeterminazione da come nasce nella testa del tecnico catastale, c'è lo devi dire tu come nasce questa richiesta.



Saluti cordiali

Ho contattato il tecnico, dice che non c'è alcun riferimento normativo che impone l'iperdeterminazione. D'altronde è buona norma andare ad iperdeterminare quel punto visto che è fuori tolleranza.

La linea nera è composta da due vertici, a metà dei quali cade il mio punto da iperdeterminare, esattamente coincidente con la retta passante per i due vertici. A mio avviso la posizione dello stesso è già certa, onde evitare problemi procederò comunque con la iperdeterminazione.

Buonasera,

mi accodo a questo post per non aprirne altri.

Ho appena dematerializzato un frazionamento dove in diagnostica mi ha dato delle distorsioni spaventose tra cui una addiritttura di 146 metri > 1.50 ma comunque esito positivo.

Specifico che un pf è indicato sulla mappa a "solo" 210 metri da dove è indicato in monografia.

Ci sono parecchi tipi già approvati che utilizzano questo punto fiduciale, secondo voi vado avanti o devo fare istanza per spostarlo in mappa?

Grazie

In questi casi intervengo sulla TAF restituendo al PF le coordinate della monografia. È nostra facoltà!