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Argomento: Tempistica Docfa

Autore Risposta

bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2023 alle ore 08:39

Per Francesco, il 99% delle volte, prima si presenta il catasto, poi si fa la fine lavori, personalmente i mie clienti sono studi di progettzazione, e tutti operano in questo modo.



L'idea di latemar, è appunto una sua idea, se non esiste la fine lavori, la data dichiarata in catasto, evidentemente non potrà essere la fine lavbori, visto che non è stata dichiarata, ma è l'utilizzabilità, per cui le due date NON devono coincidere.



Ma veramente lo sanno tutti, anche i tecnici dei Comuni.



Saluti

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vordcienpion

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02 Giugno 2008

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2002

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 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2023 alle ore 09:51

Io ho sempre proceduto, dopo ragionamenti, in questo senso:

1) fatto chiudere il cantiere e fatte andare vie le imprese

2) Fatta dichiarare la fine lavori in comune

3) Inviato il docfa indicando la data di fine lavori comunicata al comune.

4) Inviata la dichiarazione di agibilità entro i termini



E' altresì vero che nel vademecum docfa Luglio 2022 riporta:

Nel campo Data di ultimazione lavori del Quadro A deve essere indicata la data a partire dalla quale le unità oggetto della dichiarazione di accatastamento risultano abitabili o servibili all’uso a cui sono destinate.

Tuttavia, per la compilazione di detto campo, occorre tener presente anche di eventuali indicazioni specifiche, valide per particolari tipologie di documento e/o di causali.



A mio modo di vedere, l'unitò diventa abitabile o servibile all'uso quando il cantiere si conclude e non ho più le imprese a lavorarci. Anche per questioni di sicurezza. Per me, anche per lavori di piccola entità la presenza dell'impresa in cantiere presuppone che esso non sia ancora concluso e - di fatto - non dovrei aver finito nemmeno di pagare l'impresa.

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Latemar

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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29 Agosto 2022 alle ore 22:25

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 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2023 alle ore 10:39

"vordcienpion" ha scritto:
Io ho sempre proceduto, dopo ragionamenti, in questo senso:

1) fatto chiudere il cantiere e fatte andare vie le imprese

2) Fatta dichiarare la fine lavori in comune

3) Inviato il docfa indicando la data di fine lavori comunicata al comune.

4) Inviata la dichiarazione di agibilità entro i termini



E' altresì vero che nel vademecum docfa Luglio 2022 riporta:

Nel campo Data di ultimazione lavori del Quadro A deve essere indicata la data a partire dalla quale le unità oggetto della dichiarazione di accatastamento risultano abitabili o servibili all’uso a cui sono destinate.

Tuttavia, per la compilazione di detto campo, occorre tener presente anche di eventuali indicazioni specifiche, valide per particolari tipologie di documento e/o di causali.



A mio modo di vedere, l'unitò diventa abitabile o servibile all'uso quando il cantiere si conclude e non ho più le imprese a lavorarci. Anche per questioni di sicurezza. Per me, anche per lavori di piccola entità la presenza dell'impresa in cantiere presuppone che esso non sia ancora concluso e - di fatto - non dovrei aver finito nemmeno di pagare l'impresa.



Concordo

Anche io agisco così quando i lavori sull'immobile sono di un entità tale da doverne dichiarare l'agibilità.

Nel caso di opere interne che non influiscono sull'agibilità dell'immobile invece procedo come già descritto e fo quindi combaciare le due date di termine lavori dichiarate al catasto ed al comune. Esattamente quello che per Bioffa69 non si DEVE fare. Ma lo capisco.

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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-

 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2023 alle ore 10:54

Ritengo che non si debba travisare l'oggetto del quesito principale e concordo con bioffa69 :

"bioffa69" ha scritto:
Per Francesco, il 99% delle volte:

- prima si presenta il catasto,

- poi si fa la fine lavori,

personalmente i mie clienti sono studi di progettzazione, e tutti operano in questo modo.

L'idea di latemar, è appunto una sua idea!

Se non esiste la fine lavori, la data dichiarata in catasto, evidentemente non potrà essere la fine lavori, visto che non è stata dichiarata, ma è l'utilizzabilità, per cui le due date NON devono coincidere.

Ma veramente lo sanno tutti, anche i tecnici dei Comuni.

Saluti

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Francesco2015

Iscritto il:
10 Settembre 2015 alle ore 13:01

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 0 -  0 - Inviato: 08 Aprile 2023 alle ore 12:30

Ci vorrebbe un bello schema di flusso... se riesco provo a sintetizzare.

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bioffa69

Iscritto il:
23 Settembre 2009

Messaggi:
6289

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2023 alle ore 14:28

"Latemar" ha scritto:
"vordcienpion" ha scritto:
Io ho sempre proceduto, dopo ragionamenti, in questo senso:

1) fatto chiudere il cantiere e fatte andare vie le imprese

2) Fatta dichiarare la fine lavori in comune

3) Inviato il docfa indicando la data di fine lavori comunicata al comune.

4) Inviata la dichiarazione di agibilità entro i termini



E' altresì vero che nel vademecum docfa Luglio 2022 riporta:

Nel campo Data di ultimazione lavori del Quadro A deve essere indicata la data a partire dalla quale le unità oggetto della dichiarazione di accatastamento risultano abitabili o servibili all’uso a cui sono destinate.

Tuttavia, per la compilazione di detto campo, occorre tener presente anche di eventuali indicazioni specifiche, valide per particolari tipologie di documento e/o di causali.



A mio modo di vedere, l'unitò diventa abitabile o servibile all'uso quando il cantiere si conclude e non ho più le imprese a lavorarci. Anche per questioni di sicurezza. Per me, anche per lavori di piccola entità la presenza dell'impresa in cantiere presuppone che esso non sia ancora concluso e - di fatto - non dovrei aver finito nemmeno di pagare l'impresa.



Concordo

Anche io agisco così quando i lavori sull'immobile sono di un entità tale da doverne dichiarare l'agibilità.

Nel caso di opere interne che non influiscono sull'agibilità dell'immobile invece procedo come già descritto e fo quindi combaciare le due date di termine lavori dichiarate al catasto ed al comune. Esattamente quello che per Bioffa69 non si DEVE fare. Ma lo capisco.





Ma fai anche fatica a leggere le mie rispsote?

Dove ho scritto che non si deve fare??????

Ho scritto che la data, oggetto del quesito, deve corrispondere alla fine lavori in Comune, se esiste, in caso contrario la data che si sta dichiarando, è la data di utilizzabilità dell'uiu, in questo caso, la data che verrà dichiarata in Comune, non deve corrispondere a quest'ultima.



Questo è quanto.



Saluti

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Pippocad

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26 Febbraio 2011

Messaggi:
906

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Südtirol

 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2023 alle ore 14:32

In realtà è semplice. La dichiarazione di accatastamento di una Unità Immobiliare va effettuata entro trenta giorni dal momento in cui sono abitabili o usufruibili all’uso per cui sono state costruire. Non sempre corrisponde al fine lavori in Comune.

Un esempio: gli alloggi delle immobiliari che rimangono in vendita a cui però mancano alcune finiture (es. pavimenti, porte) vanno accatastati. O sbaglio?

Ma poi sappiamo tutti che finché non viene fatta la fine lavori nessuno ti contesta nulla….

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jean24

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21 Marzo 2024 alle ore 11:48

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2

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2024 alle ore 12:04

Buongiorno a tutti, faccio un breve recap della mia situazione:

Docfa inviato (la 1° volta) il 19-DIC-18, con data di ultimazione lavori 18/12/2018 (data in cui l'immobile è diventato servibile), sospeso in quanto necessitava di aggiornamento della mappa wegis.

A seguito di aggiornamento ripresento il Docfa il 10/01/2019 con protocollo del TM e stessa data di approvazione, con data ultimazione lavori 09/10/2018 (errore di battitura/confusione) e viene approvato il giorno segente ovvero 11/01/2019.

La data di fine lavori esatta è del 09/01/2019, così come da Comunicazione di Fine Lavori protocollata in comune.

Alla cliente arriva la notifica dell'agenzia delle entrate della sanzione per tardiva presentazione, a cui seguono pec di risposta che spiegano la cronistoria, con tanto di documentazione allegata.

La mia domanda è fa fede la prima presentazione piuttosto che la comunicazione protocollata al comune o il catasto si appella categoricamente alla data del Docfa di approvazione nonostante le evidenze?

Grazie mille a chi mi risponderà

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st-topos

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822

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 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2024 alle ore 13:33

Buongiorno

Vale innanzi tuttto la data di invio della pratica e non di registrazione.

Fai una istanza in cui alleghi la dichiarazione de D.L. e quanto dichiarato al comune e risolvi.

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3L

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Lecce S

 0 -  0 - Inviato: 21 Marzo 2024 alle ore 18:46

Darei uno sguardo a:

- Nota Dir. Centr CC prot. 27326 del 10.07.2013 che richiede una dichiar. sostitutiva DPR 445/2000;

Al quesito:

"La mia domanda è fa fede la prima presentazione" risponderei con:

Ma il primo e secondo elaborato Docfa sono uguali in tutto con la sola eccezione della data di ultimazione? Se è così come si può giustificare all'AdE il solo slittamento di data? (Cosa è stato dichiarato nella pec-cronistoria?)


Da quanto esposto sopra l'Ufficio avrebbe applicato sanzione per il ritardo già contenuto nel secondo Docfa, ma è bene tener presente che potrebbe anche rilevare quanto dichiarato con il primo docfa inviato, sebbene non registrato.

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jean24

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21 Marzo 2024 alle ore 11:48

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2

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 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2024 alle ore 14:28

Buongiorno, i due elaborati sono identici in quanto si è interventuti solo sulla mappa wegis per rettificare la sagoma.

Nella pec è riportato quanto detto sopra con l'istanza a firma del committente, in cui viene chiesto

che venga annullata l’applicazione della sanzione pecuniaria sull’immobile variato con atto di aggiornamento catastale DoCFa, in quanto la data di fine lavori esatta è del 09/01/2019, così come da Comunicazione di Fine Lavori allegata , presentata al Comune di xxxxxxxxxxxx prot. xxxxxx del 14/01/2019.

Quindi nella CFL vi sono i riferimenti esatti in autocertificazione ai sensi del DPR 445/2000.

Secondo la nota quindi dovrei solo integrare la dichiarazione del DL che sarei io a rafforzare quanto dichiarato dal committente.

Grazie mille a tutti per la cortese attenzione.

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EFFEGI
f.g.

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 22 Marzo 2024 alle ore 15:41

"jean24" ha scritto:
Buongiorno a tutti, faccio un breve recap della mia situazione:

Docfa inviato (la 1° volta) il 19-DIC-18, con data di ultimazione lavori 18/12/2018 (data in cui l'immobile è diventato servibile), sospeso in quanto necessitava di aggiornamento della mappa wegis.

A seguito di aggiornamento ripresento il Docfa il 10/01/2019 con protocollo del TM e stessa data di approvazione, con data ultimazione lavori 09/10/2018 (errore di battitura/confusione) e viene approvato il giorno segente ovvero 11/01/2019.

La data di fine lavori esatta è del 09/01/2019, così come da Comunicazione di Fine Lavori protocollata in comune.

Alla cliente arriva la notifica dell'agenzia delle entrate della sanzione per tardiva presentazione, a cui seguono pec di risposta che spiegano la cronistoria, con tanto di documentazione allegata.

La mia domanda è fa fede la prima presentazione piuttosto che la comunicazione protocollata al comune o il catasto si appella categoricamente alla data del Docfa di approvazione nonostante le evidenze?

Grazie mille a chi mi risponderà



Dai uno sguardo: www.geometrimo.it/wp-content/uploads/202...

Saluti

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
11946

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 23 Marzo 2024 alle ore 07:48

Grazie EFFEGI,

ho colto l'occasione per metterla fra le GUIDE:

Guide - In merito alla data ultimazione ...

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