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Argomento: Docfa con 2 Elaborati Planimetrici?

Autore Risposta

AMOSTORTO

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 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2009 alle ore 10:46

no problem,
anzi nessuna intromissione geoteo.
tutti si contribuisce a crescere professionalmente e a far crescere questo forum.
il fatto è che la domanda era banale.
banale dovrebbe essere stata anche la soluzione.
la tua è ottima.
ma in una discussione proseguita in privato, come avrai letto si sta discutendo, anche con geocape, se graficizzare su l'ep o meno la p.lla frazionata al terreni.
cordialità

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jema

(GURU)

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26 Aprile 2007

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2009 alle ore 10:56

"geoteo84" ha scritto:
scusate l'intromissione... secondo me vi state fasciando la testa per nulla.. Mi è capitato più volte di trattare casi del genere... soprattutto quando si devono stralciare aree già in qualità 282 da cedere per esempio al comune come aree standard... Non è una cosa così complicata allegare allo stesso DOCFA due elaborati con numero di particella differenti.
In questi casi procedo nel modo seguente:
- preparo due elaborati, uno per il mappale senza subalterni da censire come area urbana e l'altro col suo bel mappale e i suoi subalterni.
- carico i due elaborati in modo che sul modello di EP che stamperemo saranno riportati nei cartigli solo il mappale corrispondente (carico il primo EP assegnando l'identificativo termino e successivamente carico il secondo cambiando il numero di mappale prima di cliccare il comando avanti termino nuovamente).
In questo modo non si crea confusione con le successive variazioni perchè si sono creati due ep indipendenti.
Forse è un modo un po' artigianale per superare un limite del docfa ma direi che funziona...
Oltretutto i notai e chi si occupa di stendere le convenzioni e i successivi atti di cessione gradiscono notevolmente questo tipo di documento.


Complimenti: peccato che NON sia corretto!

Una sola domanda alla Denuncia di Variazione unica, che naturalmente nel Tuo caso non potrà riguardare BCNC, alleghi quindi 2 pagine di EP, giusto?

Cordialmente. 8)

PS: avete perduto un paio di minuti a leggere con attenzione la Circolare indicata?

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geocape

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Cortona (AR)

 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2009 alle ore 11:23

Allora..vediamo di mettere ordine.

Ipotesi di partenza: part. 100 con fabbricato e resede divisa in 10 sub; mettiamo che il sub. 10 identifica l'intera resede e per comodità mettiamo che sia già un'area urbana (e non BCNC come sarebbe logico ma così è più semplice da capire) con consistenza 1000 mq.

Al CT redigo un TF in cui vario la 100 (che passa a 700 mq) e in cui creo la 1000 (che ha consistenza 300). A questo punto la particella 1000 è identificata nelle mappe così come la 100 ridotta di consistenza.

Al CF come procedo!? Io faccio così:-
Sopprimo il sub. 10 della particella 100.
Creo il sub.11 della particella 100 (che diviene area urbana di 700 mq)
Creo la particella 1000 (che diviene area urbana di 300 mq con relativa intestazione già proveniente da quella in atti visti che agisco in variazione)
Propongo l'ep esclusivamente per la particella 100 ridotta con il nuovo perimetro ed il nuovo numero indicante l'area urbana, dato che la particella 1000 è gia identificata nelle mappe al CT.
Perchè non dovrebbe andare bene!?
Ma se censisci un fabbricato di abitazione senza sub. fai l'elaborato planimetrico!? Penso di no..visto che non avrebbe senso.

Ovviamente è quello che farei io..poi fate voi.

Buon lavoro a tutti...

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geoteo84

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Gallarate

 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2009 alle ore 11:28

Certo che conosco la circolare... Infatti come puoi notare non ho scritto che è scorretto non presentare l'EP se l'area urbana è già rappresentata in mappa correttamente.. Sicuramente posso dire che se per motivi di maggior chiarezza un tecnico decide di rappresentare l'F1 (mappale intero) ugalmente con un EP non commette nessun tipo di errore procedurale... Ad esempio spesso è utile identificare chiaramente tutte le coerenze dell'unità immobiliare che altrimenti in mappa non sarebbero altrettanto chiare (ad esempio le vie che in mappa spesso non sono rappresentate e identificate chiaramente).
Ultima cosa... Non ho specificato che per poter fare tutto ciò con un unico docfa devo avere uniformità nelle titolarità... L'ho dato per scontato perchè si sta parlando di altro...

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AMOSTORTO

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 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2009 alle ore 11:46

"geocape" ha scritto:


Al CT redigo un TF in cui vario la 100 (che passa a 700 mq) e in cui creo la 1000 (che ha consistenza 300). A questo punto la particella 1000 è identificata nelle mappe così come la 100 ridotta di consistenza.

Al CF come procedo!? Io faccio così:-
Sopprimo il sub. 10 della particella 100.
Creo il sub.11 della particella 100 (che diviene area urbana di 700 mq)Creo la particella 1000 (che diviene area urbana di 300 mq con relativa intestazione già proveniente da quella in atti visti che agisco in variazione)
Propongo l'ep esclusivamente per la particella 100 ridotta con il nuovo perimetro ed il nuovo numero indicante l'area urbana, dato che la particella 1000 è gia identificata nelle mappe al CT.
Perchè non dovrebbe andare bene!?
...



il punto è esattamente questo.
ed è lo stesso ragionamento di jema.
siccome siete due,a questo punto mi viene da pensare che frequentate la stessa adt.
peggio ancora che c'è un altro modo di ragionare (per me il mio ragionamento)
.mahhhhhhhhh......
sarebbero interessanti a questo punto altri pareri.

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geocape

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Cortona (AR)

 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2009 alle ore 12:04

Scusa amostorto..non pensare che voglio fare polemica che non me lo sogno minimamente.

Ma se tu hai un fabbricato senza subalterni (metti una nuova costruzione) fai l'ep!? Ripeto che penso di no..pertanto un'area urbana a mappale intero non ha bisogno di ep perchè è la stessa identica cosa.

Il sistema non ti fa caricare la planimetria anche per questo visto che comunque i dati censuari li dobbiamo inserire noi a manina.

Non penso che sia una cosa dovuta all'adt..sinceramente a me pare fin troppo logico.

Ovviamente ribadisco che è il mio parere ma se ci sono altri lumi a questo punto è meglio.

Buon lavoro a tutti...

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AMOSTORTO

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 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2009 alle ore 15:58

geocape,
ripeto anch'io non sto a scrivere per polemizzare con qualcuno.
anzi,sono molto contento del confronto, sereno.
era una curiosità che invece mi pare stia divenendo un argomento interessante.
senza generare nuovi esempi preferirei rimanere nell'ambito in questione.
di un fabbricato ( di una uiu ) non serve fare un ep.
si parlava di aree urbane.
ma di un'area urbana generatasi da frazionamento,ma perchè devo lasciare al catasto dei fabbricati la geometria associata alla uiu precedente?
voglio dire se è stata frazionata e da 1000mq sono divenuti 700mq, ma la geometria della nuova p.lla la vorrai graficizzare visto che la vai a variare in diminuzione?
o lasci la geometria ai fabbricati com'era prima del tf al terreni?
p.s. un piccolo appunto.
il software permette l'associazione delle f1 con l'ep. (ovvio non è la scheda o planimetria o come si voglia chiamare)
cordialità.

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geocape

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Cortona (AR)

 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2009 alle ore 16:38

Difatti non lasci la geometria precedente in atti..ripresenti un ep con la consistenza ridotta. Ma guarda che l'avevo scritto..
"Al CF come procedo!? Io faccio così:-
Sopprimo il sub. 10 della particella 100.
Creo il sub.11 della particella 100 (che diviene area urbana di 700 mq)
Creo la particella 1000 (che diviene area urbana di 300 mq con relativa intestazione già proveniente da quella in atti visti che agisco in variazione)
Propongo l'ep esclusivamente per la particella 100 ridotta con il nuovo perimetro ed il nuovo numero indicante l'area urbana, dato che la particella 1000 è gia identificata nelle mappe al CT."

La possibilità di caricare l'ep con docfa anche solo per presentazione di aree urbane è dovuta altrimenti contrasterebbe coi disposti della circolare 9/2001 punto 7 che tra l'altro recita :
"aree urbane (F1): non deve essere presentata la planimetria catastale in quanto, qualora l’area urbana scaturisca da un tipo di frazionamento, l'area stessa è già definita da una nuova particella; qualora, viceversa, essa nasca come subalterno di una particella urbana, l'area deve essere rappresentata unicamente nell’elaborato planimetrico, da redigere - in questo caso - anche in assenza di parti comuni, naturalmente nella scala grafica opportuna"

Buon lavoro a tutti...

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AMOSTORTO

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 0 -  0 - Inviato: 17 Settembre 2009 alle ore 17:07

"jema" ha scritto:
"FenirGreen" ha scritto:
"AMOSTORTO" ha scritto:
"FenirGreen" ha scritto:

Ho cominciato dunque a preparare la Docfa per dividere l'area urbana, ho soppresso e creato i due nuovi sub appartenenti alle due diverse particelle.


ciao
forse è un lapsus,se devi sopprimere un'area e poi ricostituire due aree urbane provenienti dal fraz. terreni presumo che siano p.lle. e non sub.
l'ep è unico vuoi sapere come si fa ad inserire due nr di p.lla sull'ep?
in sede di inserimento della scheda associata,basta che dopo il mappale ... ci metti / ed inserisci l'altro nr di p.lla.
cordialità



E' un lapsus in parte... diciamo che solno stato poco preciso.

Per una particella (quella madre) si tratta di un sub (visto che sono presenti anche altri sub), per la particella frazionata invece non vi è divisione in sub.


La Soluzione è solamente una: l'EP dovrà rappresentare esclusivamente il lotto urbano derivato dallo scorporo dell'area urbana, che è identificata con la nuova particella del CT.

Saluti
8)



un attimo solo cerco di ricapitolare.
aspetta.

qui si diceva il contrario, ma con jema ho appurato che lui si riferisce al lotto originario e non del lotto derivato.
devo lasciare a metà riprendo domani.
scusate.

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matero

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 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2009 alle ore 17:17

ciao... ho un caso simile: a seguito di frazionamento ho stralciato una porzione da una p.lla (es. 100) che nell'EP corrisponde interamente a un sub (bcnc area esterna), e l'ho fusa con un altra particella (es. 200), che era gia' area urbana da prima. Ora, vogliono che faccia un unica pratica per fusione, in cui sopprimo p.lla 100 sub 24 (ex bcnc stralciato con tf), e sopprima l'intera 200, per poi costituire di nuovo la p.lla 200 (mi ha detto di lasciare l'id vecchio), ampliata nei mq.... Solo che agli atti la p.lla 200 ha gia un elaborato planimetrico che rappresenta la vecchia sagoma prima del TF, e se presento solo l'EP della particella 100 poi rimane agli atti la 200 non corretta nella grafica... Lunedi chiamo l'agenzia di TERNI e vi faro' sapere.

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geocape

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Cortona (AR)

 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2009 alle ore 17:55

Se non erro il tuo problema è uguale a quello del post.

E il problema ti sorge proprio perchè in precedenza per una particella intera area urbana senza subalterni è stato presentato l'ep.

Essendo ora questo ep in atti, a normativa, sei costretto a ripresentarlo e siccome il procedimento ai fabbricati che hai descritto è corretto, questo sembrerebbe un caso in cui ti tocca presentare un ep unico per due particelle.

Buon lavoro a tutti...

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matero

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 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2009 alle ore 18:09

in effetti mi sono sentito con un altro tecnico della zona a cui era gia' capitato questo problema, e a lui fecero fare un elaborato comune per le due particelle... pero' non capisco una cosa: se uno richiede l'elaborato per la particella area urbana, trova la vecchia grafica senza ampliamento! io per sicurezza lunedi chiamo e vi faccio sapere che mi dicono...

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geocape

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Cortona (AR)

 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2009 alle ore 18:42

Difatti..perchè in effetti l'ep che produrrai sarà associato solo ad una delle due particelle..quindi se la 100 avrà il nuovo ep (compreso quello della 200) il "vecchio" 200 rimarrà attivo in quanto non cancellato.

Una soluzione potrebbe essere presentare il docfa come hai indicato producendo però solo l'ep della 100 e, meglio sarebbe chiedere per istanza l'eliminazione completa dell'ep della 200, oppure alle brutte ripresentare successivamente solo l'ep della 200 per ampliamento superficie facendo riferimento al tf e al protocollo del precedente docfa della 100.

Comunque ribadisco il mio concetto..meglio non fare le cose che effettivamente non servono..pertanto se un ep non è necessario è sempre meglio non farlo.

Buon lavoro a tutti...

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AMOSTORTO

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 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2009 alle ore 19:20

cito dalla circ.9/2001
..omissis..
Pag. 7
7. ALCUNI CHIARIMENTI DI NATURA PROCEDURALE E CATASTALE
Elaborato planimetrico
Come è noto, questa elaborazione grafica rappresenta, come dichiarazione di parte, la chiave di lettura della subalternazione eseguita dal professionista, il quale indica anche la destinazione d'uso delle varie unità immobiliari e delle varie parti comuni, allo scopo di permetterne
una agevole individuazione. La rappresentazione grafica può essere eseguita nella scala ritenuta più opportuna dal tecnico presentatore, preferibilmente 1:500 o 1:200.
Inoltre, si precisa quanto segue:
[size=18]l’elaborato planimetrico è obbligatorio per:[/size]
- denuncia di nuova costruzione quando siano presenti due o più unità immobiliari aventi porzioni e/o dipendenze in comune;
- denunce di unità in corso di costruzione quale che sia il numero di u.i. anche se non sono presenti parti comuni;

Pag. 8

- denunce di variazione qualora l’elaborato sia già presente agli atti dell’ufficio ovvero quando si costituiscono beni comuni censibili e beni comuni non censibili.
-l’elaborato planimetrico può essere omesso qualora siano presenti solo corti di proprietà esclusiva di ogni singola unità immobiliare, le quali devono essere rappresentate graficamente per intero e senza interruzioni della linea di confine, esclusivamente nella corrispondente planimetria;
[size=18]-le unità ascrivibili alle cosiddette categorie fittizie (F1, F2, …), devono essere individuate esclusivamente nell’elaborato planimetrico, con esclusione della presentazione di singole planimetrie;[/size]
-le parti comuni (cortili, ingressi, vani scale, centrale termica …) devono essere indicate, in modo completo, solo nell’elaborato planimetrico, in quanto, a seguito di una eventuale variazione dei beni comuni non censibili, sarà possibile ripresentare solo il modello EP di aggiornamento e non tutte le singole planimetrie nelle quali sono rappresentate le parti comuni oggetto di variazione;
-le corti comuni ed i beni comuni non censibili, come i vani scala, le lavanderie, le centrali termiche ecc…, indicati nel modello EP vanno rappresentati interamente, evitando interruzioni della linea di confine;
-qualora si debba variare un elaborato planimetrico già depositato agli atti, si possono ripresentare le sole pagine variate;
-i beni comuni non censibili (vano scala, centrale termica …) ed i beni comuni censibili (garage condominiale, cantina condominiale, alloggio del portiere …), indicati nell’elenco subalterni, devono essere chiaramente definiti nella loro destinazione e nel loro abbinamento agli identificativi principali (…comune ai sub…);
-l’elaborato planimetrico a seguito di tipi di frazionamento, per espropri relativi a strade, ferrovie e canali deve essere ripresentato qualora sia già agli atti, mentre può esserne omessa la presentazione qualora non sia presente. In entrambi i casi non è comunque obbligatoria la ripresentazione delle planimetrie;

..omissis..
Unità da ascrivere a categorie fittizie

Come è noto, sono indicate come categorie fittizie (F1 = area urbana, F2 = unità collabenti, F3 = unità in corso di costruzione, F4 = unità in corso di definizione ed F5 = lastrico solare) quelle che, pur non previste nel quadro generale delle categorie (in quanto ad esse non è associabile una
rendita catastale), sono state necessariamente introdotte per poter permettere la presentazione in Catasto di unità particolari (lastrici solari, corti urbane, unità in via di costruzione ecc.....) con la procedura informatica di aggiornamento Docfa. La presentazione delle planimetrie non è mai prevista per le unità ascrivibili in queste categorie.
Si precisa che tali unità possono anche essere dichiarate come beni comuni censibili (BCC, ex partita speciale 0).
Si forniscono le seguenti indicazioni:
[size=18]-aree urbane (F1): non deve essere presentata la planimetria catastale i[/size]n quanto, qualora l’area urbana scaturisca da un tipo di frazionamento, l'area stessa è già definita da una nuova particella; qualora, viceversa, essa nasca come subalterno di una particella urbana, l'area deve essere rappresentata unicamente nell’elaborato planimetrico, da redigere - in questo caso - anche in assenza di parti comuni, naturalmente nella scala grafica opportuna;
..omissis ..

caro jema
dopo un'attenta rilettura della circ9/2001, mi sono convinto ancora di più di quel che ricordavo.
chi ha scritto la circ. ha voluto far notare,sottolineandolo più volte la differenza tra planimetria ed elaborato planimetrico.
non mi pare che il passo " qualora l’area urbana scaturisca da un tipo di frazionamento " citato si riferisca proprio all'ep.


mi pare inoltre (visto che ti appelli alla correttezza della normativa) che viene data una indicazione a non presentare la planimetria catastale quando via sia un frazionamento (ma l'ep? ) piuttosto,come ti ho evidenziato sopra l'obbligo a presentare per le categorie F l'elaborato planimetrico.
cordialità.
p.s. (ho già tolto il tappo alla birrozza in palio?)

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geoalfa

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02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2009 alle ore 19:46

salve!
ritengo che la circolare 9/2001 citata correttamente da amostorto sia da seguire integralmente ed in questo caso va a rafforzare la tesi che:
- per frazionare le corti urbane a scopo di cessione di diritti è prescritto il tipo di frazionamento al CT, e poi fare le pratiche DocFa con i relativi EP!

dopodichè una volta stipulato l'atto di compravendita, se del caso si potrà trasferire al catasto terreni.

infine dico a Jema, il quale concorda pure lui, ma essendo di braccetto corto, non spreca le parole - e qui fa male - qualche volta è necessario che scriva il suo pensiero più ampiamente!

cordialità

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