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Argomento: Consistenza categoria C/6

Autore Risposta

geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 11:58

Stefano,

a me sembra che pdvul17 è stato ampiamente esaustivo!

rimane, però la constatazione che noi abbiamo risposto per come in pratica va redatto l'atto con DocFa! che poi è quello che il richiedente vuole sapere o...no?

ciao

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 12:11

Io spero, Marlin che tu abbia valutato bene il fatto che la realizzazione del sottotetto e soffitta, come tu sostieni, non è consentita dal progetto e dalle norme urbanistico edilizie e che dal progetto questo volume sia automaticamente sorto come inevitabile intercapedine tra la falda del tetto e il solaio del garage. Ora con l'accatastamento si vuol denunciare in atti un volume realizzato come forma sì legittimamente ma il cui utilizzo contrasta con le previsioni delle norme comunali e urbanistiche (altrimenti sarebbe stato tranquillamente indicato sul progetto). Il censimento di questo sottotetto, che sia accessorio di una o dell'altra unità immobiilare, è una autodenuncia dell'esecuzione di una difformità con il progetto approvato che sinceramente mi procurerebbe non pochi pensieri a me tecnico catastale e pure progettuale e nella qualità di direttore dei lavori. Quello che sicuramente andrei a verificare prima di accatastare il sottotetto è se al tecnico progettista possa essere consentito di presentare una variante al titolo edilizio in comune per poter dare al volume creatosi sopra il garage una legittimità urbanistica visto il diverso utilizzo che si intende avere. Il progettista ed il direttore dei lavori cosa pensano? Dichiarano una fine dei lavori con la conformità delle opere con la realizzazione di un sottotetto non previsto dal progetto allegato al titolo autorizzativo del garage? Quando il sottotetto sarà censito pure se insieme al garage come si può sostenere che quello sia legittimo dal punto di vista urbanistico se poi lo andiamo pure a denunciare al catasto con tanto di rappresentazione grafica?

Marlin deve confrontare ed esporre il problema con tutti i soggetti chiamati a dichiarare lo stato dei luoghi, egli non può non censirlo perchè deve censire lo stato dei luoghi che è stato rilevato. Può, egli, fare il censimento solo creando il sottotetto accessorio dell'abitazione o del garage se questo ha accesso dalla scala bene comune non censibile ai subalterni dell'abitazione e del garage. La consistenza catastale avrà procedure di determinazione diverse perchè cambia la unità di misura (vani o mq o classe). Ma quello che deve valutare è quali siano le conseguenze del suo accatastamento e a cosa andrà incontro il cliente in tutte le eventualità che gli potrebbero capitare.

Qui, cari colleghi, una parola è poco ma due sono troppe!

Saluti avviluppati.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 12:12

"geoalfa" ha scritto:
Stefano,

a me sembra che pdvul17 è stato ampiamente esaustivo!

rimane, però la constatazione che noi abbiamo risposto per come in pratica va redatto l'atto con DocFa! che poi è quello che il richiedente vuole sapere o...no?

ciao





Ciao Gianni

Se tu compili un docfa prendendo in esame il caso del quesito ti rendi conto subito di quello che ho chiesto prima.

Secondo me il problema è questo, docfa vuole due dati, i mq che li dobbiamo scrivere noi a mano e la sup. catastale che viene calcolata in automatico dal calcolo dei poligoni (per quest'ultima non vedo discordanze d'interpretazione).

Quello che io sostengo è sul calcolo fatto a mano dei mq di quel garage più sottotetto, se qualcuno me lo fa vedere con numeri alla mano sarei molto grato.

Saluti cordiali di buon pranzo

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 14:36

"totonno" ha scritto:
Io spero, Marlin che tu abbia valutato bene il fatto che la realizzazione del sottotetto e soffitta, come tu sostieni, non è consentita dal progetto e dalle norme urbanistico edilizie e che dal progetto questo volume sia automaticamente sorto come inevitabile intercapedine tra la falda del tetto e il solaio del garage. Ora con l'accatastamento si vuol denunciare in atti un volume realizzato come forma sì legittimamente ma il cui utilizzo contrasta con le previsioni delle norme comunali e urbanistiche (altrimenti sarebbe stato tranquillamente indicato sul progetto). Il censimento di questo sottotetto, che sia accessorio di una o dell'altra unità immobiilare, è una autodenuncia dell'esecuzione di una difformità con il progetto approvato che sinceramente mi procurerebbe non pochi pensieri a me tecnico catastale e pure progettuale e nella qualità di direttore dei lavori. Quello che sicuramente andrei a verificare prima di accatastare il sottotetto è se al tecnico progettista possa essere consentito di presentare una variante al titolo edilizio in comune per poter dare al volume creatosi sopra il garage una legittimità urbanistica visto il diverso utilizzo che si intende avere. Il progettista ed il direttore dei lavori cosa pensano? Dichiarano una fine dei lavori con la conformità delle opere con la realizzazione di un sottotetto non previsto dal progetto allegato al titolo autorizzativo del garage? Quando il sottotetto sarà censito pure se insieme al garage come si può sostenere che quello sia legittimo dal punto di vista urbanistico se poi lo andiamo pure a denunciare al catasto con tanto di rappresentazione grafica?

Marlin deve confrontare ed esporre il problema con tutti i soggetti chiamati a dichiarare lo stato dei luoghi, egli non può non censirlo perchè deve censire lo stato dei luoghi che è stato rilevato. Può, egli, fare il censimento solo creando il sottotetto accessorio dell'abitazione o del garage se questo ha accesso dalla scala bene comune non censibile ai subalterni dell'abitazione e del garage. La consistenza catastale avrà procedure di determinazione diverse perchè cambia la unità di misura (vani o mq o classe). Ma quello che deve valutare è quali siano le conseguenze del suo accatastamento e a cosa andrà incontro il cliente in tutte le eventualità che gli potrebbero capitare.

Qui, cari colleghi, una parola è poco ma due sono troppe!

Saluti avviluppati.





Ciao Antonio

Tutto condivisibile quello che scrivi, infatti anch'io all'inizio avevo accennato al problema urbanistico ma non l'avevo sviluppato più di tanto per restare in argomento.

Aggiungerei anche che marlin, da buon speranzoso, potrebbe accatastare questo garage + sottotetto e sperare in una prossima uscita di un nuovo condono edilizio per eventualmente sanare il tutto.

Ma prendilo marlin come un mero suggerimento il mio, meglio sarebbe sistemare tutto prima.

Saluti continuativi e sinceri

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 15:55

"SIMBA64" ha scritto:

Ciao Antonio

Tutto condivisibile quello che scrivi, infatti anch'io all'inizio avevo accennato al problema urbanistico ma non l'avevo sviluppato più di tanto per restare in argomento.

Aggiungerei anche che marlin, da buon speranzoso, potrebbe accatastare questo garage + sottotetto e sperare in una prossima uscita di un nuovo condono edilizio per eventualmente sanare il tutto.

Ma prendilo marlin come un mero suggerimento il mio, meglio sarebbe sistemare tutto prima.

Saluti continuativi e sinceri



Ciao, Stefano.

Sapevo che magari a qualcuno potesse essere, il mio, un intervento fuori tema, e invece io credo proprio di no. Marlin dice che non può accatastare il sottotetto da solo perchè lo ritiene difforme da quanto autorizzato. Ed allora la scelta di accatastare l'immobile in un certo modo, piuttosto che in un altro, dipende esclusivamente dalla conformità o meno alla normativa urbanistica dell'opera e quindi la discussione non può prescindere da questo aspetto.

Il problema è che la soluzione catastale prospettata, secondo me, non risolve la questione, anzi la potrebbe aggravare al committente, perchè va a dichiarare in catasto, un volume che, mettetela come volete, non è consentito neppure se non è abitabile, altrimenti si sarebbe tranquillamente rappresentato nei progetti autorizzati. Va pure detto che il committente, fortunatamente non dovrebbe rischiare nulla dal punto di vista penale, visto che l'entità dell'abuso non è totale ma in difformità a un intervento autorizzato. Tutto sta a quantificare se la difformità è consentita comunque dalle norme oppure no.

Questo è uno dei casi che sta a dimostrare che noi tecnici incaricati di accatastare la costruzione dobbiamo necessariamente essere a conoscenza della normativa edililzia ed urbanistica locale e nazionale, affinchè possiamo avere ben presente tutti gli aspetti che possano nascere dallo svolgimento del nostro incarico.

Saluti.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 16:32

"SIMBA64" ha scritto:
Ciao Antonio
Tutto condivisibile quello che scrivi, infatti anch'io all'inizio avevo accennato al problema urbanistico ma non l'avevo sviluppato più di tanto per restare in argomento.
Aggiungerei anche che marlin, da buon speranzoso, potrebbe accatastare questo garage + sottotetto e sperare in una prossima uscita di un nuovo condono edilizio per eventualmente sanare il tutto.
Ma prendilo marlin come un mero suggerimento il mio, meglio sarebbe sistemare tutto prima.
Saluti continuativi e sinceri



Scusa tanto Stefano,

ma il quesito di Marlin non ci pone nella condizione di rispondergli su come verificare la situazione urbanistica, che comunque -secondo me - va valutata prima di porre mano all'accatastamento e non durante se non dopo!

prego ritornare sul quesito originario e non divagare prendendo per la tangente e raggiungere l'infinito!

Cordialità

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 17:15

"SIMBA64" ha scritto:

Ciao Antonio

Tutto condivisibile quello che scrivi, infatti anch'io all'inizio avevo accennato al problema urbanistico ma non l'avevo sviluppato più di tanto per restare in argomento.

Aggiungerei anche che marlin, da buon speranzoso, potrebbe accatastare questo garage + sottotetto e sperare in una prossima uscita di un nuovo condono edilizio per eventualmente sanare il tutto.

Ma prendilo marlin come un mero suggerimento il mio, meglio sarebbe sistemare tutto prima.

Saluti continuativi e sinceri



Comunque, Stefano, se non vogliamo considerare l'aspetto urbanistico, rischiando di divagare prendendo la tangente e raggiungere l'infinito e oltre, allora Marlin deve per forza accatastare il sottotetto come unità immobiliare distinta dotata di propria rendita in C/2, poichè esso ha accesso esclusivo dall'esterno o da un bene comune non censibile (la scala) e non può essere per le sue caratteristiche fisiche separate dal garage, essere considerato un accessorio di quest'ultimo. Anche se sono convinto che questa risposta non serve a Marlin poichè ci ha già scritto che l'autorizzazione edilizia non prevede l'accatastamento distinto del sottotetto. Anzi il sottotetto, non è proprio previsto dal progetto autorizzato. E allora cosa gli andiamo a rispondere di accatastarlo come accessorio del garage, se già Marlin ci dice che si preoccupa dell'aspetto urbanistico e sta tentando di trovare una via di mezzo che può adottare ma che non è consigliabile proprio per il solito contrasto con il progetto edilizio autorizzato?

Saluti partiti per la tangente.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 17:31

A me le tangenti che vanno all'infinito interessano poco, perchè l'infinito è appunto irraggiungibile, a parte questo Marlin ci deve spiegare se l'accatastamento di questo sottotetto è in fase di chiusura pratica edilizia, oppure se la pratica è già chiusa, perchè cambiano i risvolti finali della operazione di accatastamento che lui deve fare.

Un garage può benissimo avere anche altri locali al suo servizio, ovviamente entro certi limiti, non mi viene in mente alcuna norma catastale che lo vieta.

Saluti cordiali

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 17:57

"SIMBA64" ha scritto:
A me le tangenti che vanno all'infinito interessano poco, perchè l'infinito è appunto irraggiungibile, a parte questo Marlin ci deve spiegare se l'accatastamento di questo sottotetto è in fase di chiusura pratica edilizia, oppure se la pratica è già chiusa, perchè cambiano i risvolti finali della operazione di accatastamento che lui deve fare.

Un gagare può benissimo avere anche altri locali al suo servizio, ovviamente entro certi limiti, non mi viene in mente alcuna norma catastale che lo vieta.

Saluti cordiali



L'accessorio non è semplice dimostrarlo tale, in genere è quel locale che integra la funzione del bene principale. Per cui un piccolo ripostiglio può essere considerato accessorio dell'abitazione a cui serve anche se questo è collocato nella corte. Per Un grande locale cantina, la qualità di accessorio, nel caso di accesso indipendente comincia ad essere un pò troppo stretta. difficile dimostrare che l'utilizzo del grande locale possa semplicemente integrare quello dell'abitazione. Per il garage ed il suo sottotetto (utilizzato come tale), il suo legame non può essere dimostrato se non con un collegamento esclusivamente interno al garage, altrimenti, come può essere invece dimostrato proprio con i fatti, questo sottotetto non può essere censito altro che come unità a se stante. Già il garage di per sè stesso e per sua natura è considerato un accessorio a servizio di un altro bene se pur censito a sè stante per norma catastale, figuriamoci un sottotetto: come può essere considerato un accessorio di un altro accessorio?

Saluti cosecanti.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 18:11

"totonno" ha scritto:
"SIMBA64" ha scritto:
A me le tangenti che vanno all'infinito interessano poco, perchè l'infinito è appunto irraggiungibile, a parte questo Marlin ci deve spiegare se l'accatastamento di questo sottotetto è in fase di chiusura pratica edilizia, oppure se la pratica è già chiusa, perchè cambiano i risvolti finali della operazione di accatastamento che lui deve fare.

Un gagare può benissimo avere anche altri locali al suo servizio, ovviamente entro certi limiti, non mi viene in mente alcuna norma catastale che lo vieta.

Saluti cordiali



L'accessorio non è semplice dimostrarlo tale, in genere è quel locale che integra la funzione del bene principale. Per cui un piccolo ripostiglio può essere considerato accessorio dell'abitazione a cui serve anche se questo è collocato nella corte. Per Un grande locale cantina, la qualità di accessorio, nel caso di accesso indipendente comincia ad essere un pò troppo stretta. difficile dimostrare che l'utilizzo del grande locale possa semplicemente integrare quello dell'abitazione. Per il garage ed il suo sottotetto (utilizzato come tale), il suo legame non può essere dimostrato se non con un collegamento esclusivamente interno al garage, altrimenti, come può essere invece dimostrato proprio con i fatti, questo sottotetto non può essere censito altro che come unità a se stante. Già il garage di per sè stesso e per sua natura è considerato un accessorio a servizio di un altro bene se pur censito a sè stante per norma catastale, figuriamoci un sottotetto: come può essere considerato un accessorio di un altro accessorio?

Saluti cosecanti.





Sai Antonio mi hai quasi convinto, però non al 100% perchè tu escludi a priori che l'accatastamento del garage + sottotetto non sia fattibile.

Se tu compili un docfa relativamente ad un C6 (garage) e fai i poligoni vedrai che ti restano attivi anche gli accessori diretti ed indiretti, e questo la dice lunga rispetto a quanto tu affermi.

Quindi per deduzione logica il sottotetto sarà accessorio indiretto non comunicante del garage.

Non comunicante appunto perchè l'accesso è da scala esterna, la vedo dura per il catasto sostenere il contrario.

Saluti più rispettosi di prima

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 19:05

"SIMBA64" ha scritto:
.... un docfa relativamente ad un C6 (garage) e fai i poligoni vedrai che ti restano attivi anche gli accessori diretti ed indiretti, e questo la dice lunga ...
Quindi per deduzione logica il sottotetto sarà accessorio indiretto non comunicante del garage.
Non comunicante appunto perchè l'accesso è da scala esterna....



Quoto... !

Vedo che cominciamo a parlare la sttessa lingua!!

saluti univoci

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2013 alle ore 22:28

"SIMBA64" ha scritto:

Sai Antonio mi hai quasi convinto, però non al 100% perchè tu escludi a priori che l'accatastamento del garage + sottotetto non sia fattibile.

Se tu compili un docfa relativamente ad un C6 (garage) e fai i poligoni vedrai che ti restano attivi anche gli accessori diretti ed indiretti, e questo la dice lunga rispetto a quanto tu affermi.

Quindi per deduzione logica il sottotetto sarà accessorio indiretto non comunicante del garage.

Non comunicante appunto perchè l'accesso è da scala esterna, la vedo dura per il catasto sostenere il contrario.

Saluti più rispettosi di prima





Caro Stefano.

Il motivo per cui consideri che quello debba essere un accessorio al garage, per come è descritto, mi sembra molto labile e discutibile. Non trovo elementi per sostenere che quello non debba essere una unità a sè stante, mentre invece trovo molti elementi che dimostrano la mia tesi. Comunque non èche voglio convincerti. Mi sto solo confrontando con la tua opinione. Io ritengo certamente che il sottotetto sia un elemento a parte e non un accessorio complementare al garage, non a priori, come tu sostieni, ma per le caratteristiche fisiche che il collega ha descritto e non certamente perchè il Docfa la dice lunga, pensa un pò quanto lunga la dice il "fallito" (?) Pregeo che non include tra le tipologie codificate il caso della demolizione-ricostruzione....


Abbi pazienza.....Ciao.

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SIMBA64

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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2013 alle ore 08:44

"Marlin" ha scritto:
Allora:

1) il sottotetto è usufruibile da scala esterna di altra u.i. (ma stesso proprietario: la scala esterna, che parte ovviamente da P.T., è posta tra l'abitazione ed il sottotetto del box). Devo decidere se farla diventare (la scala) un bcnc in quanto asserve sia l'abitazione (della quale fa parte) che il costituendo sottotetto

2) il sottotetto così creato è a servizio del box e vorrei accatastarlo, se si può, come "soffitta" del box (access. indir. non comunicante). Insomma, poichè urbanisticamente fa parte del box, vorrei evitare di accatastarlo come deposito a se stante, anche perchè al Comune asseriscono che tali vani non dovrebbero essere utilizzati

Non so se sono stato chiaro

Giovanni





Per Totonno:

Ciao collega, ho sottolineato in rosso il punto due di Marlin nel quale dichiara molto chiaramente che il sottotetto è a servizio del garage sottostante. Per cui in caso di verifica da parte dell'Adt non vedo come possa la stessa dimostrare il contrario. E' lui Marlin che dichiara che quell'accessorio è parte del box, a meno chè il catasto non dica che Marlin è un bugiardo.

Io la vedo in questo modo.

Saluti mattutini e buon weekend.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2013 alle ore 12:15

Vedi Stefano,

totonno avrà tanti pregi, ma ha un difetto molto pernicioso:

è testardo come un somaro e pure permaloso!

non troverai con facilità ammisione di errata interpretazione (da parte sua),

io ci ho rinunciato!

Buona domenica !

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2013 alle ore 15:44

"geoalfa" ha scritto:
Vedi Stefano,

totonno avrà tanti pregi, ma ha un difetto molto pernicioso:

è testardo come un somaro e pure permaloso!

non troverai con facilità ammisione di errata interpretazione (da parte sua),

io ci ho rinunciato!

Buona domenica !



Vedi Stefano, per me è già tanto che Geoalfa abbia scritto il mio nick su un suo intervento. Lo prendo come un segnale di distensione.

Comunque, non per polemizzare di nuovo, ma si dice testardo come un mulo e non come un somaro. Probabilmente il somaro ha qualche altra dote in meno rispetto al mulo.


Mi viene in mente una battuta che fa un signore ad un suo amico che ha appena saputo di essere stato tradito dalla moglie. Dialogo tra i due: - "Sei furbo come un alce" - "Semmai come una volpe" - "Ma la volpe un ci ha miha le corna!". Indovinate di quale film si tratta.

Ora mi organizzo e vi rispondo riguardo gli accessori. (non è una minaccia,.. per carità, ci mancherebbe solo questa.)

Per intanto: Buona Domenica.

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