nessun commento inviato....e che vuoi commentare ???!!! Aspettiamo e vediamo,...già bisogna vedere che succede dal 01 ottobre con il pagamento delle visure ...

Vediamo se questo accorpamento sarà più o meno positivo per noi professionisti esterni. Intanto però dobbiamo riconoscere che il telematico funziona benissimo, in tutti i campi operativi, e finalmente noi tecnici abbiamo avuto un miglioramento enorme sulle nostre attività legate al Catasto....

A sentire gli interventi, non darei per scontata la fusione. A quanto capisco, si parla solo di riforma del sistema estimativo legata alla delega fiscale e non capisco perchè non se ne debba occupare l'AdT. Oltretutto, le considerazioni sulla terzietà dell'AdE e sulla effettiva dinamicità del catasto dei valori non sono di poco conto.

Come tutte le cose fatte all'Italiana. Non ci sarà nessun risparmio e, come giustamente asserito da Cinelli, sarà privilegiata la parte erariale. Spero solo che quel che si è fatto, dal punto di vista cartografico, non venga perso nel tempo.

Approfitto per ritornare sull'argomento e per riprendere quell'altro post di cui scrive Carlo. Uno dei motivi per cui sarebbe opportuno, secondo me, chiudere con l'attuale Catasto l'ho ritrovato nel tuo messaggio, quando scrivi: "... Spero solo che quel che si è fatto, dal punto di vista cartografico, non venga perso nel tempo.": francamente, non ci vedo molto di positivo in quello che è stato fatto, sempre che sia stato fatto qualcosa se non la creazione di una "cartografia digitale" utile solo alla gestione telematica dei tipini di cinelliana memoria, priva di ogni altra ratio tecnica. Nel filmato non si parla di questo argomento se non incidentalmente e a proposito delle valenze civilistiche dei dati catastali; si parla invece di un SIT georeferenziato, che potrebbe essere uno strumento moderno e efficace. Secondo me, non è un male se si distingue l'obiettivo di dotare il Paese di un sistema efficace ed equo di tassazione dei fabbricati dalle sorti della cartografia catastale la cui innovazione deve, per quelle implicazioni civilistiche che si dicevano, ripartire dal recupero dell'attendibilità metrica. In conclusione, l'AdT può tranquillamente sopravvivere occupandosi esclusivamente degli aspetti tecnici (sia del rifacimento della cartografia sia del reperimento dei dati per l'elaborazione statistica, assicurando quella dinamicità essenziale del catasto dei valori) lasciando all'AdE il compito di dire ai Contribuenti come pagare le imposte.

Il digitale e il telematico ci hanno salvato. Solo il sistema dei PF è stata una cosa abominevole, tipo il porcellum di Calderoli. Mi auguro che a Roma sparisca anche la microfilmatura a favore di una visura storica che non si fermi più al 1985, ma arrivi all'impianto degli anni '30.

Per quanto riguarda il contatto umano con le carte e il rapporto con i dipendenti anche qui non è tutto negativo... Si evita così anche qualche manomissione (vedi gli accatastamenti dei condoni edilizi manomessi sempre a Roma) e anche che qualche furbastro guadagni tantissimo.... Fermo restando che ci sono anche dipendenti splendidi, che aiutano continuamente senza alcun interesse.

Le svolte epocali comportano sempre molti dubbi e perplessità, inoltre c'è il timore di perdere il contatto con tutto quanto, faticosamente, è stato redatto, conseganto e archiviato. Come categoria, non potendo partecipare in nessun modo a questi cambiamenti, ma anzi subendoli e basta, risulta ancora più fondato il timore di un peggioramento o quantomeno di un ennesimo adeguamento del nostro modo di lavorare. Personalmente mi sento una pallina dentro un flipper che rimbalza tra una circolare e l'altra, da ennesime versioni di docfa e pregeo, da wegis a PF assurdi.... Mi sembra che anche chi manovra i fili di tutto il baraccone preferisca navigare a vista piuttosto che impostare una rotta.

Buon giorno Ezio, si parla di circa 4000 esuberi all'AdT: che c'è di vero?