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Autore Rilievo necessario o no per immobile da ristrutturare?

andrix14

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 0 -  0 - Inviato: 17 Dicembre 2009 alle ore 16:32

Ciao a tutti,una domanda apparentemente stupida xo è la prima volta che mi capita e vorrei capire..Stato di fatto : fabbricati rurali e magazzini C/2 in pessime condizioni ; progetto approvato x ristrutturazione con cambio di destinazione viene fuori un villino con area di proprietà. Adesso è stato demolito tutto il complesso di edifici fatiscenti e siamo alle fondazioni dell'immobile.. Devo presentare un T.M. per demolizione e rappresentare quindi la sola area , oppure aspetto che sia completata la casa e accatasto il tutto dopo a lavori finiti? Quindi con unico T.M. di nuova costruzione..

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Autore Risposta

bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 17 Dicembre 2009 alle ore 16:42

....aspetta, fai tutto alla fine...

preciso pero' che la pratica va bene presso il mio Uffico, ho trovato altri post, dove le procedure sono le piu' svariate...tipo, tm di demolizione, presentazione area urbana, poi tm nuovo e sopprimi area urbana e costituisci le nuove unita'.

Ho chiesto per sicurezza in catastao, visto che io non ho mai proceduto cosi' e mi hanno espressamente detto che e' una procedura assurda, pertanto io ti confermo fai tutto alla fine..

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 18 Dicembre 2009 alle ore 08:12

La procedura è tutt'altro che assurda, anzi è l'unica prevista dalla normativa.

Il problema come sempre è la sua applicazione disomogenea nei vari uffici provinciali. E l'allegato 2 della circ.3/09 introducendo la tipologia 28 non fa che generare ulteriore confusione.

saluti

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bioffa69

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23 Settembre 2009

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 18 Dicembre 2009 alle ore 08:45

...ho espressamente indicato che questa e' la procedura che segue l'Uffico di Brescia.......
.....dove, non faccio nomi, ma il tecnico responsabile dell'area terreni e' assolutamente molto, molto competente..........

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dado48

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 18 Dicembre 2009 alle ore 09:30

"Bioffa69" ha scritto:
... tm di demolizione, presentazione area urbana, poi tm nuovo e sopprimi area urbana e costituisci le nuove unità.
... mi hanno espressamente detto che e' una procedura assurda...


"Numero" ha scritto:
La procedura è tutt'altro che assurda, anzi è l'unica prevista dalla normativa.


Non vi è altro che confermare quanto scritto da Numero:
vorrei richiamare l'attenzione di tutti affinchè le risposte che vengono inserite nei Post siano corrispondenti in tutto alla Normativa.
Il Sito, punto d'incontro dell'esperienza di migliaia di Tecnici, non deve essere fonte di indicazioni errate, approssimative, parziali o di parte.
Invito pertanto gli interlocutori ad intervenire con interventi appropriati, tralasciando quanto non rispondente all'Ortodossia catastale.
A volte mi vien da paragonare il nostro Sito a "Wikipedia": in entrambi i casi, per tutti, vi è la possibilità di intervenire ma, mentre in quella si può stravolgere quanto contenuto sotto il controllo dei moderatori, nel nostro quest'opportunità non è ammessa.
A noi l'uso preciso ed opportuno delle risposte per il continuo miglioramento della Banca Dati.
Ciao, buon lavoro a tutti.

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bioffa69

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23 Settembre 2009

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 18 Dicembre 2009 alle ore 10:20

....se si leggesse attentamente la mia, si vedrebbe che ho precisato la procedura che si usa (che piacia o no, o che si attenga alle circolari o no) per il mio Uffico, indicando comunque l'altra procedura (sicuramente quella indicata dalle circolari, che espressamente indicata all'Ufficio, e' stata considerata "assurda" )...........siccome, che piacia o no, gli uffici lavorano in modo diverso, ritengo che sia utile, oltre a sapere le circolari, anche sapere come si lavora in uno piuttosto che in un altro Ufficio.
Quando presento pratiche a MN o a MI, non procedo come procedo a BS, pertanto ho dato un'indicazione in piu' per un Ufficio in particolare.

E' da sempre che le procedure non concordano presso gli Uffici e mi sembra che questo Forum ne sia un esempio lampante, pertanto concordo con numero e dado48 anche se ritengo utile segnalare anche la procedura che si applica presso il mio.

Ho scoperto per esempio che alcuni Uffici non accettano la causale 5 (altre)per le variazioni, il mio l'accetta, - ho scoperto che il frazionamento da cielo a terra dei fabbricati, in alcuni Uffici e' ammesso, da noi e' circa 20 anni che e' assolutamente vietato, - per citazione dei dirigenti del mio Ufficio ho scoperto che l'autocertificazione dell'imprenditore agricolo per cat.D/10 e agriturismi e' accettato a Brescia, mentre quasi tutti gli altri Uffici non l'accettano, - presentare un tipo con ditta ognuno per i propri diritti e' motivo di sospensione, da noi non e' piu' accettata da anni tale dicitura, -da noi, nell'accatastamento di una villetta (una abitazione e un'autorimesa) e' possibile indicare la corte come comune alle due unita', a MN per esempio e' vietato, la corte va indicata come corte esclusiva ecc.ecc.

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dado48

(GURU)

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 18 Dicembre 2009 alle ore 10:45

"Bioffa69" ha scritto:
....aspetta, fai tutto alla fine...

Affermazione !!! a cui segue però una marcia indietro:
[quote]... preciso pero' che la pratica va bene presso il mio Ufficio[/quote]
Questo è quanto non vorrei vedere nelle risposte:
1º non è coerente con la normativa
2º vi è l'indicazione di una procedura incorretta seguita da un Ufficio

Secondo il mio modesto parere, dobbiamo cercare di attenerci sempre alla Normativa vigente.
Solo così abbiamo la possibilità di difendere il nostro operato in qualunque Ufficio italiano, di fronte a qualsiasi Tecnico.
Ma, in questo caso, vi è in gioco anche la Deontologia professionale, l'incarico ricevuto, la parcella che precede o segue la prestazione:
la mia offerta sarebbe certamente superiore a quella dei colleghi che non si attenessero alla procedura indicata dalla Normativa, con la logica conseguenza d'essere immediatamente scartato dal committente.
Altri pareri ????
Ciao, buon lavoro a tutti.

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 18 Dicembre 2009 alle ore 10:58

"dado48" ha scritto:

Ma, in questo caso, vi è in gioco anche la Deontologia professionale, l'incarico ricevuto, la parcella che precede o segue la prestazione:
la mia offerta sarebbe certamente superiore a quella dei colleghi che non si attenessero alla procedura indicata dalla Normativa, con la logica conseguenza d'essere immediatamente scartato dal committente.
Altri pareri ????
Ciao, buon lavoro a tutti.



....concordo al 1000% ed e' per questo che ritengo sia necessario sapere come procedere in Ufficio piuttosto che in un altro....

e' chiaro che se tu procedi ad un preventivo per una pratica del genere a Brescia, risulterai sicuramente piu' oneroso perche'non troverai nessun tecnico Bresciano che applichera' tale procedura........allora, ti e' utile o no sapere come si procede qui?

....chiaro che esistono le circolari, pero' se non vengono applicate, meglio informarsi, ti assicuro che istanze in autotule e ricorsi alla commissione ne faccio, soprattutto per principio, citando circolari che spesso l'Ufficio non applica.

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 18 Dicembre 2009 alle ore 11:33

"bioffa69" ha scritto:

....concordo al 1000% ed e' per questo che ritengo sia necessario sapere come procedere in Ufficio piuttosto che in un altro....



E' proprio questo il punto da correggere! Non siamo noi che dobbiamo attenerci agli usi e costumi di ogni ufficio. Al contrario sono gli uffici che debbono uniformarsi alle procedure vigenti.
Altrimenti continueremo sempre a rimbalzare da un ufficio all'altro senza presentare niente prima di esserci andati almeno 2-3 volte!
Il fatto è che ora con l'invio telematico si tende a soprassedere dal far valere le proprie ragioni "...tanto lo rimando via subito con le correzioni ..."

saluti

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andrix14

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 0 -  0 - Inviato: 18 Dicembre 2009 alle ore 20:29

ringrazio tutti per la grossa partecipazione...xo alla fine cosa posso fare? sicuramente chiederò in catasto a questo punto..cmq giusto xcapire a cosa vado in contro..faccio tutto alla fine? il mio dubbio era il fatto di lavorare su un e.mappa in .tif scannerizzato che ovviamente ha rappresentati edifici che son stati demoliti..

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geoalfa

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-

 0 -  0 - Inviato: 19 Dicembre 2009 alle ore 08:55

"dado48" ha scritto:

...........
Secondo il mio modesto parere, dobbiamo cercare di attenerci sempre alla Normativa vigente.
Solo così abbiamo la possibilità di difendere il nostro operato in qualunque Ufficio italiano, di fronte a qualsiasi Tecnico.
Ma, in questo caso, vi è in gioco anche la Deontologia professionale, l'incarico ricevuto, la parcella che precede o segue la prestazione:
la mia offerta sarebbe certamente superiore a quella dei colleghi che non si attenessero alla procedura indicata dalla Normativa, con la logica conseguenza d'essere immediatamente scartato dal committente.
......



"numero" ha scritto:

E' proprio questo il punto da correggere!
Non siamo noi che dobbiamo attenerci agli usi e costumi di ogni ufficio.

Al contrario sono gli uffici che debbono uniformarsi alle procedure vigenti.

Altrimenti continueremo sempre a rimbalzare da un ufficio all'altro senza presentare niente prima di esserci andati almeno 2-3 volte!
......



quoto al 100% entrambi e reitero le indicazioni date dal "presidente":
non dare per scontato e giusto quello che estemporaneamente si "usa fare" in tal ... UP AdT di....., perché molto spesso risulta essere una interpretazione soggettiva di un singolo anche in contrasto con la norma a livello nazionale!

comunque nei casi dubbi è bene citare la fonte e cioé :
origine,.
N° del documento,
data ecc...
per poterci confrontare meglio e soprattutto efficacemente documentare

cordialità

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robertopi

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NAPOLI

 0 -  0 - Inviato: 19 Dicembre 2009 alle ore 17:15

"numero" ha scritto:
La procedura è tutt'altro che assurda, anzi è l'unica prevista dalla normativa.

Il problema come sempre è la sua applicazione disomogenea nei vari uffici provinciali. E l'allegato 2 della circ.3/09 introducendo la tipologia 28 non fa che generare ulteriore confusione.

saluti



Giustamente scrivi che la normativa prevede il tm per deolizione,docfa per l'area, poi secondo TM e secondo docfa per la nuova costruzione(circ. 2/84).

Sebbene affermiate che gli usi locali non facciano testo, io credo che, in questo caso, sia più di un uso locale l'accetttazione di un solo TM per casi del genere, poiché forse alcune adt applicano la norma in modo meno burocratico o più sensato.
Ciò in quanto la procedura citata, secondo me, si applica allorché ci sia un lasso di tempo tra la demolizione e la ricostruzione, nascendo a questo punto l’esigenza di individuare con nuovi identificati l’area urbana che si è costituita, terminando quindi la storia del fabbricato.
Invece, laddove alla demolizione segue contestualmente la nuova costruzione, credo sia ritenuto da alcuni uffici, a mio avviso correttamente, superfluo operare con il doppio TM e doppio docfa.
Nel caso in specie a maggior ragione perché vengono trattati dei FR.
Infatti, realizzando immediatamente la nuova costruzione, di fatto l’area non si crea, comunque con un solo TM si può cambiare l’identificativo e quindi iniziare una nuova storia catastale.
Pertanto, deduco che la tip.28, evidentemente nasce da una interpretazione più ampia della circ. 2/84 par. 2.2.10.
Questa è la mia interpretazione che per esperienza di atti presentati, e non arrabbiatevi signori Guru, in 6/7 uffici da nord a sud presso i quali non ho riscontrato problemi operando in questo.
Non credo sia un scandalo cercare di semplificare le procedure in una materia ricca di norme e procedure operative spesso farraginose e contraddittorie.
saluti

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 20 Dicembre 2009 alle ore 11:12

Scusa, ma come fai ad affermare che non esiste lasso di tempo tra la demolizione e la ricostruzione? Esiste forse qualche nuova tecnica di costruzione immediata di cui non sono a conoscenza?

Se all'epoca della denuncia di nuova costruzione esiste ancora in mappa il vecchio edificio è solo ed esclusivamente perchè non si è proceduto per tempo alla sua denuncia di demolizione ed alla presentazione dell'area urbana.

saluti

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 20 Dicembre 2009 alle ore 11:53

"robertopi" ha scritto:

Giustamente scrivi che la normativa prevede il tm per demolizione, DocFa per l'area, poi secondo TM e secondo DocFa per la nuova costruzione (circ. 2/84).
Sebbene affermiate che gli usi locali non facciano testo, io credo che, in questo caso, sia più di un uso locale l'accettazione di un solo TM per casi del genere, poiché forse alcune adt applicano la norma in modo meno burocratico o più sensato.
Ciò in quanto la procedura citata, secondo me, si applica allorché ci sia un lasso di tempo tra la demolizione e la ricostruzione, nascendo a questo punto l’esigenza di individuare con nuovi identificati l’area urbana che si è costituita, terminando quindi la storia del fabbricato.
Invece, laddove alla demolizione segue contestualmente la nuova costruzione, credo sia ritenuto da alcuni uffici, a mio avviso correttamente, superfluo operare con il doppio TM e doppio DocFa.
Nel caso in specie a maggior ragione perché vengono trattati dei FR.
Infatti, realizzando immediatamente la nuova costruzione, di fatto l’area non si crea, comunque con un solo TM si può cambiare l’identificativo e quindi iniziare una nuova storia catastale.
Pertanto, deduco che la tip. 28, evidentemente nasce da una interpretazione più ampia della circ. 2/84 par. 2.2.5.
Questa è la mia interpretazione che per esperienza di atti presentati, e non arrabbiatevi signori Guru, in 6/7 uffici da nord a sud presso i quali non ho riscontrato problemi operando in questo.
Non credo sia un scandalo cercare di semplificare le procedure in una materia ricca di norme e procedure operative spesso farraginose e contraddittorie.
saluti



"numero" ha scritto:

Scusa, ma come fai ad affermare che non esiste lasso di tempo tra la demolizione e la ricostruzione?
Esiste forse qualche nuova tecnica di costruzione immediata di cui non sono a conoscenza?
Se all'epoca della denuncia di nuova costruzione esiste ancora in mappa il vecchio edificio è solo ed esclusivamente perché non si è proceduto per tempo alla sua denuncia di demolizione ed alla presentazione dell'area urbana.
saluti


Ben detto numero!

quoto al 100%
e ripeto ( senza arrabbiarmi - ma tanto per precisare che quando si risponde a quesiti bisognerebbe di norma citare la circolare o il dispositivo con tanto di n e data ed in mancanza se proprio uno vuole far pesare il proprio pensiero dovrebbe premettere: " secondo me" ), l'interpretazione - con lassativo, di alcuni uffici - ne è la conferma!

il diritto è una cosa, il menefreghismo e la "deviazione" ne è un'altra!

anche se comprensibile il tuo modo di pensare, lo si potrà mettere in atto solo quando e se predisporranno un apposito dispositivo che cambierà il/i metodi di predisposizione degli atti per la denuncia di nuova costruzione in sostituzione di altra demolita!...

per ora è così ed in futuro, se lo riterranno proficuo, potranno modificare rendendo "legittimo" il tuo modo di interpretare la cosa!

cordialità

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robertopi

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NAPOLI

 0 -  0 - Inviato: 21 Dicembre 2009 alle ore 09:40

Proprio per evitare di discutere a vuoto, io ho citato la circ. 2/84 par. 2.2.10. che ho provato ad interpretare in maniera differente, forse con l'ottica di qualche ufficio, pertanto vi invito a rileggerla, a meno che non la sappiate a memoria come la poesia di natale.
poi non credo che occorra una norma "ad personam", tanto per rimanere in tema, per mettere in atto quanto ho scritto, visto qualcuno oltre a me opera così ed accetta tale operato, tanto è vero, e ve lo giuro nn sono stato io, hanno creato la tip. 28.
Non capisco cosa centra.. diritto è una cosa, il menefreghismo e la "deviazione" e magari se puoi spiegarmi anche la differenza che c'è tra i due modi operare.
Per rispondere a Numero, è ovvio che se demolisci per ricostruire, generalmete, lo fai appena hai tolto l'ultima pietra del vecchio. Se non lo fai, e quindi rimane la tua area sgombera, allora secondo me nasce l'area urbana.
saluti

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