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Autore diversità di forma e/o superficie tra particelle rilevate e

geoalfa
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Inviato: 25 Dicembre 2007 alle ore 11:14

diversità di forma e/o superficie tra particelle rilevate e documentazione probante

*****************

CIRCOLARE n. 5 del 30 Ottobre 1989
Nuove procedure per il trattamento automatizzato degli aggiornamenti cartografici.
Disposizioni e chiarimenti integrativi alla "Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento» e alle circolari n. 2/'87, n. 2/'88 e n. 11/'88.
Scopo della presente circolare é quello di fornire ulteriori chiarimenti ed integrazioni alle disposizioni fin qui impartite sull'argomento in oggetto, al fine di coordinare ed ottimizzare l'attività operativa tecnica degli Uffici dipendenti e dell' utenza esterna.
……………. omissis
Diversità di forma e/o superficie tra particelle rilevate e documentazione probante.
Qualora nell'aggiornamento geometrico delle particelle si riscontri una diversità di forma e/o di superficie tra quelle rilevate e quelle rappresentate nei documenti probanti (disegni quotati per atti precedenti il 1969, frazionamento e mappa catastale) si dovranno verificare le differenze tra le linee rappresentate e le corrispondenti rilevate.
Le verifiche possono essere eseguite:
a) mediante controlli di tipo analitico (confronto di misure) se si utilizza un disegno quotato o un frazionamento in qualità di documento probante;
b) mediante sovrapposizione grafica se l'unico documento probante è rappresentato dalla mappa.
In riferimento ai documenti utilizzati per il confronto, i limiti massimi di accettabilità risultano i seguenti:
- per il confronto delle misure, di cui ai punto a), attraverso le formule di tolleranza riportate al paragrafo 4 della "Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento";
- per il confronto condotto per sovrapposizione, di cui al punto b) utilizzando la relazione

D 1_2 - D 3_4 ≤ 1,5 ÷ 3m

dove D 1_2 e D 3_4 rappresentano distanze fra punti omologhi della geometria particellare di cui la prima é desunta dalla mappa mentre la seconda dalle misure dirette o indirette. La scelta, da parte dell'Ufficio, del limite di confronto sarà dettata in funzione della situazione: cartografica (scala di rappresentazione, supporto grafico da cui sono state estratte le coordinate dei punti p3 e p4, ecc.).
Verificata l'accettabilità delle anomalie riscontrate sulla forma si dovrà procedere alla verifica delle superfici ( superficie rilevata e superficie in atti catastali) controllando che la loro differenza sia contenuta entro il limite di tolleranza, che viene qui definito sulla base dei criteri stabiliti dal codice civile; (art. 1538) pari ad 1/20 della superficie in atti.
Differenze di superficie che rientrano in tale richiedono un'unica dimostrazione su elaborato mod. 51FTP, nel quale le superfici indicate sono quelle rilevate, come già espresso nella circ. 11/'88.
Per le differenze di superficie che eccedono 1/20 della superficie nominale occorre eseguire la doppia dimostrazione sia grafica (mod. 51) sia delle superfici (mod. 51FTP) così come previsto dal D.P.R.650/ 72.
Differenze dei valori delle superfici calcolate e presentate dall'utenza esterna e le rispettive calcolate dall'Ufficio non dovranno portare modifica di quanto riportato su mod. 51FTP se le stesse rientrano in un cinquecentesimo (1/500) dei valori dichiarati.
Nel riscontro di superfici reali derivanti da atti di aggiornamento successivi, qualora le differenze di forma rientrino nei limiti richiamati al punto a) la dimostrazione del frazionamento del frazionamento dovrà essere eseguita sulla base delle superfici effettivamente rilevate lasciando al tecnico approvatore la valutazione, in funzione dell' attendibilità dei rilievi a confronto, dell'opportunità di variare o meno i valori espressi su mod. 51FTP. Le eventuali correzioni d'ufficio, apportate sulla dimostrazione del frazionamento, dovranno essere controfirmate, per accettazione, da parte del tecnico professionista all'atto del ritiro degli elaborati.
Per quanto riguarda il tipo mappale la predisposizione dei relativi elaborati tecnici (mod. 3SPC) segue le stesse modalità indicate per il tipo di frazionamento. Nel caso in cui la superficie misurata ecceda un ventesimo di quella nominale, la doppia dimostrazione viene ad essere sostituita dalla annotazione, in calce sul mod. 3SPC, "la superficie reale supera di 1/20) quella nominale, Sr=....mq».
In relazione a quanto sopra vengono impartite alcune disposizioni operative, .inerenti le attività di aggiornamento degli archivi amministrativo-censuari, dirette agli Uffici per i quali risulta attivato il sistema informativo catastale. Per gli altri Uffici, gli elaborati (tipi di frazionamento ed eventuali tabelle di variazione) dovranno essere ordinatamente archiviati per il loro immediato inserimento nella base informativa a seguito deIl'attivazione del sistema.

Tipi di frazionamento:
a) frazionamento con rilievi completo dei vertici della particella originaria e di tutte le particelle derivate:
- qualora, relativamente alla particella originaria, la differenza fra la superficie in atti e quella reale riportata nell'atto di aggiornamento risulti inferiore di un ventesimo della prima, si dovrà far precedere la introduzione del mod. 51FTP da una variazione relativa alla particella originaria risulterà il cui scopo sarà quello di impostare la nuova superficie reale. A seguito di tale operazione la particella originaria risulterà coerentemente aggiornata, rispetto alla nuova superficie, nei valori di redditività. Si dovrà quindi procedere all'inserimento della dimostrazione del frazionamento (effettuata sulla base delle superfici reali) riportando per ogni particella trattata, nel campo destinato alle annotazioni, la dicitura la "SR" l' iter sopra descritto può essere condotto per differenze di superficie minori di un cinquecentesimo di quella presente in atti.
- qualora, relativamente alla particella originaria ,la differenza fra la superficie in atti e quella reale riportata nell'atto di aggiornamento risulti non inferiore di un ventesimo di quella presente in atti si dovrà procedere all'inserimento della dimostrazione del frazionamento (effettuato sulla base delle superfici nominali) riportando per ogni particella trattata, nel campo destinato alle annotazioni, la dicitura "SR=" seguita dal valore della superficie reale espressa in mq (valore intero)
b) frazionamento con rilievo completo di alcune particelle derivate: si dovrà procedere all'inserimento della dimostrazione del frazionamento riportando per ogni particella trattata, la cui superficie é stata dichiarata reale (vedi circ. 11/'88), la dicitura «SR" nel campo destinato alle annotazioni.

Tipi mappali
Qualora l'atto di aggiornamento interessi l'intero contorno del lotto, e la differenza fra la superficie in atti e quella reale, riportata nell'atto di aggiornamento, risulti inferiore di un ventesimo della prima, si dovrà impostare la nuova superficie (reale) mediante opportuna variazione meccanografica. Dovrà essere inoltre eseguita ulteriore variazione meccanografica destinata esclusivamente alla introduzione nel campo destinato alle annotazioni, della dicitura "SR". Si precisa che le due variazioni sopra descritte si rendono necessarie per superare una carenza delle procedure meccanografiche attuali che non permettono, se la variazione interessa la superficie della particella, l'inserimento di commenti nei campo delle annotazioni. Qualora in atti la particella originaria presenti già nel campo annotazione la dicitura "SR». l' iter sopra descritto può essere eseguito per differenze di superficie minori di un cinquecentesimo di quella presente in atti. Se la differenza fra la superficie in atti e quella reale riportata nell'atto di aggiornamento risulti non inferiore di un ventesimo di quella presente in atti l' iter procedurale dovrà essere limitato alla introduzione, nel campo destinato alle annotazioni, della dicitura "SR=" seguita dal valore della superficie reale espressa in mq (valore intero).
Si richiama l'attenzione sul disposto della Circolare n.9 del 18/2 1969 (prot. n.3/365 - S.T.C. III) afferente l'aspetto di aggregazione delle particelle (o porzioni) in fase di trattazione del tipo o ancora meglio nel caso di predisposizione dell'atto di aggiornamento. La fusione delle particelle (o porzioni), sia per gli aspetti geometrici che per quelli amministrativo-censuari può direttamente essere proposta dal tecnico redattore dell'atto qualora sussistano le condizioni definite dalla suddetta Circolare. Quanto sopra, fra l'altro, consente la più corretta e funzionale individuazione topometrica dei vertici reali delle particelle effettivamente riscontrabili, in modo univoco, sul terreno e quindi la loro superficie reale.

……….omissis

 
 

 

 

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