"Lorenzo.geom" ha scritto:
Mi trovo a dover riconfinare una particella originata da frazionamento ante circ. 2/88, del quale ho già provveduto a reperire copia in catasto per ricostruire allineamenti e squadri sulla base della mappa generata dalle coordinate di impianto fornitemi dall'AdT.
Primo problema, molto spinoso e molto discusso qui su Geolive anche con geometri esperti.
Tu stai compiendo lo stesso errore di interpretazione che fanno in molti. Pensi cioè che se le coordinate le chiedi al Catasto, allora sei su una botte di ferro perché sono quelle "ufficiali".
Niente di più erroneo. Non esistono coordinate “certificate dal Catasto” perché non esiste alcun protocollo che indichi come vanno prelevate (o meglio in Catasto ne hanno uno ma è proprio quello più sbagliato per le riconfinazioni, vedi sotto), né alcuna giurisprudenza che assegni tale “ufficialità” solo per il fatto che sono state richieste al Catasto. Pertanto i valori che ti vengono rilasciati dal Catasto hanno la stessa valenza di quelli prelevati da qualsiasi altro soggetto.
Anzi, poiché il Tecnico catastale non ha responsabilità dirette in un incarico di riconfinazione, è molto pericoloso lasciare il prelievo delle coordinate alla sua completa discrezione perché, se questa persona non vi ponesse la necessaria cura e, soprattutto, non applicasse la correzione della mappa (deformazione), le preleva in modo approssimativo se non addirittura scorretto.
Da test fatti in passato da alcuni riconfinatori, ad esempio, è emerso che chiedendo le coordinate degli stessi punti in date diverse, i due Tecnici catastali incaricati hanno fornito valori diversi tra loro.
Perché prima dicevo che, anzi, il Tecnico catastale tende ad effettuare il prelievo delle coordinate con un metodo scorretto ?
Perché lui applicherà quasi sicuramente la rototraslazione a 4 parametri dettata dalla Direttiva dell'ex AdT del 27/05/2008 prot. n. 39391. Questa tecnica è stata dettata allo scopo di collaudare le scansioni delle mappe, non per le riconfinazioni, ed infatti si tratta di un calcolo che non corregge la deformazione alla quale la mappa è andata soggetta. Per ottenere questa correzione occorre applicare altre georeferenziazioni, come la Parametrica o la Trilaterale.
Ti riporto qui sotto il link ad un PDF contenente i link alle playlist dei miei filmati YouTube:
Playlist_GR Per renderti conto di quanto ho detto sopra ti suggerisco di visionare questi filmati:
Playlist: CorrMap - Georeferenziazione mappe:
Filmati:
1) Georeferenziazione Catastale: la direttiva dell'Agenzia;
2) Georeferenziazione Catastale, esempio completo secondo la direttiva dell'Agenzia;
3) Georeferenziazione Catastale, disegno DXF: la deformazione della mappa è rimasta;
4) Georeferenziazione Parametrica, concetti base: dallo scalimetro alla stima del pixel;
5) Georeferenziazione Parametrica, esempio completo.
Poi, tornando al Tecnico catastale, sarebbe anche da verificare se davvero le coordinate le preleva dalla mappa d'impianto oppure dalla mappa wegis, perché in quest'ultimo caso si andrebbe dalla padella alla brace.
Se il tuo caso è una disputa (possibile causa civile) la prassi più corretta che io suggerisco durante i miei seminari presso i Collegi dei Geometri è quella di effettuare il prelievo delle coordinate in contradditorio tra le parti, usando cioè lo stesso metodo condiviso e quindi, se possibile, lo stesso software (non necessariamente il mio ovviamente).
In questo modo, si parte da dati comuni e quindi le eventuali discordanze finali sono sicuramente dovute alle diverse procedure ed assunzioni fatte. Viceversa, con un prelievo fatto ciascuno a modo suo, è molto probabile che le differenze nascano già a monte, complicando enormemente le cose.
Una volta georeferenziata e, mi raccomando, "corretta" la mappa, devi poi ricostruire l'atto di aggiornamento che ha generato il confine. Anche qui ci sono una serie di cose da tenere in considerazione come, ad esempio, se dare priorità alle misure numeriche scritte dal tecnico anche quando sembrano palesemente ricavate a tavolino. Se vuoi avere una panoramica su questi aspetti, ti suggerisco di guardare anche questo filmato:
Playlist: CorrMap - Riconfinazioni
Filmato: Riconfinazione di frazionamenti ante circolare 2/88
"Lorenzo.geom" ha scritto:
Su questa particella è stato poi eseguito nel 2011 un secondo frazionamento per esproprio di undici mq. Ho richiesto il libretto e per mia sfortuna il rilievo fu eseguito con GPS del quale io non ho nozioni sufficienti per ricostruirlo come invece solitamente faccio per i rilievi da stazione totale.
Sono qui a chiedervi quindi come ottenere le coordinate dei punti in riga 2 che si presentano nel tipo: 2|1050|1.734,81.903,-42.218|0.00000,....,0.00000|PDOP=1|0.000|
Mi hanno consigliato di riscriverlo a mano in pregeo ed elaborarlo ma facendo in questo modo non vado in contro alla compensazione che il software esegue perdendo così la rigidezza del rilievo eseguito?
Sì, vai proprio incontro a questo rischio.
Nelle riconfinazioni Pregeo è l'ultima cosa a cui uno dovrebbe affidarsi, perché è un software nato per l'inquadramento cartografico dei rilievi, non per ricostruire confini contesi.
"Lorenzo.geom" ha scritto:
In poche parole io avrei bisogno di uno schema di rilievo rigido (possibilmente dwg/dxf) per poter eseguire la sovrapposizione (con rototraslazione eccentrica) al mio rilievo di campagna e valutare le discordanze.
Sì, hai detto bene, tu devi semplicemente tenere buone le misurazioni (non le "elaborazioni", come avverrebbe se usi Pregeo) del Tecnico che ha prodotto il frazionamento nel 2011 e sovrapporre il suo rilievo al tuo, mediante alcuni punti comuni che tu ribatti (ne bastano due, meglio se di più così hai anche un controllo sugli scarti).
"Lorenzo.geom" ha scritto:
PS: Non ho attualmente un software che mi consente di ricostruire il grafico del rilievo GPS partendo dal libretto in quanto per ora utilizzo solo ST, ma sto aspettando l'arrivo del software PFcad Catsto Full della S.C.S., qualcuno sa se tra le varie funzioni possiede anche questa?
Senza un software specifico che esegue la sovrapposizione di due rilievi per rototraslazione ai minimi quadrati ("eccentrica" non l'avevo mai sentita) la vedo dura farlo a mano.
Se vuoi vedere come si fa questa operazione con il mio software, guarda questo filmato:
Playlist: Geocat - Riconfinazioni
Filmato: Riconfinazione frazionamenti post circolare n. 2 del 1988
In questo filmato sia il rilievo di confinazione che di riconfinazione sono da stazione totale, ma il software risolve ovviamente anche il caso in cui uno o l'altro (o entrambi) siano GPS.
Spero di esserti stato d'aiuto, ciao.
Gianni Rossi