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Autore come funziona il calcolo dei vani?

geoidea

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25 Maggio 2007

Messaggi:
111

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 0 -  0 - Inviato: 30 Maggio 2007 alle ore 12:02

come funziona il calcolo dei vani? come funziona il calcolo dei vani ad esempio 1 vano per le camere, se non sbaglio i bagni sono 0.33, cosa e' 0,25 chi sa darmi dei chiarimenti su come faccio a calcolare?

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Autore Risposta

amal

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09 Febbraio 2003

Messaggi:
341

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 0 -  0 - Inviato: 30 Maggio 2007 alle ore 12:47

La risposta è un pò lunga ma spero possa esserti utile. Ciao Alberto

-------------------------------

GRUPPO A
La consistenza catastale delle unità immobiliari da accertarsi nelle categorie
del gruppo A del quadro generale si misura assumendo come elemento unitario
il vano utile.
Si considera come vano utile lo spazio chiuso da muri o pareti dal pavimento
al soffitto, avente generalmente luce diretta ed una superficie libera che, in
relazione alla categoria e classe di cui trattasi è stato stabilito come normale.
Per il computo della consistenza delle unità immobiliari da accertarsi nelle
categorie del gruppo A si devono distinguere i seguenti elementi:
a) vani principali (salone, galleria, camera o stanza, cucina);
b) accessori a servizio diretto: cioè gli elementi necessari al servizio od al
disimpegno delle parti principali (bagno, ripostiglio, ingresso, corridoio,
dispensa, veranda, nonché, in genere, i vani aventi superficie libera minore
di quella minima stabilita per il vano normale della categoria e classe;
c) accessori a servizio complementare: cioè gli elementi annessi ed integranti
la funzione delle parti principali ma non strettamente necessari per
l'utilizzazione di esse (soffitte, cantine, locali di sgombero);
d) dipendenze, e cioè:
1) aree e suoli liberi a servizio esclusivo dell'unità immobiliare o a servizio
comune di essa e di altre unità immobiliari (cortili, aie, giardini, terreni destinati
a giochi e ad altri esercizi sportivi, terrazze usufruibili cioè non di semplice
copertura, ecc.);
2) locali e costruzioni destinati ad usi speciali (tettoie aperte, portici, serre);
3) locali costruttivamente destinati al servizio comune dell'unità immobiliare
e di altre (bucatai, spanditoi, soffitte o cantine usate dai vari inquilini senza
stabili pareti divisorie degli spazi a ciascuno assegnati).
La consistenza catastale in vani utili si ottiene:
1) conteggiando separatamente e sommando:
a) come vani utili e per il loro numero effettivo i vani principali normali,
cioè quelli con superficie almeno uguale a quella minima normale stabilita
per il vano utile della categoria e classe;
b) come vano utile, la cucina - anche se di ampiezza inferiore a quella minima
predetta, se per la sua speciale destinazione è fornita degli impianti
consueti in quella categoria e classe;
c) come altri vani utili e frazioni di vani utili - sinteticamente apprezzati - la
eccedenza di superficie libera presentata eventualmente dai vani principali,
rispetto a quella massima del vano utile normale;
d) i vani accessori a servizio diretto esclusivo dei vani principali ed i vani
accessori a servizio complementare esclusivo, conguagliati a vani utili,
tenendo conto degli usi locali accertati per la categoria, ovvero, in mancanza
di usi locali, contando ogni vano accessorio a servizio diretto esclusivo
per 1/3 di vano utile ed ogni vano accessorio a servizio complementare
esclusivo per 1/4 di vano utile;
2) apportando al risultato del conteggio una aggiunta o detrazione nei limiti
del 10% per tener conto, sia di altri elementi della consistenza effettiva
(dipendenze) che - materialmente, o anche solo economicamente congiunti,
nella unità immobiliare, agli elementi già considerati - ne aumentano le utilità
ed i comodi, sia di utilità o svantaggi che siano particolari dell'unità
immobiliare rispetto alla maggior parte delle altre unità della medesima
categoria e classe ed influenti sul reddito lordo;
3) arrotondando, infine, il risultato del conteggio così eseguito al mezzo vano.

GRUPPO B
La consistenza catastale delle unità immobiliari da accertarsi nelle categorie
del gruppo B del quadro generale si misura assumendo come elemento unitario
il metro cubo e si computa:
1) determinando la consistenza effettiva in metri cubi con le norme consuete;
2) apportando ad essa un'aggiunta o detrazione, nei limiti del 10% quando
si verificano le circostanze di cui al punto 2) del paragrafo precedente;
3) arrotondando il risultato del conteggio così eseguito al metro cubo.

GRUPPO C
La consistenza catastale delle unità immobiliari da accertarsi nelle categorie
del gruppo C del quadro generale si misura assumendo come elemento unitario
il metro quadrato, e si computa determinando in primo luogo le superfici
interne (cioè quelle degli spazi compresi fra le pareti) degli ambienti -
principali ed accessori - che costituiscono l'unità immobiliare.
Dal computo sarà esclusa la superficie dei locali e delle aree che costituiscono
le dipendenze (cioè tettoie, cortili, giardini, ecc.), siano esse di uso
comune o siano di uso esclusivo dell'unità immobiliare considerata.
Si ottiene poi la consistenza catastale in metri quadrati:
1) Sommando:
a) la superficie utile degli ambienti principali;
b) la superficie utile degli ambienti accessori, trasformata, per la sola categoria
C/1 (negozi e botteghe), per moltiplicazione con il relativo coefficiente
di ragguaglio, in superficie utile equivalente principale;
2) apportando al risultato del conteggio una aggiunta o detrazione - nei
limiti ammessi - sia per tenere conto degli altri elementi della consistenza
effettiva - dipendenze - che nell'unità immobiliare sono uniti agli elementi
già considerati e ne aumentano le utilità ed i comodi, sia per tener conto di
utilità e svantaggi (particolari rapporti dimensionali, posizione d'angolo,
ecc.) che siano particolari della unità immobiliare rispetto alla maggior parte
delle altre unità della medesima categoria e classe ed influenti sul reddito;
3) arrotondando infine, il risultato del conteggio al metro quadrato.
I limiti ammessi per le aggiunte o per le detrazioni previste dal punto 2) al
risultato del conteggio indicato al punto 1), sono del 10 % per tutte le categorie
del gruppo C del quadro generale, tranne che per la categoria C/1
per la quale sono del 20%.

(da "Legge 11 agosto 1939, n. 1249 - Accertamento generale dei fabbricati urbani, rivalutazione del relativo reddito
e formazione del nuovo Catasto edilizio urbano")

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toniooo

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Caserta

 0 -  0 - Inviato: 12 Luglio 2010 alle ore 16:18

Riguardo il gruppo A del vigente Quadro Generale delle categorie, al punto 1.a è specificato che non si riterrà, pertanto, vano principale quello di superficie superiore alla minima normale ma con sviluppo eccessivo di una delle dimensioni ed esiguo dell'altra.
Nel mio caso, ho due stanze, tra l'altro senza collegamento con l'esterno, solo con la porta che li collega ad un disimpegno. Queste due stanze hanno dimensioni di circa 5m x 2,5m. Posso considerarle ripostigli, oppure vani normali?
Io sarei orientato a considerarli ripostigli, però ho paura di rettifiche post accatastamento.

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bioffa69

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23 Settembre 2009

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 12 Luglio 2010 alle ore 16:50

"toniooo" ha scritto:
Queste due stanze hanno dimensioni di circa 5m x 2,5m. Posso considerarle ripostigli, oppure vani normali?
Io sarei orientato a considerarli disimpegno, però ho paura di rettifiche post accatastamento.



...non capisco il dubbio, sono stanze !

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toniooo

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01 Settembre 2003

Messaggi:
151

Località
Caserta

 0 -  0 - Inviato: 12 Luglio 2010 alle ore 16:53

"bioffa69" ha scritto:
"toniooo" ha scritto:
Queste due stanze hanno dimensioni di circa 5m x 2,5m. Posso considerarle ripostigli, oppure vani normali?
Io sarei orientato a considerarli disimpegno, però ho paura di rettifiche post accatastamento.



...non capisco il dubbio, sono stanze !



Hanno una dimensione molto maggiore dell'altra, in più non hanno finestre, aperture con l'esterno.

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bioffa69

Iscritto il:
23 Settembre 2009

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Località
BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 12 Luglio 2010 alle ore 18:00

...considera che il vano e' di 20mq , anche se una stanza di 12 mq e' sempre un vano.
Nel tuo caso, non avendo finestre, non sono sicuramente abitabili, pertanto non possono essere considerate stanze, e' corretto l'indicare ripostiglio.

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 23 Luglio 2010 alle ore 14:31

"bioffa69" ha scritto:
...considera che il vano e' di 20mq , anche se una stanza di 12 mq e' sempre un vano.
Nel tuo caso, non avendo finestre, non sono sicuramente abitabili, pertanto non possono essere considerate stanze, e' corretto l'indicare ripostiglio.


non ripostiglio......
ma "vano buio" come indicato nella circolare 04/2009......che poi secondo me la superficie va calcolata come fosse appunto un accessorio....ripostiglio, corridoio etc

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