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Autore AiutO

weblaura

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07 Giugno 2014 alle ore 11:53

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 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2014 alle ore 17:04

scusate non sono un tecnico e non ne capisco granchè.. il fatto è che vorrei comprare un terrreno di circa 5000 metri dove esiste un rudere che vorrei ristrutturare, mi dicono che prima dell'atto si deve accatastare e chiarire che è ante 1967. Il problema è proprio questo come si prova che è ante 1967? Il proprietario ha avuto il terreno in eredità circa 20 anni fa naturalmente nessuna menzione del fabbricato. Il tecnico a al quale mi sono rivolto mi dice di far correggere la successione, aggiungendolo, e andare a ritroso fino ad arrivare al 1967 (ma che vorrà dire???)

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Autore Risposta

totonno
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 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2014 alle ore 19:01

Laura, la domanda è buona. Peccato il titolo che non rende merito all'argomento posto. La successione frega tutto perchè nel 1994 è stato dichiarato che il fabbricato non c'era. Dichiarare il contrario ora puzza di bruciato. Saluti.

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2014 alle ore 19:05

"totonno" ha scritto:
Laura, la domanda è buona. Peccato il titolo che non rende merito all'argomento posto. La successione frega tutto perchè nel 1994 è stato dichiarato che il fabbricato non c'era. Dichiarare il contrario ora puzza di bruciato. Saluti.



Tutto dipende dagli stralci "Aerofotogrammetrici" ante 1967.... se il fabbricato esisteva, perchè non inserirlo in successione?

Saluti

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robertopi

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 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2014 alle ore 20:04

Capita, non di rado, che alcuni fabbricati rurali, fossero graffati al terreno assumedone la stessa qualità (significa che in visura leggevi ad esempio seminativo, senza alcun riferimento al fabbricato). Il fatto che sia rudere può aver indotto ad operare con leggerezza al momento della successione.

Inizierei a verifcare le mappe catastali, per vedere se c'è traccia, poi come giustamente ti ha consigliato cesko, è opportuno visionare i rilievi aerofotgrammetrici.

Infine, già dal tipo di rudere, ovvero dalle sue caratteristiche costruttive, si potrebbe almeno intuire l'epoca ed evntualemte verificare se possibile una sua sanatoria mediante accertamento di conformità.

Saluti

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Salvatore_B.

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Juneau

 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2014 alle ore 23:12

La solita storia che si ripete sempre. Tanti riempiono le carte (la den. di succ.) guardando solo le visure, senza andare sui luoghi per accertarsi se ci sono fabbricati, anche se diroccati.

In ogni caso anche la aerofotogrammetria non è una garanzia. Ho avuto a che fare più volte che fabbricati ante 1967 (ne sono certo che sono ante 1967 con altre prove indiscutibili) che nella aerofotogrammetia del 1967 non sono state riportate (dimenticanza del disegnatore).

Se è ante 1967 è molto probabile che non necessita alcuna sanatoria e pratica al Comune.

Se devi fare un atto porta la successione al notaio e segui i suoi consigli. Se è diroccato potrebbe rientrare tra quelli senza obbligo di accatastamento (segui il notaio!).

In successione integrativa, se te lo dice di farla il notaio, potrebbe mettersi senza accatastamento del fabbricato vero e proprio...

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2014 alle ore 07:13

"weblaura" ha scritto:
.. ... vorrei comprare un terrreno di circa 5000 metri dove esiste un rudere che vorrei ristrutturare, mi dicono che prima dell'atto si deve accatastare e chiarire che è ante 1967. Il problema è proprio questo:come si prova che è ante 1967? Il proprietario ha avuto il terreno in eredità circa 20 anni fa naturalmente nessuna menzione del fabbricato. Il tecnico a al quale mi sono rivolto mi dice di far correggere la successione, aggiungendolo, e andare a ritroso fino ad arrivare al 1967 (ma che vorrà dire???)



Innanzi tutto quoto le risposte di CESKO e RobertoPi e rilancio puntualizzando che:

1) anche si non trovassi nella cartografia dell'aerofotogrammetria o addirittura nelle mappe IGM, potrebbe benissimo risultare anche dalle mappe e

2) comunque se malauguratamente queste cartografie non dimostrassero l'esistenza del precedente fabbricato, è sempre possibile dimostrarne l'esistenza, seguendo il corretto consiglio del tuo tecnico, al quale seguirà la sanatoria ed un accatastamento del rudere, ora per allora, e

3) solo poi procedere alla redazione del progetto di ristrutturazione,

4) previa la necessaria verifica ed accertamento della fattibilità urbanistica in Comune.

cordialità

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weblaura

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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2014 alle ore 07:24

"totonno" ha scritto:
Laura, la domanda è buona. Peccato il titolo che non rende merito all'argomento posto. La successione frega tutto perchè nel 1994 è stato dichiarato che il fabbricato non c'era. Dichiarare il contrario ora puzza di bruciato. Saluti.







ma a quanto mi hanno detto prima non era obbligatorio dichiararlo (o mi sbaglio?). E poi se si corregge l'ultima successione non si arriva al 1967 (lui mi parlava di correggere anche quella prima.. ma si può fare?), ma poi metterlo in successione sarebbe una prova? così non si potrebbe mettere la qualunque? Il fabbricato è sicuro ante 1967 le caratteristiche della costruzione (a mio parere) dicono tutto

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weblaura

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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2014 alle ore 07:33

Innanzi tutto quoto le risposte di CESKO e RobertoPi e rilancio puntualizzando che:

1) anche si non trovassi nella cartografia dell'aerofotogrammetria o addirittura nelle mappe IGM, potrebbe benissimo risultare anche dalle mappe e

tecnicamente non so cosa intendi per mappe.. so che il proprietario aveva un disegno con scritte le particelle dove c'era disegnato. A quanto ho capito l'aerofotogrammetria (qui dalle nostre parti - prov. catania)) esiste solo da dopo gli anni 70


2) comunque se malauguratamente queste cartografie non dimostrassero l'esistenza del precedente fabbricato, è sempre possibile dimostrarne l'esistenza, seguendo il corretto consiglio del tuo tecnico, al quale seguirà la sanatoria ed un accatastamento del rudere, ora per allora,



ma se è ante 1967 non dovrei fare nessuna sanatoria no?



3) solo poi procedere alla redazione del progetto di ristrutturazione,



il progetto di ristrutturazione è l'ultima cosa a cui penso



4) previa la necessaria verifica ed accertamento della fattibilità urbanistica in Comune.

cordialità[/quote]



grazie a tutti per le risposte

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weblaura

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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2014 alle ore 07:42

"Salvatore_B." ha scritto:
La solita storia che si ripete sempre. Tanti riempiono le carte (la den. di succ.) guardando solo le visure, senza andare sui luoghi per accertarsi se ci sono fabbricati, anche se diroccati.

In ogni caso anche la aerofotogrammetria non è una garanzia. Ho avuto a che fare più volte che fabbricati ante 1967 (ne sono certo che sono ante 1967 con altre prove indiscutibili) che nella aerofotogrammetia del 1967 non sono state riportate (dimenticanza del disegnatore).

Se è ante 1967 è molto probabile che non necessita alcuna sanatoria e pratica al Comune.



A quanto pare il notaio in generale se ne lava le mani facendo dichiarare al venditore che è ante 1967. Per tanti, insieme all'accatastamento, questo è sufficiente, Ma in questo caso che il proprietario nel 1967 non ne era proprietario (scusate il gioco di parole) lo potrebbe dichiarare?????????



Se devi fare un atto porta la successione al notaio e segui i suoi consigli. Se è diroccato potrebbe rientrare tra quelli senza obbligo di accatastamento (segui il notaio!).



Si è quello che intendo fare. Ma mi chiedo: non si potrebbe accatastarlo come unità collabente, non metterlo in successione, far dichiarare che è ante 1967, al limite facendo fare una perizia giurata, e per poi ristrutturarlo tranquillamente dopo?



In successione integrativa, se te lo dice di farla il notaio, potrebbe mettersi senza accatastamento del fabbricato vero e proprio...

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2014 alle ore 09:56

Laura si sono capiti i dubbi che chiedi, ma devi vedere di imparare a fare le quote.

Se è ante 1967 il notaio "non se ne lava le mani", cioè la dichiarazione che è ante 1967 non spetta affatto al notaio, ma spetta alla parte che vende, anche se a quest'ultima che te la vende il bene è arrivato pochi mesi fa. E una dichiarazione di parte e se è varamente ante 1967 (nel tuo caso pare lampante) non deve esserci alcuna tema che si dichiari il falso in un atto pubblico.

Per quanto riguarda la II domanda, perché accatastarlo come collabente se non c'è obbligo di accatastarlo? Non è meglio vedere se si possono evitare balzelli futuri...? In successione occorre metterlo, anche se non accatastato (il notaio ha l'obbligo di controilalre che i beni per cui rogita risultino messi in successione). Nella successione si deve mettere il bene e un valore di esso per la tassazione. In genere io (che sono tecnico) ci allego una mia perizia di stima con alcune foto chiare per 'giustificare' il valore dichiarato in successione.

Una volta che lo acquisti e ti risulta riportato nell'atto, sei libera di ristrutturarlo a mezzo di un tecnico che presenti progetto al comune.

Se i lavori per costruire quel fabbricato sono iniziati prima del 2 settembre 1967 e se a questa data il sito del bene ricadeva al di fuori del centro abitato, è urbanisticamente in regola. Prima di quella data 'in campagna' si potevano fare anche grattacieli senza obbligo di licenza edilizia. Se è così niente sanatoria.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2014 alle ore 14:35

Dopo questi ultimi interventi chiarificatori dell'autore della domanda, con l'aiuto anche delle risposte condivisibili dei colleghi, provo a dare il mio contributo sottolineando però dei punti fermi e a mio parere indiscutibili ma che possono aiutare a capire come muoversi.

La domanda è: posso acquistare un terreno su cui sopra insiste un fabbricato in precario stato di manutenzione, certamente realizzato in epoca antecedente il primo settembre 1967, anche se detto fabbricato non è accatastato e non è stato indicato tra i beni immobili dichiarati in successione?

Preso atto che l'immobile è stato effettivamente iniziato a costruire prima del 1 settembre 1967, non per semplice dichiarazione dei venditori in atto ma perchè è dimostrabile dalle carte ufficiali in possesso dei venditori, nonchè dalle foto aeree o cartografie dell'epoca dove è rappresentato graficamente e visibilmente il manufatto in questione, possiamo certamente affermare che questi è commerciabile, qualsiasi sia la posizione del terreno rispetto al centro abitato, dentro o fuori che sia. L'immobile ed il terreno su cui insiste possono essere compravenduti una volta che questi siano preventivamente regolarmente accatastati, in particolare l'edificio registrato al catasto dei fabbricati. Non è necessario integrare gli atti o le successioni sopraggiunte nel tempo a meno che questi non siano avvenuti di recente. Ma non basta. Laura ci informa che questo fabbricato deve essere ristrutturato. Dobbiamo allora approfondire l'aspetto urbanistico perchè un fabbricato ante 67 non è detto che sia regolare sotto questo aspetto. Occorre fare ricerca all'ufficio urbanistica del comune di competenza e accertarsi che quella zona dove insiste l'immobile non era interessata dal piano urbanistico che i comuni erano obbligati a redigere, era cioè una zona fuori dal centro abitato, e che il numero degli abitanti del comune non superasse un certo limite imposto dalla norma. Da questa ricerca possiamo anche capire quale sia in origine la destinzione del fabbricato, perchè non essendo accatastato non è detto che sia residenziale ma magari è stata una ex stalla rurale e allora per renderlo abitativo occorre pagare gli oneri per il cambio di destinazione e per la eventuale deruralizzazione. Dopo tutti questi accertamenti possiamo essere sicuri di acquistare l'immobile e poter procedere alla ristrutturazione dello stesso in modo certo e senza brutte sorprese, certamente con l'aiuto di un tecnico professionista incaricato da una delle parti prima di redigere l'atto di trasferimento, che dichiari sotto la propria responsabilità la regolarità urbanistica del bene.



Saluti.

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weblaura

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 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2014 alle ore 17:22

Grazie a Tutti per le risposte. La prossima settimana cercherò di avere tutte le informazioni possibili e poi deciderò il da farsi.

Saluti

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mefyna

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12 Giugno 2014 alle ore 12:45

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 0 -  0 - Inviato: 12 Giugno 2014 alle ore 13:07

buon giorno.scusate ma non sono esperta e non sò usare il forum..scrivo qui sotto che non centra ma perchè mi possiate indirizzare. vorrei sapere a chi rivolgere una domanda relativa a:... chi spetta pagare le spese del funerale di uno zio che ha lasciato due donazioni e a noi altri parenti nulla ma ora gli altri non pagano il fueneral?.in vita lui ha:un fratello due sorelle un altra sorella che ha avuto la donazione e un cognato poi noi nipoti..

spero mi possiate dare un aiuto e grazie infinite..Paola

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samsung

Iscritto il:
29 Ottobre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 12 Giugno 2014 alle ore 15:34

Prima di tutto, le spese del funerale spettano agli eredi.

Da come scrivi sembra che lo zio abbia donato due immobili in vita e sia morto senza averne intestati altri. Tieni presente che esistono anche conti corrente, azioni, buoni postali ecc.

Se è morto senza lasciare testamento gli eredi sono definiti per legge.

Le donazioni fatte in vita, se lesive delle quote legittime, possono essere impugnate e gli eredi esclusi dalle donazioni possono vedersi riconosciute le loro quote.

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SIMBA964

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Iscritto il:
20 Marzo 2014 alle ore 17:05

Messaggi:
1781

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in fede con DIO

 0 -  0 - Inviato: 12 Giugno 2014 alle ore 15:59

Salve



Anche i debiti spettano agli eredi, non solo gli utili

Saluti cordiali

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