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Autore tipo particellare

alfamp

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 0 -  0 - Inviato: 30 Marzo 2007 alle ore 23:49

Devo redigere un tipo particellare per correggere la superficie di un mappale... non conosco la procedura con pregeo 9.... qualcuno mi dia indicazioni in merito..grazie.

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Autore Risposta

trepuzzi

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28 Marzo 2006

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 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2007 alle ore 16:15

Devo redigere un tipo particellare per correggere la superficie di un mappale... non conosco la procedura con pregeo 9.... qualcuno mi dia indicazioni in merito..grazie.

Il tipo particellare si esegue con pregeo 8.

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geobax

(GURU)

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Biella

 0 -  0 - Inviato: 03 Aprile 2007 alle ore 16:34

PreGeo 8 non è più utilizzabile dal 01.01.2007 (vedi circ. 2/2006).

In riga 9 inserisci PA.

Il tipo particellare (circ. 2/88 e dpr 650/72) si riconduce per modalità di trattamento al Tipo Frazionamento.
Se non hai superfici fuori tolleranza devi usare un libretto ordinario con riga 6:

6|TIPO PARTICELLARE PER CONFERMA TOPOGRAFICA OVVERO PER MIGLIORE PRECISAZIONE DI SUPERFICIE|

le geometrie andranno con linee NC e non avrai proposta di aggiornamento.

In caso contrario (superfici fuori tolleranza) dovrai redigere il db per doppia dimostrazione e eseguire la proposta di aggiornamento (la riga 6 CONFERMA, inutile dirlo, in questo caso, non la devi utilizzare).

CIAO

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ale81

Iscritto il:
28 Aprile 2006

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 04 Luglio 2007 alle ore 15:47

In che cosa consiste il db per doppia dimostrazione?
(scusate l'ignoranza ma non mi è mai capitato un tipo particellare...)

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numero

(GURU)

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30 Gennaio 2004

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prato

 0 -  0 - Inviato: 04 Luglio 2007 alle ore 16:42

"ale81" ha scritto:
In che cosa consiste il db per doppia dimostrazione?
(scusate l'ignoranza ma non mi è mai capitato un tipo particellare...)



Rif.to: Circolare 5/89
"Verificata l'accettabilità delle anomalie riscontrate sulla forma si dovrà procedere alla verifica delle superfici ( superficie rilevata e superficie in atti catastali) controllando che la loro differenza sia contenuta entro il limite di tolleranza, che viene qui definito sulla base dei criteri stabiliti dal codice civile; (art. 1538) pari ad 1/20 della superficie in atti.
Differenze di superficie che rientrano in tale richiedono un'unica dimostrazione su elaborato mod. 51FTP, nel quale le superfici indicate sono quelle rilevate, come già espresso nella circ. 11/'88.
Per le differenze di superficie che eccedono 1/20 della superficie nominale occorre eseguire la doppia dimostrazione sia grafica (mod. 51) sia delle superfici (mod. 51FTP) così come previsto dal D.P.R.650/72."

e poi:

Rif.to: Circolare 2/2006
7 Particolari modalità di predisposizione dell’atto di aggiornamento

Nelle more della già pianificata implementazione della specifica funzionalità della procedura informatica, la predisposizione della “doppia dimostrazione” nel modello censuario del Tipo Frazionamento, nei casi in cui si rendesse necessaria, può essere eseguita all’interno della Relazione Tecnica ovvero adottando i modelli tradizionali. Nulla altro è innovato rispetto all’attuale quadro normativo per quanto attiene la predisposizione della Relazione Tecnica.

Preciso che quanto sopra si riferisce solo al confronto tra sup. nominale e sup.reale.
Queste norme non si applicano in caso di differenze tra sup. nominale e sup.cartografica.

saluti

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ale81

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28 Aprile 2006

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 04 Luglio 2007 alle ore 17:05

Sempre se non chiedo troppo, un esempio un po più pratico e meno teorico si può trovare da qualche parte? (tipo una guida o prontuario in cui venga trattato anche un tipo particellare...)
grazie

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numero

(GURU)

Iscritto il:
30 Gennaio 2004

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prato

 0 -  0 - Inviato: 04 Luglio 2007 alle ore 17:23

in caso di frazionamento tutto quanto sopra alla fine si riduce a questo:

- se la diff. è superiore alla tolleranza prevista va redatta la doppia dimostrazione, quindi nel modello censuario si predispone il frazionamento con le superfici nominali (quelle reali se fuori tolleranza non si possono introdurre in atti) e nella relazione tecnica si predispone (si scrive semplicemnte in colonna) uno schema uguale al censuario ma con le superfici reali.

Nel caso di tipo particellare (presumo perchè non ne ho mai presentati) essendo lo scopo proprio quello di delimitare univocamente il lotto e determinarne quindi la sup. reale credo che i due schemi censuari vadano invertiti (quindi in relazione quello con le sup.nominali e viceversa) ma non ne sono sicuro.

saluti

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ale81

Iscritto il:
28 Aprile 2006

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 04 Luglio 2007 alle ore 17:30

ok, grazie per l'aiuto.
(di particellari non me ne sono mai capitati, ma provo a prepararmi in anticipo cercando di capire cosa sono e come si fanno... :lol: )

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ioberton1

Iscritto il:
12 Novembre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 15 Maggio 2009 alle ore 16:19

salve colleghi... il mio caso è questo
DEVO FRAZIONERE UN LOTTO CHE HA UNA SUPERFICIE NOMINALE DI 980MQ, io ho rilevato l'intero lotto riscontrando una superficie di 1202mq ovviamente non il tolleranza.
In catasto mi hanno detto di fare una doppia dimostrazione con l'ausiliar... e mettere la voce DD ma io non l'ho nel mio pregeo.. come posso fare ?

grazie ^^

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iviarco

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Sonnino (LT)

 0 -  0 - Inviato: 12 Giugno 2009 alle ore 20:55

vista la competenza degli interlocutori storici ale81 e numero insieme alle aspettative del novizio ioberton1 (che poverino è stato dirottato quì da una suo post apposito) ci dite anche quì "come è andata a finire"?
Non è uno slancio altruista: devo frazionare in due p.lle da 388 mq una p.lla madre di 193 mq. e stò fermo al palo!
Solo, non aggiungiamo altro che non sia "Doppia Dimostrazione" e "Tipo Particellare", che ho già scoperchiato l'inferno per trovare altre strade...

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robeci

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Toscana

 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2010 alle ore 17:14

dovendo fare un tipo particellare di ente urbano con cui si varia la superficie da sn a sr (entro 5%) quale schema censuario (TM o AUS) va utilizzato con pregeo10 ?

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AM

Iscritto il:
09 Dicembre 2004

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96

Località

 0 -  0 - Inviato: 20 Aprile 2012 alle ore 11:19

mi metto in coda anch'io sono nella medesima situazione tipo particellare per mappale fuori tolleranza.

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it9gvo

(GURU)

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trappeto

 0 -  0 - Inviato: 20 Aprile 2012 alle ore 19:33

"robeci" ha scritto:
dovendo fare un tipo particellare di ente urbano con cui si varia la superficie da sn a sr (entro 5%) quale schema censuario (TM o AUS) va utilizzato con pregeo10 ?



Il Tipo Particellare va redatto in modalità Pregeo9 (PA);

Si utilizza il Modelle Censuario Ausiliario e si cambia sempre il numero a prescindere se la SR è o non è in tolleranza.

N.B.: a partire dalla versione Pregeo10.5.1 in vigore dal 30/01/2013, non si cambia più il numero ma viene solamente variato il vecchio numero.
- Se la SR è in tolleranza la si deve impostare direttamente nella originaria e nella variata; in ambedue i casi si redige la Proposta di aggiornamento.

- se la SR è fuori tolleranza,si compila sempre l'Ausiliario impostando la SN e nella colonna Annotazione si indica la sigla "RE" seguita dal valore della SR.

Nota: RE si traduce in "Superficie Reale="

Buon lavoro

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pippotex

Iscritto il:
15 Marzo 2003

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Pernumia

 0 -  0 - Inviato: 01 Novembre 2012 alle ore 18:10

Salve, mi accodo per esporre una mia difficoltà sull'argomento del forum: Tipo Particellare,
in quanto, tra forum e tecnici del catasto, non sono ancora riuscito a tracciare la mia rotta
verso la soluzione del problema :(.
Mi spiego: tutto nasce da un frazionamento fatto eseguire da un Ente Pubblico per la costruzione di una pista
ciclabile parallela ad una strada. Tale frazionamento di Pubblica Utilità ha prodotto delle superfici (SN) sulla
base delle quali l'Ente indennizza i privati interessati dall'esproprio. Uno dei privati mi interpella perchè
a suo parere l'area di esproprio non corrisponde a quella che lui ritiene essere giusta.
La verifica che ha eseguito è stata semplice in quanto l'Ente ha fatto identificare la fascia di esproprio
all'interno delle varie proprietà attraverso il tracciamento di picchetti. Dividendo la superficie
comunicatagli, per la lunghezza del fronte identificato dai picchetti, trova la larghezza di esproprio e
quindi il limite di quello che dovrebbe essere il suo confine originale. Secondo lui però il confine dista
circa 1 m più verso la strada, materializzato da un asse fosso. Prima di eseguire qualsiasi verifica, mi sono
fatto mandare dall'Ente il frazionamento per capire innanzi tutto come risulta la superficie, convinto comunque
che essa derivi alla fine dal tipo di sovrapposizione eseguita del rilievo sulla mappa. Tale convinzione
naturalmente è stata confermata. Mi sembra di capire che è stata eseguita una sovrapposizione sui PF, il
calcolo di Pregeo ha prodotto delle superficie, queste poi sono state arrodondate per eccesso e queste vengono indennizzate.
Ma, queste superfici rispecchiano la reale situazione dei luoghi? Il privato che si vede
espropriare una parte del suo terreno (piccolo o grande che sia) ha diritto ad un indennizzo equo in base
all'effettivo esproprio che gli viene prodotto? Io ritengo di si.
Procedo quindi con un rilievo locale finalizzato ad un riconfinamento utilizzando la mappa d'impianto
per la linea di confine ed i fabbricati limitrofi (sempre d'impianto), per l'inquadramento planimetrico.
Da questa verifica e da altre indagini, il confine risulta in asse fosso e non nel ciglio superiore lato privato.
Sovrapponendo poi la mappa d'impianto con la mappa di visura la linea di confine coincide benissimo.
Da Ciò deduco che non è sbagliata in mappa la linea di confine e non è sbagliata sul posto la linea di frazionamento in quanto,
ripeto, è materializzata da picchetti.
La mia convinzione quindi è che l'inquadramento rilievo-mappa nel frazionamento in quel preciso fronte non rispecchia
la reale situazione dei luoghi.
La differenza tra la superficie risultante nel frazionamento e quelle che trovo dal riconfinamento è del doppio.
Relaziono tutto il mio operato e mi confronto con l'Ente Pubblico il quale è disposto a venire incontro al privato
considerando una superficie superiore ma non certo del doppio.
Ora però si tratta di capire come procedere dal punto di vista catastale. Eseguo un ulteriore frazionamento
modificando la sovrapposizione rilievo-mappa e quindi la superficie? Mantenendo naturalmente inalterata la linea dividente!
Oppure procedo con un Tipo Particellare? Di quest'ultimo però sono alla ricerca di chiarimenti. Grazie

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gacec

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28 Luglio 2006

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Località

 0 -  0 - Inviato: 28 Ottobre 2013 alle ore 15:57

[size= 12px; background-color: #e0e0e0]A seguito di un riconfinamento devo correggere la superficie di una particella con qualità EU la superfice in visura è 1500 mq quella cartografica 700 e quella rilevata 900. E' maggiore di 1/20 e quindi fuori tolleranza. Il catasto mi osserva:[/size]

[size= 12px; background-color: #e0e0e0]1) che gli EU non possono essere trattati per particellari con correzzione di superficie??[/size]

[size= 12px; background-color: #e0e0e0]2) che bisogna mettere in relazione che la sagoma corrisponde a quella in mappa??[/size]

[size= 12px; background-color: #e0e0e0]3)che bisogna passare ad area urbana per le intestazioni visto che non insiste nessun fabbricato sopra.[/size]

[size= 12px; background-color: #e0e0e0]Di queste posso concordare solo con la 3). Il particella serve anche a dare una superficie reale e naturalmente se si modifica la superficie è logico che la sagoma non potrebbe essere piu quella in mappa. Altrimenti si parte dal concetto che le sagome e le superfici della particelle in mappa siano tutte reali e questo è un assurdo. Cosa ne pensate? - See more at: www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/pre...

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