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Autore riduzione e coefficiente di scala in elaborazione pregeo

lucabgeom

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 14 Aprile 2010 alle ore 20:03

Ultimamente in alcuni rilievi eseguiti con metodologia mista gps e celerimetrica ho notato che il pregeo tende ad applicare un coefficiente di scala superiore ad 1 al libretto determinando di fatto un "allungamento" delle distanze misurate tra i PF rispetto alla distanza effettiva rilevata in campagna che arriva anche a 7-8 cm per lati di 600-700 m. ed oltre.
Ne deriva che trovo differenze con misurate precedenti in particolare presenti in tipi antecedenti al 1998 (forse perche' pregeo di allora aveva un modulo di elaborazione diverso?).
Se invece elaboro il libretto in locale con quota zero ed est media zero e rinominando i pf questo non avviene e le misurate sono identiche a quelle rilevate e restituite nel dxf di esportazione della mia strumentazione.
Premesso che per i riconfinamenti finora eseguiti ho sempre utilizzato il libretto delle misure elaborandolo in locale conoscendo questi aspetti, pero' mi domando: secondo voi in sede di eventuali collaudi delle misurate da parte dell' Adt questi aspetti vengono valutati o potrebbero creare dei problemi?
Come ragiona il pregeo per elaborare i dati che inseriamo (mi riferisco non tanto alla riduzione della distanza ma al coefficiente di scala)?
Gradirei qualche parere da chi e' piu' esperto di me.
Grazie, buon lavoro.

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Autore Risposta

gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 14 Aprile 2010 alle ore 22:30

Salve lucabgeom,
non mi risulta che pregeo modifichi le distanze misurate e/o le distanze tra i punti rlevati, siano essi stazioni, pf o punti di dettaglio in funzione del fattore di scala.

L'unica cosa che ho potuto constatare è la riduzione del rilievo a quota zero.


saluti

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dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 09:30

Salve

DEVI SEMPRE LAVORARE IN LOCALE.

cordialmente

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lucabgeom

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 10:24

Innanzitutto grazie per le cortesi risposte, provo ad incollare sotto i risultati:


1) questi sono i risultati con quota zero ed est media zero e corrispondono
ai dati del mio rilievo:

Mutue Distanze tra i Punti Fiduciali
Coppia PF dalla TAF Misurata sqm diff.
PF03/0200/G205-PF02/0150/G205 662.072 661.259 0.015 +0.813
PF03/0200/G205-PF02/0160/G205 1306.627 1306.796 0.019 -0.168
PF03/0200/G205-PF03/0210/G205 513.683 511.973 0.024 +1.710
PF03/0200/G205-PF03/0150/G205 376.128 375.202 0.011 +0.927
PF02/0150/G205-PF02/0160/G205 749.197 749.609 0.019 -0.412
PF02/0150/G205-PF03/0210/G205 912.345 910.270 0.024 +2.075
PF02/0150/G205-PF03/0150/G205 406.458 406.247 0.011 +0.211
PF02/0160/G205-PF03/0210/G205 1294.954 1294.892 0.027 +0.062
PF02/0160/G205-PF03/0150/G205 938.416 939.570 0.016 -1.154
PF03/0210/G205-PF03/0150/G205 506.700 504.848 0.021 +1.852

2) questi invece sono i risultati che ottengo quando inserisco quota ed est media:


Mutue Distanze tra i Punti Fiduciali
Coppia PF dalla TAF Misurata sqm diff.
PF03/0200/G205-PF02/0150/G205 662.072 661.307 0.015 +0.765
PF03/0200/G205-PF02/0160/G205 1306.627 1306.892 0.019 -0.264
PF03/0200/G205-PF03/0210/G205 513.683 512.010 0.024 +1.673
PF03/0200/G205-PF03/0150/G205 376.128 375.229 0.011 +0.900
PF02/0150/G205-PF02/0160/G205 749.197 749.665 0.019 -0.468
PF02/0150/G205-PF03/0210/G205 912.345 910.336 0.024 +2.008
PF02/0150/G205-PF03/0150/G205 406.458 406.276 0.011 +0.182
PF02/0160/G205-PF03/0210/G205 1294.954 1294.987 0.027 -0.033
PF02/0160/G205-PF03/0150/G205 938.416 939.640 0.016 -1.224
PF03/0210/G205-PF03/0150/G205 506.700 504.885 0.021 +1.815

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numero

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 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 11:04

Dovresti precisare qual'è la quota di riferimento poichè lavorare a quota 0 o a quota 1000 non è esattamente la stessa cosa.

saluti

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lucabgeom

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 11:06

"numero" ha scritto:
Dovresti precisare qual'è la quota di riferimento poichè lavorare a quota 0 o a quota 1000 non è esattamente la stessa cosa.

saluti




Il rilievo e' a quota 49 m slm.

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talismatico

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lu Sule, lu Mare, lu Ientu

 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 11:32

Salve!
Differenze di quel genere sono compatibili se il sistema di inquadramento catastale è in Gauss-Boaga.

Considera che il passaggio da coordinate locali a coordinate in Gauss-Boaga prevede un fattore di contrazione da 0,9996 a 1,0004, a meno che non ti trovi nel Salento dove è ancora maggiore.

Saluti!

gAR

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lucabgeom

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 11:37

Si in effetti il rilievo e' in zona dove il sistema e' in Gauss-Boaga (provincia di Bologna).

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 11:49

incuriosito ho fatto qualche prova con vecchi libretti:

La est media non influisce sul calcolo come è giusto che sia.

Se il rilievo è di tipo GPS la quota inserita non influisce sul calcolo delle misurate (stranamente secondo me).
Se il rilievo è convenzionale invece il calcolo della distanza misurata risente della quota inserita in riga 9.
Salvo verificare che il calcolo eseguito da pregeo per la riduzione alla superficie di riferimento sia esatto non ci trovo niente di strano, anzi il tutto rispetta le regole della buona topografia (la terra è curva e non piatta).

Impostare sempre un piano di riferimento a quota 0 non è una buona pratica, a meno che non si lavori sempre nella Pianura Padana.

saluti

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dioptra

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 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 12:01

Salve

Mi riferivo al fatto che il rilievo dal GPS deve essere scaricato in locale.
Altrimenti non può essere confrontato con le misure della stazione totale.
Altrimenti, pregeo, quando fa la proiezione Euleriana rielabora ulteriormente i dati ma utilizza quelli sbagliati.

Per esempio: se scarichi un rilievo gps in WGS84 e calcoli il dislivelo tra 2 punti, ottieni un risultato molto diverso da quello che otterresti con il livello.
Allora devi scaricare i dati in origine locale sulla zona di intervento.

cordialmente

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lucabgeom

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Felsina

 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 12:10

Di solito dal rilievo gps creo sempre nel controller un sistema locale con origine un chiodo al centro del rilievo ad e=0 n=0 e q=0 e con questo mi esporto il dxf del rilievo nel cad passando per LGO.
Il libretto pregeo lo creo esportando da LGO con l' applicativo di Paolo Zeroni Leica 2 pregeo assegnando in riga 1 lo stesso chiodo di cui sopra come origine.
Spero di procedere correttamente.
Quello che non digerisco e' che le misurate si dilatano rispetto al rilievo (capisco se si riducono come dice giustamente numero in funzione della quota ed il pregeo mi porta tutto a quota zero).
O forse sono io che sbaglio qualcosa???

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talismatico

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lu Sule, lu Mare, lu Ientu

 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 14:35

"lucabgeom" ha scritto:
......
Quello che non digerisco e' che le misurate si dilatano rispetto al rilievo (capisco se si riducono come dice giustamente numero in funzione della quota ed il pregeo mi porta tutto a quota zero).



Per inserire qualsiasi rilievo in un sistema di rappresentazione cartografica occorre eseguire un'operazione di adattamento e proprio tale adattamento costituisce il vero limite dello stesso sistema di riferimento.
Cassini-Soldener ha il suo perchè localmente limitato.
Gauss-Boaga ha il suo nel coefficiente di deformazione.
Il WGS84, che dovrebbe essere il più evoluto perchè geometricamente perfetto, ha la quota elissoidica che fisicamente non corrisponde a quella terrestre (geoidica).

Il problema fondamentale è conoscere questi limiti, ed agire di conseguenza.

Ad esempio per un riconfinamento, se si hanno a disposizione le misure all'origine, si parte da quelle, sapendo che su queste non è stato eseguito alcun adattamento cartografico.

La conversione da wgs84 al sistema euleriano (locale) anch'esso è un adattamento, con effetti inferiori in planimetria e molto più accentuati sulle quote. Quindi, anche per le misure del GPS, conviene sempre partire da quelle in origine (geocentriche o geografiche).

Saluti!

gAR

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numero

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 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 14:44

"lucabgeom" ha scritto:
Di solito dal rilievo gps creo sempre nel controller un sistema locale con origine un chiodo al centro del rilievo ad e=0 n=0 e q=0 e con questo mi esporto il dxf del rilievo nel cad passando per LGO.



Ti consiglio una piccola variazione:
1) Carica sul controller un modello di geoide (Italgeo90, 95, ecc.).
2) quando crei il sistema locale usa solo e=0 e n=0 e lascia gestire la quota al modello di geoide, che pur non essendo preciso ti porta comunque molto vicino alla quota s.l.m. reale (diciamo nell'ordine del metro in + o -).
In questo modo avrai distanze riferite al sistema locale sicuramente più corrette di quelle a quota 0, soprattutto se lavori a quote elevate.

In merito ho appena parlato con pzero perchè ho riscontrato (io non lo sapevo) che impostando quote in riga 9 sempre più elevate le distanze misurate diminuiscono anzichè aumentare!
Questo perchè pregeo (erroneamente) assume che il rilievo è stato eseguito alla quota indicata in riga 9, ma poi riduce comunque le misure al piano di riferimento a quota 0!

Vi allego le prove eseguite:

QUOTA=0

Coppia PF dalla TAF Misurata sqm diff.
PF01/0940/L838-PF05/0940/B036 756.288 756.443 0.009 -0.155
PF01/0940/L838-PF01/0940/B036 821.589 821.776 0.008 -0.187
PF05/0940/B036-PF01/0940/B036 375.930 375.960 0.006 -0.030

QUOTA=200

Coppia PF dalla TAF Misurata sqm diff.
PF01/0940/L838-PF05/0940/B036 756.288 756.419 0.009 -0.131
PF01/0940/L838-PF01/0940/B036 821.589 821.750 0.008 -0.161
PF05/0940/B036-PF01/0940/B036 375.930 375.948 0.006 -0.019

QUOTA=500

Coppia PF dalla TAF Misurata sqm diff.
PF01/0940/L838-PF05/0940/B036 756.288 756.383 0.009 -0.095
PF01/0940/L838-PF01/0940/B036 821.589 821.711 0.008 -0.122
PF05/0940/B036-PF01/0940/B036 375.930 375.931 0.006 -0.001

QUOTA=1000

Coppia PF dalla TAF Misurata sqm diff.
PF01/0940/L838-PF05/0940/B036 756.288 756.324 0.009 -0.036
PF01/0940/L838-PF01/0940/B036 821.589 821.647 0.008 -0.058
PF05/0940/B036-PF01/0940/B036 375.930 375.901 0.006 +0.029

saluti

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 14:57

numero ha scritto:[quote]Questo perchè pregeo (erroneamente) assume che il rilievo è stato eseguito alla quota indicata in riga 9, ma poi riduce comunque le misure al piano di riferimento a quota 0! [/quote]

Secondo me,
toglierei quell' (erroneamente), mi sembra logico che pregeo effettui le opportune riduzioni a quota zero.

Saluti

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numero

(GURU)

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prato

 0 -  0 - Inviato: 15 Aprile 2010 alle ore 15:04

Ti faccio un esempio:

rilievo a quota 500 s.l.m.
misurata 350,90 --> ridotta a quota 0 diventa 350,75

ma se ipoteticamente distendi una rotella (molto lunga!) sul posto avrai 350,90 e non 350,75.

Quindi perchè è corretto riportare la misura a quota 0?

Il geoide allora è solo un'esercitazione matematica?

saluti

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