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Argomento: Contestazione frazionamento

Autore Risposta

utente

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 10:43

"georocap" ha scritto:
Ora mi sto convincendo che il senso di quanto riportato da me non era stato ben capito da alcuni colleghi i quali hanno dato risposte troppo frettolose limitandosi a dispensare le loro certezze solo su una parte del quesito da me posto.



ecco..............perche' non inserisci un immagine della mappa cosi' possiamo renderci conto del problema e, forse, suggerire una soluzione?

un immagine vale 1000 parole.

saluti

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uli

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 12:32

E' inutile ribadire la non valenza della mappa nel caso in oggetto come pure è inutile ribadire l'esattezza delle misurate tra i PF, PV e picchetti.
Il problema sta nell'aver preso in considerazione lo spigolo del fabbricato come buono per l'inserimento del rilievo in cartografia. Se lo spigolo in oggetto non è congruente con i PF e la cabina allora si che potrebbe essere sbagliato il frazionamento per il fatto appunto che il tutto trasla al punto da coinvolgere altri mappali.
Andrebbero verificati posizione dei PF, PV e cabina enel in cartografia e porzione della mappa interessata magari partendo dall'impianto e successivi atti di aggiornamento.

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utente

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 12:48

"uli" ha scritto:

Il problema sta nell'aver preso in considerazione lo spigolo del fabbricato come buono per l'inserimento del rilievo in cartografia. Se lo spigolo in oggetto non è congruente con i PF e la cabina allora si che potrebbe essere sbagliato il frazionamento per il fatto appunto che il tutto trasla al punto da coinvolgere altri mappali.



esatto.

ed e' per questo che ho chiesto un immagine della mappa.

solo da quello possiamo risalire al problema e trovare una soluzione.

saluto

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 13:17

"georocap" ha scritto:
"geoalfa" ha scritto:

e ciò è sufficiente per far comprendere al giudice che il lavoro è fatto bene!

poi, immediatamente dopo, ci dici che non sei sicuro di quello che hai fatto e ti deprimi per il fatto che hai stiracchiato graficamente la mappa, di per sè stessa inefficace ed inattendibile!

non ti sembra, che così facendo, aiuti l'avvocato di parte avversa e disorienti l'avvocato del tuo cliente :?: :twisted:

è sempre stato detto che: fanno fede le misure reali e non la mappa, quindi...
deciditi una buona volta a difendere il giusto, a spada tratta, e senza alcun tentennamento!



...ti ricordo che io non ho detto affatto che non sono sicuro delle misure reali...queste sono a prova di chiunque per la ricostruzione in sito...l'unica perplessità deriva dal fatto che l'anomalia cartografica (così come contestata dalla controparte)....se confermata...produrrebbe una differenza nelle superfici nominali delle particelle interessate rispetto a quanto riportato nelle visure catastali e nell'atto di compravendita!!!!



Ha ragione chi contesta il confine rappresentato erroneamente in mappa.

La mappa, probatoria o meno, deve rappresentare graficamente lo stato dei luoghi, e in questo caso non lo rappresenta affatto. Un vertice della linea di confine che coincide di fatto con il vertice della cabina ENEL deve essere tale anche graficamente, sbagliata o meno la posizione della cabina, o dei punti significativi a cui si appoggia l'esatto rilievo, nella mappa catastale a cui noi facciamo sempre riferimento proprio per verificare tali incongruenze. Ad esempio se ci troviamo di fronte un fabbricato molto rettangolare in mappa, ma quadrato nella realtà, non ci dobbiamo fare scrupoli nel metterlo a posto sulla mappa e non contestiamo la insufficienza probatoria della mappa.
Ho avuto una contestazione anche io su un confine perfettamente rilevato e posizionato sul posto ma male rappresentato in mappa poichè non era allineato con un lato di confine della particella limitrofa. Siccome i due lati contigui formavano il bordo di una strada era indispensabile che in mappa le due linee dovessero essere l'una il continuo dell'altra anche solo graficamente. le risultanze del mio rilievo riportato portavano invece a due linee parallele ma non allineate. A tipo di frazionamento approvato mi sono recato al Catasto e d'ufficio fortunatamente hanno accolto la mia richiesta verbale e hanno accomodato la mia linea allineata con la contigua già esistente. Le superfici grafiche rientravano nelle tolleranze per cui non è stato necessario intervenire fortunatamente sul resto del contorno della particella in questione quindi la questione è stata risolta sul nascere. (mi viene da pensare di avere avuto un c..o bestiale).
Nel caso di Georocap, un pò più sfortunato, visto che è in corso una lite, non avrei dubbi nell'interloquire con il Catasto per sistemare la giusta posizione del confine senza dover presentare pratiche di allineamento che genererebbero solo confusione, senza peraltro che vi siano da correggere errori di topografia che non esistono, ma solamente per allineare la mappa con lo stato dei luoghi. Speriamo che il Catasto sia ragionevole, visto che la mappa non è probatoria non solo per i tecnici esterni ma anche per l'ufficio.

Saluti allineati. :wink:

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salviotto

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Siena

 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 15:30

acc .. mi c'è voluto per leggere tutto! ....
in primo luogo quoto anche io un immagine.

Senz'altro la teoria dei rispettosi guru è assolutamente condivisibile, ma non in quanto tali, ma per palese oggettiva correttezza.
Tuttavia mi sento umilmente di aggiungere qualcosa.
E' vero che il wegis non conta un piffero, ma se ci sono delle grossolane incongruenze correggiamole prima di richiedere un estratto o meglio prima di presentare il tipo, così si evitano discussioni, in fondo lo sappiamo che poi i nostri clienti a lavoro finito vanno a guardare il disegnino del wegis e che nei numero di un libretto non ci acchiappano un piffero!

Poi, dico io, al di là del grafico da postare, sul fatto che tale dividente vada ad interessare un ulteriore mappale, scusate se mi permetto, ma a quel punto la ritengo una grave mancanza, con i mezzi che abbiamo oggi abbiamo il dovere intellettuale di riconfinare in punti di "aggancio" di un nuovo frazionamento...... caspita ci devi fare un atto! non si possono correre certi rischi per risparmiare qualche ora di lavoro in più.

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georocap

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 15:57

Grazie a tutti per le risposte.
Ora noto che il valore della mappa, scorrendo i vari post, è passata da "carta straccia" a "sacrosanta" ed infine quasi "probatoria". Probabilmente allegando uno stralcio del rilievo si arriva in modo più immediato alla comprensione del quesito. Cercherò di inserirlo quanto prima.
Nel frattempo però vorrei soffermarmi su un aspetto che ritengo importante: Se qualcuno di Voi fosse incaricato di picchettare sul posto i nuovi confini creati con il tipo di frazionamento in oggetto come procederebbe per attuare tale mandato?

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dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 16:19

"georocap" ha scritto:
Grazie a tutti per le risposte.
Ora noto che il valore della mappa, scorrendo i vari post, è passata da "carta straccia" a "sacrosanta" ed infine quasi "probatoria". Probabilmente allegando uno stralcio del rilievo si arriva in modo più immediato alla comprensione del quesito. Cercherò di inserirlo quanto prima.
Nel frattempo però vorrei soffermarmi su un aspetto che ritengo importante: Se qualcuno di Voi fosse incaricato di picchettare sul posto i nuovi confini creati con il tipo di frazionamento in oggetto come procederebbe per attuare tale mandato?



Salve
E che domande fai?
Con il Libretto delle misure, dopo avere verificato la sua validità con corrispondenze biunivoche in loco.

cordialmente

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gianni04

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 16:23

[quote] ...........
Senz'altro la teoria dei rispettosi guru è assolutamente condivisibile, ma non in quanto tali, ma per palese oggettiva correttezza.
Tuttavia mi sento umilmente di aggiungere qualcosa.
E' vero che il wegis non conta un piffero, ma se ci sono delle grossolane incongruenze correggiamole prima di richiedere un estratto o meglio prima di presentare il tipo, così si evitano discussioni, in fondo lo sappiamo che poi i nostri clienti a lavoro finito vanno a guardare il disegnino del wegis e che nei numero di un libretto non ci acchiappano un piffero!
[/quote]
Penso che la risposta di Salviotto è la più confacente al caso!

anche l'occhio vuole la sua parte!

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rompi

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 16:55

"gianni04" ha scritto:
[quote] ...........
Senz'altro la teoria dei rispettosi guru è assolutamente condivisibile, ma non in quanto tali, ma per palese oggettiva correttezza.
Tuttavia mi sento umilmente di aggiungere qualcosa.
E' vero che il wegis non conta un piffero, ma se ci sono delle grossolane incongruenze correggiamole prima di richiedere un estratto o meglio prima di presentare il tipo, così si evitano discussioni, in fondo lo sappiamo che poi i nostri clienti a lavoro finito vanno a guardare il disegnino del wegis e che nei numero di un libretto non ci acchiappano un piffero!


Penso che la risposta di Salviotto è la più confacente al caso!
anche l'occhio vuole la sua parte![/quote]
anche io quoto salviotto, però voglio anche rimarcare come è importante che difendiamo in nostro lavoro consistente nella corretta rilevazione e restituzione dei dati senza tenere in conto le mappe!
se poi ci si accorge che queste proprio non vanno nei pressi del nostro rilievo, dovrebbe essere nostra premura chiedere le dovute rettifiche!

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georocap

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 17:08

"dioptra" ha scritto:
"georocap" ha scritto:
Grazie a tutti per le risposte.
Ora noto che il valore della mappa, scorrendo i vari post, è passata da "carta straccia" a "sacrosanta" ed infine quasi "probatoria". Probabilmente allegando uno stralcio del rilievo si arriva in modo più immediato alla comprensione del quesito. Cercherò di inserirlo quanto prima.
Nel frattempo però vorrei soffermarmi su un aspetto che ritengo importante: Se qualcuno di Voi fosse incaricato di picchettare sul posto i nuovi confini creati con il tipo di frazionamento in oggetto come procederebbe per attuare tale mandato?



Salve
E che domande fai?
Con il Libretto delle misure, dopo avere verificato la sua validità con corrispondenze biunivoche in loco.

cordialmente



concordo con te.....sulla base delle mie esperienze opero in questo modo: vado sul posto con la scorta del frazionamento che ha creato le dividenti e verifico visivamente i punti battuti dal collega; stabilisco sul posto le stazioni necessarie per l'inquadramento del rilievo cercando di battere gli stessi punti battuti; ricostruisco il mio rilievo e lo confronto con il rilievo del frazionamento e verifico eventuali anomalie; se tutto coincide, ritorno sul posto e batto i punti di confine rototraslandoli con riferimento alla mia stazione.
Risultato: il confine stabilito è stato materializzato sul posto in conformità alla libretta allegata al tipo di frazionamento e alla volontà della parte venditrice.

Nel caso mi avvedessi che la linea di confine, nella mappa catastale, non è coincidente con lo spigolo della cabina esistente in loco ed in mappa cosa dovrei fare?....chiedere che detta linea debba essere spostata per farla combaciare in mappa con lo spigolo della cabina enel così come nella realtà?

Per rispondere al collega Salviotto: ricordo che il rilievo, oltre ad avere battuto i 3 Punti Fiducciali, ha anche battuto alcuni PV e punti di dettaglio adiacenti alle nuove linee di confine....come ad esempio: Spigolo del fabbricato esistente del mio cliente all'interno delle nuove linee create ed assunto come PV; 2 punti ancora esistenti in loco e corrispondenti alla vecchia recinzione esistente ed inoltre lo spigolo del fabbricato della Cabina ENEL (fonte di ogni diatriba..!!!!!!!). Nella relazione del Pregeo ho scritto: Per l'orientamento si tiene conto del Punto Vertice 104 (spigolo fabbricato esistente del mio cliente) prossimo all'oggetto del rilievo che meglio lo introduce in mappa. Forse ingenuamente, ho ritenuto valido l'appoggio a questo PV in quanto di costruzione più datata rispetto alla Cabina Enel; sta di fatto che "graficamente" nella mappa le misure delle distanze delle nuove linee di confine dal fabbricato del mio cliente corrispondono in quanto è stato imposto questo appoggio; se invece come PV avessi preso la cabina Enel avrei avuto "graficamente" una distanza grafica maggiore e la distanza dallo spigolo del fabbricato del mio cliente sarebbe stata circa 3-4 metri in più......e in questo caso avrei dovuto frazionare anche un'altra limitrofa particella sempre di proprietà del mio cliente e oggetto anch'essa di vendita come riportato nei post precedenti. Faccio presente che a me non sarebbe costato nulla di più frazionare anche la particella limitrofa e creare un ulteriore frustolo di terreno se la linea graficamente fosse capitata coincidente con la cabina enel.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2012 alle ore 17:13

"dioptra" ha scritto:
"georocap" ha scritto:
Grazie a tutti per le risposte.
Ora noto che il valore della mappa, scorrendo i vari post, è passata da "carta straccia" a "sacrosanta" ed infine quasi "probatoria". Probabilmente allegando uno stralcio del rilievo si arriva in modo più immediato alla comprensione del quesito. Cercherò di inserirlo quanto prima.
Nel frattempo però vorrei soffermarmi su un aspetto che ritengo importante: Se qualcuno di Voi fosse incaricato di picchettare sul posto i nuovi confini creati con il tipo di frazionamento in oggetto come procederebbe per attuare tale mandato?



Salve
E che domande fai?
Con il Libretto delle misure, dopo avere verificato la sua validità con corrispondenze biunivoche in loco.

cordialmente



Concordo con l' "Onorevole" Dioptra.

Te stesso, Georocap, sostieni a chiare lettere che non è contestato il rilievo e nemmeno la posizione del confine sul luogo. Viene contestata la sua clamorosamente errata rappresentazione grafica sulla mappa. E scusate se è poco. Non Ti puoi difendere con leggerezza dicendo che la mappa non conta niente, perchè, credere o non credere, essa è l'unico risultato grafico del nostro rilievo, visibile pubblicamente a tutti, e dovrebbe chiarire a livello di scala 1/2000 o a 1000, dove è posizionata la nostra linea nel contesto, appunto della mappa. Dove si è mai visto che montando un rilievo appoggiato ai punti fiduciali, l'oggetto caschi nella mappa catastale, preciso preciso nella posizione coincidente con la realtà?
Per questo, a mio avviso, occorre concordare con l'ufficio un post adattamento della linea di confine malposizionata non certamente per colpa Tua, ma per una imprecisa posizione degli elementi rilevanti della zona circostante l'oggetto del rilievo a cui dobbiamo far riferimento in mappa.

Saluti clamorosi. :wink:

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georocap

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 0 -  0 - Inviato: 22 Maggio 2012 alle ore 00:28

ok...grazie ancora per le diverse ma interessanti valutazioni su un caso apparentemente semplice ma nella realtà più complesso di quanto si crede. Alla fine di tutti questi ragionamenti la domanda che mi pongo da tempo e per la quale ho chiesto l'aiuto dei partecipanti al forum è proprio legato a quest'ultimo aspetto enunciato da Totonno (al quale faccio presente che io non ho mai detto che la mappa catastale non conta nulla a differenza dei primi post dove alcuni colleghi sostenevano il contrario). Verificato, eventualmente, che la rappresentazione grafica del PV del fabbricato del mio cliente, sul quale ho appoggiato l'orientamento del mio rilievo, non sia correttamente inserito in mappa e che per questo da una ri-verifica magari il rilievo traslerebbe verso il retro andando a coincidere con lo spigolo della cabina enel, così come nella realtà, e interessando quindi una seconda particella oltre alla sola che ho trattato nella tripletta, le conseguenze da un punto di vista pratico quali potrebbero essere?
-Rischio che il frazionamento possa essere annullato con tutte le conseguenti ripercussioni che ne possono derivare? (in considerazione anche dell'atto di compravendita effettuato).
-Il valore della libretta che ha sancito i riferimenti reali delle nuove dividenti conserva ancora il suo valore probatorio e vincolante relativamente alla posizione delle nuove linee dividenti?
-L'eventuale errore di inserimento cartografico (che in questa fase non posso chiedere che venga corretto dall'ADT in quanto in corso una vertenza tra le parti) può essere soggetto una "correzzione" d'ufficio una volta riscontrato che il PV del fabbricato del mio cliente è risultato non correttamente rappresentato nella mappa?

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gianni04

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 0 -  0 - Inviato: 22 Maggio 2012 alle ore 08:17

"salviotto" ha scritto:
...... Senz'altro la teoria dei rispettosi guru è assolutamente condivisibile, ma non in quanto tali, ma per palese oggettiva correttezza.
Tuttavia mi sento umilmente di aggiungere qualcosa.
E' vero che il wegis non conta un piffero, ma se ci sono delle grossolane incongruenze correggiamole prima di richiedere un estratto o meglio prima di presentare il tipo, così si evitano discussioni, in fondo lo sappiamo che poi i nostri clienti a lavoro finito vanno a guardare il disegnino del wegis e che nei numero di un libretto non ci acchiappano un piffero!


"rompi" ha scritto:

anche io quoto salviotto, però voglio anche rimarcare come è importante che difendiamo in nostro lavoro consistente nella corretta rilevazione e restituzione dei dati senza tenere in conto le mappe!
se poi ci si accorge che queste proprio non vanno nei pressi del nostro rilievo, dovrebbe essere nostra premura chiedere le dovute rettifiche!


finalmente, con poche parole, si dice esattamente cosa va fatto per risolvere la situazione![/quote]
- ferma restando la condizione che se il rilievo è stato realizzato correttamente, è l'unico mezzo per determinare il confine che ha determinato le nuove particelle che sonop stato oggetto di compravendita! ...
- ferma restando e arcinota la condizione che le mappe wegis attualmente in auge sono del tutto inaffidabili per certficare la posizione di un confine e/o fabbricato! .....

ritengo che il queste risposte c'è il concentrato della soluzione di questo caso:
*) il nuovo confine è sacrosanto e non va assolutamente modificato ed infatti non è stato contestato!
*) quello che viene contestato è la posizione dei fabbricati limitrofi, assunti come PV per ottenere la rappresentazione grafica....
l'assurdo è che in molti, sembra!..., vogliono dare un'importanza assoluta a questa rappresentazione e prenderene motivo per inficiare il frazionamento! .....

a questo, personalmente, e credo che dovrebbe essere la regola, non ci sto!
se la mappa limitrofa non è rispondente alla realta, o molto vicina, è sufficiente richiederne la rettifica ( e a tale scopo l'AdT ha predisposto un apposito modello ) producendo tutti quei documenti adatti al caso!

non vi sembra?

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meadow

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 0 -  0 - Inviato: 22 Maggio 2012 alle ore 09:55

That is my day and night miss deeply love of person!

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utente

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 0 -  0 - Inviato: 22 Maggio 2012 alle ore 11:43

mancando informazioni grafiche e meritando un approfondimento provo a visualizzare l'immagine come l'ho capita, gradite correzzioni.


Clicca sull'immagine per vederla intera
">[img]http://img848.imageshack.us/img84...

Uploaded with ImageShack.us

partendo da questa ricostruzione proviamo a valutare le implicazioni giuridiche del caso.

e' assodato e sopra ad ogni dubbio che la ricostruzione del frazionamento e' rimandata al libretto delle misure.

detto questo per sgombrare ogni campo di dubbio concentriamoci sulla rappresentazione cartografica della mappa.

premesso che e' abbastanza costante il concetto "........... non mi riguarda la posizione limitrofa dei fabbricati anche se sbagliati perche' non riguardano l'incarico ricevuto........" siamo in un caso dove purtroppo i fabbricati limitrofi influiscono sulla rappresentazione grafica della cartografia.

parlerei, dal 1988 in poi, di cartografia, non di mappa geometrica.

il significato dei termini sono essenziali per capire il problema.

la cartografia rappresenta l'immagine del terreno su cui operiamo, escluderei la mera valenza giuridica.

ad oggi, dopo la circ. 2/88, non ha piu' funzioni geometriche, ma solo cartografiche.

questo implica che e' detentrice delle solo informazioni "grafiche", cioe' esplicative di quanto volutamente rappresentato.

serve percio' ad identificare la coerenza soggettiva ed oggettiva del bene ivi contenuto.

sulla cartografia si basa il C.d.U., la trascrizione in Conservatoria (ricordiamoci che e' dal 1986 circa che i dati catastali hanno sostituito la descrizione dei confini), la titolarita' ecc.

nel caso specifico si denota che la posizione della cabina enel su cui si appoggia il vertice "A" del T.F. interseca o meno una linea di mappa esistente (immagino d'impianto per semplificare il problema).

cioe' crea o meno la particella "200/b" a seconda dell'inserimento della linea di frazionamento considerando la posizione cartografica o reale della cabina.

questo comporta l'identificazione in banca dati di una particella, con una sua superficie e una sua titolarita'.

nel caso specifico non parlerei di errata attribuzione di superficie (anche nel caso di creazione artificiosa della "200/b") in quanto la superficie viene dichiarata dal tecnico in sede di presentazione del T.F. e puo' essere solo modificata con tipo particellare, ma semplicemente di una errata rappresentazione di cartografica dovuta alla posizione errata della cabina enel.

tecnicamente mancano le informazioni inerenti alla superficie, cioe' "SN" o "SR", se era stato segnalato sulla relazione tecnica la posizione errata della cabina.

fermo restante la rappresentazione che ho dato al quesito, l'inserimento in banca dati della particella "200/b" comporterebbe, per quest'ultimo, una porzione di terreno che non e' stato interessato dal rogito d'acquisto sanabile con una mera rettifica catastale dove le parti danno atto dell'acquisto anche del "200/b".

l'unica soluzione e' intervenire sulla corretta posizione della cabina enel, attraverso una rettifica della mappa, portandola, in cartografia, nella posizione effettiva.

questo caso deve essere preso ad esempio scolastico per valutare appieno quanto la posizione dei fabbricati limitrofi possano influire sull'oggetto del nostro incarico.

aspetto considerazioni.

saluto

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